Abbiamo un estremo bisogno di
energie positive, di sensazioni che riescano a scaldarci il cuore, di chiudere
gli occhi, percepire la serenità come se fosse ancora palpabile e sorridere,
sorridere spensieratamente, sorridere senza il tormento del presente che
continua a soffocarci, sorridere immaginando, tra tutti, l’unico possibile
futuro che conservi una speranza di vita, a costo di sacrificare le nostre
ambizioni e le nostre aspettative. Sorridere perché ci sia un futuro per la
vita. Abbiamo un estremo bisogno di nutrire questa speranza, giorno per giorno,
perché il futuro che sopravvivrà al nostro presente, e a noi, sia ancora vivo.
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Verdoni e cincia bigia - Foto di Pietro Zamò |
Potete pensare che queste parole
siano una metafora per un concetto astratto ed impalpabile. Liberi di farlo, ma
l’immagine è concreta. La foto è di Pietro Zamò, che con il fratello Francesco
rappresenta il futuro, la nuova generazione, che sotto la supervisione di
Tommaso vigila su quel che resta del mondo vivente attorno a casa, prima che la
mangiatoia resti vuota. Torneremo più tardi alla loro mangiatoia (sulla quale ci siamo già soffermati) ma prima cerchiamo forza e coraggio in questo futuro,
del quale il giovane Elia sta realizzando la sua personale guida.
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Guida agli uccelli d'Italia e d'Europa - Disegno di Elia |
Il nostro compito è quello di permettergli
di raccontarci la storia di tutte le specie che abbiamo ereditato dai nostri
predecessori, senza fargliene mancare nemmeno una, in un mondo in cui, così ci
racconta Erica, il Picchio cenerino e la larva, sua preda, convivono stoicamente,
pur consapevoli di tutte le difficoltà che questa convivenza comporta.
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Il Picchio cenerino e la sua preda - Disegno di Erica Skodler |
Dobbiamo ascoltare il presente
per salvare il futuro. Non abbiamo alternative. Ed il presente urla. Vorremmo
tapparci le orecchie, chiudere gli occhi e scappare, perché la devastazione che
ci circonda è dolorosa ed inaffrontabile. Ma respiriamo a fondo, una volta e
mille mila ancora. E ci sediamo al tavolo delle trattative, a malincuore,
accettando il ruolo ed i panni che il destino ci costringe ad indossare.
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No comment - Foto di Matteo Skodler |
Lo so cosa pensate. Facile
sdrammatizzare così. Sdrammatizzare? Ma ve lo immaginate il Pulotto vestito da
Babbo Natale? No? Beh, per fortuna qualcuno l’ha già fatto per voi. Questo è il
vero dramma!
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Pulotto Natale - Elaborazione di Federico Pigato |
Certo, avete ragione. Non è
questa l’immagine della realtà presente. Un presente che ci vede raminghi, solitari,
sconsolati e pensierosi vagabondi delle desolanti terre emerse.
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Pulotto Natale "Real" - Foto di Luca Rossi |
Un presente che ci vede
inciampare, cadere, ferirci eppure rialzarci, ostinati, ad ogni ostacolo.
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Mani - pulazione - Foto di Pulotto |
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Mani - pulazione - Foto di Pulotto |
Non possiamo negarlo che, orsi
come siamo, un pochino questa immagine di avventurieri potrebbe anche piacerci.
Come ci piace l’idea che ci siano altri avventurieri come noi, più giovani, più
entusiasti, più vivi, con occhi curiosi di meraviglia che questo mese ci
raccontano la storia della folaga polacca W88 in vacanza nel laghetto della
Burida a Pordenone (Benvenuto Niccolò!).
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Folaga polacca W88 - Foto di Niccolò Fagotto |
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Folaga polacca W88 - Foto di Niccolò Fagotto |
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Folaga polacca W88 - Foto di Niccolò Fagotto |
Ma ci piace anche l’idea di un
Filo che lega ogni cosa, che ci permette di incontrare gli altri viandanti in
un punto a caso dello spazio tempo (di questi punti magnetici ne troverete qualcuno
nel prossimo QB…) senza accordarsi in anticipo.
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Vagabondi per caso - Foto di Gabriele Zamò |
E soprattutto, ci piace l’idea di
riuscire a sorridere ancora, nonostante i pensieri, nonostante i ricordi, nonostante
le mortificazioni e le ferite aperte, ci piace l’idea che la vita e la verità siano
più forti di qualsiasi egocentrismo e di qualsiasi mistificazione.
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Per chi ha memoria del passato - Foto di Tommaso Zamò |
A proposito di verità, dal primo
gennaio 2022 inizia il Big Year. Sperando di rendere un gradito servizio a chi
si cimenterà in questa impresa, qui di seguito sforneremo una breve carrellata
delle attuali rarità presenti in FVG, con una raccomandazione. Lo spirito di
manifestazioni come queste è sicuramente quello di stimolare gli appassionati
come noi a superarsi, a confrontarsi con i propri limiti e mettersi in
discussione con consapevolezza e responsabilità. Perché a volte, dopo aver
fatto tanta strada, l’unica soddisfazione potrebbe essere quella di incappare
in una giornata di nebbia.
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La strada della perdizione - Foto di Matteo Skodler |
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Apocalisse nella nebbia - Foto di Matteo Skodler |
Certo, lo sconforto iniziale potrebbe lasciare il
posto al desiderio di agire d’astuzia, come già in passato, inevitabilmente, è
accaduto durante simili competizioni. Arrivare, vedere (dire di aver visto)
tutto quello che c’è da vedere (a volte qualcosa in più, per sviare i sospetti)
e ripartire. “La specie c’è, altri l’hanno segnalata, cosa importa se non la
vedo, io la segno lo stesso, tanto mi pare di averla vista.” Per la gara, un
punto segnato così vale comunque. Per la coscienza anche (o almeno per chi ce l’ha),
vale esattamente un punto, ma in meno. Raccomandazione inutile direte voi (“Sei
il solito malpensante prevenuto!”). Meglio così. Vorrà dire che godersi nello
stesso fotogramma un’OCA LOMBARDELLA MINORE e un’OCA COLLOROSSO in RNR Foce
Isonzo (Go) non sarà esclusiva esperienza del solito mago Silvano.
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Oca collorosso (sx) e Oca lombardella minore (dx) - Foto di Silvano Candotto |
Sì, ve lo confermo. La
Lombardella minore e le Collorosso ci sono ancora. Così come un’OCA GRANAIOLA e
pure l’AQUILA DI MARE che ormai da almeno quattro anni gironzola in zona. Ma,
come detto, il fatto che ci siano non è garanzia di osservarle, almeno per gli “sfigatelli” (cit. Zamix) come noi.
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Oca lombardella minore (con oche lombardelle) - Foto di Silvano Candotto |
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Oca collorosso - Foto di Pulotto |
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Oca collorosso - Foto di Paolo Utmar |
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Oca collorosso - Foto di Paolo Utmar |
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Oca granaiola in mezzo al mucchio selvaggio - Foto di Luca Rossi |
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Aquila di mare - Foto di Pulotto |
Anche il LUI’ DI HUME di Case
Salmastro a Terzo d’Aquileia (Ud) c’è ancora. Il compito più arduo per trovarlo
è raggiungere Case Salmastro, poi lui ci mette la sua vivacità vocalizzante per
attirare la vostra attenzione. Fotografarlo è un altro discorso, ma anche su
questo argomento mi dilungherei in riflessioni spiacevoli su quanto sia facile
realizzare foto splendide se poco ci interessa tormentare il soggetto ripreso e
molto invece attirare consensi (ingannando la buona fede degli estimatori).
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Luì di Hume - Mix di Foto di Pulotto |
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Luì di Hume |
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Luì di Hume |
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Luì di Hume |
Per quanto riguarda il CIGNO
MINORE di Aprilia Marittima (Ud), dopo il 17 dicembre, nonostante le ricerche
mirate, non si hanno più sue notizie (condivise). Tuttavia, considerata la
consistenza delle truppe di CIGNI REALI (il tizio con l’anello giallo al collo
è stato ritrovato, ma nuovamente senza riuscire a leggere la scritta in nero) sparpagliate
tra la laguna di Marano e Grado ed il litorale goriziano non si esclude che
possa essere tranquillamente ricontattato.
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Cigno minore |
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Cigno minore (e cigno reale con collare giallo) |
Ovviamente, attenti alle
illusioni della nostra immaginazione, che hanno questa insana pulsione nel
tentare di convincerci che la realtà sia come vorremmo che fosse (o come ci
piace raccontarla). Molte volte, mettendo da parte l’importanza personale, con
un’umile ammissione di sconfitta, è più corretto confessare che non siamo
nemmeno in grado di riconoscere il Sole dalla Luna.
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Inganni di luce - Foto di Marta Trombetta |
Così, quello che sembra un
gabbiano reale troppo enorme e dai colori troppo insoliti dobbiamo accettare
che potrebbe effettivamente essere un gabbiano reale enorme (e dai colori travisati
dalla macchina fotografica e dal crepuscolo).
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Gabbiani reali variamente assortiti al tramonto |
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Gabbiani reali variamente assortiti al tramonto |
Oppure, quello che sembra un
candido limicolo appartenente ad una specie ignota è in realtà un candido
limicolo appartenente ad una specie ignota fintanto che non lo si determina
come PIOVANELLO PANCIANERA lavato in candeggina.
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Piovanelli pancianera con intruso sbiadito |
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Piovanello pancianera sbiadito |
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Piovanelli pancianera con intruso sbiadito |
E’ vero, ci sarebbe anche quello
che inizialmente non assomiglia a niente di quello che abbiamo imparato a
conoscere e che alla fine risulta un improbabile CIUFFOLOTTO SCARLATTO (vi ho
detto che saremmo tornati alla mangiatoia della famiglia Zamò).
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Ciuffolotto scarlatto con verdone - Foto della foto di Matteo Skodler |
Ora, per tutti i dubbi che può
far nascere in noi la sua presenza invernale e la consapevolezza che sia
diffuso tra le specie detenute in gabbia (legalmente o meno, ibridato o meno),
ci rincuora il fatto di saperlo libero, volante, privo di anelli e… scomparso.
Già. Sparito verso il suo destino. Ovunque lo trasporti. Similmente ad un altro
personaggio, decisamente degno di rappresentare la categoria degli ambigui,
almeno in FVG dove le osservazioni annuali si contano per ora sulle dita,
ovvero il PARROCHETTO DAL COLLARE libero e vagante, comparso a Fiumicello (Ud)
per qualche ora e da lì svanito.
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Parrocchetto dal collare |
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Parrocchetto dal collare |
Creature di provenienza oscura o
dall’aspetto naturalmente bizzarro. Tipo la CANAPIGLIA dal becco da pagliaccio
osservata in RNR Valle Cavanata da Paolo (Utmar) la vigilia di Natale.
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Canapiglia dalla strana maschera - Foto di Paolo Utmar |
Che si fosse vestita in modo
stravagante per partecipare al cenone? Non ci è dato di saperlo. Così come non
ci è dato di sapere se anche voi arriverete alla nostra conclusione osservando
questa immagine, che vi lascio come QUIZ MENSILE. Attenderò le vostre risposte
(in privato o nei commenti qui sotto) per una settimana, poi ci sbilanceremo a
darvi la nostra soluzione (non necessariamente corretta, sappiatelo).
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Foto Quiz - Foto di Fabio Marcolin |
(Questa la nostra soluzione: Ibrido Moretta x Moretta grigia. Buoni caratteri per Moretta grigia la forma della testa senza traccia di ciuffo ed il bianco esteso alla base del becco; il nero ampio sulla punta del becco ed il dorso scuro che contrasta con il resto del piumaggio sono invece tipici della Moretta. In fondo a pagina 35 della "Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e vicino Oriente, Svensson L., Ricca editore, 2012" trovate l'immagine di un individuo praticamente identico).
E così, tra una divagazione e l’altra,
siamo arrivati alla parte in cui vi raccontiamo che nonostante gli imprevisti, le
sofferte e silenziose battaglie, le bordate quotidiane di cui anche questo mese
ci ha fatto dono, c’è ancora qualcuno che si impegna, qualcuno che perlustra il
territorio instancabilmente, qualcuno che raccoglie dati per poi elaborarli e
condividerli in tempo reale. Ci piace chiamare tutti questi “qualcuno” la
squadra Tringa FVG e le loro imprese trasformarle in lavori fruibili e
gratuiti. Lo facciamo da anni e faremo il possibile per continuare a farlo (da
soli o in compagnia, come nell’avventura per tutelare il Fratino di Lignano
Sabbiadoro, insieme agli amici della LIPU, della “riserva Foce Tagliamento”,
del Comitato Fratino… e molti altri). Ad esempio, con l’atlante di Udine dei
Nidificanti e della Stagione Calda 2021 che sta prendendo forma per vedere la
luce appena possibile. L’atlante comunale di Codroipo che al passo spedito di
PiZonta procede inanellando (metaforicamente) specie nuove per la Stagione
Fredda, dal GABBIANO CORALLINO alla TORDELA, dall’OCA LOMBARDELLA al (mannaggia
a lui) IBIS SACRO, che si mescolano alle specie invernali già incontrate nell’anno
precedente ma sempre gradite.
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Gabbiano corallino - Foto di Paolo Zonta |
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Tordela con i fringuelli - Foto di Paolo Zonta |
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Oche lombardelle nella nebbia - Foto di Paolo Zonta |
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Ibis sacro - Foto di Paolo Zonta |
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Chiurli maggiori in volo su Codroipo - Foto di Paolo Zonta |
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Il traliccio dei Falchi pellegrini - Foto di Paolo Zonta |
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Corvi comuni - Foto di Paolo Utmar |
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Colombelle e colombacci |
A proposito di inanellare, ma
stavolta non metaforicamente, i nostri complimenti, il nostro grazie (ed i
nostri auguri per la nuova carriera da oggi!) vanno a Fulvio Barbarino (con lo
zampino di Cristina Comuzzo) ed a tutti coloro che sono stati artefici del
Progetto Alpi di Malga Confin (Ud) che è entrato ufficialmente a far parte del
lavoro che racconta i 20 anni del
progetto (pubblicato sulla RIO qui sotto gratuitamente scaricabile)
https://sisn.pagepress.org/index.php/rio/issue/view/50
Certo, in tutte queste attività
tocca sempre muoversi con prudenza, come un PETTIROSSO che pattina sul
ghiaccio, perché ogni volta che si cerca di realizzare qualcosa di bello, utile
e gravido di entusiasmo si rischia di scontrarsi con gli insani ed immutabili equilibri
dell’oligarchico immobilismo oscurantista, ma pace, essere testimoni silenziosi dell’annientamento
generale non è tra i propositi degli anni passati, presenti e futuri.
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Pettirosso - Foto di Marta Trombetta |
Anche perché temiamo che, in un
mondo fatto di declini irreversibili, causati dall’eccessivo sfruttamento
ambientale e conditi da pestilenze irrefrenabili di cui nemmeno si parla (con l’aviaria
che sta falcidiando miriadi di uccelli in tutto il continente), sarà sempre più
difficile fare incontri banali per quanto inaspettati, come un MORIGLIONE in
mezzo alle anatre germanate, o un MERLO ACQUAIOLO che ti sorveglia mentre ti
affacci sul suo ruscello o uno SPARVIERE che viene a farti capolino nel
giardino di casa oppure che ti controlla mentre vai a fare la spesa…
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Moriglione - Foto di Stefano Sava |
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Merlo acquaiolo - Foto di Stefano Sava |
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Merlo acquaiolo - Foto di Stefano Sava |
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Sparviere - Foto di Marta Trombetta |
“Ore 8.20 sono davanti alla
ferramenta di S. Valentino (sede comunale di Fiumicello) e aspetto che apra, il
sole splende e la temperatura è ancora bassa. Vedo una strana “tortora” su un
cedro di un giardino vicino, penso “ma che testa scura” e prendo il binocolo. E’
uno sparviere maschio che si gode il primo sole, convinto, come è tipico della
specie, di non essere visto dalla moltitudine degli umani indaffarati.” (cit.
Paolo Utmar)
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Sparviere - Foto di Paolo Utmar |
Ma finché ci saranno occhi
curiosi, in terra e cielo ci auguriamo di trovare anime volanti fatte di
speranze e piume…
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Grifone - Foto di Luciano Silei |
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Grifone - Foto di Luciano Silei |
… perché di roboanti creature di
metallo, appariscenti e spericolate, se fosse possibile ne faremmo volentieri a
meno.
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Metallo urlante - Foto di Paolo Zonta |
Si è fatto tardi, è quasi giunta
l’ora. E noi siamo arrivati alla frutta. O meglio, come si dice in questo
campo, agli zigoli che chiudono l’elenco, l’alfabeto e la sistematica. E di
questi ce n’è per tutti i gusti e di tutti i colori. Il GIALLO, il GOLAROSSA...
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Zigolo giallo - Foto di Marta Trombetta |
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Zigolo golarossa |
… e poi il nostro preferito, il
fantasmino delle stradine sterrate, lo straordinario ZIGOLO DELLE NEVI in
trasferta dal Profondo Nord con il quale vi salutiamo e vi auguriamo un
presente coraggioso per un futuro sereno, ovunque siate.
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Zigolo delle nevi - Foto di Paolo Utmar |
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Zigolo delle nevi |
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Zigoli delle nevi - Foto di Paolo Utmar |