martedì 31 agosto 2021

Resoconto Mensile Tringa - Agosto 2021

 

Su una cosa probabilmente siamo tutti d’accordo. Che la colpa è sempre di qualcun altro. E’ una considerazione che ormai possiamo dare per assodata, non credo valga la pena soffermarsi troppo a lungo a cavillare su questo concetto. Tuttavia, ho una proposta da farvi. Mi offro volontario per essere, almeno occasionalmente, quel “qualcun altro”. So che questo può contribuire ad alleggerire il vostro cuore dal peso della responsabilità. E non sareste i primi ad approfittarne, non temete. Non pretendo di avere l’egocentrismo di potermi far carico dei problemi dell’intero Pianeta. E nemmeno la presunzione di trasformarmi nella vittima sacrificale designata. Mi accontento semplicemente di rendere più serena la vostra coscienza, il vostro turbamento, il vostro conflitto interiore. Vi dono una sorta di mantra, all’interno del quale potete chiamarmi Tringa. “Caspita, siamo già a settembre del 2021, dev’essere colpa di Tringa”. “Mannaggia, la realtà non corrisponde affatto alle storie che abitualmente invento pur di convincere gli altri, è solo e soltanto colpa di Tringa“.”Per la miseria, da troppo tempo mi comporto in modo dannatamente ottuso, è tutta colpa di Tringa!”. Poi chiudete gli occhi e fate un respiro profondo. Anche due o tre. I pensieri frustranti si dissolveranno. Continuate a respirare a fondo, ad occhi chiusi. Finché vi sentirete leggeri, liberi, sereni. Ma poi, per piacere, riaprite gli occhi. Non ostinatevi a tenerli chiusi. Va bene, va benissimo, è solo e soltanto colpa di Tringa. Ma riaprite gli occhi, dico davvero, una volta per tutte. Prima che sia troppo tardi. Altrimenti rischierete di perdevi quel briciolo di vita residua che ancora ci resta, intrappolata in questo immenso azzurro. 

Sula

Perché il tempo scorre, con i mesi che si susseguono rapidi e fin troppo silenziosi. Solo piccoli, piccolissimi sussulti riescono a rianimare la nostra speranza. Che si merita, almeno ogni tanto, qualche favola a lieto fine. Ne ho scelta per voi una in particolare, che ormai vi racconto a puntate da aprile nei resoconti mensili, con alterne vicende, ma della quale solo ora conosciamo l’esito. Grazie soprattutto ad un attento ed appassionato osservatore, che per l’occasione chiameremo Paolo Grion.

Un appassionato osservatore - Foto con Paolo Grion

La storia è quella dei FRATINI di Lignano Sabbiadoro. L’osservazione di un adulto in cova ad aprile era bastata a riempirci il cuore di aspettative ed a far partire un meccanismo di allerta strategica per salvaguardare il futuro della coppia. Ora, qualcuno dovrebbe tirare le orecchie a chi, nonostante le foto, in risposta a quell’allerta, è stato in grado di affermare “Non abbiamo evidenza della presenza della specie in tale sito”. Tirare le orecchie in senso metaforico, ovviamente. Ma magari concretamente, visto che i professionisti andrebbero premiati in base al merito, dal punto di vista economico sarebbe opportuno tirargliele davvero. Pace. Sorvolando però su questa sventurata vicenda prettamente umana, abbiamo continuato a vigilare da lontano sulla coppia, senza intrometterci, temendo tuttavia che in assenza di tutela il disturbo antropico e canino sarebbe stato eccessivo. Ma abbiamo sottovalutato la loro resilienza e la loro ostinazione. E grazie a Paolo ora possiamo dirvi serenamente che due giovani FRATINI classe 2021 inizieranno la loro esplorazione dell’Universo a partire proprio dalla spiaggia di Lignano. Non abbiamo meriti in tutto questo (lungi da noi vantarne alcuno), ma ci entusiasma veder realizzata la loro impresa. Come dovrebbe essere per tutti coloro che fanno il tifo per la vita, per il lato positivo, per la conoscenza (in tempo reale), per il bene, il bello, il buono, l’utile (ed il dilettevole), indipendentemente dal fatto che chi si adopera per realizzarlo (vi) stia, come dire, sulle sfere anatomiche meno celesti (se volete, possiamo fare una piccola pausa per recitare insieme il mantra che abbiamo appena imparato).

Giovani Fratini - Foto di Paolo Grion

Giovane Fratino - Foto di Paolo Grion

Fratini - Foto di Paolo Grion


A proposito di esplorare l’Universo, a volte capita di imbattersi in creature di cui nemmeno conosciamo l’esistenza. Che ne so, tipo in una PAVONCELLA CENERINA (o TESTA GRIGIA, non sappiamo nemmeno come chiamarla). Che però, in questo caso, si ferma prima 1del confine tra Italia e Slovenia e la sua storia ce la raccontano Domen e Sara (e Igor e Matteo e Davide…).

http://carniolicum.blogspot.com/2021/08/mega-at-workplace.html

Pavoncella cenerina - Foto della foto di Igor Maiorano

Pavoncella cenerina - digiscoping di Matteo Skodler

Ma anche in Friuli possono capitare favole simili. A raccontarcele sono Fabio Zardo (con le sue foto) e Pier Luigi Taiariol, presidente dell’associazione A.St.O.R.E. – FVG (con le sue parole e la sua condivisione).

https://www.facebook.com/groups/astorefvg/permalink/4498804290165658/

La storia è quella di questa minuscola e straordinaria candida creaturina, comparsa inaspettatamente il 27 agosto nel laghetto di San Foca (comune di San Quirino, provincia di Pordenone), sconosciuto specchio d’acqua residuo nell’arsura dei Magredi. 

Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo

Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo

Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo

Un FALAROPO BECCOSOTTILE che (sotto le mentite spoglie di un piro piro leucistico) coglie completamente alla sprovvista l’osservatore, ma gli concede un’esperienza unica, che solo alcuni di questi fantomatici spiritelli riescono a donare, riuscendo ogni volta ad emozionarci (e scommetto che Jacopo ed Irene mi confermerebbero la stessa sensazione). 

https://www.facebook.com/groups/30962723492/posts/10159373851553493

E così, tra impercettibili sprazzi di vitalità dispersi in una silente cosmogonia desertica, si è conclusa l’ennesima Stagione Calda, per la quale, dopo questo sesto anno, prevediamo un aggiornamento, sebbene forse in tempi non immediati (in considerazione anche dell’aggiornamento della check list di riferimento), magari contemporaneo alla realizzazione dell’Atlante degli uccelli nidificanti nella provincia di Udine. Stagione Calda che ha visto proprio il calore protagonista di molte moltissime troppe torride giornate di fila, annientando le velleità riproduttive di numerose specie e mettendo in crisi (idrica) anche le creature più stoiche.

Gabbiano corallino

Giovane di Sterna comune

Gabbiano reale in sosta su Caretta caretta (Sigh!)- Foto di Paolo Utmar

Stagione Calda che ha comunque regalato qualche sorpresa, come quei giovani di FALCO CUCULO che compaiono in zona sempre più in anticipo, facendo nascere qualche sospetto sulla loro provenienza, o quello spelacchiato NIBBIO REALE che periodicamente appare sopra la nostra testa a controllare dall’alto le nostre mosse.

Falco cuculo

Falco cuculo

Nibbio reale

Nibbio reale

Alla stregua dei GRIFONI, ormai presenza ubiquitaria, cielo della città di Udine compreso (se non credete alle mie parole ed ai miei scatti, mitomane millantatore per professione, dovrete rassegnarvi alle foto realizzate con il cellulare da Monica (moglie di PiZonta) a due chilometri e cinque minuti di distanza, nella stessa giornata, giusto per darvi l’idea della quota a cui questi bestioni ci passano sul capo).

Grifoni in transito sopra Udine - Foto di Monica

Gli stessi Grifoni, sempre sopra Udine


A proposito di Udine, si stanno concludendo i lavori di raccolta dati per l’Atlante dei Nidificanti (che conterrà anche una sezione relativa alla Stagione Calda) che ha portato a rilevare circa un’ottantina di specie potenzialmente nidificanti, con alcune scomparse eccellenti, alcuni nuovi acquisti stabili (e talvolta invasivi) ed alcune sorprese. 

Codirosso comune

Codirosso comune

Pigliamosche

Pettirosso

Ghiandaia marina - Foto di Paolo Utmar

Picchio cenerino

Tra queste ultime, qui sotto trovate quelle che forse sono la prima documentazione ufficiale della riproduzione del TUFFETTO in comune di Udine. Chissà quante volte si è già riprodotto a nostra insaputa. Ed è quello conta davvero, non il nome di chi se ne è accorto ed ha scattato queste foto, soprattutto se la conoscenza (spesso nemmeno condivisa) non ha poi alcun valore sulla tutela delle singole specie. Vogliamo provare a cambiarla questa ostinata mentalità, o vogliamo continuare a concentrarci sul nostro ego? Ok, ripetiamo insieme il solito mantra…

Pulli di Tuffetto

Pulli di Tuffetto

Restando in tema di TUFFETTI, anche Paolo (Utmar) ci racconta una storia. Vi ricordate di Atreyu e del cavallo Artax nella Palude della Tristezza? No, scusate, faccio di nuovo confusione, erano Paolo ed il cavallo Oxalis nel Bojon de Pizzin di Fiumicello. Ecco le parole di Paolo. “Forse la storia più strana è quella dei TUFFETTI. Ben 2 coppie (un adulto con 4 e poi 3, nella foto, ed una coppia con 1) nel Bojon de Pizzin a Fiumicello dove è finito il cavallo in luglio, esattamente nello stesso punto. L’adulto, visto solo uno, ha costruito una piccola piattaforma dove spesso sosta con i pulli, assolutamente non l’ex nido perché in quel punto si sono agitati per 2 ore il povero Oxalis ed il sottoscritto.”

Pulli di Tuffetto su zattera galleggiante - Foto di Paolo Utmar

Restando invece in tema di pubblicazioni passate, presenti e future, a fine agosto è stato presentato al pubblico l’Atlante degli Uccelli Nidificanti in FVG realizzato da A.St.O.R.E FVG, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Udine

https://www.facebook.com/groups/astorefvg/permalink/4491785290867558/

testo di cui avevamo già trattato su questo blog nel mese di aprile

https://tringa-fvg.blogspot.com/2021/04/resoconto-mensile-tringa-aprile-2021.html 

Per gli interessati, dal Museo di Udine ci fanno sapere che presso di loro sono ancora disponibili alcune copie. Si tratta di un lavoro notevole e davvero complesso che offre possibili confronti con la situazione attuale, a distanza di poco meno di dieci anni dalla raccolta dati (2008-2013) con numerosi spunti di riflessione non tanto in relazione alla distribuzione delle specie quanto piuttosto alle considerazioni quantitative. Purtroppo, ad oggi 2021, la situazione non è affatto così rosea come ipotizzato nelle valutazioni realizzate in quegli anni, soprattutto riguardo a buona parte dei passeriformi. Certo, generare delle stime a tavolino, per quanto lodevole, non è mai facile (ci sarà un’appendice proprio su questo argomento nell’Atlante del comune di Udine) e corre il rischio di non avere un concreto valore scientifico, soprattutto quando si parte da un lavoro di raccolta dati prettamente qualitativo, rischiando così di creare un possibile abisso tra la realtà ed i numeri sulla carta, soprattutto in anni come questi in cui il cambiamento può essere rapido e drammatico. Per alcune specie in particolare, per le quali vengono riportate stime di migliaia di coppie (potrei citarvi l’organetto, ma il discorso vale per molte altre), i valori si scontrano con la consapevolezza di chi quotidianamente percorre il nostro territorio e testimonia che alcune di queste specie (già rare a quei tempi) sono pressoché scomparse, riproducendosi forse con singole coppie sperdute, tanto da non essere contattati per mesi o anni nella nostra regione, nonostante le perlustrazioni mirate. Ma non dobbiamo abbatterci. Queste considerazioni devono solo spronarci a continuare ad essere sentinelle sul campo, vigili testimoni della realtà concreta e della condivisione in tempo reale delle conoscenze, confidando che questo possa essere percepito da chi ha il potere (limitato, davvero molto limitato) di frenare questo ormai palpabile e generalizzato tracollo. Con il cielo che insiste a mandare in suoi segnali anche in questo mese, continuando a far sgorgare le sue lacrime sottoforma di pesci (con Codroipo che si conferma epicentro del cataclisma).

Piovono pesci - Foto di Paolo Zonta

Residuo ittico di provenienza astrale - Foto di Paolo Zonta

Frammisti ai pesci, gli scrosci di pioggia violenta hanno contribuito poi a trascinare agosto verso l’autunno, introducendoci in quel periodo migratorio che dovrebbe prendere il nome di “Tutto è dappertutto” ma che da qualche anno siamo stati costretti a denominare “Niente è dapperniente”. E così ci dobbiamo accontentare di quanto questa scarsa migrazione ci offre. Piccoli passeriformi sperduti tra i cespugli, tra i quali solo le BALIE NERE (con sporadici intrusi DAL COLLARE) sembrano avere il coraggio di continuare a manifestarsi in gran numero, lasciandosi controllare coda e sottocoda (alla ricerca di improbabili rarità CAUCASICHE).

Luì bianco

Forapaglie comune


Balia nera

Balia nera

Balia nera

Balia nera, dettaglio del sottocoda

Veleggiatori ed uccelli acquatici smarriti e randagi, rapaci piccoli e grandi (con ALBANELLE PALLIDE che sfuggono alla mano lesta fotografica dei LucaReds di turno) alla ricerca delle loro rotte migratorie (ok, l’AQUILA DI MARE non vale, ma fa sempre la sua porca figura).

Voltolino - Foto e video di Luciano Silei


Cicogne nere - Foto di Paolo Utmar

Mignattaio

Sgarza ciuffetto


Marangone minore

Marangone minore

Aquila di mare - Foto di Silvano Candotto

Piccoli limicoli vagabondi, confidenti, curiosi…

Gambecchio nano - Foto di Paolo Grion

Gambecchio nano - Foto di Paolo Grion

Gambecchio comune - Foto di Marta Trombetta

Piovanello tridattilo - Foto di Paolo Grion

Voltapietre

A proposito di piccoli limicoli vagabondi, sono iniziati i pellegrinaggi di Bruno (accompagnato da Colombo il Viaggiatore), Gabriele e Marta alla ricerca dei PIVIERI della brughiera, quei folletti TORTOLINI che stentano ancora a scegliere le nostre vette montane come territorio di sosta, ma che quando compaiono ci regalano inevitabilmente un sorriso. Molte volte tuttavia le cime riservano soltanto silenzio, solitudine ed una nebbia diffusa che nasconde i meravigliosi (ma desolati e desolanti) panorami. 

Nebbia sul monte Dimon - Foto di Marta Trombetta

Condizioni meteo ideali per TOR… narsene a letto, con la risicata soddisfazione di aver stanato l’ultimo giovinastro di CODIROSSONE o quelle due sperdute ALZAVOLE in sosta nel laghetto montano…

Codirossone - Foto di Marta Trombetta

Alzavole in un laghetto alpino - Foto e video di Marta Trombetta


Così, spesso, ci tocca concentrarci su passatempi alternativi, soffermarci sui dettagli, su quegli elementi che, unendo l’utile al dilettevole, possono fornirci qualche informazione in più sullo straordinario mondo che ci circonda, del quale riusciamo a comprendere solo un tassello alla volta, un anello alla volta, in questa infinita (augurandoci che davvero lo sia) catena di cicli vitali. Un Anello alla volta.

Gabbiano corallino giovane, anello non letto - Foto di Paolo Grion

Gabbiano comune inanellato in Ucraina nel 2017 - Foto di Paolo Grion

Gabbiano comune inanellato a Bratislava - Foto di Paolo Grion

Gabbiano corallino inanellato in Ungheria nel 2009 - Foto di Paolo Grion

Beccapesci ZLZ

Marangone minore N22

Oppure diventiamo nottambuli, come Tommaso e le truppe cammellate (Pietro e Francesco), che percorrono le strade della notte, alla ricerca di quei TITONIDI sempre più rari (sigh!) ma intercettando piccoli e grandi intrusi, dal FORAPAGLIE MACCHIETTATO al SUCCIACAPRE… allo SCIACALLO DORATO (Video di Tommaso Zamò).

(Fu) Barbagianni - Foto di Paolo Utmar

Forapaglie macchiettato - Foto di Pietro & Francesco & Tommaso Zamò

Succiacapre - Foto di Pietro & Francesco & Tommaso Zamò

 

Potremmo aprire qui la piccola parentesi periodica sui mammiferi e sulle specie alternative sulle quale concentrarci al posto degli uccelli (più di qualcuno ci ha suggerito di dedicarci agli invertebrati, prima che scompaiano anche loro…), evitando di chiuderci a RICCIO nella nostra interiorità, rinunciando a qualsiasi residuo contatto con l’Universo (magagne psicofisiche, lavorative, familiari permettendo, che non ci hanno concesso nei giorni scorsi nemmeno di incontrare gli ospiti pugliesi (ciao Marco!) in trasferta in territorio friulano…).

Riccio europeo

Ghiri - Foto di Paolo Utmar

Scoiattolo comune europeo (anche nel video di Gabriele Zamò)


Caprioli

Volpe

Volpe in RNR Foce Isonzo - Foto di Paolo Utmar

Ululone ventre giallo

Ululone ventre giallo


Oppure dobbiamo rassegnarci ad abbandonare la Terra. Almeno quella ferma, per ora. Ed esplorare il pelago. Alla ricerca di novità e mostri marini, vicini o vicinissimi, distanti o distantissimi. Interrogandoci su quali siano le loro intenzioni, dove siano nati, dove siano diretti…

Sula

Sula

Sula


Beccapesci

Beccapesci

Mignattino comune

Mignattino comune

Sula

Sula, immaturo

Sula, immaturo

Orchetto marino

Berte minori - Foto di Paolo Utmar

Marangone dal ciuffo - Foto di Paolo Grion

E con un briciolo di autoironia, vi regaliamo qualche ignobile scatto rubato durante il  “making of” di questa improvvisata navigazione (video di Matteo De Luca)…

Sistemazione cartelli Divieto di Accesso RNR Foce Isonzo - Foto con Matteo De Luca

Leone di mare dalla criniera inguardabile - Foto di Marta Trombetta


Arrivati alla fine di questa sconclusionata narrazione, vi lascio con un enigmatico fotogramma, il nostro Quiz di Agosto. Al solito, una settimana di tempo per le risposte (eventualmente nei commenti oppure scrivetemi privatamente a capitanotj @ gmail.com) prima di fornirvi la soluzione. Potrebbe non essere difficile, ma se non riuscite a risolverlo non crucciatevi. E ripetete il mantra!

Foto Quiz Agosto 2021

Soluzione Quiz Agosto 2021- PICCHIO NERO tra i picchi montani