Su una cosa probabilmente siamo
tutti d’accordo. Che la colpa è sempre di qualcun altro. E’ una considerazione
che ormai possiamo dare per assodata, non credo valga la pena soffermarsi
troppo a lungo a cavillare su questo concetto. Tuttavia, ho una proposta da
farvi. Mi offro volontario per essere, almeno occasionalmente, quel “qualcun
altro”. So che questo può contribuire ad alleggerire il vostro cuore dal peso
della responsabilità. E non sareste i primi ad approfittarne, non temete. Non
pretendo di avere l’egocentrismo di potermi far carico dei problemi dell’intero
Pianeta. E nemmeno la presunzione di trasformarmi nella vittima sacrificale
designata. Mi accontento semplicemente di rendere più serena la vostra
coscienza, il vostro turbamento, il vostro conflitto interiore. Vi dono una
sorta di mantra, all’interno del quale potete chiamarmi Tringa. “Caspita, siamo
già a settembre del 2021, dev’essere colpa di Tringa”. “Mannaggia, la realtà
non corrisponde affatto alle storie che abitualmente invento pur di convincere
gli altri, è solo e soltanto colpa di Tringa“.”Per la miseria, da troppo tempo
mi comporto in modo dannatamente ottuso, è tutta colpa di Tringa!”. Poi
chiudete gli occhi e fate un respiro profondo. Anche due o tre. I pensieri
frustranti si dissolveranno. Continuate a respirare a fondo, ad occhi chiusi.
Finché vi sentirete leggeri, liberi, sereni. Ma poi, per piacere, riaprite gli
occhi. Non ostinatevi a tenerli chiusi. Va bene, va benissimo, è solo e
soltanto colpa di Tringa. Ma riaprite gli occhi, dico davvero, una volta per
tutte. Prima che sia troppo tardi. Altrimenti rischierete di perdevi quel
briciolo di vita residua che ancora ci resta, intrappolata in questo immenso
azzurro.
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Sula |
Perché il tempo scorre, con i
mesi che si susseguono rapidi e fin troppo silenziosi. Solo piccoli,
piccolissimi sussulti riescono a rianimare la nostra speranza. Che si merita,
almeno ogni tanto, qualche favola a lieto fine. Ne ho scelta per voi una in
particolare, che ormai vi racconto a puntate da aprile nei resoconti mensili,
con alterne vicende, ma della quale solo ora conosciamo l’esito. Grazie
soprattutto ad un attento ed appassionato osservatore, che per l’occasione
chiameremo Paolo Grion.
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Un appassionato osservatore - Foto con Paolo Grion |
La storia è quella dei FRATINI di
Lignano Sabbiadoro. L’osservazione di un adulto in cova ad aprile era bastata a
riempirci il cuore di aspettative ed a far partire un meccanismo di allerta
strategica per salvaguardare il futuro della coppia. Ora, qualcuno dovrebbe
tirare le orecchie a chi, nonostante le foto, in risposta a quell’allerta, è
stato in grado di affermare “Non abbiamo evidenza della presenza della specie
in tale sito”. Tirare le orecchie in senso metaforico, ovviamente. Ma magari
concretamente, visto che i professionisti andrebbero premiati in base al
merito, dal punto di vista economico sarebbe opportuno tirargliele davvero. Pace.
Sorvolando però su questa sventurata vicenda prettamente umana, abbiamo
continuato a vigilare da lontano sulla coppia, senza intrometterci, temendo
tuttavia che in assenza di tutela il disturbo antropico e canino sarebbe stato
eccessivo. Ma abbiamo sottovalutato la loro resilienza e la loro ostinazione. E
grazie a Paolo ora possiamo dirvi serenamente che due giovani FRATINI classe
2021 inizieranno la loro esplorazione dell’Universo a partire proprio dalla
spiaggia di Lignano. Non abbiamo meriti in tutto questo (lungi da noi vantarne
alcuno), ma ci entusiasma veder realizzata la loro impresa. Come dovrebbe
essere per tutti coloro che fanno il tifo per la vita, per il lato positivo, per
la conoscenza (in tempo reale), per il bene, il bello, il buono, l’utile (ed il
dilettevole), indipendentemente dal fatto che chi si adopera per realizzarlo (vi)
stia, come dire, sulle sfere anatomiche meno celesti (se volete, possiamo fare
una piccola pausa per recitare insieme il mantra che abbiamo appena imparato).
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Giovani Fratini - Foto di Paolo Grion |
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Giovane Fratino - Foto di Paolo Grion |
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Fratini - Foto di Paolo Grion |
A proposito di esplorare
l’Universo, a volte capita di imbattersi in creature di cui nemmeno conosciamo
l’esistenza. Che ne so, tipo in una PAVONCELLA CENERINA (o TESTA GRIGIA, non
sappiamo nemmeno come chiamarla). Che però, in questo caso, si ferma prima 1del
confine tra Italia e Slovenia e la sua storia ce la raccontano Domen e Sara (e
Igor e Matteo e Davide…).
http://carniolicum.blogspot.com/2021/08/mega-at-workplace.html
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Pavoncella cenerina - Foto della foto di Igor Maiorano |
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Pavoncella cenerina - digiscoping di Matteo Skodler |
Ma anche in Friuli possono
capitare favole simili. A raccontarcele sono Fabio Zardo (con le sue foto) e
Pier Luigi Taiariol, presidente dell’associazione A.St.O.R.E. – FVG (con le sue
parole e la sua condivisione).https://www.facebook.com/groups/astorefvg/permalink/4498804290165658/
La storia è quella di questa
minuscola e straordinaria candida creaturina, comparsa inaspettatamente il 27
agosto nel laghetto di San Foca (comune di San Quirino, provincia di
Pordenone), sconosciuto specchio d’acqua residuo nell’arsura dei Magredi.
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Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo |
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Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo |
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Falaropo beccosottile - Foto di Fabio Zardo |
Un
FALAROPO BECCOSOTTILE che (sotto le mentite spoglie di un piro piro leucistico)
coglie completamente alla sprovvista l’osservatore, ma gli concede
un’esperienza unica, che solo alcuni di questi fantomatici spiritelli riescono
a donare, riuscendo ogni volta ad emozionarci (e scommetto che Jacopo ed Irene
mi confermerebbero la stessa sensazione).
https://www.facebook.com/groups/30962723492/posts/10159373851553493
E così, tra impercettibili
sprazzi di vitalità dispersi in una silente cosmogonia desertica, si è conclusa
l’ennesima Stagione Calda, per la quale, dopo questo sesto anno, prevediamo un
aggiornamento, sebbene forse in tempi non immediati (in considerazione anche dell’aggiornamento
della check list di riferimento),
magari contemporaneo alla realizzazione dell’Atlante degli uccelli nidificanti
nella provincia di Udine. Stagione Calda che ha visto proprio il calore
protagonista di molte moltissime troppe torride giornate di fila, annientando
le velleità riproduttive di numerose specie e mettendo in crisi (idrica) anche
le creature più stoiche.
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Gabbiano corallino |
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Giovane di Sterna comune |
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Gabbiano reale in sosta su Caretta caretta (Sigh!)- Foto di Paolo Utmar |
Stagione Calda che ha comunque
regalato qualche sorpresa, come quei giovani di FALCO CUCULO che compaiono in
zona sempre più in anticipo, facendo nascere qualche sospetto sulla loro
provenienza, o quello spelacchiato NIBBIO REALE che periodicamente appare sopra
la nostra testa a controllare dall’alto le nostre mosse.
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Falco cuculo |
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Falco cuculo |
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Nibbio reale |
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Nibbio reale |
Alla stregua dei GRIFONI, ormai
presenza ubiquitaria, cielo della città di Udine compreso (se non credete alle
mie parole ed ai miei scatti, mitomane millantatore per professione, dovrete
rassegnarvi alle foto realizzate con il cellulare da Monica (moglie di PiZonta)
a due chilometri e cinque minuti di distanza, nella stessa giornata, giusto per
darvi l’idea della quota a cui questi bestioni ci passano sul capo).
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Grifoni in transito sopra Udine - Foto di Monica |
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Gli stessi Grifoni, sempre sopra Udine |
A proposito di Udine, si stanno
concludendo i lavori di raccolta dati per l’Atlante dei Nidificanti (che
conterrà anche una sezione relativa alla Stagione Calda) che ha portato a
rilevare circa un’ottantina di specie potenzialmente nidificanti, con alcune
scomparse eccellenti, alcuni nuovi acquisti stabili (e talvolta invasivi) ed
alcune sorprese.
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Codirosso comune |
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Codirosso comune |
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Pigliamosche |
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Pettirosso |
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Ghiandaia marina - Foto di Paolo Utmar |
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Picchio cenerino |
Tra queste ultime, qui sotto trovate quelle che forse sono la
prima documentazione ufficiale della riproduzione del TUFFETTO in comune di
Udine. Chissà quante volte si è già riprodotto a nostra insaputa. Ed è quello
conta davvero, non il nome di chi se ne è accorto ed ha scattato queste foto,
soprattutto se la conoscenza (spesso nemmeno condivisa) non ha poi alcun valore
sulla tutela delle singole specie. Vogliamo provare a cambiarla questa ostinata
mentalità, o vogliamo continuare a concentrarci sul nostro ego? Ok, ripetiamo
insieme il solito mantra…
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Pulli di Tuffetto |
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Pulli di Tuffetto |
Restando in tema di TUFFETTI,
anche Paolo (Utmar) ci racconta una storia. Vi ricordate di Atreyu e del
cavallo Artax nella Palude della Tristezza? No, scusate, faccio di nuovo
confusione, erano Paolo ed il cavallo Oxalis nel Bojon de Pizzin di Fiumicello.
Ecco le parole di Paolo. “Forse la storia
più strana è quella dei TUFFETTI. Ben 2 coppie (un adulto con 4 e poi 3, nella
foto, ed una coppia con 1) nel Bojon de Pizzin a Fiumicello dove è finito il
cavallo in luglio, esattamente nello stesso punto. L’adulto, visto solo uno, ha
costruito una piccola piattaforma dove spesso sosta con i pulli, assolutamente
non l’ex nido perché in quel punto si sono agitati per 2 ore il povero Oxalis
ed il sottoscritto.”
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Pulli di Tuffetto su zattera galleggiante - Foto di Paolo Utmar |
Restando invece in tema di
pubblicazioni passate, presenti e future, a fine agosto è stato presentato al
pubblico l’Atlante degli Uccelli Nidificanti in FVG realizzato da A.St.O.R.E
FVG, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Udine
https://www.facebook.com/groups/astorefvg/permalink/4491785290867558/
testo di cui avevamo già trattato
su questo blog nel mese di aprile
https://tringa-fvg.blogspot.com/2021/04/resoconto-mensile-tringa-aprile-2021.html
Per gli interessati, dal Museo di
Udine ci fanno sapere che presso di loro sono ancora disponibili alcune copie. Si
tratta di un lavoro notevole e davvero complesso che offre possibili confronti
con la situazione attuale, a distanza di poco meno di dieci anni dalla raccolta
dati (2008-2013) con numerosi spunti di riflessione non tanto in relazione alla
distribuzione delle specie quanto piuttosto alle considerazioni quantitative.
Purtroppo, ad oggi 2021, la situazione non è affatto così rosea come ipotizzato
nelle valutazioni realizzate in quegli anni, soprattutto riguardo a buona parte
dei passeriformi. Certo, generare delle stime a tavolino, per quanto lodevole,
non è mai facile (ci sarà un’appendice proprio su questo argomento nell’Atlante
del comune di Udine) e corre il rischio di non avere un concreto valore
scientifico, soprattutto quando si parte da un lavoro di raccolta dati prettamente
qualitativo, rischiando così di creare un possibile abisso tra la realtà ed i
numeri sulla carta, soprattutto in anni come questi in cui il cambiamento può
essere rapido e drammatico. Per alcune specie in particolare, per le quali
vengono riportate stime di migliaia di coppie (potrei citarvi l’organetto, ma
il discorso vale per molte altre), i valori si scontrano con la consapevolezza
di chi quotidianamente percorre il nostro territorio e testimonia che alcune di
queste specie (già rare a quei tempi) sono pressoché scomparse, riproducendosi
forse con singole coppie sperdute, tanto da non essere contattati per mesi o
anni nella nostra regione, nonostante le perlustrazioni mirate. Ma non dobbiamo
abbatterci. Queste considerazioni devono solo spronarci a continuare ad essere
sentinelle sul campo, vigili testimoni della realtà concreta e della
condivisione in tempo reale delle conoscenze, confidando che questo possa
essere percepito da chi ha il potere (limitato, davvero molto limitato) di
frenare questo ormai palpabile e generalizzato tracollo. Con il cielo che
insiste a mandare in suoi segnali anche in questo mese, continuando a far sgorgare
le sue lacrime sottoforma di pesci (con Codroipo che si conferma epicentro del
cataclisma).
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Piovono pesci - Foto di Paolo Zonta |
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Residuo ittico di provenienza astrale - Foto di Paolo Zonta |
Frammisti ai pesci, gli scrosci
di pioggia violenta hanno contribuito poi a trascinare agosto verso l’autunno,
introducendoci in quel periodo migratorio che dovrebbe prendere il nome di
“Tutto è dappertutto” ma che da qualche anno siamo stati costretti a denominare
“Niente è dapperniente”. E così ci dobbiamo accontentare di quanto questa
scarsa migrazione ci offre. Piccoli passeriformi sperduti tra i cespugli, tra i
quali solo le BALIE NERE (con sporadici intrusi DAL COLLARE) sembrano avere il
coraggio di continuare a manifestarsi in gran numero, lasciandosi controllare
coda e sottocoda (alla ricerca di improbabili rarità CAUCASICHE).
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Luì bianco |
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Forapaglie comune
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Balia nera |
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Balia nera |
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Balia nera |
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Balia nera, dettaglio del sottocoda |
Veleggiatori ed uccelli acquatici
smarriti e randagi, rapaci piccoli e grandi (con ALBANELLE PALLIDE che sfuggono alla mano lesta fotografica dei LucaReds di turno) alla ricerca delle loro rotte
migratorie (ok, l’AQUILA DI MARE non vale, ma fa sempre la sua porca figura).
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Voltolino - Foto e video di Luciano Silei |
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Cicogne nere - Foto di Paolo Utmar |
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Mignattaio |
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Sgarza ciuffetto |
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Marangone minore |
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Marangone minore |
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Aquila di mare - Foto di Silvano Candotto |
Piccoli limicoli vagabondi,
confidenti, curiosi…
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Gambecchio nano - Foto di Paolo Grion |
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Gambecchio nano - Foto di Paolo Grion |
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Gambecchio comune - Foto di Marta Trombetta |
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Piovanello tridattilo - Foto di Paolo Grion |
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Voltapietre |
A proposito di piccoli limicoli
vagabondi, sono iniziati i pellegrinaggi di Bruno (accompagnato da Colombo il
Viaggiatore), Gabriele e Marta alla ricerca dei PIVIERI della brughiera, quei
folletti TORTOLINI che stentano ancora a scegliere le nostre vette montane come
territorio di sosta, ma che quando compaiono ci regalano inevitabilmente un
sorriso. Molte volte tuttavia le cime riservano soltanto silenzio, solitudine ed
una nebbia diffusa che nasconde i meravigliosi (ma desolati e desolanti) panorami.
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Nebbia sul monte Dimon - Foto di Marta Trombetta |
Condizioni meteo ideali per TOR… narsene a letto, con la risicata soddisfazione
di aver stanato l’ultimo giovinastro di CODIROSSONE o quelle due sperdute
ALZAVOLE in sosta nel laghetto montano…
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Codirossone - Foto di Marta Trombetta |
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Alzavole in un laghetto alpino - Foto e video di Marta Trombetta |
Così, spesso, ci tocca
concentrarci su passatempi alternativi, soffermarci sui dettagli, su quegli
elementi che, unendo l’utile al dilettevole, possono fornirci qualche
informazione in più sullo straordinario mondo che ci circonda, del quale
riusciamo a comprendere solo un tassello alla volta, un anello alla volta, in
questa infinita (augurandoci che davvero lo sia) catena di cicli vitali. Un
Anello alla volta.
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Gabbiano corallino giovane, anello non letto - Foto di Paolo Grion |
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Gabbiano comune inanellato in Ucraina nel 2017 - Foto di Paolo Grion |
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Gabbiano comune inanellato a Bratislava - Foto di Paolo Grion |
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Gabbiano corallino inanellato in Ungheria nel 2009 - Foto di Paolo Grion |
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Beccapesci ZLZ |
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Marangone minore N22 |
Oppure diventiamo nottambuli,
come Tommaso e le truppe cammellate (Pietro e Francesco), che percorrono le
strade della notte, alla ricerca di quei TITONIDI sempre più rari (sigh!) ma
intercettando piccoli e grandi intrusi, dal FORAPAGLIE MACCHIETTATO al SUCCIACAPRE…
allo SCIACALLO DORATO (Video di Tommaso Zamò).
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(Fu) Barbagianni - Foto di Paolo Utmar |
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Forapaglie macchiettato - Foto di Pietro & Francesco & Tommaso Zamò |
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Succiacapre - Foto di Pietro & Francesco & Tommaso Zamò |
Potremmo aprire qui la piccola parentesi
periodica sui mammiferi e sulle specie alternative sulle quale concentrarci al
posto degli uccelli (più di qualcuno ci ha suggerito di dedicarci agli
invertebrati, prima che scompaiano anche loro…), evitando di chiuderci a RICCIO
nella nostra interiorità, rinunciando a qualsiasi residuo contatto con l’Universo
(magagne psicofisiche, lavorative, familiari permettendo, che non ci hanno
concesso nei giorni scorsi nemmeno di incontrare gli ospiti pugliesi (ciao
Marco!) in trasferta in territorio friulano…).
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Riccio europeo |
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Ghiri - Foto di Paolo Utmar |
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Scoiattolo comune europeo (anche nel video di Gabriele Zamò) |
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Caprioli |
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Volpe |
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Volpe in RNR Foce Isonzo - Foto di Paolo Utmar |
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Ululone ventre giallo |
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Ululone ventre giallo |
Oppure dobbiamo rassegnarci ad
abbandonare la Terra. Almeno quella ferma, per ora. Ed esplorare il pelago.
Alla ricerca di novità e mostri marini, vicini o vicinissimi, distanti o
distantissimi. Interrogandoci su quali siano le loro intenzioni, dove siano
nati, dove siano diretti…
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Sula |
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Sula |
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Sula |
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Beccapesci |
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Beccapesci |
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Mignattino comune |
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Mignattino comune |
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Sula |
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Sula, immaturo |
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Sula, immaturo |
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Orchetto marino |
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Berte minori - Foto di Paolo Utmar |
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Marangone dal ciuffo - Foto di Paolo Grion |
E con un briciolo di autoironia,
vi regaliamo qualche ignobile scatto rubato durante il “making
of” di questa improvvisata navigazione (video di Matteo De Luca)…
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Sistemazione cartelli Divieto di Accesso RNR Foce Isonzo - Foto con Matteo De Luca |
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Leone di mare dalla criniera inguardabile - Foto di Marta Trombetta |
Arrivati alla fine di questa
sconclusionata narrazione, vi lascio con un enigmatico fotogramma, il nostro
Quiz di Agosto. Al solito, una settimana di tempo per le risposte
(eventualmente nei commenti oppure scrivetemi privatamente a capitanotj @
gmail.com) prima di fornirvi la soluzione. Potrebbe non essere difficile, ma se
non riuscite a risolverlo non crucciatevi. E ripetete il mantra!
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Foto Quiz Agosto 2021 |
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Soluzione Quiz Agosto 2021- PICCHIO NERO tra i picchi montani |
se ogni mese non ti ho mai detto grazie per questi report sappilo...è solo colpa di TRINGA
RispondiEliminaMa i quiz qualcuno li indovina ?
RispondiElimina"Solo i coraggiosi" (cit.) ;)
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