Fratini da Spiaggia - Modello 2023 - Disegno di Marta Trombetta |
Nessuno
ci darà un premio per quello che facciamo. E per fortuna. Altrimenti andrebbe
persa tutta la spontaneità e lo spirito di sacrificio che giorno dopo giorno ci
spingono a dedicarci con passione e dedizione a progetti fallimentari, ad
imbarcarci in imprese titaniche inesorabilmente in perdita e votate inevitabilmente
alla disfatta (o meglio, per le quali, in caso di vittoria, abili incantatori e
mercanti di fumo si fregeranno di meriti impropri). Non sarà certo questo a
fermarci. Il nostro masochismo supera di gran lunga ogni tentativo altrui di
annientarci, siamo decisamente rodati su questo. Eppure ci saranno dei momenti,
dei giorni, dei periodi in cui lo sconforto si insinuerà nella nostra anima ed
il peso di tutta l’idiozia, l’ignoranza e la superficialità della specie umana
(o forse soltanto la nostra stanchezza) riuscirà a sopraffarci. Vi chiediamo di
perdonarci se in queste occasioni non saremo in grado di essere esuberanti,
brillanti ed impeccabili. Faremo il possibile comunque per concedervi un sorriso,
prima di lasciarci schiantare al suolo dalla consapevolezza, sommersi dal peso
del solo pensiero che il nostro prossimo passo dovrà condurci ad affrontare
tutto il resto della nostra vita.
Fratino - Modello Sconforto esistenziale 2023 - Foto di Giosuè Cuccurullo
Ora
vi chiedo di rileggere il paragrafo precedente, immaginando che sia stato
pensato da un FRATINO. In particolare da un FRATINO della Spiaggia del Fratino
di Lignano Sabbiadoro (Ud) annata (dannata) 2023. Meglio ancora, da una FRATINA
che potete tranquillamente chiamare AZD.
Fratina AZD - Foto di Giosuè Cuccurullo
Queste
parole (che poi in fondo rispecchiano perfettamente anche il nostro stato
d’animo) potrebbe averle tranquillamente “pronunciate” lei. Quello nella foto è
uno dei due pulcini nati dalle tre uova del suo secondo nido (il primo era
stato predato [probabilmente] dalle Cornacchie). Una gioia vederli nascere e
poter condividere con voi le immagini alla dovuta distanza per evitare
qualsiasi tipo di disturbo…
La Fratina AZD diventa mamma - Foto e Video di Marta Trombetta
Fratini, primi (ed ultimi) passi nel mondo - Foto di Giosuè Cuccurullo |
Il terzo nido 2023 della Fratina AZD
Noi
allora continueremo a seguire le sue imprese, nonostante le decine di ore già dedicate
a rimettere al loro posto i pali e le reti del grande recinto schiantati dalle
mareggiate e dai cumuli di alghe, nonostante le giornate spese invano ad
educare quelle irrecuperabili creature che sono gli esseri umani nel tentativo
di far loro comprendere l’importanza di non attraversare il recinto, di non
lasciare i cani liberi di compiervi all’interno le loro scorribande, di non
attraversare l’area delle dune (o di farlo con estrema cautela) per evitare di calpestare
gli invisibili nidi, nonostante la fatica di spostare per mille e mille volte
ancora i recinti più piccoli per proteggere ogni singolo nido trovato dopo
interminabili sessioni di approfondimento etologico sullo stravagante
comportamento delle numerose coppie che frequentano l’area, nonostante i
boicottaggi e l’assenteismo, nonostante tutto questo ci solleveremo comunque, a
fatica, dalla sabbia, ci rimetteremo in piedi e con quel che resta del nostro stentato
sorriso continueremo a combattere. Perché nessuno ci darà un premio per quello
che facciamo, ma se i FRATINI continueranno a frequentare la loro Spiaggia (anche
se con alterne vicende), il nostro stentato sorriso sarà tutto per loro.
Fratini 2023, i tre fratellini a spasso Fratini 2023, i tre fratellini a spasso
Non
chiedeteci ora quante coppie, quanti nidi, quanti pulcini sono stati (e
continuano ad essere) ospitati dalla Spiaggia del Fratino quest’anno. La nostra
risposta potrebbe sorprendervi e probabilmente non ci credereste (non sareste i
primi). Ma soprattutto, sappiate che (nonostante le pompose promesse) difficilmente
troverete qualcun altro che abbia una vaga idea di cosa sia realmente successo. Attenderemo (ancora fiduciosi) la fine di
questa sfiancante stagione prima di raccontarvi la loro storia. Al momento,
possiamo solo ripetervi per l’ennesima volta che la situazione è davvero
delicata e si regge su un fragilissimo equilibrio tra le risorse e la
caparbietà dei fratini e dei loro angeli custodi che quotidianamente si
scontrano con la vacuità senza limiti del cervello umano…
Fratini 2023, trovalo tu il nido sepolto Fratini 2023, trovalo tu il nido nascosto
Che
poi, i FRATINI non sono gli unici ospiti della Spiaggia. I CORRIERI PICCOLI
tuttavia hanno un grosso vantaggio rispetto a loro. Possono contare su altri
lidi sulla costa o nell’entroterra (fino alle vallate pedemontane) dove
insediarsi e concretizzare le loro ambizioni riproduttive.
Corriere piccolo, trovalo tu il piccolo - Foto di Paolo Utmar Corriere piccolo, il piccolo - Foto di Stefano Sava Corriere piccolo, il grande - Foto di Stefano Sava
Corriere piccolo, 2014-2023 - Elaborazione Tringa FVG
A
questo proposito, la raccolta dati per i Nidificanti e la Stagione Calda in
Provincia di Udine prosegue ed è quasi giunta al traguardo. Alla fine
dell’impresa saranno dieci gli anni di lavoro, sia per questo che per la
Stagione Fredda. Dal 2024 preparatevi perché ci saranno grandi cambiamenti.
Conquisteremo nuovi territori. Tringa invaderà il FVG! Stagione Fredda e Calda
(e Nidificanti) copriranno l’intero territorio regionale (qualcuno si è spinto
a proporre la realizzazione addirittura un nuovo atlante nazionale… chi di voi
ci sta?). Tutti gli appassionati ed i volenterosi che desiderano partecipare con
umiltà e spirito di sacrificio all’impresa saranno accolti a braccia aperte.
Invece, per motivi di corretta documentazione dei dati, tempistiche e modalità
di realizzazione chiediamo in anticipo a mitomani, maniaci del controllo,
accentratori e mistificatori di non prendersela se preferiremmo evitare a
priori il loro coinvolgimento, altrimenti rischieremmo di dover attendere anni
per veder pubblicati lavori che avranno perso, nel tempo, il loro significato
(nonché, soprattutto, la loro credibilità). Il nostro spirito era ed è quello
di condividere in tempo reale e gratuitamente la conoscenza, che si tratti di
piccole o di grandi scoperte. Ve la ricordate per esempio la prima
nidificazione per il FVG di PERNICE DI MARE pubblicata su questo blog a giugno 2022?
http://tringa-fvg.blogspot.com/2022/06/resoconto-mensile-tringa-giugno-2022.html
Non
tutti se la ricorderanno, immagino. Pace. Non si possono avere gli occhi
ovunque (anche se alcuni, sempre gli stessi, per comodità personale,
volutamente li tengono debitamente chiusi…). Torno a dire, pace. Cercheremo di
tenere gli occhi aperti noi, per quanto possibile, per non lasciarci sfuggire gli
inaspettati piccoli miracoli. Come questa incredibile apparizione di fine
giugno in laguna di Marano.
Apparizioni lagunari impreviste
Potevamo
utilizzare questa foto come Quiz del mese, ma il desiderio di condividere con
voi la prima testimonianza documentata (per quanto ci risulta) di presenza in
territorio provinciale di una coppia di PENDOLINI in periodo riproduttivo dopo
oltre 15 anni di assenza ha prevalso sull’idea di proporvi lo scatto come
enigma.
Il ritorno del Pendolino? Il ritorno del Pendolino?
Possiamo
rimediare con la prossima immagine. Per una volta non dovrete sforzarvi troppo
per trovare la soluzione (altrimenti vi toccherà pazientare, come al solito,
una settimana).
Giovane Frosone - Soluzione Foto Quiz
Piccoli
miracoli dicevamo. Ma che riescono a regalarci ancora un sorriso. Come del
fatto che i BASETTINI continuano a resistere nei loro nascondigli lagunari
(sperando che questo residuo di paradiso non venga irrimediabilmente alterato
da sconclusionati interventi progettati dalla consueta propensione umana
all’annientamento).
Basettino - Foto di Matteo De Luca Basettino - Foto di Pulotto
O
che altre enigmatiche e mimetiche creature come gli OCCHIONI siano in grado di
riprodursi con successo in quel desolante contesto che sono i riordini fondiari
del Medio Friuli.
Il capolino dell'OCCHIONE - Foto di Niccolò Fagotto I fantomatici Occhioni dei Riordini Fondiari
Oppure
ancora che altri timidi ospiti come le RONDINI ROSSICCE o i PASSERI SOLITARI
non si limitino a frequentare le solite località note, ma che insistano (con
fedeltà negli anni) a farsi ospitare indisturbati in siti anonimi e, talvolta,
insospettabili.
Rondine rossiccia - Foto di Pulotto Rondine rossiccia (si fa per dire) - Foto di Stefano Sava Passero solitario dei boschi - Foto di Paolo Utmar
E’
anche vero che alcune specie apparentemente sono esplose. Il BECCAMOSCHINO dalle dune di sabbia in spiaggia manca poco che arrivi sui prati alpini, lo ZIGOLO NERO continua la sua
avanzata su tutti i fronti, il FIORRANCINO sta conquistando la pianura, le
COLOMBELLE timidamente proseguono la loro missione di infiltrate speciali
mentre le GHIANDAIE MARINE sono diventate specie infestante.
Le pretese del giovane Zigolo nero L'inganno della Colombella - Foto di Niccolò Fagotto L'invadente Ghiandaia marina L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Bruno Delbianco L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Angelo Formentin L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Angelo Formentin
Una microscopica parentesi sui PASSERI. E’ stato davvero impegnativo ma ho
mantenuto la promessa di perlustrare i centri abitati superiori ai 10000
abitanti in provincia di Udine, con risultati altalenanti ma che confermano le
prime impressioni sulla resistenza in regione della specie. Compresa la
considerazione che tra di loro non facciano alcuna discriminazione
(riproduttiva) tra individui con differente colore della testa.
Passeri d'Italia, europei & Co
Tornando
alle presenze della Stagione calda, alcune specie fino a pochi anni fa rare ed
invisibili sono diventate così frequenti che prima o poi anche per loro sarà il
momento di cambiare la fenologia riproduttiva in regione. Saranno più veloci le
STERNE ZAMPENERE o i MIGNATTAI?
Sterna zampenere - Foto di Bruno Delbianco Sterna zampenere - Foto di Angelo Formentin Sterne zampenere - Foto di Bruno Delbianco Sterne zampenere & Co - Foto di Angelo Formentin Mignattai - Foto di Pulotto Mignattai - Foto di Matteo De Luca
Altre
invece, nel corso degli anni, non hanno avuto la stessa fortuna. L’elenco degli
assenti si allunga ad ogni stagione. Le cause sono plurime e, per quanto
prevalentemente antropiche, talvolta le insidie hanno natura alata.
Insidie dal cielo, Sparviere con pulcino - Foto di Bruno Delbianco Insidie da terra, Cuculo con Codirosso - Foto di Renato Pontarini
Non
parliamo tuttavia solo di predatori e di CUCULI (riguardo ai quali potremmo concederci
una riflessione riguardante gli esseri umani che si trasformano in paladini
delle covate perse e derubricano i nidiacei parassiti ad intrusi da eradicare… meglio
respirare a fondo e lasciar perdere). Ci riferiamo a quelle specie che sono
state abili ad approfittare della banalizzazione ambientale (i GABBIANI REALI
per esempio) e dell’avventatezza umana (gli IBIS SACRI) insediandosi negli
interstizi disponibili ed allargando le loro nicchie ecologiche a dismisura.
Intraprendente pullastro di Gabbiano reale - Foto di Marta Trombetta Ibis sacro, la frittata è fatta, anzi no
Discorso simile vale per le PERNICI ROSSE che continuano (misteriosamente?) a “ricomparire” con individui tutt’altro che diffidenti al solo scopo di soddisfare le richieste di carniere del mondo venatorio piuttosto che quelle ambientali. Forse l’ipotesi di includere questa specie tra quelle “non cacciabili” risolverebbe paradossalmente la questione alla base: difficile che una specie “non cacciabile” apparentemente “eradicata” ricompaia inaspettatamente sul territorio senza spintarelle…
La vergogna della Pernice rossa
Pernice rossa senza pudore |
A
guardare queste immagini (finanche imbarazzanti per confidenza) viene voglia di
prendersi una pausa ed andare sui monti a cercare la sua sosia più schiva,
quella COTURNICE che, in controtendenza con gli altri galliformi alpini, sembra
aver tratto vantaggio negli ultimi anni dalle condizioni ambientali e socioculturali,
conquistando localmente e con coraggio nuovi territori.
Coturnice - Foto di Pulotto |
Poi,
visto che la montagna è sempre la montagna, vale la pena soffermarsi qualche
ora, magari all’alba, alla ricerca dei folletti che si nascondono allo sguardo
dei più nella foresta ed in quel microcosmo che è la fascia montana al limite
della vegetazione. Godetevi questa carrellata di CARTOLINE, magari la prossima
volta potreste accompagnarci in questa perlustrazione che riserva sempre delle
sorprese…
Picchio tridattilo, folletto del bosco
Civetta nana - Foto di Pulotto Civetta nana - Foto di Pulotto Civetta nana - Foto di Pulotto Codirossone - Foto di Pulotto Codirossone - Foto di Pulotto Codirossone - Foto di Pulotto L'ultimo Organetto L'ultimo Organetto Sordone - Foto di Marta Trombetta Fringuello alpino - Foto di Pulotto Fringuelli alpini - Foto di Pulotto Fringuelli alpini - Foto di Pulotto
https://youtu.be/YIoYniHkIN4
Video di Pulotto
Cartoline dal Tarvisiano, Germani reali - Foto di Renato Pontarini Cartoline dal Tarvisiano, Rondine montana - Foto di Renato Pontarini Cartoline dal Tarvisiano, Gallo cedrone - Foto(trappola) di Renato Pontarini E io che uccello sono? - Foto di Pulotto
Che
poi, mica sempre serve fare tutto questo dislivello. A volte la montagna ve la
potete trovare in casa. Dei FIORRANCINI urbani vi abbiamo già parlato. Ora è la
volta dei CULBIANCHI di pianura. Il greto del Tagliamento in comune di Codroipo
ospita la specie ad una quota che non raggiunge i 50m s.l.m.. E per fortuna che
qualcuno si ostina a perlustrare il territorio, testimoniare queste presenze e
documentarle…
Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta
Basterebbe
allenare i nostri sensi ad essere sempre all’erta. Fin da piccoli. Scopriremo
intorno a noi un mondo che nemmeno immaginiamo. Nel nostro stesso giardino. Ce
lo insegnano i giovani Elia ed Enea Cristoforetti con i loro video agli ASSIOLI
dal “balcone di casa”.
E
quando dico tutti i sensi all’erta intendo proprio tutti. L’olfatto per
esempio. Avete mai annusato uno spraint di
LONTRA? E’ un’esperienza che non scorderete. E vi aiuterà a trovare le sue
tracce ovunque vi troviate, magari nella roggia dietro casa, oppure, dopo
decenni e decenni di assenza, addirittura in RNR Foce Isonzo (Go) (con un grazie a Silvano, Daniele ed Enrico …)
La Lontra è tornata! - Foto di Matteo De Luca
Piccoli
miracoli, piccole sorprese, piccole anomalie. Che sia una famiglia di FAGIANI
COMUNI che invade festosa i ripristini della RNR Foce Isonzo (Go) o un
MARANGONE DAL CIUFFO che abbandona i suoi siti costieri abituali per insinuarsi
nelle placide acque della laguna…
Fagiani comuni in gita - Foto di Matteo De Luca Applausi per Marangone dal Ciuffo - Foto di Paolo Utmar Marangone del ciuffo di laguna - Foto di Matteo De Luca
Oppure
un’ANATRA MARMORIZZATA che si infiltra inaspettatamente in una squadriglia di
CANAPIGLIE. L’origine dell’animale è sicuramente alquanto dubbia, ma è
innegabile che sia in grado di volare. Tra l’altro, un secondo fugace
avvistamento (non documentato) confermerebbe la sua persistente presenza in
laguna di Marano…
Distaccamento di Canapiglie ed Anatra marmorizzata - Foto di Marta Trombetta Anatra marmorizzata (dettaglio) - Foto di Marta Trombetta
E
cosa dire delle inconsuete comparse tra i limicoli? Giugno è forse uno dei mesi
più scarni di numeri e presenze, sebbene alcune località costiere al limite
dell’accessibilità permettano comunque di fare valide osservazioni.
Piovanelli tridattili - Foto di Paolo Utmar Pittime minori e Pivieresse - Foto di Paolo Utmar
Ad
ogni modo, singoli soggetti riescono in ogni caso a farci provare un
imprevedibile brivido. Immaginatevi di intravedere nel riverbero di un caldo
pomeriggio in RNR Foce Isonzo (Go) la sagoma di un “PIVIERE DORATO” in un
periodo in cui queste creature non sono presenti e soprattutto mentre dal resto
d’Italia giungono notizie di ospiti ORIENTALI ed AMERICANI.
L'illusione del Piviere dorato - Foto di Pulotto
Ci
vuole davvero poco a fare uno più uno. Quel “PIVIERE DORATO” potrebbe essere
qualsiasi cosa. Nonostante il caldo i sudori si fanno freddi. I dettagli sono
sfumati. I contorni vaghi. Il sotto ala bianco. Il sotto ala bianco? Sì, il
sotto ala bianco. Ma porca miseria. Tra tutti i dannati stravaganti PIVIERI
DORATI, proprio un banale, banalissimo PIVIERE DORATO? Ma l’abbiamo già detto
più volte, basta poco a regalarci un’emozione.
Il sotto ala del Piviere dorato - Foto di Pulotto
Ecco,
magari a volte anche quell’emozione è anomala. Anomala come la creatura che ci capita
di incontrare. E quell’emozione è un misto tra sorpresa, perplessità, sconforto
e, concedetecelo, un pizzico di disgusto. Perché sebbene la responsabilità
nella comparsa di simili creature sia la genetica, certo, sospettiamo che un
deciso contributo possano averlo le componenti “umane” nelle sostanze
incontrate dagli esseri viventi nel loro ciclo vitale (soprattutto quando il
posatoio di questa deformità è lo stesso della GHIANDAIA MARINA con il becco
menomato che vi abbiamo mostrato verso la fine del post del mese di maggio…)
http://tringa-fvg.blogspot.com/2023/05/resoconto-mensile-tringa-maggio-2023.html
Taccola mutante - Foto di Pulotto Taccola mutante - Foto di Pulotto Taccola mutante - Foto di Pulotto
Che
poi, è vero, ogni anomalia ha il suo fascino. In fondo gli uccelli una volta
erano rettili (o così qualcuno che era presente a quei tempi ci racconta) e
chissà come deve essere sembrato brutto il primo pennuto ai suoi consimili…
Lucertola di Horvat - Foto di Matteo De Luca Lucertola campestre - Foto di Marta Trombetta Natrice (& Tortora) dal collare - Foto(trappola) di Paolo Zonta
E
cosa dire di bruchi e farfalle allora? Creature terribili ed affascinanti le
prime, effimere, delicate ed impalpabili le seconde, ognuna diversa, ognuna
enigmatica, ognuna con un piccolo carattere che la rende unica (e ci complica
la vita enormemente quando cerchiamo di determinarle per il progetto Neptis, al
quale prima o poi anche i nostri dati verranno convogliati…)
https://www.biologia.unipd.it/ricerca/progetti-di-ricerca/progetto-neptis/
)
Parnassius apollo - Foto di Matteo De Luca Parnassius mnemosine - Foto di Matteo De Luca Coenonympha oedippus - Foto di Matteo De Luca
Però,
se dobbiamo dirla tutta, c’è sempre qualcosa che riesce a farci una certa
impressione. Tipo questo inquietante video di Marta sull’accoppiamento tra due
limacidi, solo per stomaci estremamente forti e risoluti.
Forse
dopo queste immagini penserete che abbiamo frettolosamente messo da parte ed
appeso gli uccelli al chiodo un po’ troppo presto.
Asciugarsi le ali - Attività didattica di Stefano Sava
Pazienza,
ormai la frittata è fatta. Ma per rimettervi in sesto lo stomaco prima dei
saluti vi doniamo un fiore ed una speranza alata. Ed un respiro profondo per
ogni tormentato istante.
Ophrys holosericea (tetraloniae?) ed ospite - Foto di Stefano Sava |
Indovina la libellula - Foto di Paolo Zonta |