martedì 19 maggio 2020

Tringa Bird Blitz 2020

Ed è arrivato anche il nostro turno di raccontarvi una storia. Una storia fatta di sorprese, lungo un percorso impegnativo, sofferto e combattuto, in cui non saranno protagoniste, come spesso accade, le epiche imprese di vanitosi umani, tronfi delle loro mirabolanti, inverosimili e vaneggiate conquiste, quanto piuttosto gli elementi del contorno, l’atmosfera, l’ambiente, le avversità, la natura feroce ed allo stesso tempo benevola, che ci accarezza con la stessa violenta mano con cui ci schiaffeggia. Ed in questo nuovo sconosciuto mondo in cui ogni singolo passo va imparato come fosse parte di una danza clandestina, la storia che vi racconteremo sarà quella del Tringa Bird Blitz 2020.

Disegno di Marta Trombetta


Gabriele, il nostro capitano, sceglie i modi, i tempi ed i luoghi per questa nuova avventura. Indicando gli eletti ad uno ad uno, li nomina e li indirizza al loro destino. “Tu, Pulotto, andrai con Pizonta e Renato, in quel di Codroipo. Tommaso, tu verrai con me, esplorando Cividale del Friuli. E voi tutt’altri (leggi Bruno, Marta e il triduo dei Mattei), vi spartirete Udine. Tutto questo tra il 16 e il 17 maggio, strettamente all’interno dei confini comunali prescelti, sotto l’egida di EBN Italia e dell’Urban Bird Blitz, nonché di tutte le ordinanze impartite da chicchessia in qualsivoglia maniera atta ad ostacolare la libera circolazione della specie umana a scapito dell’avifauna. E tu, Pizonta, ragguagliaci quanto serve sull’estensione dei singoli territori” “Eccovi sire la mia parte. Nessuno dei comuni include mare, vasta area umida o montagna, alla facciaccia di tutte le nostre ambizioni. La varietà degli ambienti è esclusivamente planiziale, con affacci collinari nel cividalese e zone umide di acqua sorgiva limitate al codroipese. 50Km quadrati conta Cividale del Friuli, 58km Udine e 75km Codroipo che io percorrerò contattando almeno 75 specie, una per km quadrato, in 21 ore complessive e percorrendo almeno 15km a piedi!” “Così sia. E così avrà da essere. Ma perché tutto sia debitamente compiuto, dedicatevi quanto prima ad effettuare degli accurati sopralluoghi”

Cartografia del Comune di Udine - Elaborazione di Marta Trombetta
E dunque, nei giorni immediatamente precedenti, attraversando improbabili cataclismi atmosferici, gli esploratori truci si avventurano nel territorio, addentrandosi in giungle impenetrabili al limite della sopravvivenza umana, attraversando rapide, torrenti impetuosi ed improbabili allagamenti 











Foto di Skodi
(ok, questa cosa della Strolaga minore è un pochino esagerata, l’acqua non arrivava da Udine a Duino, nonostante l’assonanza dei termini ne faciliti l’annessione), fino a ritrovarsi ai confini della civiltà, sotto i colori dell’ultimo arco di luce. 




Con le energie e la lucidità sufficienti per esplorare quantomeno le immediate vicinanze di casa, con i loro contrastanti valori ed abitanti.


Foto di Skodi

Foto di Skodi

Foto di Skodi

Foto di Skodi

Foto di Skodi

Foto di Skodi

Foto e Video di Skodi

Ed in queste incursioni capita di imbattersi casualmente in compagni di merende... 


Foto di Skodi

... o in reperti utili all’impresa, come una MONACHELLA il 14 maggio, specie trascurata dagli storici elenchi degli annali comunali udinesi e quindi probabilmente unica nota e testimoniata. 



Foto di Skodi
Subito seguita dalla gemella, separata alla nascita, AVERLA CENERINA piazzata da Skodi sul medesimo filare della stessa vigna. Troppo presto tuttavia per garantirne il ritrovamento, tanto che il giorno successivo entrambe già si sono, letteralmente, volatilizzate. 

Foto di Skodi
Così, nei giorni della prova si ricomincia tutto dall’inizio. In solitaria necessariamente, con un piccolo inciso visto che l’approccio COVID 19 al distanziamento sociale è da anni praticato in modo estremo almeno da un rappresentante per ogni squadra Tringa. Qualcuno vi verrà sicuro in mente. 


Ognuno a suo modo si riparte. Tommaso, per esempio, sfidando il vento incessante ed inesorabile, ad ogni ora del giorno e della notte, enumerando specie ed improperi (Video di Tommaso). 


Uno dei Mattei tentando di stanare Croccoloni smuove ogni singolo stelo erboso in tutta la vastità prativa disponibile, con l’unico risultato di far involare una quaglia. 


Un altro, che non nomineremo, si lascia invece viziare da dolciumi e libagioni, assecondando l’appagamento dei sensi, a differenza dei suoi piccoli vicini indaffarati a costruire casa (Video di Gabriele).



Strapazzati ovunque dal vento ci facciamo largo con i gomiti tra nugoli di PIGLIAMOSCHE e AVERLE PICCOLE precipitati ovunque in quantitativi localmente imbarazzanti, 



Foto di Skodi
mentre sopra le nostre teste si muovono rapide correnti che trascinano ogni singola presenza rapaciforme presente sul territorio, dal minuto FALCO CUCULO all’imponente GRIFONE, che ritardatario vista la mole sorvolerà Marta soltanto domenica. 


Foto di PiZonta

Foto di Marta Trombetta

Foto di Marta Trombetta
Decinaia e decinaia i FALCHI PECCHIAIOLI, tutti veraci, mentre scarse e solitarie le poiane. Inquietante la presenza del FALCO PELLEGRINO, adulto, osservato in più occasioni, a sottolineare quanto poco davvero sappiamo delle specie che si nascondono ai nostri occhi vicino casa. 




L’ASTORE che perlustra Udine per lo meno è un immaturo, sciamato a ruota da una guarnigione di cornacchie (se ci fate caso, nonostante lo scatto improprio, la sua sagoma si delinea contro il tetto della casa). 



Non ci facciamo mancare nemmeno BIANCONI e FALCHI DI PALUDE. 

Foto di Gabriele Zamò

Foto di PiZonta

Foto di PiZonta

Sopra Cividale arriva perfino una CICOGNA BIANCA. 

Foto di Gabriele Zamò
In angoli segreti della periferia, celate agli sguardi importuni, si nascondono altre presenze note ed inimmaginate solo una quindicina di anni fa, ai tempi della letteratura. Il PICCHIO CENERINO ormai presenza fissa si concede ai Mattei (dopo le ricerche mirate del De Luca e dello Skodi, che reperiscono anche quella che non mi meraviglierei fosse l’ultima coppia di SALTIMPALO nidificante in comune di Udine, a differenza del recidivo e redivivo BECCAMOSCHINO che si fa trovare addirittura in 3 siti, compreso un incolto in cui canta in sovrapposizione ad un tardivo FORAPAGLIE COMUNE). E tutto intorno a loro vocalizzano altre specie impensabili ai tempi, dal RAMPICHINO COMUNE al LUI’ PICCOLO, dal TORDO BOTTACCIO alla TOTTAVILLA, dall’ormai invasivo ZIGOLO NERO alla solitaria ed imprevista TORDELA. Confermata invece amaramente l’assenza di Allodole e Pavoncelle, mentre l’Upupa, restia ed elusiva, non vuole farsi trovare. Il TORCICOLLO  illude e l'OCCHIONE tuttavia resiste 


condividendo inaspettatamente il territorio con un solitario SMERGO MAGGIORE, mentre i GERMANI REALI oramai si annidano ovunque, a differenza delle quasi introvabili GALLINELLE D'ACQUA.



Una riflessione a parte meritano gli ardeidi. Se gli AIRONI CENERINI ormai non ci meravigliano più, già trovarsi una trentina di AIRONI GUARDABUOI ancora presenti nei prati della periferia est lascia abbastanza spiazzati, 


ma l’AIRONE ROSSO che Matteo de Luca osserva calarsi nelle vasche dismesse di pulitura della ghiaia è sicuramente un colpo imprevisto. E ci accontenteremmo anche, se poco dopo, in uno di quei misteriosi anfratti che la natura ci regala, nel giro di un paio di minuti ben due scatti (uno addirittura a fuoco) riescono a regalare una strana emozione. NITTICORA e TARABUSINO a pochi metri tra loro, e da noi, come se niente fosse. 




Ci sarebbe, per gli intenditori, anche uno ZAFFERANO immaturo. Non addentriamoci nella sottospecie, tanto foto di ala aperta in volo non ne ho, e se le avessi sarebbero pessime. 




La torta della giornata la farcisce Pulotto con una ciliegina azzurra nel tardo pomeriggio, quella GHIANDAIA MARINA che ognuno di noi ambiva di incontrare (Video di Pizonta).




Più o meno ognuno di noi. Nel senso che c’è qualcuno che ha vagato per un giorno e mezzo alla ricerca di una dannatissima BALLERINA GIALLA, per poi trovarsela alle otto di domenica sera a 500m da casa, ultima specie della giornata, nel vascone quasi vuoto della roggia, schiva e ritrosa, con i pullastri vocianti. Accontentatevi dell’ambientazione, lei non la vedrete.



Domenica il cielo apparentemente si rischiara, 



con una pioggia di passeriformi a grappoli in mattinata, con gli inquietanti richiami di una ipotetica Bigia grossa che si infilano tra le note delle CANNAIOLE VERDOGNOLE. 





Per non parlare degli ambigui canti di quegli abominevoli BECCAFICHI, a monito di chi sulle montagne orientali è convinto di sentirli cantare, ma quando ha la pazienza di aspettare che spuntino allo scoperto riesce sempre a riconoscere l’inconfondibile testa nera delle sue birichine consimili CAPINERE, mentre ora si lasciano intravedere pacifici tra i garbugli di foglie dai quali gorgheggiano distrattamente. 



Il vento continua a trascinare singoli ospiti, dall’imprevista RONDINE MONTANA ai timidi TOPINI sperduti tra rondini e rondoni. Non resta che dedicarsi alla meditazione e far fluire le rarità verso di noi, senza stuzzicarle. Inizia Skodi, puntando una piccola pallina bianca lontana chilometri posata su un cespuglio. AVERLA CAPIROSSA! Una stagione stranamente proficua di comparse in regione quest’anno. Canterina per altro anche questa. 



Apparentemente meno straordinaria, ma ultimamente sempre più rara, se non estinta in provincia, ricompare a distanza di giorni anche l’AVERLA CENERINA osservata in precedenza, ad un centinaio di metri da dove era stata lasciata. Un breve dissonante concerto anche per lei, con sottofondo di QUAGLIA. 




Poi, per concludere con il colpo di scena, trascurando abilmente l’elenco delle specie residue da stanare nelle ultime ore di luce disponibili, Matteo de Luca ci piazza un “What about ZIGOLO CAPINERO?” 

Foto di Matteo de Luca

Foto di Matteo de Luca

Foto di Matteo de Luca

Da restarci secchi lì. In cinque minuti sul posto, con scene da comiche fantozziane all’incontro tra gli esploratori, solo per scoprire che è svanito nel nulla, sostituito sugli stessi arbusti da quella naturale sosia che si ritrova per destino, una CUTRETTOLA a capo scuro.



Il dramma dura una ventina di minuti. Poi, come per magia, se ne torna al suo posto e ricomincia la solfa (qui inserisco un opportuno ringraziamento al Giuss, sia per lo Zafferano che per aver barattato uno Zigolo capinero con un’averla capirossa / cenerina, di cui sono però ancora in debito).



E siamo ai saluti ed ai ringraziamenti. A tutti voi che credete ancora in tutto questo. Nella condivisione delle passioni e delle emozioni, delle osservazioni e della conoscenza. Con semplicità ed umiltà, senza prevaricare e boicottare nessuno, per il gusto di partecipare e dare il massimo, senza quel necessario bisogno di infilare il proprio nome a tutti i costi in cima alla lista, convinti che i meriti li abbia la natura e non la presunzione umana.

Seguono le check list complessive dei tre Blitz Tringa, in ordine rigorosamente alfabetico di Località e specie ornitica, e per cavalleria in ordine di numero di partecipanti per ogni sito, con un plauso al Trio del codroipese che ha meritatamente prevalso sui compagni di merende. Complessivamente nei 3 Comuni contattate 125 specie, con alcune lacune inevitabili, ma recuperabili in assenza di vento sul fronte orientale con un opportuno rastrellamento. Evidenziate le specie più interessanti, soprattutto quelle in comune di Udine. Skodi si raccomanda di non dimenticare i mammiferi, dal Capriolo alla Lepre, dallo Scoiattolo alla Volpe ai Chirotteri indeterminati grandi e piccoli, passando per anfibi e rettili, dal Saettone al Rospo smeraldino alle Raganelle, e a tutte quelle gracidanti indeterminate creature che ci hanno tenuto compagnia di giorno e di notte, nella pioggia e nel vento.



Cividale del Friuli, Gabriele e Tommaso Zamò, cognonimi ma non congiunti, con 84 specie (83 per Ubird senza Piccione domestico)

1. Airone cenerino
2. Albanella minore
3. Allodola
4. Averla piccola
5. Balestruccio
6. Ballerina bianca
7. Ballerina gialla
8. Beccafico
9. Biancone
10. Canapino comune
11. Canapino maggiore
12. Capinera
13. Cappellaccia
14. Cardellino
15. Cicogna bianca
16. Cinciallegra
17. Cinciarella
18. Codibugnolo
19. Codirosso comune
20. Codirosso spazzacamino
21. Colombaccio
22. Cormorano
23. Cornacchia grigia
24. Cornacchia nera
25. Corvo imperiale
26. Cuculo
27. Cutrettola
28. Fagiano comune
29. Falco cuculo
30. Falco di palude
31. Falco pecchiaiolo
32. Fringuello
33. Frosone
34. Gabbiano reale
35. Gallinella d'acqua
36. Garzetta
37. Gazza
38. Germano reale
39. Gheppio
40. Ghiandaia
41. Gruccione
42. Lodolaio
43. Luì piccolo
44. Martin pescatore
45. Merlo
46. Merlo acquaiolo
47. Nitticora
48. Passera d'Italia
49. Passera mattugia
50. Pettirosso
51. Picchio muratore
52. Picchio rosso maggiore
53. Picchio rosso minore
54. Picchio verde
55. Piccione domestico
56. Pigliamosche
57. Poiana
58. Quaglia
59. Rampichino comune
60. Rigogolo
61. Rondine
62. Rondine montana
63. Rondone comune
64. Saltimpalo
65. Scricciolo
66. Smergo maggiore
67. Sterpazzola
68. Stiaccino
69. Storno
70. Strillozzo
71. Taccola
72. Topino
73. Torcicollo
74. Tordela 
75. Tordo bottaccio
76. Tortora dal collare
77. Tortora selvatica
78. Tottavilla
79. Tuffetto
80. Upupa
81. Usignolo
82. Verdone
83. Verzellino
84. Zigolo nero


Codroipo, Renato Castellani, Pizonta e Pulotto, campioni 2020 con 97 specie (95 per Ubird senza Piccione domestico e Ibis eremita)

1. Airone cenerino
2. Airone guardabuoi
3. Airone rosso
4. Albanella minore
5. Allocco
6. Allodola
7. Assiolo
8. Averla piccola
9. Balestruccio
10. Ballerina bianca
11. Ballerina gialla
12. Barbagianni
13. Beccamoschino
14. Canapino comune
15. Canapino maggiore
16. Cannaiola verdognola
17. Cannareccione
18. Capinera
19. Cappellaccia
20. Cardellino
21. Cigno reale
22. Cinciallegra
23. Cinciarella
24. Civetta
25. Codibugnolo
26. Codirosso comune
27. Colombaccio
28. Cormorano
29. Cornacchia grigia
30. Cornacchia nera
31. Corriere piccolo
32. Cuculo
33. Cutrettola
34. Fagiano comune
35. Falco cuculo
36. Falco di palude
37. Falco pecchiaiolo
38. Falco pellegrino
39. Folaga
40. Forapaglie comune
41. Fringuello
42. Gabbiano comune
43. Gabbiano reale
44. Gallinella d'acqua
45. Garzetta
46. Gazza
47. Germano reale
48. Gheppio
49. Ghiandaia
50. GHIANDAIA MARINA
51. Gruccione
52. Gufo comune
53. IBIS EREMITA
54. Lodolaio
55. Luì piccolo
56. Marangone minore
57. Martin pescatore
58. Merlo
59. Nitticora
60. Occhione
61. Pantana
62. Passera d'Italia
63. Passera mattugia
64. Pavoncella
65. Picchio cenerino
66. Picchio nero
67. Picchio rosso maggiore
68. Picchio verde
69. Piccione domestico
70. Pigliamosche
71. Piro piro piccolo
72. Poiana
73. Quaglia
74. Rampichino comune
75. Rigogolo
76. Rondine
77. Rondone comune
78. Sparviere
79. Starna
80. Sterpazzola
81. Storno
82. Strillozzo
83. Succiacapre
84. Taccola
85. Topino
86. Tordo bottaccio
87. Tortora dal collare
88. Tortora selvatica
89. Tottavilla
90. Tuffetto
91. Upupa
92. Usignolo
93. Usignolo di fiume
94. Verdone
95. Verzellino
96. Zigolo giallo
97. Zigolo nero


Udine infine, con Bruno Dentesani, Marta e il triduo dei Mattei (De Luca, Skodi e l’orso), con 95 specie (94 per Ubird senza Piccione domestico, inclusa la Passera europea, per gli estimatori)

1. Airone cenerino
2. Airone guardabuoi
3. AIRONE ROSSO
4. Assiolo
5. ASTORE
6. AVERLA CAPIROSSA
7. AVERLA CENERINA
8. Averla piccola
9. Balestruccio
10. Balia nera
11. Ballerina bianca
12. Ballerina gialla
13. Beccafico
14. BECCAMOSCHINO
15. Bigiarella
17. Canapino comune
18. Canapino maggiore
19. Cannaiola comune
20. Cannaiola verdognola
21. Cannareccione
22. Capinera
23. Cappellaccia
24. Cardellino
25. Cinciallegra
26. Cinciarella
27. Civetta
28. Codibugnolo
29. Codirosso comune
30. Codirosso spazzacamino
31. Colombaccio
32. Cormorano
33. Cornacchia grigia
34. Cornacchia nera
35. Cuculo
36. Cutrettola
37. Fagiano comune
38. Falco cuculo
39. Falco di palude
40. Falco pecchiaiolo
41. Falco pellegrino
42. Forapaglie comune
43. Fringuello
44. Frosone
45. Gabbiano reale
46. Gallinella d'acqua
47. Gazza
48. Germano reale
49. Gheppio
50. Ghiandaia
51. GRIFONE
52. Gruccione
53. Lodolaio
54. Luì piccolo
55. Merlo
56. Nibbio bruno
57. Nitticora
58. Occhione
59. Passera d'Italia
60. Passera europea
61. Passera mattugia
62. PICCHIO CENERINO
63. Picchio rosso maggiore
64. Picchio verde
65. Piccione domestico
66. Pigliamosche
67. Poiana
68. Quaglia
69. Rampichino comune
70. Rigogolo
71. Rondine
72. RONDINE MONTANA
73. Rondone comune
74. Saltimpalo
75. SMERGO MAGGIORE
76. Sparviere
77. Sterpazzola
78. Stiaccino
79. Storno
80. Strillozzo
81. Succiacapre
82. Taccola
83. TARABUSINO
84. Topino
85. TORDELA
86. Tordo bottaccio
87. Tortora dal collare
88. Tortora selvatica
89. Tottavilla
90. Usignolo
91. Verdone
92. Verzellino
93. ZAFFERANO
94. ZIGOLO CAPINERO
95. Zigolo nero



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