lunedì 3 luglio 2023

Resoconto Mensile Tringa - Giugno 2023

 

Fratini da Spiaggia - Modello 2023 - Disegno di Marta Trombetta

Nessuno ci darà un premio per quello che facciamo. E per fortuna. Altrimenti andrebbe persa tutta la spontaneità e lo spirito di sacrificio che giorno dopo giorno ci spingono a dedicarci con passione e dedizione a progetti fallimentari, ad imbarcarci in imprese titaniche inesorabilmente in perdita e votate inevitabilmente alla disfatta (o meglio, per le quali, in caso di vittoria, abili incantatori e mercanti di fumo si fregeranno di meriti impropri). Non sarà certo questo a fermarci. Il nostro masochismo supera di gran lunga ogni tentativo altrui di annientarci, siamo decisamente rodati su questo. Eppure ci saranno dei momenti, dei giorni, dei periodi in cui lo sconforto si insinuerà nella nostra anima ed il peso di tutta l’idiozia, l’ignoranza e la superficialità della specie umana (o forse soltanto la nostra stanchezza) riuscirà a sopraffarci. Vi chiediamo di perdonarci se in queste occasioni non saremo in grado di essere esuberanti, brillanti ed impeccabili. Faremo il possibile comunque per concedervi un sorriso, prima di lasciarci schiantare al suolo dalla consapevolezza, sommersi dal peso del solo pensiero che il nostro prossimo passo dovrà condurci ad affrontare tutto il resto della nostra vita.

 

Fratino - Modello Sconforto esistenziale 2023 - Foto di Giosuè Cuccurullo

Ora vi chiedo di rileggere il paragrafo precedente, immaginando che sia stato pensato da un FRATINO. In particolare da un FRATINO della Spiaggia del Fratino di Lignano Sabbiadoro (Ud) annata (dannata) 2023. Meglio ancora, da una FRATINA che potete tranquillamente chiamare AZD.

 

Fratina AZD - Foto di Giosuè Cuccurullo

Queste parole (che poi in fondo rispecchiano perfettamente anche il nostro stato d’animo) potrebbe averle tranquillamente “pronunciate” lei. Quello nella foto è uno dei due pulcini nati dalle tre uova del suo secondo nido (il primo era stato predato [probabilmente] dalle Cornacchie). Una gioia vederli nascere e poter condividere con voi le immagini alla dovuta distanza per evitare qualsiasi tipo di disturbo…

La Fratina AZD diventa mamma - Foto e Video di Marta Trombetta



Fratini, primi (ed ultimi) passi nel mondo - Foto di Giosuè Cuccurullo

Certo, sono foto di nidiacei e di nidi, avete perfettamente ragione, ma vigilare sull’esistenza di queste creature ci porta ad essere testimoni di questi eventi. E, purtroppo, anche dei successivi, che hanno portato alla scomparsa dei due pulcini. Ma l’animo di AZD è quello testimoniato dal primo paragrafo e quindi certo, sconforto, annientamento, desolazione e poi, con sorprendente tenacia, la resilienza ed il coraggio di realizzare il terzo nido della stagione 2023, ancora con tre uova, ancora in un universo popolato da insidie (che qualcuno testardamente si ostina a tentare di salvare).

 

Il terzo nido 2023 della Fratina AZD

Noi allora continueremo a seguire le sue imprese, nonostante le decine di ore già dedicate a rimettere al loro posto i pali e le reti del grande recinto schiantati dalle mareggiate e dai cumuli di alghe, nonostante le giornate spese invano ad educare quelle irrecuperabili creature che sono gli esseri umani nel tentativo di far loro comprendere l’importanza di non attraversare il recinto, di non lasciare i cani liberi di compiervi all’interno le loro scorribande, di non attraversare l’area delle dune (o di farlo con estrema cautela) per evitare di calpestare gli invisibili nidi, nonostante la fatica di spostare per mille e mille volte ancora i recinti più piccoli per proteggere ogni singolo nido trovato dopo interminabili sessioni di approfondimento etologico sullo stravagante comportamento delle numerose coppie che frequentano l’area, nonostante i boicottaggi e l’assenteismo, nonostante tutto questo ci solleveremo comunque, a fatica, dalla sabbia, ci rimetteremo in piedi e con quel che resta del nostro stentato sorriso continueremo a combattere. Perché nessuno ci darà un premio per quello che facciamo, ma se i FRATINI continueranno a frequentare la loro Spiaggia (anche se con alterne vicende), il nostro stentato sorriso sarà tutto per loro.

 

Fratini 2023, i tre fratellini a spasso

Fratini 2023, i tre fratellini a spasso

Non chiedeteci ora quante coppie, quanti nidi, quanti pulcini sono stati (e continuano ad essere) ospitati dalla Spiaggia del Fratino quest’anno. La nostra risposta potrebbe sorprendervi e probabilmente non ci credereste (non sareste i primi). Ma soprattutto, sappiate che (nonostante le pompose promesse) difficilmente troverete qualcun altro che abbia una vaga idea di cosa sia realmente successo.  Attenderemo (ancora fiduciosi) la fine di questa sfiancante stagione prima di raccontarvi la loro storia. Al momento, possiamo solo ripetervi per l’ennesima volta che la situazione è davvero delicata e si regge su un fragilissimo equilibrio tra le risorse e la caparbietà dei fratini e dei loro angeli custodi che quotidianamente si scontrano con la vacuità senza limiti del cervello umano…

 

Fratini 2023, trovalo tu il nido sepolto

Fratini 2023, trovalo tu il nido nascosto

Che poi, i FRATINI non sono gli unici ospiti della Spiaggia. I CORRIERI PICCOLI tuttavia hanno un grosso vantaggio rispetto a loro. Possono contare su altri lidi sulla costa o nell’entroterra (fino alle vallate pedemontane) dove insediarsi e concretizzare le loro ambizioni riproduttive.

 

Corriere piccolo, trovalo tu il piccolo - Foto di Paolo Utmar

Corriere piccolo, il piccolo - Foto di Stefano Sava

Corriere piccolo, il grande - Foto di Stefano Sava

Corriere piccolo, 2014-2023 - Elaborazione Tringa FVG

A questo proposito, la raccolta dati per i Nidificanti e la Stagione Calda in Provincia di Udine prosegue ed è quasi giunta al traguardo. Alla fine dell’impresa saranno dieci gli anni di lavoro, sia per questo che per la Stagione Fredda. Dal 2024 preparatevi perché ci saranno grandi cambiamenti. Conquisteremo nuovi territori. Tringa invaderà il FVG! Stagione Fredda e Calda (e Nidificanti) copriranno l’intero territorio regionale (qualcuno si è spinto a proporre la realizzazione addirittura un nuovo atlante nazionale… chi di voi ci sta?). Tutti gli appassionati ed i volenterosi che desiderano partecipare con umiltà e spirito di sacrificio all’impresa saranno accolti a braccia aperte. Invece, per motivi di corretta documentazione dei dati, tempistiche e modalità di realizzazione chiediamo in anticipo a mitomani, maniaci del controllo, accentratori e mistificatori di non prendersela se preferiremmo evitare a priori il loro coinvolgimento, altrimenti rischieremmo di dover attendere anni per veder pubblicati lavori che avranno perso, nel tempo, il loro significato (nonché, soprattutto, la loro credibilità). Il nostro spirito era ed è quello di condividere in tempo reale e gratuitamente la conoscenza, che si tratti di piccole o di grandi scoperte. Ve la ricordate per esempio la prima nidificazione per il FVG di PERNICE DI MARE pubblicata su questo blog a giugno 2022?

http://tringa-fvg.blogspot.com/2022/06/resoconto-mensile-tringa-giugno-2022.html

Non tutti se la ricorderanno, immagino. Pace. Non si possono avere gli occhi ovunque (anche se alcuni, sempre gli stessi, per comodità personale, volutamente li tengono debitamente chiusi…). Torno a dire, pace. Cercheremo di tenere gli occhi aperti noi, per quanto possibile, per non lasciarci sfuggire gli inaspettati piccoli miracoli. Come questa incredibile apparizione di fine giugno in laguna di Marano.

 

Apparizioni lagunari impreviste

Potevamo utilizzare questa foto come Quiz del mese, ma il desiderio di condividere con voi la prima testimonianza documentata (per quanto ci risulta) di presenza in territorio provinciale di una coppia di PENDOLINI in periodo riproduttivo dopo oltre 15 anni di assenza ha prevalso sull’idea di proporvi lo scatto come enigma.

 

Il ritorno del Pendolino?

Il ritorno del Pendolino?

Possiamo rimediare con la prossima immagine. Per una volta non dovrete sforzarvi troppo per trovare la soluzione (altrimenti vi toccherà pazientare, come al solito, una settimana).

 

Foto Quiz - Giugno 2023

 

Giovane Frosone - Soluzione Foto Quiz

Piccoli miracoli dicevamo. Ma che riescono a regalarci ancora un sorriso. Come del fatto che i BASETTINI continuano a resistere nei loro nascondigli lagunari (sperando che questo residuo di paradiso non venga irrimediabilmente alterato da sconclusionati interventi progettati dalla consueta propensione umana all’annientamento).

 

Basettino - Foto di Matteo De Luca

Basettino - Foto di Pulotto

O che altre enigmatiche e mimetiche creature come gli OCCHIONI siano in grado di riprodursi con successo in quel desolante contesto che sono i riordini fondiari del Medio Friuli.

 

Il capolino dell'OCCHIONE - Foto di Niccolò Fagotto

I fantomatici Occhioni dei Riordini Fondiari

Oppure ancora che altri timidi ospiti come le RONDINI ROSSICCE o i PASSERI SOLITARI non si limitino a frequentare le solite località note, ma che insistano (con fedeltà negli anni) a farsi ospitare indisturbati in siti anonimi e, talvolta, insospettabili.

 

Rondine rossiccia - Foto di Pulotto

Rondine rossiccia (si fa per dire) - Foto di Stefano Sava

Passero solitario dei boschi - Foto di Paolo Utmar

E’ anche vero che alcune specie apparentemente sono esplose. Il BECCAMOSCHINO dalle dune di sabbia in spiaggia manca poco che arrivi sui prati alpini, lo ZIGOLO NERO continua la sua avanzata su tutti i fronti, il FIORRANCINO sta conquistando la pianura, le COLOMBELLE timidamente proseguono la loro missione di infiltrate speciali mentre le GHIANDAIE MARINE sono diventate specie infestante.

 

Fiorrancino di pianura



Le pretese del giovane Zigolo nero 

L'inganno della Colombella - Foto di Niccolò Fagotto

L'invadente Ghiandaia marina

L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Bruno Delbianco

L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Angelo Formentin

L'invadente Ghiandaia marina - Foto di Angelo Formentin


Una microscopica parentesi sui PASSERI. E’ stato davvero impegnativo ma ho mantenuto la promessa di perlustrare i centri abitati superiori ai 10000 abitanti in provincia di Udine, con risultati altalenanti ma che confermano le prime impressioni sulla resistenza in regione della specie. Compresa la considerazione che tra di loro non facciano alcuna discriminazione (riproduttiva) tra individui con differente colore della testa.

 

Passeri d'Italia, europei & Co

Tornando alle presenze della Stagione calda, alcune specie fino a pochi anni fa rare ed invisibili sono diventate così frequenti che prima o poi anche per loro sarà il momento di cambiare la fenologia riproduttiva in regione. Saranno più veloci le STERNE ZAMPENERE o i MIGNATTAI?

 

Sterna zampenere - Foto di Bruno Delbianco

Sterna zampenere - Foto di Angelo Formentin

Sterne zampenere - Foto di Bruno Delbianco

Sterne zampenere & Co - Foto di Angelo Formentin

Mignattai - Foto di Pulotto

Mignattai - Foto di Matteo De Luca

Altre invece, nel corso degli anni, non hanno avuto la stessa fortuna. L’elenco degli assenti si allunga ad ogni stagione. Le cause sono plurime e, per quanto prevalentemente antropiche, talvolta le insidie hanno natura alata.

 

Insidie dal cielo, Sparviere con pulcino - Foto di Bruno Delbianco

Insidie da terra, Cuculo con Codirosso - Foto di Renato Pontarini

Non parliamo tuttavia solo di predatori e di CUCULI (riguardo ai quali potremmo concederci una riflessione riguardante gli esseri umani che si trasformano in paladini delle covate perse e derubricano i nidiacei parassiti ad intrusi da eradicare… meglio respirare a fondo e lasciar perdere). Ci riferiamo a quelle specie che sono state abili ad approfittare della banalizzazione ambientale (i GABBIANI REALI per esempio) e dell’avventatezza umana (gli IBIS SACRI) insediandosi negli interstizi disponibili ed allargando le loro nicchie ecologiche a dismisura.

 

Intraprendente pullastro di Gabbiano reale - Foto di Marta Trombetta

Ibis sacro, la frittata è fatta, anzi no

Discorso simile vale per le PERNICI ROSSE che continuano (misteriosamente?) a “ricomparire” con individui tutt’altro che diffidenti al solo scopo di soddisfare le richieste di carniere del mondo venatorio piuttosto che quelle ambientali. Forse l’ipotesi di includere questa specie tra quelle “non cacciabili” risolverebbe paradossalmente la questione alla base: difficile che una specie “non cacciabile” apparentemente “eradicata” ricompaia inaspettatamente sul territorio senza spintarelle…


La vergogna della Pernice rossa

Pernice rossa senza pudore




A guardare queste immagini (finanche imbarazzanti per confidenza) viene voglia di prendersi una pausa ed andare sui monti a cercare la sua sosia più schiva, quella COTURNICE che, in controtendenza con gli altri galliformi alpini, sembra aver tratto vantaggio negli ultimi anni dalle condizioni ambientali e socioculturali, conquistando localmente e con coraggio nuovi territori.

 

Coturnice - Foto di Pulotto

Coturnice - Foto di Pulotto

https://youtu.be/Z9c6Hb0ddnk Video di Pulotto

Poi, visto che la montagna è sempre la montagna, vale la pena soffermarsi qualche ora, magari all’alba, alla ricerca dei folletti che si nascondono allo sguardo dei più nella foresta ed in quel microcosmo che è la fascia montana al limite della vegetazione. Godetevi questa carrellata di CARTOLINE, magari la prossima volta potreste accompagnarci in questa perlustrazione che riserva sempre delle sorprese…

 

Picchio tridattilo, folletto del bosco


Civetta nana - Foto di Pulotto

Civetta nana - Foto di Pulotto

Civetta nana - Foto di Pulotto

Codirossone - Foto di Pulotto

Codirossone - Foto di Pulotto

Codirossone - Foto di Pulotto

L'ultimo Organetto

L'ultimo Organetto

Sordone - Foto di Marta Trombetta

Fringuello alpino - Foto di Pulotto

Fringuelli alpini - Foto di Pulotto

Fringuelli alpini - Foto di Pulotto

https://youtu.be/YIoYniHkIN4 Video di Pulotto

 

Cartoline dal Tarvisiano, Germani reali - Foto di Renato Pontarini

Cartoline dal Tarvisiano, Rondine montana - Foto di Renato Pontarini

Cartoline dal Tarvisiano, Gallo cedrone - Foto(trappola) di Renato Pontarini

E io che uccello sono? - Foto di Pulotto

Che poi, mica sempre serve fare tutto questo dislivello. A volte la montagna ve la potete trovare in casa. Dei FIORRANCINI urbani vi abbiamo già parlato. Ora è la volta dei CULBIANCHI di pianura. Il greto del Tagliamento in comune di Codroipo ospita la specie ad una quota che non raggiunge i 50m s.l.m.. E per fortuna che qualcuno si ostina a perlustrare il territorio, testimoniare queste presenze e documentarle…

 

Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta

Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta

Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta

Basterebbe allenare i nostri sensi ad essere sempre all’erta. Fin da piccoli. Scopriremo intorno a noi un mondo che nemmeno immaginiamo. Nel nostro stesso giardino. Ce lo insegnano i giovani Elia ed Enea Cristoforetti con i loro video agli ASSIOLI dal “balcone di casa”.


E quando dico tutti i sensi all’erta intendo proprio tutti. L’olfatto per esempio. Avete mai annusato uno spraint di LONTRA? E’ un’esperienza che non scorderete. E vi aiuterà a trovare le sue tracce ovunque vi troviate, magari nella roggia dietro casa, oppure, dopo decenni e decenni di assenza, addirittura in RNR Foce Isonzo (Go) (con un grazie a Silvano, Daniele ed Enrico …)

 

La Lontra è tornata! - Foto di Matteo De Luca

Piccoli miracoli, piccole sorprese, piccole anomalie. Che sia una famiglia di FAGIANI COMUNI che invade festosa i ripristini della RNR Foce Isonzo (Go) o un MARANGONE DAL CIUFFO che abbandona i suoi siti costieri abituali per insinuarsi nelle placide acque della laguna…

 

Fagiani comuni in gita - Foto di Matteo De Luca

Applausi per Marangone dal Ciuffo - Foto di Paolo Utmar

Marangone del ciuffo di laguna - Foto di Matteo De Luca

Oppure un’ANATRA MARMORIZZATA che si infiltra inaspettatamente in una squadriglia di CANAPIGLIE. L’origine dell’animale è sicuramente alquanto dubbia, ma è innegabile che sia in grado di volare. Tra l’altro, un secondo fugace avvistamento (non documentato) confermerebbe la sua persistente presenza in laguna di Marano…

 

Distaccamento di Canapiglie ed Anatra marmorizzata - Foto di Marta Trombetta

Anatra marmorizzata (dettaglio) - Foto di Marta Trombetta

E cosa dire delle inconsuete comparse tra i limicoli? Giugno è forse uno dei mesi più scarni di numeri e presenze, sebbene alcune località costiere al limite dell’accessibilità permettano comunque di fare valide osservazioni.

 

Piovanelli tridattili - Foto di Paolo Utmar

Pittime minori e Pivieresse - Foto di Paolo Utmar

Ad ogni modo, singoli soggetti riescono in ogni caso a farci provare un imprevedibile brivido. Immaginatevi di intravedere nel riverbero di un caldo pomeriggio in RNR Foce Isonzo (Go) la sagoma di un “PIVIERE DORATO” in un periodo in cui queste creature non sono presenti e soprattutto mentre dal resto d’Italia giungono notizie di ospiti ORIENTALI ed AMERICANI.

 

L'illusione del Piviere dorato - Foto di Pulotto

Ci vuole davvero poco a fare uno più uno. Quel “PIVIERE DORATO” potrebbe essere qualsiasi cosa. Nonostante il caldo i sudori si fanno freddi. I dettagli sono sfumati. I contorni vaghi. Il sotto ala bianco. Il sotto ala bianco? Sì, il sotto ala bianco. Ma porca miseria. Tra tutti i dannati stravaganti PIVIERI DORATI, proprio un banale, banalissimo PIVIERE DORATO? Ma l’abbiamo già detto più volte, basta poco a regalarci un’emozione.

 

Il sotto ala del Piviere dorato - Foto di Pulotto

Ecco, magari a volte anche quell’emozione è anomala. Anomala come la creatura che ci capita di incontrare. E quell’emozione è un misto tra sorpresa, perplessità, sconforto e, concedetecelo, un pizzico di disgusto. Perché sebbene la responsabilità nella comparsa di simili creature sia la genetica, certo, sospettiamo che un deciso contributo possano averlo le componenti “umane” nelle sostanze incontrate dagli esseri viventi nel loro ciclo vitale (soprattutto quando il posatoio di questa deformità è lo stesso della GHIANDAIA MARINA con il becco menomato che vi abbiamo mostrato verso la fine del post del mese di maggio…)

http://tringa-fvg.blogspot.com/2023/05/resoconto-mensile-tringa-maggio-2023.html

 

Taccola mutante - Foto di Pulotto

Taccola mutante - Foto di Pulotto

Taccola mutante - Foto di Pulotto

Che poi, è vero, ogni anomalia ha il suo fascino. In fondo gli uccelli una volta erano rettili (o così qualcuno che era presente a quei tempi ci racconta) e chissà come deve essere sembrato brutto il primo pennuto ai suoi consimili…

 

Lucertola di Horvat - Foto di Matteo De Luca

Lucertola campestre - Foto di Marta Trombetta

Natrice (& Tortora) dal collare  - Foto(trappola) di Paolo Zonta

E cosa dire di bruchi e farfalle allora? Creature terribili ed affascinanti le prime, effimere, delicate ed impalpabili le seconde, ognuna diversa, ognuna enigmatica, ognuna con un piccolo carattere che la rende unica (e ci complica la vita enormemente quando cerchiamo di determinarle per il progetto Neptis, al quale prima o poi anche i nostri dati verranno convogliati…)

https://www.biologia.unipd.it/ricerca/progetti-di-ricerca/progetto-neptis/ )

 

Parnassius apollo - Foto di Matteo De Luca

Parnassius mnemosine - Foto di Matteo De Luca

Coenonympha oedippus - Foto di Matteo De Luca

Però, se dobbiamo dirla tutta, c’è sempre qualcosa che riesce a farci una certa impressione. Tipo questo inquietante video di Marta sull’accoppiamento tra due limacidi, solo per stomaci estremamente forti e risoluti.

 


Forse dopo queste immagini penserete che abbiamo frettolosamente messo da parte ed appeso gli uccelli al chiodo un po’ troppo presto.

 

Asciugarsi le ali - Attività didattica di Stefano Sava

Pazienza, ormai la frittata è fatta. Ma per rimettervi in sesto lo stomaco prima dei saluti vi doniamo un fiore ed una speranza alata. Ed un respiro profondo per ogni tormentato istante.


Ophrys holosericea (tetraloniae?) ed ospite - Foto di Stefano Sava


Indovina la libellula - Foto di Paolo Zonta