martedì 23 settembre 2025

IL RE TAGLIAMENTO E LA GRANDE FESTA “THE HOME RIVER BIOBLITZ”

 

Il re Tagliamento - Foto di Renato Castellani


C’era una volta il re Tagliamento, il cui regno da secoli e secoli si estendeva dalle montagne della Carnia fino al mare Adriatico. Il re era un sovrano generoso e benevolo, regalava acqua e nutrienti, luoghi tranquilli di riposo e rifugio, ombra per rinfrescarsi sotto le fronde degli alberi in estate e sole per riscaldarsi tra i sassi del suo greto nelle giornate fredde ma soleggiate dell’inverno. Sotto la sua sovranità la vita prosperava e tutti gli abitanti del suo reame lo veneravano e lo ringraziavano, sapendo bene che senza il suo saggio governare sarebbe stato molto più difficile difendersi, mangiare, riprodursi e vivere in quiete.


Alle sorgenti del regno - Foto di Matteo Toller


Alle sorgenti del regno - Foto di Matteo Toller

Il Tagliamento incontra il mare - Foto di Matteo Toller

Tramonto in foce - Foto di Pulotto


Un giorno il re Tagliamento pensò di organizzare una festa, un’occasione per celebrare tutte le creature che vivevano nel suo regno, dal piccolo seme appena caduto dal grande abete bianco della montagna all’elegante libellula delle paludi dal volo instancabile e a tutte le altre creature acquatiche, dal piccolo ululone dal ventre giallo che popola anche le pozze più effimere al nero e affascinante biacco, fino al minuscolo codibugnolo, al brioso pettirosso e al maestoso grifone, allo scattante camoscio indiscusso protagonista dei ghiaioni e dei dirupi.


Sympetrum striolatum (grazie Niccolò) - Foto di Simone Scognamiglio

Cavedano - Foto di Matteo Toller

Barbo - Foto di Matteo Toller

Cefalo - Foto di Matteo Toller

    
Smerghi maggiori - Foto di Simone Scognamiglio

Alzavola - Foto di Simone Scognamiglio

Ululone dal ventre giallo

Biacco - Foto di Matteo Toller


Codibugnolo - Foto di Simone Scognamiglio

Pettirosso - Foto di Simone Scognamiglio

Grifone - Foto di Simone Scognamiglio

Camoscio alpino - Foto di Matteo Toller


E così il sovrano proclamò tre giorni di festa, decise di chiamarla “The Home River BioBlitz”, e stabilì che si sarebbe svolta nei giorni precedenti all’equinozio di autunno, il 19, il 20 e il 21 settembre.

Il sovrano mandò i suoi araldi ad annunciare la festa: il possente picchio nero fece riecheggiare il suo forte richiamo per i boschi, i vivaci e curiosi stiaccini si misero di vedetta su ogni filo d’erba o cespuglio visibile a grande distanza, il solenne astore varcò i cieli da nord a sud, schiere di cormorani e marangoni minori raggiunsero tutte le acque presenti nel regno. E così il messaggio della festa imminente raggiunse le orecchie e incuriosì gli sguardi del popolo degli umani.


Lo Stiaccino messaggero di festa - Foto di Simone Scognamiglio


Lo Stiaccino messaggero di festa - Foto di Matteo Toller


Lo Stiaccino messaggero di festa

Astore - Foto di Matteo Toller


Cormorani in missione - Foto di Ivano Candon

Cormorani in missione - Foto di Simone Scognamiglio

Marangoni minori - Foto di Paolo Zonta


Il re Tagliamento infatti desiderava rivolgere il suo invito a tutti gli amici del regno degli uomini con cui già in passato aveva avuto modo di celebrare le ricchezze del suo mondo.

http://tringa-fvg.blogspot.com/2020/09/in-mezzo-scorre-il-fiume-i-tringa-al.html

Anche questa volta, come in ogni festa che si rispetti, furono organizzati giochi, eventi e incontri, vennero fatte passeggiate, caccie al tesoro, esplorazioni…





Ma dovete sapere che fin dall’inizio dei tempi esiste un gioco a cui gli uomini e tutte le altre creature viventi partecipano assieme, sfidandosi a vicenda, dove alla fine non esistono vinti ma solo vincitori.

Lo scopo del gioco per gli uomini è quello di scovare il maggior numero di specie presenti nel regno del re Tagliamento dalla mattina del primo giorno di festa fino al tramonto dell’ultimo giorno, e ovviamente lo scopo di tutti gli altri esseri viventi è quello di rendere il gioco agli umani il più difficile e divertente possibile.


La foce al tramonto del terzo giorno - Foto di Matteo Toller

Ultime luci sul greto - Foto di Pulotto

E allora gli alberi e i cespugli si impegnano con le loro fronde a nascondere i piccoli uccelli che in loro si rifugiano, i tronchi si trasformano in nascondigli perfetti per gli esseri arrampicatori, i sassi e i fili d’erba cercano di mimetizzare alla vista gli animali che frequentano gli ambienti terricoli, l’acqua con i suoi riflessi e i suoi guizzi cela all’osservatore poco attento le scaltre creature acquatiche.


Bigiarella

Luì grosso

Passera mattugia

Zigolo muciatto - Foto di Simone Scognamiglio

Picchio muratore - Foto di Simone Scognamiglio

Rampichino comune - Foto di Simone Scognamiglio

Trova il passero solitario - Foto di Ivano Candon

Svasso piccolo - Foto di Matteo Toller

Zigolo giallo - Foto di Paolo Zonta

Gallinella d'acqua

Germano reale


E fu così che per tre giorni instancabili osservatori percorsero le regioni del re Tagliamento con ogni mezzo a disposizione, dall’alba al tramonto, attraversando le vallate scavate dal grande fiume tra le alte montagne e le pianure dove gli intrecci dell’acqua sembrano ricami nell’arida terra circostante, raggiungendo il limite meridionale del regno dove sinuosi meandri scorrono tra la rigogliosa vegetazione ripariale e le acque del fiume si riversano come linfa nella distesa del mare.



Il re Tagliamento - Foto di Matteo Toller

Le acque cristalline del Tagliamento - Foto di Matteo Toller

Intrecci d'acqua - Foto di Ivano Candon

Tagliamento rigoglioso - Foto di Matteo Toller

Lussureggiante Tagliamento - Foto di Matteo Toller


In questo infinito girovagare, in questa sfida a nascondino immersi nelle terre del re, capitò agli attenti osservatori umani di sorprendere gli animali distratti, intenti a specchiarsi nelle placide acque, ad attraversare in volo i cieli tersi o a prendere il sole tranquilli sull’abituale posatoio.


Riflessi di ballerina gialla

Riflessi di beccaccini - Foto di Renato Castellani

Alzavole e beccaccini - Foto di Simone Scognamiglio

Biancone con preda - Foto di Paolo Zonta

Ghiandaia - Foto di Simone Scognamiglio

Bentornata averla maggiore - Foto di Matteo Toller


Garzetta - Foto di Matteo Toller

Culbianco - Foto di Paolo Zonta

Martin pescatore - Foto di Paolo Zonta

Saltimpalo


Picchio cenerino in bella mostra - Foto di Simone Scognamiglio

Capriolo confidente - Foto di Ivano Candon


Addirittura non poté sfuggire un sorriso al fortunato esploratore, assistendo all’insolita danza del picchio cenerino aggrappato agli esili rami intento a cercare di cibarsi delle succose bacche con funamboliche prestazioni, o trovandosi davanti all’esibizione dell’altezzoso marangone dal ciuffo, o ancora guardando le impacciate e acrobatiche movenze del gheppio mentre cerca di rimanere in equilibrio in cima al gracile alberello che ha scelto come appoggio; e per finire le impassibili spatole impegnate nel loro sincronizzato riposo o le candide garzette durante la loro frenetica caccia, almeno fino a quando si accorgono di lui, e scappano via in un scompigliato volo a pelo d’acqua.


Le peripezie del picchio cenerino - Video di Matteo Toller

Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller

Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller

Marangone dal ciuffo esibizionista - Foto di Matteo Toller

Le acrobazie del gheppio
Le acrobazie del gheppio


Le acrobazie del gheppio

Spatole sincronizzate - Foto di Matteo Toller

Riunione di garzette - Foto di Paolo Zonta

Garzette in fuga - Foto di Paolo Zonta


Ci furono momenti invece in cui le creature alate seppero rendersi completamente invisibili, assolutamente impercettibili; le ore calde del primo pomeriggio e quelle a seguire fino alle ultime luci della sera furono per gli umani una sfida davvero ostica, quando nessuna voce giungeva alle loro orecchie nemmeno dal più furtivo e celato cespuglio, quando l’unico segno della presenza degli animali era quello rimasto impresso nel fango residuo dopo che le pozze formate dalle  ultime piogge regalate dal re si erano lentamente prosciugate.


Le tracce dell'occhione - Foto di Paolo Zonta

Qui è passato il tasso - Foto di Paolo Zonta


Ancora una cosa manca da raccontare. Gli umani durante il gioco erano all’oscuro di una sorpresa che il re Tagliamento aveva preparato per loro: aveva sparso all’interno del suo regno alcuni regali inaspettati per gli uomini, sperando di regalare loro un piccolo attimo di eccitazione, un frammento di emozione gioiosa qualora li avessero incontrati durante il loro cammino.

E così disse al corvo imperiale di spostarsi dalle imponenti montagne dove solitamente passava le sue giornate e di raggiungere il mare. Disse anche al picchio cenerino di scendere lungo il fiume fino a raggiungere il punto più meridionale del suo corso, dove ancora mai nessuno l’aveva visto né sentito. Disse poi all’occhiocotto e all’organetto di seguire un umano, quello più caparbio e tenace tra tutti, e di emettere i loro richiami accanto a lui in modo da regalargli un attimo di serena contentezza. Disse alla colombella di posarsi sui cavi per rendersi ben visibile, disse al torcicollo di piazzarsi proprio in mezzo alla strada in modo che anche la più distratta delle persone potesse vederlo e fotografarlo, disse al fischione di mettersi in bella mostra tra le alzavole in quel piccolo laghetto che conosceva.


Corvo imperiale marino - Foto di Matteo Toller

Picchio cenerino meridionale - Foto di Matteo Toller
Colombella - Foto di Matteo Toller


Torcicollo

Fischione - Foto di Simone Scognamiglio


E giunse così, tra belle sorprese e un filo di stanchezza, il tramonto del terzo giorno di festeggiamenti. E come da tradizione del gioco, nessuno fu sconfitto, non ci furono vinti. Il re Tagliamento dichiarò tutti vincitori, fu come sempre una grande celebrazione di tutti gli abitanti del regno, e degli amici umani che con rispetto e umiltà ancora una volta avevano deciso di partecipare al gioco e alla festa.


Osservatore attento - Foto di Pulotto

In realtà però nemmeno il re Tagliamento conosce il vero finale della storia, che ora finalmente posso svelare a tutti voi. Il vincitore di questo gioco è proprio Lui, che riesce nonostante tutto e ancora a sorprenderci ad ogni uscita nel suo territorio, a regalarci ogni volta un incontro inaspettato, a mutare continuamente il percorso delle sue acque portando vita in ogni anfratto del suo scorrere e in ogni ansa di terra che il suo flusso accarezza.


I PARTECIPANTI PER LA SQUADRA DEGLI UOMINI:

Enrico, Fabio, Ivano, Laura, Luca, Marta, Matteo, Paolo, Pulotto, Renato, Simone con un ringraziamento speciale a Anna e Chiara.


I PARTECIPANTI PER LA SQUADRA DEGLI ANIMALI (elencate solo le specie di uccelli)

1.      Cigno reale

2.      FISCHIONE

3.      Alzavola

4.      Germano reale

5.      MORETTA

6.      Smergo maggiore

7.      STARNA

8.      Quaglia

9.      Fagiano comune

10.   Tuffetto

11.   Svasso maggiore

12.   Svasso piccolo

13.   Cormorano

14.   Marangone dal ciuffo

15.   Marangone minore

16.   Airone guardabuoi

17.   Garzetta

18.   Airone bianco maggiore

19.   Airone cenerino

20.   CICOGNA BIANCA

21.   IBIS EREMITA

22.   SPATOLA

23.   Falco pecchiaiolo

24.   Grifone

25.   Biancone

26.   Falco di palude

27.   Astore

28.   Sparviere

29.   Poiana

30.   FALCO PESCATORE

31.   Gheppio

32.   Lodolaio

33.   Falco pellegrino

34.   Porciglione

35.   Gallinella d’acqua

36.   Folaga

37.   OCCHIONE

38.   Pivieressa

39.   Beccaccino

40.   Pantana

41.   Piro piro culbianco

42.   Piro piro piccolo

43.   Gabbiano corallino

44.   Gabbiano comune

45.   Gabbiano reale

46.   Beccapesci

47.   Sterna comune

48.   Piccione domestico

49.   COLOMBELLA

50.   Colombaccio

51.   Tortora dal collare

52.   BARBAGIANNI

53.   Assiolo

54.   GUFO REALE

55.   Civetta

56.   Allocco

57.   SUCCIACAPRE

58.   Martin pescatore

59.   GHIANDAIA MARINA

60.   TORCICOLLO

61.   PICCHIO CENERINO

62.   Picchio verde

63.   Picchio nero

64.   Picchio rosso maggiore

65.   Picchio rosso minore

66.   Cappellaccia

67.   Tottavilla

68.   Rondine montana

69.   Rondine

70.   Balestruccio

71.   Prispolone

72.   Cutrettola

73.   Ballerina gialla

74.   Ballerina bianca

75.   Merlo acquaiolo

76.   Scricciolo

77.   Passera scopaiola

78.   Pettirosso

79.   Usignolo

80.   Codirosso spazzacamino

81.   Codirosso

82.   Stiaccino

83.   Saltimpalo

84.   Culbianco

85.   PASSERO SOLITARIO

86.   Merlo

87.   Tordo bottaccio

88.   Tordela

89.   Usignolo di fiume

90.   Beccamoschino

91.   Forapaglie comune

92.   Cannaiola comune

93.   Capinera

94.   Beccafico

95.   Bigiarella

96.   OCCHIOCOTTO

97.   Luì verde

98.   Luì piccolo

99.   Luì grosso

100.     Regolo

101.     Fiorrancino

102.     Pigliamosche

103.     Balia nera

104.     Codibugnolo

105.     Cincia bigia

106.     Cincia alpestre

107.     Cincia dal ciuffo

108.     Cincia mora

109.     Cinciarella

110.     Cinciallegra

111.     Picchio muratore

112.     Rampichino alpestre

113.     Rampichino comune

114.     Averla piccola

115.     AVERLA MAGGIORE

116.     Ghiandaia

117.     Gazza

118.     Nocciolaia

119.     Gracchio alpino

120.     Taccola

121.     Cornacchia nera

122.     Cornacchia grigia

123.     Corvo imperiale

124.     Storno

125.     Passera d’Italia

126.     Passera mattugia

127.     Fringuello

128.     Verzellino

129.     Verdone

130.     Cardellino

131.     Fanello

132.     ORGANETTO

133.     Crociere

134.     Ciuffolotto

135.     Frosone

136.     Zigolo giallo

137.     Zigolo nero

138.     Zigolo muciatto

139.     Strillozzo

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