mercoledì 30 aprile 2025

Resoconto Mensile Tringa - Aprile 2025

 

Da dove partiamo stavolta? Proviamo a partire direttamente da casa, senza pensarci due volte. E dove andiamo? Andiamo dove l’Anima incontra l’Universo, ovunque si trovi, per ciascuno di noi, questo chimerico punto. Non dobbiamo avere paura di affrontare questo viaggio, anzi, inevitabilmente una buona dose di adrenalina ci terrà costantemente all’erta, tendendo i nostri sensi al limite delle loro possibilità. Cosa ci attendiamo da questa avventura? Tutto. Inutile negarlo. Davvero. Tutto. Qualunque cosa questo significhi per ognuno di noi. Un intimo segreto che non siamo disposti a svelare. Ci limitiamo a definire così le nostre aspettative. Tutto, e basta. Con un’ovvia conseguenza, già lo sappiamo. Tutto non sarà mai abbastanza. Non sarà mai nemmeno lontanamente abbastanza. Sarà che questa consapevolezza ci pervade nel momento esatto in cui la scarica di adrenalina si esaurisce. Sarà che la stanchezza costringe le nostre gambe a rallentare, fino a fermarsi. Sarà che il vento persistente da nord si oppone ostinatamente alla realizzazione della nostra missione. Sarà che il nostro Tutto si è trasformato definitivamente in un Miraggio. Sarà che l’Universo ci è entrato nell’Anima forse un attimo troppo presto e il Tutto intorno è apparentemente scomparso. Cosa ci resta a questo punto? Ci resta un’illusione. Una. Piccola. Illusione. E siamo disposti a chiamarla sorriso. Un piccolo sorriso. Un piccolo piccolissimo Pallido sorriso. Occidentale?

 

Canapino pallido (occidentale?) - Lampedusa - Foto di Pietro Zamò

C’è poco da fare. Per diversi di noi le isole Pelagie rappresentano proprio quella linea di confine tra l’essenza corporea e l’Infinito, con i suoi famelici tentacoli che si aggrappano tenacemente ad ogni nostro effimero tentativo di resistere. Puntualmente ci lasciamo trascinare inermi e sbandati al seguito del suo volere e a nulla vale essere andati a rintanarsi all’altro capo del mondo per sfuggire a questo destino.

 

La Maina bandiera dell'altro mondo - Foto di Simone Scognamiglio

Ma questo è solo uno dei sintomi e nemmeno il più severo. Soffriamo di quella che potete tranquillamente chiamare “Malinconia migratoria”. Un tempo l’avreste chiamata “Irrequietezza”. Di quel tempo ormai non ci resta che un vago ricordo. E proprio a causa di questo vago ricordo nel mese di aprile ci ritroviamo puntualmente a vagare con gli occhi sbarrati attraverso il deserto, controllando sotto ogni pietra, ogni sasso, ogni granello di polvere e sabbia, nella speranza che i residui viaggiatori siano sopravvissuti e si celino al nostro sguardo nascosti da una microscopica ombra. E il miracolo, ogni anno, si ripete. Difficile anche solo da immaginare, ma per una inspiegabile calamità magnetica, nel punto preciso in cui abbiamo deciso di intitolare un riquadro di terra a loro nome, i nostri amici fantasmi compaiono e si fanno trovare nel giorno esatto in cui abbiamo il sentore che li troveremo. Prima uno, solitario, che ci illude ma lesto scompare.

 

Piviere tortolino - Foto di Paolo Zonta

Poi cinque. Forse sette. O sono nove?

 

Pivieri tortolini - Foto di Matteo Skodler

In poche ore diventeranno sedici. Poi sette. Poi di nuovo uno e poi di nuovo sette, ma a chilometri di distanza, sempre in alcuni di quei piccoli riquadri di terra intitolati a loro. I campi dei Tortolini. Dove ad ogni aprile (a volte addirittura a marzo) fioriscono dalle rocce come rossi germogli, quest’anno almeno venticinque. E la domanda è sempre la stessa: possibile che fioriscano solo qui?

 

Piviere tortolino - Foto di Matteo Skodler

Piviere tortolino



Intorno a loro, quasi sempre, il deserto di terra e pietre. Occasionali comparse solitarie assumono forme a volte davvero simili (e ingannevoli), a volte luminose, rilucenti e completamente differenti.

 

L'inganno del Piviere dorato

Gabbiano reale nordico - Foto di Matteo Skodler

Mix con Zafferano H202X

Zafferano scuro scuro - Foto di Paolo Zonta

La luccicanza della Pavoncella - Foto di Flavio Consonni

A volte addirittura bizzarre. Anche per il nome che portano. Voglio dire “Pernice di mare”. Ma vi pare? In mezzo ad un campo arato. Pernice di mare de che?

 

Pernice di mare - Foto di Matteo De Luca

Pernice di mare - Foto di Matteo De Luca

Pernice di mare in terra arata



Sono queste sorprese che ci danno la spinta a proseguire la nostra estenuante (spesso irrimediabilmente vana) ricerca. Sotto ogni pietra, sotto ogni zolla di terra, a volte dietro ogni stelo d’erba.

 

Corriere piccolo - Foto di Stefano Sava

Corriere piccolo - Foto di Simone Scognamiglio

Pernice rossa - Foto di Bruno Delbianco

Fagiano comune - Foto di Stefano Sava

Dietro ogni stelo d’erba. Sul serio. So che potreste pensare che si tratta soltanto un modo di dire e che non avete alternative se non crederci sulla fiducia. No. Dietro ogni stelo d’erba significa, alla lettera, testualmente, dietro ogni stelo d’erba. Controllate pure.

 

Dietro ogni stelo d'erba (prima) - Foto di Matteo Skodler

Cosa notate? Niente? Volete un ingrandimento? Ok, solo un attimo di pazienza. Adesso vi facciamo vedere l’ingrandi… ops, mannaggia!

 

Croccolone (dopo) - Foto di Matteo Skodler

Croccolone (dopo) - Foto di Matteo Skodler

D’accordo, con questa abbiamo davvero esagerato. A rovistare dietro ogni singolo filo d’erba sotto la pioggia invano per le ore successive intendo. Niente da fare.  Ci dobbiamo accontentare di altri fili d’erba.

 

Pispola golarossa

Perché la migrazione assume forme, dimensioni e colori diversi, tra zolle di terra, steli d’erba e fiori.

 

Pispola golarossa

Pispola golarossa

Calandro

Culbianco - Foto di Marta Trombetta

Culbianco - Foto di Marta Trombetta

Cutrettola - Foto di Flavio Consonni

Cutrettola - Foto di Stefano Sava

Stiaccino - Foto di Stefano Sava

Stiaccino - Foto di Simone Scognamiglio

Può cercare di nascondersi tra foglie e rami.

 

Sterpazzolina - Foto di Matteo Skodler

Bigiarella - Foto di Matteo Skodler

Sterpazzola - Foto di Stefano Sava

Sterpazzola - Foto di Flavio Consonni

Luì verde - Foto di Simone Scognamiglio

Prispolone - Foto di Simone Scognamiglio

Pigliamosche - Foto di Simone Scognamiglio

Balia dal collare - Foto di Matteo Skodler

Balia nera - Foto di Matteo Skodler


Balia nera (presente!) - Foto di Simone Scognamiglio

Balia nera - Foto e video di Ivano Candon



O mettersi in mostra su posatoi esposti in piena vista.

 

Stiaccino - Foto di Bruno Delbianco

Culbianco canterino di pianura - Foto di Paolo Zonta

Monachella (d'oltre confine) - Foto di Matteo Skodler

Averla piccola - Foto di Stefano Sava

Averla capirossa - Foto di Simone Scognamiglio

Cuculo - Foto di Simone Scognamiglio

Cuculo - Foto di Paolo Zonta


Ghiandaia marina - Foto di Bruno Delbianco

Upupa - Foto di Bruno Delbianco



Fin qui tutto normale, più o meno, anche quando gli ospiti in bella vista sul posatoio sono di quelli che ti aspetteresti altrove, che ne so, in montagna tipo, oppure in mezzo alla laguna…

 

Merlo dal collare di pianura - Foto di Paolo Zonta

Chiurlo piccolo di vigneto - Foto di Giorgio Andrea Avanzo

… anche quando, in nostra presenza, si comportano in modo tutt’altro che professionale, magari mettendosi in pose bizzarre o addirittura rigurgitando gli scarti del cibo appena digerito… (sebbene in effetti questo in alcune culture possa essere considerato gesto di apprezzamento).

 

Sparviere dopo la doccia - Foto di Marta Trombetta

Falco pescatore (prima) - Foto di Ivano Candon

Falco pescatore (durante e dopo) - Foto di Ivano Candon

I problemi cominciano quando i soggetti che ci diamo la briga di osservare, per quanto esposti sui loro posatoi, mettono a dura prova le nostre capacità di riconoscerli. Ce li avete presente i Grilleppi? Ecco, questa è la stagione loro. Vi facciamo omaggio di un piccolo campionario di modelli standard, tutti gli altri ce li teniamo per i nostri incubi notturni.

 

Grillaio - Foto di Paolo Zonta

Grillaio

Grillai (gemelli diversi)

Grillaio e Grillo - Foto di Paolo Zonta

Che poi sarebbe anche la stagione delle Albanellesp. Anche loro, altro tormento. Sui maschi potremmo anche sorvolare (o farci sorvolare da loro), senza alcun intento sessista, chiaramente.

 

Albanella pallida - Foto di Matteo Skodler

Albanella minore - Foto di Matteo Skodler

Albanella minore - Foto di Simone Scognamiglio

Che poi, più o meno… Nel senso che non tutti i maschi (si può ancora dire maschi?) sono disposti a rivelarsi per quello che sono.

 

Albanella minore "dal cappuccio"

Tutto il resto, quasi sempre, è pura fantasia al femminile.

 

Albanella minore - Foto di Bruno Delbianco

Albanella minore - Foto di Paolo Zonta

Albanella minore versione "galliforme"

E dunque, sospirare e alzare gli occhi al cielo?

 

Falco pescatore - Foto di Flavio Consonni

Falco pescatore - Foto di Marta Trombetta

Nibbio reale - Foto di Angelo Formentin

Ma si, suvvia, prendiamoci una piccola pausa. Solo il tempo di perderci a contemplare l’eleganza e le acrobazie di questi ospiti alati. Prima i grandi.


Nibbio bruno - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio bruno - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio bruno & reale - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio bruno & reale - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio bruno & reale - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio reale - Foto di Paolo Martinelli

Nibbio reale - Foto di Paolo Martinelli

Aquila reale - Foto di Paolo Martinelli

Aquila reale - Foto di Paolo Martinelli

Grifone - Foto di Paolo Martinelli

Grifone - Foto di Paolo Martinelli

Poi i più piccini (anche qui, si fa per dire).

 

Chiurli piccoli - Foto di Flavio Consonni

Sterna maggiore - Foto di Matteo De Luca

Mignattino alibianche - Foto di Matteo Skodler

Rondone maggiore - Foto di Bruno Delbianco

Rondine rossiccia - Foto di Stefano Sava

Rondine rossiccia - Foto di Bruno Delbianco

Rondine rossiccia - Foto di Flavio Consonni

Fine della pausa. Torniamo con i piedi per terra. Anche perché è tempo di rimboccarsi le maniche (o rimbeccarsi, forse) e mettersi al lavoro per costruire casa (anche con la terra).

 

Rondine - Foto di Paolo Zonta

Balestruccio - Foto di Paolo Zonta

Cappellaccia - Foto di Matteo Skodler

Calandrella - Foto di Matteo Skodler

Merlo acquaiolo - Foto di Stefano Sava

Fanello - Foto di Paolo Zonta

Cardellino & Fanello - Foto di Paolo Zonta

Cardellini - Foto di Paolo Zonta


Alcuni quella casa, come ogni anno, la costruiranno con la sabbia e poco altro. Non avranno difese contro l’invadenza umana, se non la loro resilienza e, forse, la nostra dedizione (quella che cerca di centellinare le poche forze disponibili dedicandole alla tutela, quella vera, piuttosto che a ciondoli e fronzoli).

 

Invadenza umana & Edredoni - Foto di Matteo De Luca

Appena oltre il confine... - Foto di Matteo De Luca

Gli ospiti della Spiaggia del Fratino

Fratino in cova (con un recinto in dono)

Quelli che trovano il nido e lo proteggono con un recinto...

Per alcuni ci saranno case fatte di roccia (o di mattoni?) talvolta in luoghi insoliti e inaspettati.

 

Corvo imperiale di bassa pianura - Foto di Bruno Delbianco

Passero solitario pordenonese - Foto di Sandro Marescutti

Rondine montana - Foto di Bruno Delbianco

Altri cercheranno riparo negli ultimi rifugi tra le fragili cannucce…

 

Morette tabaccate - Foto di Matteo De Luca

Tarabusino - Foto di Matteo De Luca

Basettino - Foto di Matteo De Luca

… magari soltanto per una breve pausa nel loro lungo viaggio.

 

Schiribilla - Foto di Stefano Sava

Schiribilla - Foto di Stefano Sava



E poi ci sono quelli che anche per quest’anno cercheranno di affittare la loro solita stanza in uno dei condomini più economici disponibili sul mercato, costringendoci a curiosare da lontano per contarli quando si affacciano ai loro balconi.


Marangone minore - Foto di Matteo Skodler

Airone guardabuoi - Foto di Stefano Sava

Sgarza ciuffetto - Foto di Bruno Delbianco


Airone rosso - Foto e video di Paolo Zonta


Ci saranno tutti anche quest’anno? Ci saranno ospiti nuovi come l’anno scorso?

 

Mignattaio - Foto di Flavio Consonni

Mignattaio - Foto di Matteo Skodler

Mignattaio & Pesciolino


A volte, nella promiscuità di questi condomini, potrebbero nascere delle relazioni ambigue e metterci nelle condizioni di dover valutare se il frutto di queste interazioni è soltanto una colorata variante o se è davvero una chimera ibrida.

 

Airone cenerino x rosso ? - Foto di Stefano Sava

Airone cenerino x rosso ? - Foto di Stefano Sava

A proposito di interrogativi, è arrivato il momento di tuffarci a testa bassa nel quiz mensile. La risposta tra una settimana.

 

Quiz - Foto di Matteo Skodler

Soluzione Quiz - Albastrello - Foto di Matteo Skodler

Come al solito, non tutti saranno disposti a tuffarsi.

 

Emys apnea - Foto di Matteo Skodler

Ci sarà di sicuro qualcuno che non sarà disposto a mettersi in gioco, preferendo restare all’asciutto nel suo comodo piedistallo.

 

Cavaliere d'Italia - Foto di Matteo Skodler

Qualcuno invece sarà disposto a sporcarsi le mani (anzi, le zampe) nel tentativo di trovare una soluzione (ai suoi problemi quotidiani).

 

Mix con Cinghiale - Foto di Matteo Skodler

Nutria bianca - Foto di Bruno Delbianco

Casarche - Foto di Matteo De Luca

Totano moro - Foto di Matteo Skodler

Albastrello - Foto di Matteo De Luca

Gambecchio nano - Foto di Matteo De Luca

Da solo o in buona (e bizzarra) compagnia.

 

Eravamo 4 Tringa al mar (stagnatilis, flavipes, erythropus, nebularia)


Salvo poi arrossire interamente per la vergogna di aver sottovalutato il problema (per nulla banale, soprattutto a distanza, dell’identificazione di sé stesso) e cercare nascondiglio in mezzo ad una truppa schierata di commilitoni.

 

Trova il Limnodromo pettorossiccio (difficile)

Trova il Limnodromo pettorossiccio (medio)

Trova il Limnodromo pettorossiccio (facile)


Che poi, arrossire va bene, ma addirittura morire di vergogna? In mezzo ad una strada o nel più sperduto angolo tra i monti…


Quel che resta del Barbagianni
 
L'ultimo Gallo cedrone - Foto di Matteo Skodler

No, davvero. Già siete in pochi. Cercate di tenere duro e sopravvivere. Alla vergogna e a tutto il resto. Soprattutto sui monti.

 

Merlo dal collare - Foto di Matteo Skodler

Civetta nana - Foto di Matteo Skodler

Francolino di monte - Foto di Matteo Skodler

Che di insidie, piccole e grandi, nel mondo ce ne sono fin troppe.

 

Gatto selvaggio - Foto di Matteo Skodler

Gatto selvaggio - Foto di Matteo De Luca

Volpe affamata - Foto di Paolo Zonta

Volpe verso casa - Foto di Bruno Delbianco

Volpacchiotti sfuocati - Foto di Bruno Delbianco

Ma non è il caso di fasciarsi la testa (in anticipo) e rinunciare a prendere impegni. Ve ne proponiamo qualcuno, per maggio intanto…

 



… Compreso un promemoria (e un amarcord) per quelli che nel fine settimana del 3 e 4 maggio hanno voglia di partecipare all’Urban Bird Blitz Tringa FVG…


https://tringa-fvg.blogspot.com/2024/05/tringa-urban-bird-blitz.html

 

Ma visto che ci siamo, anche per luglio.

 



E vi salutiamo, al solito, con un invito. Il solito, umile, invito. Mettete da parte l’importanza personale. Respirate e sorridete. Aprite gli occhi, le orecchie e il cuore. E lasciatevi meravigliare, finché siete in tempo, dall’Universo che ogni mese ci dona i suoi gioielli. Da soli o insieme a noi.






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