domenica 30 giugno 2024

Resoconto Mensile Tringa - Giugno 2024

 

Quante cose non sappiamo. Quante cose abbiamo dimenticato. Quante cose non abbiamo mai saputo e, probabilmente, non sapremo mai. Ogni giorno un raggio di sole trapela timidamente attraverso una coltre di foschia per illuminare un nuovo misterioso elemento dell’Universo. Potremmo perderci ore, giorni, settimane ad osservarlo, senza comprenderne il significato, mentre intorno a noi miriadi di vanitosi parolai si sbilanceranno ad infiocchettare di fronzoli le loro affascinanti (quanto infondate) ipotesi. E noi sorrideremo, inevitabilmente sconfortati ed affranti dall’inguaribile arroganza che ci circonda, certo, ma sorrideremo, consapevoli che il nostro destino è quello di insistere, con le energie che ci restano, con spirito di sacrificio e rassegnazione, ad esplorare il Pianeta, allontanandoci il più possibile da chi insiste a sfruttare l’ingenua ignoranza (invece di educare eticamente) per conservare un’apparenza di superiorità. Allora ci addentreremo nel fitto della boscaglia, ogni giorno, per andare a vedere dove mai si sarà posato quello smarrito raggio di sole. E, regolarmente, ci troveremo di fronte ad un mistero. Un mistero a cui non sempre riusciremo a dare un nome. Così, ancora una volta sorrideremo, perché, fortunatamente, più passa il tempo e più ci lasciamo sorprendere da tutto ciò che, umilmente, accettiamo di non sapere.

 

Quiz - Anatra Spons-orizzata (Sposa x Marmorizzata?)

Quiz - Anatra Spons-orizzata (Sposa x Marmorizzata?)

Potete tranquillamente prendere queste immagini come quiz del mese. Tra una settimana vi forniremo una risposta “ipotetica” (ci è stata spons-orizzata da Alessandro Pavesi, tramite Luca Giussani, che approfittiamo per ringraziare) salvo che qualcuno tra voi non risolva l’enigma in altro modo. Perché noi, come detto, sperduti nel fitto sottobosco dell’intricata vegetazione alla ricerca di quel raggio di sole ci troviamo spesso in difficoltà, sia nel dare un nome agli esseri viventi, sia nel difenderci da esseri viventi che sono frutto della nostra solita arroganza. Perché è vero, il Lupo fa paura, come negarlo. L’Orso fa paura. Questo ci hanno insegnato fin da bambini. Ma i veri danni, anche nella boscaglia, li fa l’uomo. Anche quando il suo mansueto e docile Pitbull (“Non ha mai fatto male a nessuno! Non ha mai fatto niente del genere!”) lo tiene al guinzaglio.

 

Nel segno del Pitbull

Pitbull - Ricordi di un estate

Molti di noi pensano che alcuni animali domestici dovrebbero essere gestiti diversamente, ma guai dirlo ad alta voce.

 

r-Estate a Casa - Foto di Gabriele Zamò

E allora continuiamo a vagare in mezzo alla boscaglia, tra le cose che non sappiamo e tra quelle che facciamo finta di non sapere (perché, altrimenti, dovremmo farci un esame di coscienza che non porterebbe a niente di buono). E sorridiamo. Perché in mezzo alla boscaglia i nostri amici folletti alieni fanno un’attenta guardia a non lasciar trapelare i loro segreti nascondigli.

 

Usignolo del Giappone, il folletto alieno

Usignolo del Giappone, il folletto alieno



Eppure, anche di loro, parliamo ormai da anni. Tra pubblicazioni online e cartacee.

https://tringa-fvg.blogspot.com/2024/02/avifauna-della-provincia-di-udine-la.html

Se non fosse che, nonostante i nostri sforzi, queste pubblicazioni continuano ad essere celate alla conoscenza del pubblico. E ancora una volta sorridiamo e respiriamo a fondo. E continuiamo ad impegnarci, perché la vita in questa misteriosa boscaglia che ci circonda non scompaia del tutto. Anche quando la boscaglia è una spiaggia e nel fragile equilibrio che cerca di conservarla si inseriscono nuove variabili. Ho già detto che sorridiamo? Confesso che è davvero difficile farlo, soprattutto quest’anno, ma ci sforziamo, sconfortati e rassegnati come non mai, continuando ad indossare i panni laceri degli angeli custodi, sapendo che ogni nostra azione deve essere delicata, che la nostra presenza deve essere impercettibile, altrimenti tutto quanto sarà stato vano. E, confortati da chi ancora tra i nostri protetti sceglie di dimostrarci che i nostri sforzi hanno un senso, andando a deporre le uova nel punto esatto in cui hanno capito che possiamo ancora difenderli, confidiamo che non sia soltanto una, quest’anno, la piccola creatura a cui il cielo avrà donato le ali.

 

A cosa servono i piccoli recinti - Terzo nido AZD

Tanti saluti pulcinello

Famiglia Fratini - Maschio brutto e Gigetto/a

Gigetto/a reduce dal primo volo

Tra tutte le cose che non sappiamo, ce ne sono alcune che possiamo raccontarvi. Da tre anni seguiamo le imprese della nostra beniamina, la FRATINA AZD. Quest’anno ha iniziato la sua avventura in Spiaggia Fratino a Lignano Sabbiadoro (Ud) sempre in coppia con il suo “brutto” compagno. Le tre uova del loro nido si sono schiuse tutte, ma solo un pulcino è sopravvissuto (Gigetto/a, al momento l’unico nuovo nato che sia riuscito ad involarsi) ed è stato accudito dal maschio, mentre AZD si trovava un nuovo partner e con lui deponeva altre tre uova. Il destino di questo nido, purtroppo, per l’attenzione eccessiva richiamata su di lui, era segnato. Così AZD si è ritrovata di nuovo libera e disponibile ed il suo compagno storico, il maschio brutto, una volta svezzato Gigetto/a, è tornato a corteggiarla. E il loro nuovo nido (il terzo di AZD) è proprio quello che vi abbiamo mostrato in precedenza, realizzato autonomamente in prossimità di uno dei recinti che erano stati utilizzati per tutelare gli altri nidi. Il resto della storia ve lo racconteremo al termine della stagione, sperando di darvi qualche notizia migliore sul successo riproduttivo della piccola colonia di Lignano (al momento, nonostante le 6+ coppie presenti e i 9+ nidi individuati, la situazione non è purtroppo rosea).

 

Una storia romantica, AZD e maschio brutto

Una storia romantica, maschio brutto e AZD

Ovviamente, come detto, sono tante le cose che non sappiamo. Trarre conclusioni e ipotizzare correlazioni statistiche è rischioso, soprattutto per chi non ha nessuna voglia di prendersene la responsabilità. Di sicuro, a differenza dei FRATINI, simpatici, sfigati e fin troppo tormentati, i CORRIERI PICCOLI si sono dimostrati ben più gagliardi e, trascurati da tutti ma non da chi ha deciso di proteggere anche il loro nido con un piccolo recinto, i 4 giovanotti dell’unica coppia presente in spiaggia sono tutti pimpanti e svolazzanti. (Il video di Stefano Sava ci mostra una strategia interessante adottata dall’adulto in cova…)

 

La corsa dei Corrieri piccoli


Insomma, quante cose non sappiamo. Potrei provare a farvi un piccolo elenco. Ad esempio, cosa ci fanno in giugno in FVG le BALIE DAL COLLARE? Avremo mai modo di scoprirlo? Avremo mai le risorse (fisiche) e l’entusiasmo per non essere sempre (più) solitari in questo viaggio di esplorazione e scoperta?

Giugno & la Balia dal collare 

E le CALANDRELLE che spuntano intorno alla metà di giugno, in varie località negli stessi giorni, dove si erano nascoste fino ad un attimo prima?

 

Calandrella - Foto di Bruno Delbianco

Calandrella - Foto di Paolo Utmar

E le ANATRE MANDARINE, volanti e senza anelli, per quanto plasticate possano essere, da dove arrivano e dove se ne vanno?

 

Ana-TRE Mandarine

Ana-UNA Mandarina

A proposito di plastica, ci sarebbe poi sempre la questione delle PERNICI ROSSE che spuntano periodicamente (quasi sempre) nei soliti posti ad intervalli regolari, in alcuni periodi dell’anno piuttosto che in altri, e talvolta si spingono a creare legami contorti con altri ospiti “saltuari” delle nostre campagne. Che abbiano intenzioni serie stavolta in un gioco a tre con le STARNE?

 

Pernici rosse di plastica

La Starna coppia & la Pernice rossa - Foto di Paolo Zonta

La Starna perplessa - Foto di Paolo Zonta

E per restare nello stesso ambito, se è vero che ai FAGIANI COMUNI dai piumaggi più o meno sgargianti e bizzarri ci siamo abituati, siamo proprio sicuri che siano tutti COMUNI questi FAGIANI (si accettano suggerimenti sulla seconda foto...)?


Fagiano comune

Fagiano (meno) comune ? - Foto di Stefano Sava

Ma continuiamo. La coppia di CASARCHE (anche queste volanti e senza anelli) che ha deciso di nidificare a Majano (Ud) all’insaputa di tutto e di tutti, con una truppa di pollastri che sfrutta la boscaglia (dal lato sbagliato della recinzione) per nascondersi e il recinto degli umani per difendersi dai predatori, da dove arriva?

 

Casarche in libera uscita


Poi ci sono le STERNE ZAMPENERE che continuano a vagare da anni, in periodo riproduttivo, lanciando messaggi ambigui ma senza mai mostrarsi effettivamente determinate e determinanti nelle loro intenzioni, mentre i CAVALIERI D'ITALIA si impegnano anche, ma trovano sempre meno siti adatti alle loro esigenze...

 

Sterne zampenere vagabonde - Foto di Bruno Delbianco

Cavalieri d'Italia, famiglia di ritorno? - Foto di Stefano Sava

Cavaliere d'Italia, ultima spiaggia

Per STERNE MAGGIORI, PITTIME REALI e ALBASTRELLO credo che il discorso sia ancora più complicato…

 

Sterna maggiore - Foto di Paolo Utmar

Sterna maggiore - Foto di Silvano Candotto

Albastrello - Foto di Silvano Candotto

s-Quadriglia di Pittime reali - Foto di Silvano Candotto

Almeno lo SVASSO PICCOLO e la MORETTA TABACCATA ogni tanto hanno dato prova di apprezzare le acque interne del FVG per i loro intenti riproduttivi, che non vogliano farlo anche quest’anno?

 

Svasso piccolo (con buone intenzioni?) - Foto di Paolo Zonta

Morette tabaccate - Foto di Paolo Utmar

Lo SVASSO MAGGIORE, dal canto suo, testimonia regolarmente la sua disponibilità a domiciliarsi nei siti a lui più congeniali. Talvolta con strategie che comunque ci sorprendono. Questo il racconto di Renato Castellani. “ In questa foto è ritratto un nido insolito. E' di svasso maggiore, ma non è stato ancorato da nessuna parte. Il maschio, presumo, lo teneva sempre in mezzo allo specchio  d'acqua mentre la femmina covava a circa 4/500 m dal punto di osservazione. Ora che le uova sono schiuse il nido alla deriva si è avvicinato a riva. Mi sembra una cosa insolita per questa specie. Il nido si trova nello specchio d'acqua adiacente alla RNR Valle Canal Novo

 

Nido di Svasso maggiore alla deriva - Foto di Renato Castellani

Svassi maggiori a spasso - Foto di Paolo Zonta

Svassi maggiori , pronta la pappa - Foto di Paolo Zonta

E gli SMERGHI MAGGIORI e gli EDREDONI che vagano con i giovanotti tra le spiagge del golfo di Panzano (Go – Ts) dove avranno tenuto nascosti i loro nidi?

 

Smerghi maggiori - Foto di Bruno Delbianco

Smerghi maggiori - Foto di Paolo Utmar

Edredoni & Gabbiano reale - Foto di Paolo Utmar

O i BIANCONI, i FALCHI PECCHIAIOLI, i FALCHI DI PALUDE, gli ASTORI e i LODOLAI, vagabondi attraverso la pianura, arrivano da tanto lontano o anche loro, segretamente, hanno un loro nascondiglio non troppo distante?

 

Biancone - Foto di Niccolò Fagotto

Bianconi - Foto di Paolo Utmar

Falco pecchiaiolo - Foto di Paolo Zonta

Falco di palude - Foto di Paolo Utmar

Astore & Pavoncella - Foto di Bruno Delbianco

Lodolaio - Foto di Bruno Delbianco

Lodolaio - Foto di Davide Scridel

E i MIGNATTAI decideranno mai di piazzarci un nido in mezzo a tutti gli altri ospiti delle nostre (volubili) garzaie?

 

Mignattaio sovradimensionato - Foto di Bruno Delbianco

E le GHIANDAIE MARINE, invasive ed invadenti ogni anno di più, quante sono davvero? E quante sono davvero quelle che hanno intenzioni serie?

 

C'era una volta la Ghiandaia marina

Stessa domanda vale per diverse altre specie, più introverse, meno plateali, spesso elusive e relegate ad ambienti estremi (ah, la montagna inesplorata!). Riusciremo in questi cinque anni (di “Avifauna del FVG per tutte le Stagioni”) a scoprire “davvero” (senza deliberarlo a tavolino) quante PERNICI BIANCHE vivono e si riproducono sulle nostre montagne? Quanti FAGANI DI MONTE? Quante COTURNICI? Quanti GRIFONI? Quanti ALLOCCHI DEGLI URALI? Quanti PICCHI TRIDATTILI? Quanti FRINGUELLI ALPINI?

 

Pernici bianche - Foto di Matteo De Luca

Pernice bianca - Foto di Matteo De Luca

Pernice bianca - Foto di Matteo De Luca

Pernice bianca in posa prima del volo


La danza dei Fagiani di monte - Foto e video di Marta Trombetta


Il canto gutturale del Fagiano di monte



Coturnici nella foschia

Coturnice in posa

Il millesimo Grifone - Foto di Matteo De Luca

Allocco degli Urali - Foto di Davide Scridel

Picchio tridattilo - Foto di Davide Scridel

Fringuello alpino - Foto di Matteo De Luca


Ma anche quanti BASETTINI, quante RONDINI ROSSICCE, quante RONDINI MONTANE, quanti PASSERI SOLITARI, quanti STIACCINI, quanti CIUFFOLOTTI, quante AVERLE PICCOLE, quanti STRILLOZZI, quanti ZIGOLI GIALLI…

 

Giovane Basettino - Foto di Renato Castellani

Rondine rossiccia - Foto di Stefano Sava

Rondine montana - Foto di Bruno Delbianco

Passero solitario - Foto di Paolo Utmar

Stiaccino - Foto di Marta Trombetta

Ciuffolotto - Foto di Davide Scridel

Averla piccola di pianura - Foto di Matteo De Luca

Strillozzo - Foto di Matteo De Luca

Zigolo giallo - Foto di Matteo De Luca

E via dicendo, per tutte le altre specie. Con la consapevolezza ogni giorno maggiore di quante sono davvero le cose che non sappiamo e che non potremo mai sapere.

 

Gabbiani reali & Centaurea Kartschiana - Foto di Matteo De Luca

Scambio di effusioni tra Folaghe

Piccole Gallinelle d'acqua crescono - Foto di Bruno Delbianco

Piccole Gallinelle d'acqua crescono - Foto di Marta Trombetta

Piccole Gallinelle d'acqua & Emys orbicularis - Foto di Matteo De Luca

Rondini & Primi voli - Foto di Bruno Delbianco

Rondini & Primi voli - Foto di Paolo Zonta

Il dono dell'Upupa

Il dono dell'Upupa altrove - Foto di Paolo Zonta

Simmetria di Tortore selvatiche - Foto di Marta Trombetta

Tortore selvatiche amorose - Foto di Paolo Zonta

Giovane Picchio verde - Foto di Bruno Delbianco

Giovane Picchio rosso maggiore


E poi ci sono quelle domande che probabilmente hanno una risposta banale (tipo “chettefrega?”) ma che ci poniamo ugualmente. Ad esempio, dove ci lascerà a piedi l’auto la prossima volta? In cima ad una montagna o in mezzo ad un campo fiorito (o piuttosto nel parcheggio dello stadio)?

 

Spie luminose nella nebbia

Respirare nei campi di giugno - Foto di Paolo Zonta

Oppure, più semplicemente, cosa ci fa una STROLAGA MINORE a giugno a Duino (Ts)? O un’OCA LOMBARDELLA a Carlino (Ud)?

 

Strolaga minore - Foto di Bruno Delbianco

Oca lombardella & Oche selvatiche - Foto di Angelo Formentin

Oca lombardella & Oche selvatiche - Foto di Angelo Formentin

O addirittura un MARANGONE DAL CIUFFO in una cava allagata nell’entroterra a Sesto al Reghena (Pn) a decine di chilometri da quei siti costieri in cui siamo abituati a trovarceli tra i piedi?

 

Marangone dal ciuffo & minore nell'entroterra

Marangone dal ciuffo tra i piedi - Foto di Stefano Sava

Per altre domande, con la dovuta pazienza, potrete contare su risposte ricche di dovizia di particolari che vi permetteranno di addentrarvi davvero nell’intrigante mondo della conoscenza...

https://www.telefriuli.it/cronaca/avvisto-cornino-fotografato-un-giovane-capovaccaio/

... ma non sempre in quello dell’affascinante universo delle osservazioni dal vivo (ne trovate un piccolo scorcio nel riassunto delle osservazioni mensili).

 


Un affaccio sul mondo delle segnalazioni in tempo reale è quello che ci regala, appunto, Enrico Carta con la sua inaspettata osservazione di un immaturo di CAPOVACCAIO in RNR Lago di Cornino (Ud) il 27 giugno (Foto e Video di Ivano Candon).

 

Capovaccaio & Corvo imperiale - Foto di Ivano Candon

Capovaccaio & Grifone - Foto di Ivano Candon


Capovaccaio AN5 - Foto di Pulotto

Capovaccaio AN5 - Foto di Pulotto

Capovaccaio AN5

Capovaccaio AN5


Poi, sempre con la dovuta pazienza, potremmo anche metterci d’impegno ed imparare i nomi delle creature che ancora non conosciamo e che sono nel novero attuale delle molte cose che non sappiamo (non fatevi problemi a segnalarci se nelle didascalie ci siamo sbilanciati a determinare le specie in modo errato, vi ringraziamo a priori per ogni aiuto ricevuto).

 

Cardinale venerosse (...) in tandem - Foto di Paolo Zonta

Cardinale striato (...) - Foto di Paolo Zonta

In attesa di un nome - Foto di Paolo Zonta

Frecciazzurra minore (...) - Foto di Paolo Zonta

Frecciazzurra celeste (...) in tandem - Foto di Paolo Zonta

Libelluloides - Foto di Matteo De Luca

Ninfa delle paludi - Foto di Matteo De Luca

Ninfa delle paludi - Foto di Matteo De Luca

Ululone ventregiallo - Foto di Davide Scridel

Rospo smeraldino - Foto di Pulotto

Si fa presto a dire rana (cit.) - Foto di Stefano Sava

"Il sorcio" - Foto di Pulotto

Che poi, anche quando i nomi delle creature li conosciamo (sempre che nel frattempo non siano cambiati), la loro presenza ed il loro comportamento sono comunque per noi motivo di sorpresa, meraviglia, sorriso.

 

Lepre comune - Foto di Paolo Zonta

Famiglia di Volpi - Foto di Bruno Delbianco

Il ritratto del Tasso - Foto di Bruno Delbianco

Stambecchi nella bruma - Foto di Matteo De Luca

Lo Stambecco cambia l'abito - Foto di Matteo De Luca

Capriolo capolino - Foto di Marta Trombetta

L'intimità della famiglia Cervo


E ci lasciamo con una riflessione (ed un’immagine, forse, più truce delle altre) perché, tra tutte le cose che non sappiamo, una in particolare ci tormenta e ci tormenterà sempre. Quando quel raggio di sole non riuscirà più a fare breccia nella foschia ed i nostri sensi percepiranno soltanto buio e silenzio avremo la forza per un ultimo disperato sorriso?

 

Il riposo (eterno?) della Donnola