Qualcosa
bolle in pentola. Certo, è inverno, sarà la solita minestra riscaldata. In
fondo, sono i giorni più freddi dell’anno questi, non ve ne siete accorti? Siamo
proprio al culmine della Stagione Fredda, qualunque cosa questo voglia dire.
Anche perché questa definizione, questa terminologia che abbiamo
scelto di usare è frutto di un linguaggio fantasioso e bizzarro che si è preso
la libertà di sguinzagliarsi (irrispettoso) dalle convenzioni ed esprimere
concetti nuovi con parole inconsuete. Sospetto fortemente che questo sproloquio
non abbia alcun senso, tranne ovviamente per la parte che riguarda la riflessione
sul fatto che, comunque, questi siano i giorni più freddi dell’anno, indipendentemente
dalle temperature reali, giusto? Perché bisogna pur restare ostinatamente
fedeli alle tradizionali strategie, per quanto irragionevoli queste possano
essere. Ad ogni modo, potrei darvi un suggerimento. Segnatevi questo nome.
Tringa FVG. Lo conoscete? No? Pazienza, però potrebbe tornarvi utile, ma solo
se siete umili e curiosi appassionati di avifauna…
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Tringa FVG per tutte le Stagioni - A cura di Marta Trombetta |
Perché
c’è ancora qualcuno, nel mondo qui fuori, che vaga speranzoso per sentieri
sconosciuti ed inesplorati, concedendosi il tempo di sorprendersi per ogni repentino
movimento tra i cespugli, per ogni sonorità imprevista, per ogni fortuito
incontro con un inaspettato ospite e che, tuttavia, tornando a casa esausto e
quasi sempre a mani vuote, conserva il cuore pieno di aspettativa per nuove avventure
e si emoziona ugualmente se è stato il viaggio di altri intrepidi esploratori
come lui, ovunque essi siano, a portarli ad incontrare creature improbabili (BERTA
GRIGIA? ZIGOLO MASCHERATO? Quale sarà la prossima?) o a diventare BIRDER
dell’anno…
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Zigolo mascherato - Foto di Fabio Marcolin |
Perché
questo è lo spirito che dovrebbe animare la nostra passione, quella serenità in
grado di riempirci l’animo per ogni conquista di uno qualsiasi dei nostri
compagni di viaggio e di merende. E quando, dopo ore di peregrinazione in mezzo
ai campi deserti, giunti allo stremo delle nostre forze, scorgeremo un piccolo
folletto arrampicarsi sulle cannucce e tra tutte le più inverosimili creature
che si materializzeranno nella nostra immaginazione prenderemo atto che si
tratterà semplicemente di un MIGLIARINO DI PALUDE o di uno ZIGOLO NERO (per i
più fortunati, di un PENDOLINO), ecco, noi, sfiniti, sorrideremo lo stesso.
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Migliarini di palude - Foto di Matteo De Luca |
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Migliarino di palude - Foto di Matteo De Luca |
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Migliarino di palude - Foto di Marta Trombetta |
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Migliarino di palude - Foto di Stefano Sava |
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Zigolo nero - Foto di Stefano Sava |
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Pendolino - Foto di Stefano Sava |
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Pendolino - Foto di Bruno Delbianco |
Sorrideremo,
perché piccole forme di vita resistono a farci compagnia, nonostante la nostra
ostilità nei loro confronti, e ad allietare, con la loro esistenza, le nostre
giornate, talvolta con una confidenza estrema da spingerci a temere per la loro
incolumità (considerata la nostra predisposizione a combinare malanni). Eppure,
lo ZIGOLO DELLE NEVI (di Irene) è un emblema vivente della resilienza (e della
tollerante indifferenza) di queste creature.
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Zigolo delle nevi - Foto di Bruno Delbianco |
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Zigolo delle nevi - Foto di Bruno Delbianco |
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Zigolo delle nevi |
Piccoli,
minuscoli, fragili esserini si muovono inosservati in mezzo a ciò che resta
della spoglia vegetazione, emettendo rari sibili a frequenze difficilmente percepibili
dalle nostre orecchie, abituate ormai a suonerie mediatiche e rumorosità
sociali. Individuare questi microscopici esserini e dar loro il giusto nome,
ecco cosa ancora ci diverte e ci appassiona. Per esempio, loro sono MARTINO il
PESCATORE e SPIONCELLO la spia, lui è SCRICCIOLO, lui è REGOLO, LUI è PICCOLO,
LUI è SIBERIANO, LUI invece è amico di quel tizio straniero, quello HUME,
conosci? (Invece lui nel video di Stefano Sava è OCCHIOCOTTO).
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La strana coppia, Martin pescatore & Spioncello - Foto di Stefano Sava |
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Martin pescatore - Foto di Stefano Sava |
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Scricciolo - Foto di Bruno Delbianco |
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Scricciolo - Foto di Stefano Sava |
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Regolo - Foto di Stefano Sava |
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Luì piccolo & Luì siberiano - Foto di Silvano Candotto |
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Luì siberiano - Foto di Silvano Candotto |
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Luì siberiano - Foto di Paolo Utmar |
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Luì di Hume - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì di Hume - Foto di Bruno Delbianco |
E
lui, di spalle, invece, chi è? Dai che è facile, una settimana per indovinare!
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Foto Quiz - Gennaio 2024 |
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Sordone - Soluzione Foto Quiz |
A
proposito di indovinare, a volte questa cosa di dare il nome giusto alle
creature che si incontrano è un vero dramma. No, non stiamo parlando degli Zigoli
di Carnevale (di quelli, a dire il vero, nemmeno ricordavamo l’esistenza).
Diciamo che una delle categorie più impegnative è quella dei Gabbiani. Da un
lato, se è vero che un pochino alla volta, negli anni, stiamo imparando a farci
l’occhio sui GABBIANI REALI PONTICI (almeno su quelli che si manifestano in
modo plateale), siamo ancora molto indietro su alcuni altri precisi gruppi. Le
GAVINE, per esempio, restano regolarmente al di fuori della nostra portata
(nonostante gli sforzi bibliografici), più che altro perché non si concedono
alla nostra incapacità fotografica il tempo sufficiente per documentare tutti i
caratteri utili per discriminare le “sottospecie”.
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Gabbiano reale pontico |
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Gabbiano reale pontico & Gavina (ssp.) |
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Gavina - Foto di Bruno Delbianco |
Se
poi vi allontanate dalla costa (o se guardate lontano lontano con un cannocchiale),
nelle condizioni di mare ideali, in mezzo alle GAVINE dovete stare attenti ad individuare
altri imprevisti e graditi compagni di viaggio con zampe a tre dita, o creature
rettiliformi che compaiono a pelo d’acqua…
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Gabbiano tridattilo - Foto di Bruno Delbianco |
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Gabbiano tridattilo - Foto di Bruno Delbianco |
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Caretta caretta - Foto di Bruno Delbianco |
Comunque,
GAVINE a parte, può capitare tuttavia di essere protagonisti di situazioni
ancor più imbarazzanti, con gabbiani di grossa taglia… La storia, in realtà, la
conoscete già. Di quella volta che fotografando gabbiani all’imbrunire alla
periferia di Udine, in mezzo alla folla mista di REALI, in mezzo ad infiltrati
NORDICI, PONTICI e ZAFFERANI, quasi per caso alcune foto mettono a fuoco un
soggetto (dalla taglia massiccia, ma che sul momento non si fa notare) dal
piumaggio curiosamente ordinato. Questi scatti non sono particolarmente
affascinanti e rischiano addirittura di andare persi, se non fosse per quella
curiosità di apprendere, senza timore di apparire impreparati (perché la realtà
della conoscenza è un continuo divenire e la convinzione di essere “già”
arrivati è l’errore peggiore che un appassionato possa commettere), che spinge
a condividere le foto con altri, con il pensiero che possa trattarsi di un
GABBIANO REALE ingannevole che tuttavia potrebbe nascondere qualche segreto
NORDICO? E allora si scopre (grazie ancora a Cristian Montevecchi, a Federico
Fanesi, al Giuss, ad Alex Boldrini e a Menotti Passarella, ideatore ed amministratore
del gruppo feisbuc Gulls – Gabbiani) che quello nelle foto è una bestiaccia
imprevista, di quelle che a scoprirlo così ci si sente proprio in imbarazzo
(non volevo offendere le capre quando ho detto che mi sono sentito come una di
loro). Insomma, un MUGNAIACCIO in incognito nei campi di Udine, senza
preavviso, che a scoprirlo così quasi quasi ci viene un pochino da ridere (da
sorridere di sicuro)…
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Mugnaiaccio |
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Mugnaiaccio tra la folla |
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Mugnaiaccio tra la folla |
Sono
queste le sorprese, piccole o grandi, che ci regalano sorrisi, piccoli o
grandi. Non devono necessariamente essere animali fantastici ed improbabili,
basta a volte che siano semplicemente bizzarri. A volte è sufficiente una
anomalia del piumaggio, tipo quel colore più sbiadito, leucistico, isabellino,
qualunque alterazione genetica ne sia alla base, a trasformare una PEPPOLA in
un folletto delle nevi.
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Peppola (delle nevi) |
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Peppola (delle nevi) e Zigolo nero |
Se
poi quell’anomalia del piumaggio la uniamo alla consapevolezza che nello stesso
luogo per diversi anni di fila il soggetto che presenta queste aberrazioni si
presenta puntualmente all’appello, allora a questi intriganti figuri possiamo
anche azzardarci a dare un nome. Vi ricordate la POIANA PAGLIACCIO? E’ tornata
anche quest’anno.
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Poiana "Pagliaccio" - Foto di Bruno Delbianco |
Insieme
alle anomalie di piumaggio spesso viaggiano anche componenti genetiche di
provenienza mista. Degli ZIGOLI (GOLAROSSA) ibridi abbiamo già parlato di
recente, riguardo al Paperame, gennaio è solitamente il mese adatto per
ritrovare sperduto da qualche parte qualcuno di questi promiscui individui…
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Ibrido Moriglione x Moretta tabaccata |
Perché
gennaio, lo ricordiamo, è il mese dedicato ai censimenti degli uccelli
acquatici svernanti. Su cosa questo significhi (o meno) ci siamo già attardati
in più occasioni, inevitabilmente al momento con scarso successo. Per stavolta
ci limiteremo ad una carrellata su alcuni degli elementi che li caratterizzano.
Per esempio, ricordatevi che il MERLO ACQUAIOLO non va segnalato, anche se
frequenta ambienti insoliti (di pianura).
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Merlo acquaiolo di pianura - Foto di Bruno Delbianco |
Valutate
attentamente le condizioni atmosferiche prima di stabilire la giornata ideale
per i censimenti, evitando le giornate di nebbia e quelle con il mare mosso (o
semplicemente poco mosso) che vi farà perdere numerose osservazioni lungo il
percorso (ed eventualmente anche il contenuto dello stomaco, se non state
attenti) (Video di Matteo De Luca).
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Lo sbarco (in Normandia?) dei Cormorani (in Spiaggia Fratino) |
Fate
particolare attenzione a non prendere abbagli, nella fretta. Le bestie possono
sembrare diverse da quelle che sono nella realtà. Soprattutto le specie rare o
scarse è meglio cercare di documentarle sempre, anche se si stanno allontanando
rapidamente…
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Aquila di mare in allontanamento - Foto di Matteo De Luca |
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Aquila di mare in allontanamento (con Cornacchie) - Foto di Bruno Delbianco |
Prendetevi
il tempo eventualmente per tornare a cercarle. E’ questo il bello dei
censimenti. Non il fatto di doverli fare, di compilare una scheda, di consegnarla
a chi le colleziona, di togliersi il pensiero. Il bello dei censimenti è farli,
prendendosi il tempo che ogni area merita, ogni censitore merita, ogni specie
merita, ogni PIRO PIRO BOSCHERECCIO oppure ogni MORETTA GRIGIA merita.
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Piro piro boschereccio svernante - Foto di Matteo De Luca |
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Plotone di Morette grigie |
O
quello che ogni STROLAGA MAGGIORE merita (salvo che poi quando ce ne sono due
insieme sono troppo distanti per qualsiasi documentazione credibile).
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Strolaga maggiore e Svasso maggiore - Foto di Massimo Bozza |
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Strolaga maggiore - Foto di Massimo Bozza |
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Strolaga maggiore - Foto di Massimo Bozza |
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Strolaga maggiore - Foto di Paolo Zonta |
Ma
lo stesso discorso vale per ogni VOLTAPIETRE (video di Pulotto, con VOLTA-Granchioblu), ogni PIOVANELLO
TRIDATTILO, ogni PIRO PIRO ed ogni altro (piccolo o grande, straordinario od
insignificante) ospite di questo appassionante censimento, dall’alba al
tramonto.
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Voltapietre - Foto di Paolo Zonta |
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Piro piro piccolo & culbianco - Foto di Marta Trombetta |
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Pivieresse con Voltapietre e Piovanello tridattilo - Foto di Paolo Utmar |
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L'inganno del Tarabuso - Foto di Paolo Utmar |
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Alzavole sperdute - Foto di Stefano Sava |
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Fischioni e Cigni reali - Foto di Paolo Utmar |
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Fischioni solitari - Foto di Bruno Delbianco |
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Smergo maggiore sull'attenti - Foto di Bruno Delbianco |
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Quattrocchi nella luce - Foto di Bruno Delbianco |
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L'ombra della Moretta tabaccata - Foto di Paolo Utmar |
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Quattrocchi (e Cormorani) al crepuscolo - Foto di Matteo De Luca |
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Il viaggio notturno degli Ibis Sacri - Foto di Matteo De Luca |
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Beccacce nella notte - Foto di Paolo Zonta |
Prendetevi
il tempo per scattare foto e poi guardarle a casa. Potete anche a giocare a “Trova
gli intrusi” o “Conta i limicoli in volo e quelli posati”. Tanto sappiamo tutti
che i conteggi sono a cura della nostra fantasia.
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Trova il Voltapietre e il Piovanello Tridattilo - Foto di Paolo Zonta |
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Trova il Voltapietre ed i Piovanelli Tridattili - Foto di Paolo Zonta |
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Conta i Pivieri dorati - Foto di Bruno Delbianco |
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Conta i Pivieri e tutto il resto - Foto di Paolo Utmar |
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Chiurli maggiori e fantasia - Foto di Matteo De Luca |
E
se, nonostante tutti i vostri sforzi, qualcosa continua ad andare storto in
questo arrugginito meccanismo, non perdetevi d’animo, respirate a fondo ed
alzate gli occhi al cielo. Potreste incrociare le traiettorie impavide di
qualche spensierato (si fa per dire) inquilino del piano di sopra. Potrebbe
essere una minuscola RONDINE MONTANA che, anzitempo, rispetto ai
cronoprogrammi, compare nelle località che solitamente trascura durante la
STAGIONE FREDDA.
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Rondine montana intrepida - Foto di Marta Trombetta |
Oppure
un gigante dei cieli, di cui tutte le traiettorie sono ormai note (quando il GPS
funziona) ma che è pur sempre una gradita visione per chi riesce ad incontrarlo
dal vivo (dannato GIPETO vagabondo che giochi a nascondino!)
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Gipeto con GPS - Foto di Sandro Marescutti |
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Gipeto con GPS - Foto di Sandro Marescutti |
Ma
se anche non sarà un GIPETO, noi sapremo accontentarci di ogni sagoma volante a
cui riusciremo a dare un nome (o anche no), mentre danza acrobatica nel cielo,
o mentre si destreggia su improvvisati posatoi, o si nasconde in un intricato
mondo vegetale a pochi metri dal nostro naso.
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In assenza del Gipeto, le Gru - Foto di Marta Trombetta |
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Nibbio reale - Foto di Bruno Delbianco |
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Falco di palude - Foto di Matteo De Luca |
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Appendi - Sparviere - Foto di Bruno Delbianco |
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Poiana ssp. "Italica" - Foto di Paolo Utmar |
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Nascondi - Gufo - Foto di Marta Trombetta |
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Picchio rosso minore - Foto di Paolo Utmar |
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Picchio rosso mezzano curioso |
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Picchio cenerino sospettoso |
Tutto
questo è comunque parte integrante di questa STAGIONE FREDDA, che ancora una
volta abbiamo scelto di vivere in prima persona, senza attendere che i taccuini
nei nostri cassetti si trasformino in depositi di muffa ed i nostri ricordi si
perdano e si confondano, mistificati, in intricati ed illeggibili sgorbi. Non
ci credete? Nessun problema, ecco a voi un paio di scatti dei nostri taccuini.
Chissà,
potrebbero non essere queste le uniche testimonianze disponibili della STAGIONE
FREDDA… e già c’è qualcuno che si prende avanti, pensando alle prossime
avventure (Video di Stefano Sava, la STAGIONE CALDA a Trieste, tutta in un
sorso!). E voi, siete pronti a continuare il viaggio con noi?