venerdì 31 marzo 2023

Resconto Mensile Tringa - Marzo 2023

 

Non vi so dire come sia successo, ma ci siamo abituati a vivere nell’illusione. Abbiamo imparato a farlo in un momento di distrazione collettiva ed ora siamo diventati degli esperti nell’arte della manipolazione dialettica. Amiamo proclamarci eroici attori di storie fantastiche e fantasiose. Ci piace far credere (o forse anche lo crediamo) che il mondo sia esattamente come lo raccontiamo, non importa come lo percepiscano davvero i nostri primitivi sensi (e soprattutto quelli altrui), ma le nostre studiate parole sono in grado di creare un’ingannevole deformazione della realtà più credibile del vero. E quando, involontariamente, davanti allo specchio, ci scontriamo contro le note stonate di chi si sforza ancora a documentare la quotidianità, chiudiamo gli occhi più forte che possiamo ed alziamo la voce, per coprire il suono di quelle sgradevoli stonature, negando addirittura l’esistenza di tutti questi vili cantori. Poi, a pericolo scampato, riapriamo gli occhi e con un ghigno ed una smorfia pensiamo a quanto siamo stati furbi. E ricominciamo il nostro arrogante viaggio di meschini teatranti, in questo mondo in cui tutto è apparenza e nulla più ha davvero un cuore. Dimentichi, stavolta e per sempre, che per fortuna esistono altri occhi. Altre vite. Ed altri cuori.

 

Il cuore dei CIGNI REALI - Foto di Bruno Delbianco

A proposito di cuori, prima di intraprendere il nostro percorso mensile, facciamo un passo indietro.

http://tringa-fvg.blogspot.com/2023/02/resoconto-mensile-tringa-febbraio-2023.html

Sono sicuro che nel resoconto di febbraio siete stati tutti particolarmente colpiti dall’immagine che vi riporto qui sotto.

 

Indovinello: "La vita è ...?"

Ebbene, a proposito di cuori, sappiate che anche nelle situazioni peggiori c’è qualcuno che pensa a voi e che cerca in tutti i modi di venirvi incontro. Le prossime sono le prime immagini ricevute nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione del resoconto. Impossibile, dopo averle viste, non commuoversi.

 

Senza parole - Foto di Stefano Sava

Senza parole - Foto di Paolo Zonta

Dopo queste, possiamo chiudere (letteralmente) un capitolo ed aprirne un altro, al primo intimamente collegato. Perché vi diamo il benvenuto al “Festival della Plastica”. Non ci è chiaro se sia una prerogativa del mese di marzo o se d’ora in poi dovremo abituarci anche a questo (cosa assai probabile) ma una serie ravvicinata di incontri del terzo tipo (non so quali siano i primi due, ma il terzo è sicuramente alieno) ci costringe ad una riflessione (per la quale potremmo approfittare del posatoio pensatoio delle foto precedenti). Ha davvero senso continuare a combattere il mondo dell’apparenza, quando siamo noi esseri umani i primi responsabili del suo incontenibile su-c-cesso? Vi diamo la possibilità di fare le vostre considerazioni, nel frattempo vi presentiamo gli ospiti di questa commedia, in ordine sparso, tutti volanti e liberi di comparire, inaspettatamente, su qualsiasi palco, dall’ANATRA MANDARINA nella roggia di Udine all’IBIS SACRO nei cieli dell’alta pianura, dalla squadriglia di OCHE DEL CANADA, ANATRE SPOSE, CASARCHE e compagnia bella (compreso il FOTOQUIZ del mese, per il quale aspettiamo eventuali risposte, visto che noi al momento non ne abbiamo) dei Biotopi dei Prati Umidi dei Quadris di Fagagna e della Torbiera di Borgo Pegoraro a Moruzzo, dalle OCHE EGIZIANE fedeli al loro sito riproduttivo alle PERNICI ROSSE che periodicamente ricompaiono (spintaneamente?) in prossimità delle pertinenze dei “soliti noti” dopo assenze durate mesi.

Anatra mandarina, nuovo ospite del comune di Udine


Ibis sacro in sorvolo sull'alta pianura udinese



Oca del Canada a spasso per Fagagna

Oche del Canada nel biotopo Torbiera di Borgo Pegoraro


Anatre spose volanti, biotopo Torbiera di Borgo Pegoraro


Casarca in sorvolo su biotopo Prati umidi dei Quadris

FOTOQUIZ: "E io chi sono?"

Oche egiziane con insane intenzioni

Pernice rossa, l'eterno inganno


A proposito di “assenze durature” e “presenze spintanee”, come possiamo definire quei soggetti appartenenti a specie ritenute autoctone che tuttavia svaniscono per poi riemergere (come le STARNE) dai suoli brulli o di quelle che mentre sono ancora in Africa (come le QUAGLIE) già si scatenano liberamente in canto a latitudini non proprio adatte a loro?

 

La strana storia delle Starne

Che tutto il mondo sia ormai fatto di plastica ce lo insegnano anche le creature che più da vicino ci accompagnano nelle nostre giornate, dalla TORTORA DAL COLLARE che ha imparato ad assumere artificialmente pigmentazioni alternative (e ad andare in giro di notte) ai MERLI della generazione COVID che costruiscono i nidi con i guanti, ma senza indossarli correttamente.

 

Nido di Merlo, generazione COVID 2023

Tortora dal collare o similare - Foto di Bruno Delbianco


E’ questo il mondo che vogliamo vedere, vivere, tramandare? O, in realtà, non ci interessa davvero? Vi proponiamo una sequenza di scatti, per provare a comprendere tutti insieme quale sia la realtà e quale sia la fantasia. Partendo dalla versione del mondo a cui siamo davvero interessati, qualunque sia il paradiso davanti ai nostri occhi, passando per quell’effimero miraggio di come può ancora essere, almeno in residui lembi di Pianeta, per poi arrivare alla versione che i nostri occhi ed il nostro cuore potrebbero ancora vedere, se soltanto sapessimo ancora essere vivi. Se soltanto ancora sapessimo essere bambini. (Altro FOTOQUIZ, dovete indovinare tutte le specie disegnate).

 

Generazione "Farsi i Selfie" - Foto di Matteo De Luca

RNR Foce Isonzo "Real" - Foto di Matteo De Luca

RNR Foce Isonzo "Martino Version" - Foto di Marta Trombetta

Amore Sparviere - Disegno e Foto di Erica e Matteo Skodler

Bambini, ragazzi, adolescenti. Troviamo lo spazio ed il tempo per renderli partecipi fautori del cambiamento. Smettiamola di ritenerci il centro dell’Universo, prima che sia troppo tardi. Scendiamo dal piedistallo, dal trono (quello delle foto inziali, non sperate che ce ne siano di migliori) o da qualunque scranno ci abbia dato l’illusione di essere più in alto e migliori degli altri e troviamoci un posto per sederci a terra, in cerchio, ad ascoltare. Impariamo a farlo senza dover a tutti i costi prevaricare gli altri. Sediamoci a terra, sulla sabbia. Insieme ai bambini. Insieme ai Fratini.

 

Io sto col Fratino, seduto per terra - Foto di Giosuè Cuccurullo

Perché anche noi stiamo col Fratino. Come ci racconta Giosuè, insieme alle esperte del Parco Zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro ed alle centinaia di bambini che insieme alle maestre ed ai docenti parteciperanno al Progetto.

https://iclignano.edu.it/news/209/progetto-io-sto-con-fratino

 

Io sto col Fratino - Foto di Giosuè Cuccurullo

Tutti stiamo col Fratino - Foto di Giosuè Cuccurullo

Ed insieme a loro anche noi potremmo imparare qualcosa di nuovo. In aula prima. Chissà. Magari non solo sui Fratini.

 

Io sto, in classe, col Fratino - Foto e testi di Sara Vezzaro

Io sto col Francolino di monte - Foto e testi di Sara Vezzaro

E di nuovo in spiaggia poi. Tutti insieme. Rimboccandoci le maniche. Per ripulire questo mondo dalla plastica che lo avvolge. O almeno per trasformare quella plastica in uno strumento utile, a difesa di un ecosistema fragile. Come la Spiaggia del Fratino. Lasciando che siano gli studenti del Liceo Marinelli di Udine, insieme a Giulia Antonutti, a raccontarcelo. Con le loro parole, con i loro occhi e con le loro foto.

https://liceomarinelli.edu.it/content/il-marinelli-lambiente

 

Rimboccarsi le maniche - Foto di Giulia Antonutti

Sporcarsi le scarpe - Foto di Giulia Antonutti

Manichini in posa - Foto di Giulia Antonutti

Intanto, intorno a noi, in mezzo ad un mare (o meglio al limite della battigia) di avversità e di difficili equilibri da rispettare, i Fratini cominciano a darsi da fare.

 

Castelli di sabbia - Foto di Pulotto

Ai confini del mondo - Foto di Pulotto

Relitti e alluvioni - Foto di Pulotto

Posa in opera - Foto di Giosuè Cuccurullo

Qualcuno di nascosto, qualcuno in modo anonimo, qualcuno con prestigioso anello distintivo.

 

Fratino AVK - Foto di Marta Trombetta

Fratino AVN - Foto di Marta Trombetta

Qualcuno addirittura, senza essere un Fratino, si infiltra in mezzo a loro e si fa notare platealmente. Ma questa è tutta un’altra storia. Parla di un’avventura fuori porta che trovate raccontata qui.

https://www.spiaggiadelfratino.it/l/il-corriere-di-leschenault/

 

Distanza di sicurezza - Foto di Marta Trombetta

Corriere di Leschenault tra i Fratini - Foto di Marta Trombetta

Corriere di Leschenault - Foto di Marta Trombetta

Corriere di Leschenault - Foto di Marta Trombetta

Che poi, non ci sono soltanto i Fratini. Ad aprire bene gli occhi, tutto intorno la vita resiste, nonostante i nostri vergognosi sforzi di frenarla. E freme impaziente.

 

Codirosso spazzacamino - Foto di Pulotto

Corriere piccolo - Foto di Pulotto

Corrieri grossi e piovanelli pancianera - Foto di Matteo De Luca

L'atterraggio dei piovanelli pancianera (anello incluso) - Foto di Matteo De Luca


Sterne maggiori con terzo incomodo - Foto di Paolo Grion

L'arrivo del Mignattino piombato - Foto di Silvano Candotto

Non solo sulle spiagge, ma anche nei campi. Animando, a volte solo per pochissimi istanti, quel mondo arido desolato e desolante che i nostri occhi non vogliono vedere.

 

Le ultime GRU? - Foto di Paolo Utmar

Combattenti sul campo di (non) battaglia - Foto di Pulotto

Combattenti sul campo di (non) battaglia - Foto di Pulotto

Combattenti sul campo di (non) battaglia - Foto di Pulotto

Pivieri dorati, inizia l'adunata - Foto di Niccolò Fagotto

Pivieri dorati, l'adunata prosegue

Pivieri dorati, l'adunata con gli altri battaglioni



Che poi, in mezzo alla folla di ignari viaggiatori, c’è sempre il solito opportunista di turno, pronto a cogliere l’occasione propizia a proprio vantaggio. CORNACCHIE e GABBIANI certo, ma anche AIRONI.

 

Opportunisti a confronto - Foto di Matteo De Luca

Zafferano e compagni di merende

La Gavina esiste - Foto di Bruno Delbianco

Truppe miste - Foto di Pulotto

Airone guardabuoi e Gabbiano corallino, il Bianco e il Bianconero - Foto di Pulotto

Proprio loro, gli aironi. Altra bella gatta da pelare (orpo, meglio non nominare i gatti a così poca distanza dal fratino, anzi, speriamo bene…). E’ iniziato il tempo delle danze anche per loro. E per quelli di noi che si sono messi in marcia nel tentativo di tenere i conti…

 

Il Mago Silvano attraversa le acque - Foto di Matteo De Luca

Sull'altra sponda - Autoscatto di Marta Trombetta

Perché loro ce la mettono tutta a metterci in difficoltà. Si inventano nuove garzaie nel bel mezzo dei paesi. E riesumano decine e centinaia di vecchi nidi nell’antro di boschi dimenticati. Poi, senza dire niente a nessuno (ma senza fare i conti con Niccolò), piazzano nidi singoli nascosti nell’edera sperando che nessuno li veda.

 

Aironi grandi e piccoli



Dannati AIRONI CENERINI. Ma mica ci sono solo loro. Tocca essere pronti ed allerta ad intercettare anche tutte le altre specie. Ma senza l’orgoglio di offenderci, se ce la faranno ancora una volta con successo sotto il naso. L’importante è esserne consapevoli. E fare il tifo per loro.

 

Prima del tramonto, con contorno di Mignattai - Foto di Matteo De Luca

Airone bianco maggiore, sorvegliato speciale - Foto di Bruno Delbianco

Fantomatica Nitticora

Che poi, potrebbe essere la volta buona anche per altri ospiti ormai di “vecchia” data. Giusto per dire, il FENICOTTERO. Si è ambientato talmente bene che ormai te lo trovi in qualunque pozza d’acqua. Mica solo nelle Riserve naturali e nelle Valli lagunari. Puoi andare a farti un giro a caso per la provincia di Pordenone e trovartelo davanti che zampetta. Anzi, che zampetta all’indietro. Che poi sia solo la terza segnalazione nota per il XXI secolo pazienza.

 

Fenicottero di Vallata - Foto di Matteo De Luca

Fenicottero dell'Entroterra



Perché è così che funziona la migrazione. Il 15 febbraio si è ufficialmente conclusa la Stagione Fredda, giunta per altro al suo decimo anno! Tremate gente, tremate…

 

10 anni di Stagione Fredda - Elaborazione dati di Pulotto e Marta Trombetta

Ora siamo entrati nel tutto è dappertutto (o del niente è dapperniente), non dimenticatelo. Da un momento all’altro può comparirvi sopra la testa una CICOGNA NERA.

 

Cicogna nera sopra casa - Foto di Marta Trombetta

Se scrutate attentamente il cielo nelle giornate giuste potreste collezionare una bella serie di osservazioni. Certo, se scegliete le giornate giuste.

http://tringa-fvg.blogspot.com/2023/03/bwakm0-versione-2023.html

Altrimenti, potete comunque cogliere l’occasione per fare allenamento con i rapaci, alcuni semplici puntini nel cielo, altri talmente vicini da uscire dall’inquadratura.

 

Astore - Foto di Marta Trombetta

Bianconi - Foto di Marta Trombetta

Biancone - Foto di Marta Trombetta

Nibbio bruno - Foto di Marta Trombetta

Nibbio reale - Foto di Bruno Delbianco

Falco di palude - Foto di Bruno Delbianco

Falco di palude - Foto di Bruno Delbianco

Diurni chiaramente. Non sperate di incontrare fortuitamente i notturni. O sì? In fondo perché no. Basta esplorare il mondo, con tanta pazienza, tanta dedizione ed un poca di fortuna.

 

Allocco - Foto di Bruno Delbianco

Allocco degli Urali, versione SUPER! - Foto di Renato Pontarini

Tanta pazienza, tanta dedizione ed un poca di fortuna. Direi che questa frase potrebbe accompagnare la consegna del meritato premio “Miglior Pezzo Acquitrino Dance” del Marzo 2023. Ed il vincitore è Pompa Dj Pulotto, con il brano “Fru Fru Dance”! Ve li presentiamo nella versione “Solo” ed in quella “Con Orchestra” (a voi riconoscere gli strumentisti) accompagnati da alcune scene del “Making of”.

https://www.youtube.com/watch?v=hqtp3AUTdDw

https://www.youtube.com/watch?v=NvsgJ0Q9Rdg

 

Prove di becco - Foto di Pulotto

Prove di spalle - Foto di Pulotto

Frullino Profilo A - Foto di Pulotto

Frullino Profilo B - Foto di Pulotto

Frullino Profilo B con cambio di sfondo - Foto di Pulotto

Frullino Quiz: Dove e Quanti - Foto di Pulotto

In realtà, ci sarebbe stato un altro vincitore, ma è stato squalificato per "manifesta superiorità" e per non aver presentato in tempo la domanda di partecipazione al concorso. Dj Niccolò (Fagotto), ci dispiace, ma il premio va a Pompa Dj Pulotto.


Per completezza, riportiamo anche le immagini di alcuni degli altri partecipanti al concorso, classificatisi tutti a pari merito al secondo posto.

 

Voltolino vs Frullino - Foto di Pulotto

Beccaccini - Foto di Pulotto

Schiribilla in fuga - Foto di Pulotto

Porciglioni in viaggio - Foto di Bruno Delbianco

Che poi, senza allontanarci troppo dalla pozza in cui siamo andati ad impantanarci, ci sarebbero tante altre storie da raccontare, perchè l’acqua è fonte di Vita. E la Vita è fonte di drammi.

 

Rane temporarie e nuove generazioni

Rana temporaria

Ciao ciao Lataste - Foto di Matteo De Luca

Ma è tardi. Talmente tardi che è fin troppo presto. La primavera precorre i tempi. Le farfalle anticipano anno dopo anno la loro comparsa. La Zerynthia Polyxena segna un nuovo record per la Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo ed il 18 marzo è già pronta a volare.

 

Zerynthia polyxena - Foto di Matteo De Luca

Pronti a volare. Già. Pronti a battere nuovi record mondiali di distanza. Non per arrivare primi. Semplicemente per arrivare. PITTIME REALI o no che siate.

 

Pittime reali - Foto di Matteo De Luca

Perché la drammatica storia della RONDINE ce la racconta Zamiss. “Arrivata la prima rondine, già sul nido.” “Arrivata la seconda. L’ha presa il gatto”. Ecco. Io credo che quel cuore con cui cerchiamo di guardare il mondo, dopo una frase del genere, semplicemente si schianti. O almeno il cuore di chi ne comprende davvero il significato. Ma, in fondo, “è nella nostra natura” non averlo, il cuore.

 

La prima Rondine - Foto di Bruno Delbianco

E quando tutti i migratori finiranno, quando tutti i colori finiranno, quando tutti i suoni finiranno… (Video di Paolo Zonta)

 

Il primo Codirosso - Foto di Marta Trombetta

Tutti i colori dello Storno

Solitario Passero solitario - Foto di Paolo Utmar

Basettino (Resistere!) - Foto di Matteo De Luca

Basettino (Nascondersi!)

Stelo di Passere mattuge - Foto di Niccolò Fagotto

Luì sibilante siberiano - Foto di Paolo Zonta




E soprattutto, quando tutti i PENDOLINI finiranno, allora smetteremo di tormentarci. Ma per ora, temporaneamente almeno, possiamo continuare a farlo.

 

Pendolino - Foto di Paolo Zonta

Pendolino - Foto di Bruno Delbianco

Pendolino poco pendulo



Concediamo il tempo ai viandanti di passare, di riposarsi e di ripartire. E concediamocelo anche noi. Se ci sediamo sulla riva di un fiume (o meglio, di una piccola o grande distesa di acqua placida) forse non vedremo passare il cadavere del nostro nemico (che poi, è necessario davvero averne, di nemici? Già noi lo siamo per loro, meglio sorridere e lasciar scorrere. L’acqua. O lo sciacquone.), ma se saremo fortunati osserveremo qualche uccello acquatico, piccolo o grande che sia, danzare sopra e sotto la superficie prima di spiccare il volo e partire (se poi un GPS ci racconterà la loro rotta ancora meglio… qualcuno conosce il progetto?).

 

Marzaiole


Compagne di viaggio, Marzaiola e Moretta tabaccata - Foto di Pulotto

Compagne di viaggio, Marzaiola e Moretta tabaccata - Foto di Pulotto

Morette & Morette tabaccate - Foto di Paolo Utmar

Orchi & Orchetti marini - Foto di Silvano Candotto

Orchi marini - Foto di Matteo De Luca

Moriglioni & Morette tabaccate

Volpoche & Company - Foto di Matteo De Luca

Folaga con collare GPS - Foto di Matteo De Luca

Non tutti, chiaro. Alcuni restano a tenerci compagnia. Le loro battaglie navali le combattono qui.

 

Gli Edredoni preparano gli schemi - Foto di Paolo Utmar

Edredoni, inizia la battaglia navale - Foto di Paolo Utmar

Che poi, battaglie. Parliamone. Intanto bisogna indossare l’abito adatto.

 

Smerghi maggiori costieri - Foto di Paolo Utmar

Smerghi maggiori quasi costieri - Foto di Paolo Utmar

E poi, prima di sfidare gli altri, è meglio essere belli in forma.

 

Svasso piccolo, indovina la preda - Foto di Bruno Delbianco

Svasso piccolo, indovina la preda - Foto di Bruno Delbianco

A quel punto, si comincia. Con le scaramucce. E con i rituali e le parate.

 

Svasso maggiore, iniziano le danze


Ma alla fine, lo scopo ultimo (che ci sia un doppio senso in queste parole?) è risaputo.

 

Il lago dei Cigni reali - Foto di Bruno Delbianco

Il lago dei Cigni reali - Foto di Bruno Delbianco

Il lago dei Cigni reali - Foto di Bruno Delbianco

Il lago dei Cigni reali - Foto di Bruno Delbianco

Il lago dei Cigni reali - Foto di Bruno Delbianco

Inutile star tanto ad inseguirsi e a svolazzare nel cielo, facendo finta di avere altri intenti.

 

Albanella reale ignara - Foto di Paolo Zonta

Sfida aerea tra Albanelle reali - Foto di Paolo Zonta

Sfida aerea tra Albanelle reali - Foto di Paolo Zonta

Sfida aerea tra Albanelle reali - Foto di Paolo Zonta

Sfida aerea tra Albanelle reali - Foto di Paolo Zonta

Sfida aerea tra Albanelle reali - Foto di Paolo Zonta

Voglio dire, non so se mi sono spiegato. Ma se non mi sono spiegato, allora vi PICCHIO.

 

Picchio cenerino - Foto di Matteo De Luca

Picchio rosso minore - Foto di Niccolò Fagotto

Picchio rosso minore - Foto di Paolo Utmar

Ci sarebbe poi da raccontare, prima di salutarvi, la favola de “Lo Scoiattolo e la Lucertola muraiola”. E’ una storia davvero incredibile, una di quelle che dall’inizio alla fine vi tengono con il fiato sospeso per poi riempirvi il cuore di gioia. Una di quelle. Solo che non me la ricordo.

 

Lo scoiattolo curioso

La lucertola muraiola dei boschi - Foto di Matteo De Luca

E allora vi saluto con l’arcobaleno. E con tanta pazienza.


Il futuro e l'arcobaleno - Foto di Matteo Skodler


 

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