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Il re Tagliamento - Foto di Renato Castellani |
C’era una volta il re Tagliamento, il cui regno da secoli e
secoli si estendeva dalle montagne della Carnia fino al mare Adriatico. Il re
era un sovrano generoso e benevolo, regalava acqua e nutrienti, luoghi
tranquilli di riposo e rifugio, ombra per rinfrescarsi sotto le fronde degli
alberi in estate e sole per riscaldarsi tra i sassi del suo greto nelle
giornate fredde ma soleggiate dell’inverno. Sotto la sua sovranità la vita
prosperava e tutti gli abitanti del suo reame lo veneravano e lo ringraziavano,
sapendo bene che senza il suo saggio governare sarebbe stato molto più
difficile difendersi, mangiare, riprodursi e vivere in quiete.
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Alle sorgenti del regno - Foto di Matteo Toller |
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Il Tagliamento incontra il mare - Foto di Matteo Toller |
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Tramonto in foce - Foto di Pulotto |
Un giorno il re Tagliamento pensò di organizzare una festa,
un’occasione per celebrare tutte le creature che vivevano nel suo regno, dal
piccolo seme appena caduto dal grande abete bianco della montagna all’elegante
libellula delle paludi dal volo instancabile e a tutte le altre creature acquatiche,
dal piccolo ululone dal ventre giallo che popola anche le pozze più effimere al
nero e affascinante biacco, fino al minuscolo codibugnolo, al brioso pettirosso
e al maestoso grifone, allo scattante camoscio indiscusso protagonista dei
ghiaioni e dei dirupi.
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Sympetrum striolatum (grazie Niccolò) - Foto di Simone Scognamiglio |
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Codibugnolo - Foto di Simone Scognamiglio |
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Pettirosso - Foto di Simone Scognamiglio |
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Grifone - Foto di Simone Scognamiglio |
Camoscio alpino - Foto di Matteo Toller |
E così il sovrano proclamò tre giorni di festa, decise di
chiamarla “The Home River BioBlitz”, e stabilì che si sarebbe svolta nei giorni
precedenti all’equinozio di autunno, il 19, il 20 e il 21 settembre.
Il sovrano mandò i suoi araldi ad annunciare la festa: il possente picchio nero fece riecheggiare il suo forte richiamo per i boschi, i vivaci e curiosi stiaccini si misero di vedetta su ogni filo d’erba o cespuglio visibile a grande distanza, il solenne astore varcò i cieli da nord a sud, schiere di cormorani e marangoni minori raggiunsero tutte le acque presenti nel regno. E così il messaggio della festa imminente raggiunse le orecchie e incuriosì gli sguardi del popolo degli umani.
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Lo Stiaccino messaggero di festa - Foto di Simone Scognamiglio |
Lo Stiaccino messaggero di festa |
Astore - Foto di Matteo Toller |
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Cormorani in missione - Foto di Ivano Candon |
Il re Tagliamento infatti desiderava rivolgere il suo invito
a tutti gli amici del regno degli uomini con cui già in passato aveva avuto
modo di celebrare le ricchezze del suo mondo.
http://tringa-fvg.blogspot.com/2020/09/in-mezzo-scorre-il-fiume-i-tringa-al.html
Anche questa volta, come in ogni festa che si rispetti, furono
organizzati giochi, eventi e incontri, vennero fatte passeggiate, caccie al
tesoro, esplorazioni…
Ma dovete sapere che fin dall’inizio dei tempi esiste un
gioco a cui gli uomini e tutte le altre creature viventi partecipano assieme,
sfidandosi a vicenda, dove alla fine non esistono vinti ma solo vincitori.
Lo scopo del gioco per gli uomini è quello di scovare il maggior numero di specie presenti nel regno del re Tagliamento dalla mattina del primo giorno di festa fino al tramonto dell’ultimo giorno, e ovviamente lo scopo di tutti gli altri esseri viventi è quello di rendere il gioco agli umani il più difficile e divertente possibile.
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La foce al tramonto del terzo giorno - Foto di Matteo Toller |
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Ultime luci sul greto - Foto di Pulotto |
E allora gli alberi e i cespugli si impegnano con le loro
fronde a nascondere i piccoli uccelli che in loro si rifugiano, i tronchi si
trasformano in nascondigli perfetti per gli esseri arrampicatori, i sassi e i
fili d’erba cercano di mimetizzare alla vista gli animali che frequentano gli
ambienti terricoli, l’acqua con i suoi riflessi e i suoi guizzi cela all’osservatore
poco attento le scaltre creature acquatiche.
Bigiarella |
Luì grosso |
Zigolo giallo - Foto di Paolo Zonta |
Gallinella d'acqua |
Germano reale |
E fu così che per tre giorni instancabili osservatori percorsero le regioni del re Tagliamento con ogni mezzo a disposizione, dall’alba al tramonto, attraversando le vallate scavate dal grande fiume tra le alte montagne e le pianure dove gli intrecci dell’acqua sembrano ricami nell’arida terra circostante, raggiungendo il limite meridionale del regno dove sinuosi meandri scorrono tra la rigogliosa vegetazione ripariale e le acque del fiume si riversano come linfa nella distesa del mare.
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Il re Tagliamento - Foto di Matteo Toller |
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Le acque cristalline del Tagliamento - Foto di Matteo Toller |
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Intrecci d'acqua - Foto di Ivano Candon |
In questo infinito girovagare, in questa sfida a nascondino
immersi nelle terre del re, capitò agli attenti osservatori umani di
sorprendere gli animali distratti, intenti a specchiarsi nelle placide acque, ad attraversare in volo i cieli tersi o a prendere il sole tranquilli sull’abituale posatoio.
Riflessi di ballerina gialla |
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Riflessi di beccaccini - Foto di Renato Castellani |
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Alzavole e beccaccini - Foto di Simone Scognamiglio |
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Biancone con preda - Foto di Paolo Zonta |
Garzetta - Foto di Matteo Toller |
Culbianco - Foto di Paolo Zonta |
Martin pescatore - Foto di Paolo Zonta |
Saltimpalo |
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Picchio cenerino in bella mostra - Foto di Simone Scognamiglio |
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Capriolo confidente - Foto di Ivano Candon |
Addirittura non poté sfuggire un sorriso al fortunato
esploratore, assistendo all’insolita danza del picchio cenerino aggrappato agli
esili rami intento a cercare di cibarsi delle succose bacche con funamboliche
prestazioni, o trovandosi davanti all’esibizione dell’altezzoso marangone dal
ciuffo, o ancora guardando le impacciate e acrobatiche movenze del gheppio
mentre cerca di rimanere in equilibrio in cima al gracile alberello che ha
scelto come appoggio; e per finire le impassibili spatole impegnate nel loro
sincronizzato riposo o le candide garzette durante la loro frenetica caccia,
almeno fino a quando si accorgono di lui, e scappano via in un scompigliato
volo a pelo d’acqua.
Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller |
Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller |
Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller |
Le acrobazie del gheppio |
Spatole sincronizzate - Foto di Matteo Toller |
Ci furono momenti invece in cui le creature alate seppero rendersi completamente invisibili, assolutamente impercettibili; le ore calde del primo pomeriggio e quelle a seguire fino alle ultime luci della sera furono per gli umani una sfida davvero ostica, quando nessuna voce giungeva alle loro orecchie nemmeno dal più furtivo e celato cespuglio, quando l’unico segno della presenza degli animali era quello rimasto impresso nel fango residuo dopo che le pozze formate dalle ultime piogge regalate dal re si erano lentamente prosciugate.
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Le tracce dell'occhione - Foto di Paolo Zonta |
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Qui è passato il tasso - Foto di Paolo Zonta |
Ancora una cosa manca da raccontare. Gli umani durante il gioco erano all’oscuro di una sorpresa che il re Tagliamento aveva preparato per loro: aveva sparso all’interno del suo regno alcuni regali inaspettati per gli uomini, sperando di regalare loro un piccolo attimo di eccitazione, un frammento di emozione gioiosa qualora li avessero incontrati durante il loro cammino.
E così disse al corvo imperiale di spostarsi dalle imponenti
montagne dove solitamente passava le sue giornate e di raggiungere il mare.
Disse anche al picchio cenerino di scendere lungo il fiume fino a raggiungere
il punto più meridionale del suo corso, dove ancora mai nessuno l’aveva visto né
sentito. Disse poi all’occhiocotto e all’organetto di seguire un umano, quello
più caparbio e tenace tra tutti, e di emettere i loro richiami accanto a lui in
modo da regalargli un attimo di serena contentezza. Disse alla colombella di
posarsi sui cavi per rendersi ben visibile, disse al torcicollo di piazzarsi
proprio in mezzo alla strada in modo che anche la più distratta delle persone
potesse vederlo e fotografarlo, disse al fischione di mettersi in bella mostra tra
le alzavole in quel piccolo laghetto che conosceva.
Corvo imperiale marino - Foto di Matteo Toller |
Torcicollo |
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Fischione - Foto di Simone Scognamiglio |
E giunse così, tra belle sorprese e un filo di stanchezza,
il tramonto del terzo giorno di festeggiamenti. E come da tradizione del gioco,
nessuno fu sconfitto, non ci furono vinti. Il re Tagliamento dichiarò tutti
vincitori, fu come sempre una grande celebrazione di tutti gli abitanti del
regno, e degli amici umani che con rispetto e umiltà ancora una volta avevano
deciso di partecipare al gioco e alla festa.
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Osservatore attento - Foto di Pulotto |
In realtà però nemmeno il re Tagliamento conosce il vero
finale della storia, che ora finalmente posso svelare a tutti voi. Il vincitore
di questo gioco è proprio Lui, che riesce nonostante tutto e ancora a
sorprenderci ad ogni uscita nel suo territorio, a regalarci ogni volta un
incontro inaspettato, a mutare continuamente il percorso delle sue acque
portando vita in ogni anfratto del suo scorrere e in ogni ansa di terra che il
suo flusso accarezza.
I PARTECIPANTI PER LA SQUADRA DEGLI UOMINI:
Enrico, Fabio, Ivano, Laura, Luca, Marta, Matteo, Paolo, Pulotto, Renato, Simone con un ringraziamento speciale a Anna e Chiara.
I PARTECIPANTI PER LA SQUADRA DEGLI ANIMALI (elencate solo le specie di uccelli)
1. Cigno reale
2. FISCHIONE
3. Alzavola
4. Germano reale
5. MORETTA
6. Smergo maggiore
7. STARNA
8. Quaglia
9. Fagiano comune
10. Tuffetto
11. Svasso maggiore
12. Svasso piccolo
13. Cormorano
14. Marangone dal ciuffo
15. Marangone minore
16. Airone guardabuoi
17. Garzetta
18. Airone bianco maggiore
19. Airone cenerino
20. CICOGNA BIANCA
21. IBIS EREMITA
22. SPATOLA
23. Falco pecchiaiolo
24. Grifone
25. Biancone
26. Falco di palude
27. Astore
28. Sparviere
29. Poiana
30. FALCO PESCATORE
31. Gheppio
32. Lodolaio
33. Falco pellegrino
34. Porciglione
35. Gallinella d’acqua
36. Folaga
37. OCCHIONE
38. Pivieressa
39. Beccaccino
40. Pantana
41. Piro piro culbianco
42. Piro piro piccolo
43. Gabbiano corallino
44. Gabbiano comune
45. Gabbiano reale
46. Beccapesci
47. Sterna comune
48. Piccione domestico
49. COLOMBELLA
50. Colombaccio
51. Tortora dal collare
52. BARBAGIANNI
53. Assiolo
54. GUFO REALE
55. Civetta
56. Allocco
57. SUCCIACAPRE
58. Martin pescatore
59. GHIANDAIA MARINA
60. TORCICOLLO
61. PICCHIO CENERINO
62. Picchio verde
63. Picchio nero
64. Picchio rosso maggiore
65. Picchio rosso minore
66. Cappellaccia
67. Tottavilla
68. Rondine montana
69. Rondine
70. Balestruccio
71. Prispolone
72. Cutrettola
73. Ballerina gialla
74. Ballerina bianca
75. Merlo acquaiolo
76. Scricciolo
77. Passera scopaiola
78. Pettirosso
79. Usignolo
80. Codirosso spazzacamino
81. Codirosso
82. Stiaccino
83. Saltimpalo
84. Culbianco
85. PASSERO SOLITARIO
86. Merlo
87. Tordo bottaccio
88. Tordela
89. Usignolo di fiume
90. Beccamoschino
91. Forapaglie comune
92. Cannaiola comune
93. Capinera
94. Beccafico
95. Bigiarella
96. OCCHIOCOTTO
97. Luì verde
98. Luì piccolo
99. Luì grosso
100. Regolo
101. Fiorrancino
102. Pigliamosche
103. Balia nera
104. Codibugnolo
105. Cincia bigia
106. Cincia alpestre
107. Cincia dal ciuffo
108. Cincia mora
109. Cinciarella
110. Cinciallegra
111. Picchio muratore
112. Rampichino alpestre
113. Rampichino comune
114. Averla piccola
115. AVERLA MAGGIORE
116. Ghiandaia
117. Gazza
118. Nocciolaia
119. Gracchio alpino
120. Taccola
121. Cornacchia nera
122. Cornacchia grigia
123. Corvo imperiale
124. Storno
125. Passera d’Italia
126. Passera mattugia
127. Fringuello
128. Verzellino
129. Verdone
130. Cardellino
131. Fanello
132. ORGANETTO
133. Crociere
134. Ciuffolotto
135. Frosone
136. Zigolo giallo
137. Zigolo nero
138. Zigolo muciatto
139. Strillozzo
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