sabato 29 dicembre 2018

Ultim'ora: ZIGOLO GOLAROSSA a Sedegliano (Ud)


Vi rubo giusto il tempo per una notizia lampo.
 
Nel tardo pomeriggio di ieri, 28 dicembre, esattamente nel giorno in cui Nonno Birder Guido Perdisa, altrove, trasforma lo ZIGOLO GOLAROSSA nella sua 365a specie annuale (un saluto a lui, e complimenti!), un individuo della stessa specie si fa trovare in modo platealmente fortuito in mezzo ad un nugolo di Zigoli gialli e Fringuelli, misti ad innumerevoli altri intrusi (inclusi due Organetti alpini), sulla sponda magredile sinistra del fiume Tagliamento all'altezza di Turrida di Sedegliano (Ud).
 
 
Prima di dileguarsi, si concede giusto il tempo per dare ulteriore ennesima conferma, sempre che ce ne fosse bisogno, alle mie pessime abilità di fotografo, prive di qualsiasi propensione al miglioramento nonostante la strumentazione idonea. Tanto che, complice la mia solita maleducazione, totalmente sguarnita di un minimo briciolo di cavalleria, nemmeno riesco a condividere l'osservazione con Marta, dal lato sbagliato dell'auto, che potrà testimoniare l'osservazione solo postuma dallo schermo della macchina fotografica.
 

 
Ricontattato oggi 29 dicembre nel medesimo sito da Pulotto, probabilmente si accompagna almeno ad un altro individuo potenzialmente conspecifico, ma dai caratteri meno evidenti se non "ambigui". Privo per altro di testimonianze fotografiche, neppure di pessima qualità.
Stesso motivo per cui non dovrei accennare al fatto che, sempre ieri, ormai quasi al tramonto, per un istante su un ramo insieme ai "più grandi" Zigoli gialli ha fatto la sua comparsa (nell'inquadratura del cannocchiale) uno Zigolo alquanto "Pusillo" dalla guancia aranciata... ma fate conto che non vi ho detto nulla, il tempo di prendere la macchina fotografica e non avevo più l'ombra del soggetto da fotografare...

Una (gola) rossa ciliegina, su una torta territoriale spesso desolata e desolante, quando non nebulosa, dalla quale occasionalmente, sporgendo il lungo collo, riescono a trapelare barlumi solitari di GRU...
 
 
In chiusura, un suggerimento: state sempre all'erta, perché qualcuno silenzioso vi osserva...


(Pss psss a quanto pare sembra che prosegua senza tregua anche per questa Stagione Fredda la pacifica invasione intorno a noi del PICCHIO ROSSO MEZZANO già notata durante l'inverno precedente ("Un inverno davvero mezzano") ... Occhi aperti!
 




domenica 23 dicembre 2018

L'Upupa di Flaibano, un "galletto marzolino" a dicembre

di MARTA TROMBETTA featuring ALEXANDRA MARESCHI
Ieri, sabato 22 dicembre, è stato osservato e fotografato da Alexandra Mareschi, che ringraziamo per averci dato la possibilità di condividere anche qui la sua osservazione, un individuo di Upupa tra le case dell’abitato di Flaibano. Dalle informazioni da lei forniteci pare che l’individuo si trovi in zona da circa un mese e sia stato osservato più volte dai residenti.

(Foto di Alexandra Mareschi)

L’upupa è considerata specie migratrice regolare e nidificante in provincia. L'individuo osservato da Alexandra e dai suoi familiari è il secondo caso confermato di presenza della specie in regione durante la stagione fredda. La prima segnalazione risale al gennaio 2015 quando un individuo era stato osservato da Ylenia Cristofoli (ed altri) per più settimane nei pressi del carnaio della RNR Lago di Cornino, in alimentazione vicino alle casse e ai bidoni contenenti scarti e rifiuti (Vedi "Avifauna della Provincia di Udine - La Stagione Fredda", ed. 2016, pag. 160).
Dati simili sono stati registrati negli ultimi anni anche in altre zone d’Italia, a suggerire una possibile evoluzione nel comportamento migratorio di alcuni individui e nella conseguente fenologia della specie. Qui sotto la mappa delle segnalazioni della specie in provincia di Udine durante la stagione fredda. Occhi aperti, ed aiutateci ad aggiornarla in tempo reale!



lunedì 10 dicembre 2018

STROLAGA BECCOGIALLO (Gavia Adamsii)

Il ponte dell'Immacolata quest'anno ha dato modo a molti birdwatchers di giungere nella nostra regione F.V.G. per osservare una rarità: la Strolaga beccogiallo.
La specie in Italia è considerata accidentale e quindi la sua presenza è ritenuta di notevole interesse.
Giovedì 6 Dicembre 2018, sul litorale tra Duino e Villaggio del Pescatore in provincia di Trieste, è stata contattata da un gruppo di lombardi: Mirko Galuppi, Jacopo Barchiesi, Jacopo Ferrario, Lorenzo Laddaga, Silvia Pelti e Irene Vertua. Indipendentemente da loro, nella stessa giornata, viene individuata anche dal veneto Fabrizio Cimino. Da qui inizia il tam tam che rapido si propaga facendo suonare i cellulari di molti appassionati in tutta Italia e, avendo davanti un paio di giorni festivi a disposizione, molti di questi hanno pensato subito: "Si parte!!!".
La Strolaga beccogiallo è la più grande tra le strolaghe ma la caratteristica che la contraddistingue è il becco che in tutte le età è molto chiaro tendente dal camoscio al giallo.
E' una specie che nidifica nella Russia artica e sverna nel Mare di Bering, sulle coste della Norvegia e nel Pacifico settentrionale; per questi motivi è ritenuta una specie accidentale.
L'individuo è un giovane del primo anno.
La strolaga si è fatta osservare molto da vicino dato che frequentava le acque sotto riva, presso i porticcioli, nutrendosi oltre che di pesciolini anche di granchi e seppioline che possono digerire ingoiando piccole pietruzze che aiutano a macinare il nutrimento nello stomaco.



Il nome scientifico del genere, Gavia, è un termine latino usato in origine per indicare un uccello marino; il nome della specie, Adamsii, invece onora Edward Adams (1824-1856), un chirurgo navale e naturalista britannico che ha studiato numerose specie in diversi viaggi nell'Artico.
Le strolaghe sono note come provetti uccelli tuffatori: possono immergersi per cercare il cibo fino a 60 metri di profondità in virtu' non solo delle dita palmate e delle zampe poste verso la parte posteriore del corpo ma anche delle loro ossa che, a differenza della maggior parte degli uccelli in cui sono cave, nelle strolaghe sono compatte. Sono inoltre capaci di comprimere le piume del corpo e di espellere le bolle d'aria trattenute e perfino di regolare la capacità di galleggiamento (cit. Latino per birdwatcher - R.Lederer & C.Burr).
 
Il loro canto ricorda un "miagolio": canto della strolaga beccogiallo

Immaginando terre artiche lontane un pensiero va al lungo viaggio che di nuovo l'aspetta.
In questi giorni il suo pubblico eravamo noi...


...e chissà se tra il suo nuovo pubblico ci sarà anche qualche orso polare!

Zamo' Gabriele

























mercoledì 5 dicembre 2018

Che il SESTO ANNO abbia inizio!

Il 15 novembre 2018 è ufficialmente iniziato per noi il sesto anno di raccolta dati per il lavoro sugli uccelli della stagione fredda in provincia di Udine (trovate i link qui accanto, sulla colonna a destra).
In questi giorni abbiamo elaborato i dati dei due inverni 2016-17 e 2017-18, e con il prezioso aiuto di due nuove collaboratrici, siamo stati in grado in tempi brevi di aggiornare tutte le mappe, in modo da capire che zone esplorare e su quali specie focalizzare la ricerca.
 qui sopra la mappa con il numero di specie per quadrante 5x5 km rilevate nei 5 anni 2013-2018
Abbiamo superato i 63 mila dati originali raccolti e la copertura della provincia è ormai molto buona, ma nei prossimi 3 mesi vogliamo e dobbiamo migliorare ancora!!