martedì 22 novembre 2022

Il nodo (in gola) Tringa si scioglie alla Festa

 


Diciamoci subito la verità! La festa dei nodi non ha mai portato grande fortuna qua in Friuli Venezia Giulia. Nelle precedenti edizioni Tringa uno ed uno soltanto è sempre stato l'elemento protagonista: l’acqua. Se vi ricordate l’esordio delnodo Tringa alla festa dei nodi nel 2019…o l’umida passeggiata dell’anno scorso…capirete che lo spirito organizzativo per quest’anno partiva con una serena rassegnazione a chiedere ai partecipanti di dotarsi preventivamente di stivali e mantelle e presentarsi con un raggio di sole in omaggio alla giornata.

L’alternativa era giocare d’anticipo con la sorte e con l’acqua e scegliere come meta per domenica 20 novembre quella lingua di terra modellata nei secoli dalle acque del fiume Tagliamento e dalle correnti del mare Adriatico, che alle sue spalle custodisce le acque della laguna di Marano, quella penisola che nell’immaginario collettivo prende il nome di Lignano Sabbiadoro.


Da che parte per Lignano? - Foto di Giulia Antonutti

Il Faro di Lignano Sabbiadoro - Foto di Paolo Zonta


La spiaggia del fratino a Lignano Sabbiadoro - Foto di Chiara Valvassori

La scelta è accompagnata da un respiro profondo e da una sensazione positiva che quest’anno il fato ha già lanciato fin troppi fulmini temporaleschi e sferzate di vento, ed è ora che porti in regalo un po’ di serenità.

E mentre i giorni scorrono, il piano sembra funzionare: noi andiamo dall'acqua, e l'acqua non ci rovina la giornata. Le previsioni dicono che non pioverà, e forse addirittura ci sarà il sole ad accompagnarci.


Pulotto scruta il mare alle prime luci del giorno - Foto di Matteo Toller

I primi e più temerari esploratori escono di casa ancora al buio, e si distribuiscono ad Aprilia marittima, alla foce del Tagliamento e alla spiaggia di punta faro. La domenica mattina premia il loro sforzo e li accoglie così....un abbraccio di luce tra la terra, il mare e il cielo che scalda e invita a Vivere la giornata che è appena iniziata.

Il sole si fa strada tra le nuvole - Foto di Matteo Toller

I mattutini esploratori si uniscono al più pigrone resto del gruppo, e alle 9:00 la spiaggia di punta faro, resa famosa dai coraggiosi, impavidi e perseveranti fratini che quest'estate l'hanno scelta come casa per deporre le loro uova e dare alla luce i loro pulcini, si presenta così, ricca di occhi curiosi e orecchie attente, di battute scherzose e abbracci amichevoli, di parole, di risate, di condivisione e confronti...ricca di Tringa.

Foto di Cristina Comuzzo



Foto di Giulia Antonutti



Foto di Giulia Antonutti


A pochi metri dai nostri binocoli corrono sulla spiaggia instancabili i piovanelli pancianera, accompagnati nella loro frenetica ricerca di cibo dalle pivieresse e dalle beccacce di mare.

 

Piovanelli pancianera e Pivieresse



Pivieressa - Foto di Sergio Lano


Beccacce di mare tra i gabbiani e i beccapesci


Piovanello pancianera - Foto di Matteo Giraldi

Piovanello pancianera, Gabbiano comune e Pivieressa - Foto di Giulia Antonutti


Una arruffata garzetta sembra farci da guardia mentre osserviamo i beccapesci che si mescolano ai gabbiani comuni e ai gabbiani corallini sugli isolotti di sabbia lasciati scoperti dalla marea che si abbassa.


Garzetta e Pivieressa

Uno dei gabbiani corallini porta un anello alla zampa destra, ma rimane sempre troppo distante e parzialmente nascosto nella sabbia per permetterci di leggerlo. Questo è il meglio che siamo riusciti a fare, magari qualcuno più bravo di noi riesce a ricavarci qualcosa. 

Gabbiano corallino con anello

Gabbiano corallino con anello

Gabbiano corallino con anello

Gabbiano corallino con anello


Sono ormai quasi le 10:00 quando lontana all'orizzonte, sopra il mare aperto, prende forma la magia delle gru. Una sottile linea nera che si muove nel cielo verso di noi accompagnata man mano che si avvicina da quel "gru gru gru" che dalle orecchie entra nel cuore e fa rabbrividire per l'emozione. Lo stormo di circa 120 gru passa quasi sopra le nostre teste e prosegue il suo viaggio verso ovest. Le nostre macchine fotografiche cercano di carpirne più momenti possibili.

 

Le Gru appaiono sopra il mare di Lignano

Gru sopra le nostre teste - Foto di Giulia Antonutti

Gru sopra le nostre teste

I Tringa e le Gru


Le Gru in volo davanti al Piancavallo

Magari tutti utilizzassero solo le macchine fotografiche per intrappolare senza danni gli uccelli all’interno di un fotogramma.

Purtroppo anche in questa giornata l’ennesima conferma dell’egoismo della specie umana si palesa sulla spiaggia, quando ci rendiamo conto che non siamo gli unici appassionati di uccelli che la frequentano. Peccato però che gli altri frequentatori considerino gli uccelli come una loro proprietà e il loro scopo sia quello di rinchiuderli in una gabbia o peggio ancora. Sarà troppo tardi quando ci renderemo conto davvero che la natura ha bisogno solo di rispetto, non di fanatismi per il puro piacere personale di noi uomini. E chiudo qua la brutta parentesi della mattinata.

La marea continua ad abbassarsi mentre oltre all’avifauna i nostri cannocchiali scrutano l’orizzonte e ammirano le vette spruzzate dalle prime nevi dell’autunno.


Il Triglav (SLO) osservato dalla spaggia a 100 km di distanza in linea d'aria - Foto di Matteo Skodler


Dal mare alle montagne in uno sguardo, il fascino del nostro Friuli.

Prima del pranzo c’è il tempo di spostarsi e affacciarsi verso la laguna, dove centinaia di folaghe nuotano placide in una uniforme macchia nera. Nel mezzo scoviamo i quattrocchi, gli smerghi minori e un cigno reale dal collare giallo.


 


Cigno reale con collare - Foto di Matteo Skodler

Ma il vero spettacolo lo danno i folletti codibugnoli, che numerosi ci passano davanti al naso trasferendosi da un ramo all’altro e rallegrandoci con i loro versi.

 

Codibugnolo - Foto di Sergio Lano

Codibugnolo - Foto di Sergio Lano

Codibugnolo - Foto di Sergio Lano

Codibugnolo - Foto di Giulia Antonutti

Codibugnolo - Foto di Giulia Antonutti

Codibugnolo - Foto di Giulia Antonutti


La pausa pranzo è doverosa, ci aspettano al locale i piatti abbondanti di carne, pesce e panini.


Foto di Paolo Zonta

Foto di Matteo Toller


Il tavolo è stretto ma pazienza, la vicinanza è proprio quello di cui abbiamo bisogno dopo tanta distanza.


 

Foto di Sergio Lano

Foto di Paolo Zonta

Foto di Paolo Zonta

Foto di Matteo Toller


Tra chiacchiere e risate arriva presto il primo pomeriggio, qualcuno saluta e rientra a casa, mentre il resto del gruppo approfitta delle ultime luci della giornata per un ultimo sguardo verso la laguna.

 


Un falco pellegrino ci fa sgranare gli occhi per seguire la sua azione di caccia.

La luce del tramonto crea riflessi dorati sull’acqua, quasi provando a nascondere quel gruppo di pivieri dorati che riposano pacifici su uno degli ultimi isolotti rimasti scoperti.

 



Mentre il sole ci saluta, tra giochi di bambini e saluti infiniti perché la voglia di andar via è poca, ognuno prosegue verso casa.

 


C’è tempo per un’ultima tappa di gruppo alla chiesetta della Madonna della Neve a Precenicco, il buio ci accompagna e il gufo comune ci saluta. L’altro rapace che attraversa la strada rimane invece indeterminato.

E in tutta la giornata, a nessuno è venuto in mente di fare una foto tutti assieme? No, una foto di gruppo non ce l'abbiamo!!

E allora chiudo così, con queste bellissime immagini e con un immenso GRAZIE a tutti. Perché una giornata così non è solo birdwatching. Una giornata così ha il potere di donare energie, creare legami, alleggerire pensieri, avvicinare cuori, ravvivare passioni, rasserenare anime, liberare emozioni. 

 



Foto di Chiara Valvassori

Foto di Chiara Valvassori


Foto di Chiara Valvassori


Foto di Chiara Valvassori


Foto di Chiara Valvassori


Foto di Giulia Antonutti

Foto di Giulia Antonutti

Foto di Giulia Antonutti

Foto di Giulia Antonutti

Foto di Giulia Antonutti

Foto di Giulia Antonutti


Questo l'elenco delle specie viste dai vari osservatori nell'arco della giornata.

1.     Cigno reale

2.     Oca selvatica

3.     Casarca

4.     Volpoca

5.     Fischione

6.     Alzavola

7.     Germano reale

8.     Codone

9.     Mestolone

10.   Canapiglia

11.   Quattrocchi

12.   Smergo minore

13.   Fagiano comune

14.   Tuffetto

15.   Svasso maggiore

16.   Svasso piccolo

17.   Cormorano

18.   Marangone da ciuffo

19.   Marangone minore

20.   Nitticora

21.   Airone guardabuoi

22.   Garzetta

23.   Airone bianco maggiore

24.   Airone cenerino

25.   Ibis sacro

26.   Fenicottero

27.   Falco di palude

28.   Albanella reale

29.   Sparviere

30.   Poiana

31.   Gheppio

32.   Falco pellegrino

33.   Porciglione

34.   Gallinella d’acqua

35.   Folaga

36.   Gru

37.   Beccaccia di mare

38.   Avocetta

39.   Corriere grosso

40.   Piviere dorato

41.   Pivieressa

42.   Pavoncella

43.   Piovanello pancianera

44.   Beccaccino

45.   Chiurlo maggiore

46.   Totano moro

47.   Pantana

48.   Piro piro piccolo

49.   Gabbiano corallino

50.   Gabbiano comune

51.   Gavina

52.   Gabbiano reale

53.   Beccapesci

54.   Piccione domestico

55.   Colombaccio

56.   Tortora dal collare

57.   Gufo comune

58.   Martin pescatore

59.   Picchio rosso maggiore

60.   Spioncello

61.   Ballerina gialla

62.   Ballerina bianca

63.   Scricciolo

64.   Passera scopaiola

65.   Pettirosso

66.   Codirosso spazzacamino

67.   Saltimpalo

68.   Merlo

69.   Usignolo di fiume

70.   Beccamoschino

71.   Luì piccolo

72.   Regolo

73.   Fiorrancino

74.   Codibugnolo

75.   Cinciarella

76.   Cinciallegra

77.   Gazza

78.   Taccola

79.   Cornacchia grigia

80.   Storno

81.   Passera d’Italia

82.   Passera mattugia

83.   Fringuello

84.   Verdone

85.   Cardellino

86.   Lucherino

87.   Ciuffolotto

88.   Migliarino di palude


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