mercoledì 25 aprile 2018

lunedì 23 aprile 2018

Quando meno te l'aspetti esce la rarità (CALANDRO MAGGIORE)



Cari  birder,
le osservazione del 18 e 23 Aprile 2018 confermano che la zona tra Ipplis e Cividale del Friuli è un vero e proprio hotspot per la migrazione primaverile.

Due pomeriggi anonimi, come ce ne sono molti. Esco in auto per capezzagne nelle qui sopra citate zone, le solite, il solito giro che l'auto conosce a memoria; ogni ciuffo d'erba, ogni possibile posatoio, da anni la solita perlustrazione.
Può sembrare a volte noioso ma nel tempo si crea una banca dati di un territorio che ti permette di avvicinarti ad una minima conoscenza di una cosa così complessa come la migrazione.
Il tardo pomeriggio del 18 Aprile sono uscito con l'obbiettivo di trovare la PISPOLA GOLAROSSA: so dove trovarla se la fortuna mi assiste. Lascio l'auto accanto al vigneto dove le abbiamo osservate anni fa e proseguo a piedi. Pochi passi ed eccola che si invola facendo il tipico verso!
Fortuna sfacciata. Ma l'esperienza sui luoghi e la 'banca dati' hanno aiutato un pochino.
Continuo lungo il filare ingolosito, vorrei riuscire a fotografarne una, quando dal vicino campo di erba medica esce davanti a me un passeriforme: PETTAZZURRO femmina!


Ci immobilizziamo entrambi, osservandoci, calcolando le rispettive mosse e lentamente riesco ad estrarre la fotocamera digitale per qualche scatto.
Incredibile. In un ambiente dove non ti aspetteresti mai di trovarne uno. Gli uccelli però hanno le ali... e vanno dove vogliono!

Il lunedì seguente, sempre sul tardo pomeriggio, solito giro, solite zone.
Sto raggiungendo il vigneto quando in mezzo alla stradina si erge un anthus sp.; sembra non voglia farmi passare. Manovre strette con l'auto, lentamente; è vicino e riesco a fare qualche foto.
Un calandro penso, un po' grandino, nell'erba.. sarà.
Cerco di passare, sempre lento. Lo spingo un po' e si invola sui fili del vigneto.
Altre foto. Che unghia lunga che ha... ma tanto è un calandro penso tra me.


Poco dopo invio le foto in chat e subito TZ mi chiama. Io stavo ancora finendo il giro di perlustrazione. “Ma è un CALANDRO MAGGIORE !!! dove sei???”
Da altri luoghi sperduti del Friuli MT e AB analizzano le foto per assicurarsi sia un Anthus richardi vero. Tutto veloce adesso: guida per arrivare casa, messaggi in chat uno dietro l'altro, scaricare le foto. Io ancora incredulo davanti alle guide... tutti confermano l'avvistamento. Gran lifer per me!
Quando meno te l'aspetti, nella 'monotonia' e nelle osservazioni quotidiane, arriva la soddisfazione. (GZ)

martedì 10 aprile 2018

Cutrettola Testagialla Orientale (Motacilla citreola) 10-04-18

Inutile negarlo dai, è un post retrodatato anche questo...ma vista l'osservazione, forse ne val la pena.  Insomma, correva il lontano 10 Aprile 2018 e in preda alla più classica delle frenesie migratorie mi aggiravo nei riordini fondiari di Orzano (UD): un breve rovescio, di quelli che consigliano una sosta anche ai migratori più accaniti, si stava lentamente esaurendo e mi faceva ben sperare.
Bisogna sapere che giorni addietro avevo atteso a lungo, a fianco ad un'ottima pozza di letame, la ricomparsa di quella che mi era sembrata una Ballerina nera. Non c'era stato verso di farla saltar fuori, ma si era creato una sorta di legame invisibile (non dirò feeling) fra me e questi laghetti - non esattamente azzurri - che attiravano, come è noto, una serie infinita di insetti e a rimorchio una discreta frequenza di motacillidi.
Per questo, in quell'Aprile, non ho potuto - trovato un altro promettente specchio di letame - far altro che fermarmi e aspettare. Fra l'altro, non riesco ad immaginare giornata migliore: lavoro finito presto, moglie che raccoglie i figli a scuola, e panino in saccoccia da consumare accanto ad un campo fertile col binocolo a tracolla.

Giusto per dare un'idea del panorama (in questa foto lei è già lì...)

Le cutrettole arrivano subito. Sono una trentina. Come una manciata di semi gettata da chissà dove, si fiondano, stridendo e pigolando (si può dire?...) sul campo. La pioggia continua sempre più lieve. E qui comincia il divertimento, almeno per gli amanti delle sottospecie di cutrettole (altrove sbeffeggiati) come me: topini gialli, sbucano di qua e di là, con le loro infinite varianti (sì, lo so che il problema è proprio questo). A dire il vero, però, non trovo altro che cinereocapilla e thunbergi, solo alla fine troverò una feldegg. Ma la Star della giornata è un'altra: il punto è che non lo capisco subito. Intravedo una testa un po' troppo gialla, m'insospettisco e penso - deviato come sono dalla passione per le sottospecie - ad una flavissima o qualcosa del genere (ridete pure...); ma forse era solo il "timore" di aver trovato una rarità che mi faceva essere cauto.
Poi, come al solito, fa tutto lei. Si mette su un fusto di mais tutta intenta a pulirsi il piumaggio e finalmente si concede.


Mando la foto in chat, ricevo i comprensibili improperi di AB e MT che essendo a Ventotene difficilmente potranno raggiungermi a Orzano, e aspetto ancora. Ormai non ho nulla da chiedere alla giornata. Le cutrettole danno ancora spettacolo e poi spero di rivederla meglio. Dopo quasi un'ora, forse stanca del mio appostamento, si avvicina incredibilmente.


A ripensarci non mi par vero, ma in quell'attimo mi chiama un vecchio amico e io (stupidamente) rispondo. Ed è così che mi trovo col telefono in una mano e la macchina fotografica nell'altra, mentre la Cutrettola Testagialla Orientale (ovviamente Lifer) cammina tranquilla a tre/quattro metri dall'auto (ecco il motivo della foto non perfetta. Ma perchè ho risposto? Perchè?)


Insomma, morale della favola: lasciate che gli uccelli vengano a voi, ma soprattutto "dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior" 
Tommaso Zamò