mercoledì 1 ottobre 2025

Resoconto Mensile Tringa - Settembre 2025

 

E’ come quella storia del Drago Invisibile. Nella mia cantina c’è un Drago Invisibile. E’ invisibile, per definizione, non lo potete vedere, ma vi assicuro che c’è. Solo io posso vederlo. Credo che la Disney quasi cinquant’anni fa ci abbia fatto un film, ma è un Drago che esiste da millenni, nel tempo gli hanno dato nomi diversi. Dovete accontentarvi di vederlo attraverso i miei occhi. Oppure continuare a osservarmi con i vostri, compassionevoli, che rivelano il vostro scetticismo e la vostra incredulità. Non esistono prove empiriche per dimostrarne l’esistenza, ma se vi rilassate un attimo, giusto il tempo di lasciarvi andare, liberandovi delle frustrazioni, delle paranoie, delle ansie, dai pensieri… Ecco, per un attimo potreste fare un tentativo. Cosa vi costa? Chiudete gli occhi, scendete le scale della cantina, entrate nelle profondità del vostro animo. Non serve aprire gli occhi durante questo viaggio. Non serve accendere la luce. Tanto il Drago è Invisibile, giusto? Ora, giunti nel punto più oscuro della vostra profondità interiore, aprite gli occhi del vostro cuore. Ditemi, cosa vedete?

 

Il Succiacapre, versione Drago Invisibile - Foto di Stefano Sava


Ecco. Questa cosa del Drago Invisibile mi ha sempre affascinato, come la migrazione. Anche quella, ormai, è una sorta di Drago Invisibile, o quasi. Ma qualche piccolo, piccolissimo segnale della sua esistenza riusciamo ancora a percepirlo. Certo, anche in questo caso ci vuole un briciolo di ingenuità, di incoscienza, di passione, di cuore e di “cieca ottusa ostinazione” (come ci insegna saggiamente il MISC). Proveremo a fornirvi dei fragili esempi di tutto questo. Cominciamo da una specie iconica, che dalla seconda metà di agosto transita, con cocciuta puntualità, in siti storicamente noti sulle nostre montagne. O almeno così si tramanda da generazioni. Se non fosse che in FVG questi siti storici montani scarseggiano. O forse scarseggiano gli osservatori cocciutamente puntuali e gli appuntamenti con questa iconica specie sfumano. Avete capito di chi stiamo parlando o è meglio se vi facciamo un (realistico) disegnino?

 

Piviere Tortolino - Foto di Paolo Zonta

Già, proprio lui. Il PIVIERE TORTOLINO. Bene. Sui monti del FVG potremmo andare a cercarlo anche tutti i giorni, trovando altri gradevoli ospiti alati, ma non lui… [Video di Matteo De Luca, sia Gallo Cedrone che Fagiani di Monte]

Organetto delle rocce

Pernice (non proprio) bianca






E allora cosa possiamo fare? La leggenda dei punti magnetici del FVG ve l’abbiamo raccontata in più occasioni. Alcuni di questi punti attirano i Tortolini. Uno si trova a Codroipo (Ud), poco distante dalla casa di PiZonta. All’inizio di settembre, per motivi contingenti, il PiZonta, impossibilitato temporaneamente a esplorare i dintorni di casa, suggerisce di tenere monitorato il suddetto punto magnetico, un campo insignificante posto nel mezzo di sconfinati coltivi che per motivi ignoti durante l’estate era stato trascurato da qualsiasi intento agricolo e, anzi, negli ultimi tempi era stato sgomberato al punto da trasformarsi addirittura in una sorta piattaforma di atterraggio. A quale scopo? Forse qualche ignota entità aveva deciso di attrezzarlo per l’arrivo del nostro piccolo invisibile Drago? Giammai. Il primo sopralluogo svela l’enigma. L’area si popola di bandiere, tende, striscioni… si trasforma nel palco per migliaia di persone pronte ad ammirare da quel medesimo campo lo spettacolo delle Frecce Tricolori. Altro che piccoli invisibili Draghi, siamo arrivati troppo tardi…

 

Il grande spettacolo (per molti, ma non per tutti) - Foto di Paolo Zonta

O forse no? Il PiZonta non è affatto convinto. Ostinato è ostinato a sufficienza. Appena riesce a liberarsi dei vincoli che lo tengono intrappolato e lontano dal suo punto magnetico preferito fa la sua mossa. E’ il 12 settembre. E qualcuno in mezzo al campo è lì ad aspettarlo. Non un aereo. Non una folla di esseri umani. Nemmeno i resti della loro baldoria. No. Solo una piccola meravigliosa creatura. Puntuale all’appuntamento con il suo amico del cuore.

 

Piviere Tortolino, e uno - Foto di Paolo Zonta

Guardatelo bene, questo stupendo PIVIERE TORTOLINO. Guardatelo bene. Non ve lo dico perché è stupendo. Non ve lo dico perché è meraviglioso. Non ve lo dico perché è affascinante. Ve lo dico perché questo fantasmino si fermerà nel medesimo campo anche il giorno dopo, per esibirsi sotto gli occhi di PiZonta e di Flavio (Consonni), fino a sera. Ve lo dico perché questo medesimo folletto verrà segnalato anche il giorno successivo da Lele (Zanutto) e Maurizio (Bertoni) [segnatevi questo nome]. Ve lo dico perché questo medesimo … o forse no? Vi avevo detto di guardarlo bene, giusto? L’avete guardato bene? Sì? Allora guardate bene questo.


Piviere Tortolino, e due - Foto di Paolo Zonta

Cosa vedete? Non so voi, ma io ci vedo un segnale evidente dell’esistenza del Drago Invisibile. Perché da un giorno all’altro due differenti PIVIERI TORTOLINI si sono dati nottetempo il cambio nel medesimo campo. “Ho finito il mio turno, resta tu a intrattenere questi curiosi”. Non sentite un brivido leggero? Non sentite il piccolo tarlo che si insinua tra i vostri pensieri e vi sussurra “Ma non è che quella storia del Drago Invisibile…. No, no, non può essere…”

 

Sono io, il Drago Invisibile


Non può essere. D’accordo. Allora restiamo ad aspettare. Nel medesimo campo. Per giorni. E niente. Non succede assolutamente niente. Dal 14 settembre il campo resta deserto. O meglio, disertato. Dai nostri piccoli draghi invisibili. Qualche altro ospite saltellante se vi impegnate riuscite a scovarlo.

 

Culbianco - Foto di Paolo Zonta

Potete anche provare a perlustrare i dintorni perchè “non si sa mai, magari si è nascosto nei paraggi…”, ma troverete solo altri invisibili e mimetiche creature.

 

Occhioni (aperti, per vederli) - Foto di Paolo Zonta

Ma voi siete testardi. E ostinati. Vi date il cambio con altri spettatori. E una sera, quasi per caso, il 28 di settembre Maurizio (Bertoni) [di nuovo lui] vi rivela che una “piccola bestiolina camminatrice lontana” si è nuovamente insediata nel vostro campo. E la mattina del 29 settembre cercate, e cercate, e cercate…


Trova il Piviere Tortolino - Foto di Paolo Zonta

Lo vedete? E’ il nostro Drago Invisibile. Anzi, è il Drago Invisibile di PiZonta. Io ci ho messo minuti, lunghi lunghissimi minuti, anche se ero al suo fianco e guardavo esattamente dove stava guardando lui, prima di mettere a fuoco il suo Drago. Cosa è più facile da credere, che il Drago si sia nascosto per due intere settimane in un campo rasato a zero o che il terzo Drago Invisibile di questa migrazione si sia fatto trovare nel punto giusto al momento giusto per sorprenderci una volta ancora?

 

Piviere Tortolino, e tre - Foto di Paolo Zonta

Volete anche il colpo di scena finale? E’ la sera dell’ultimo giorno di settembre. E il nostro prode Maurizio (Bertoni), un attimo prima del tramonto, perlustra il solito campo e le sue immediate pertinenze. Niente, niente, niente… per tutto il giorno. Poi, all’improvviso, i Draghi Invisibili sono 4, nascosti tra le stoppie… E’ atterrata una nuova astronave.

 

Piviere Tortolino, e quattro! - Foto di Maurizio Bertoni

C’è un Filo, un Filo altrettanto Invisibile, che lega questi piccoli Draghi al nostro destino. Non solo a Codroipo. Ci sono altri punti magnetici in FVG. Per esempio ce n’è uno ad Aquileia (Ud). Un pochino più dispersivo di quello di Codroipo, per lo meno perché ci sono più zolle da usare come nascondiglio. E perché negli stessi campi, con la burrasca, i Tortolini non sono gli unici Pivieri che possono presentarsi all’appello.

 

Pivieressa nei campi (che si finge Piviere)

Con la burrasca, nel vero senso della parola. E allora dovete essere davvero ostinati. Trascurare le minacciose nubi e le allerte meteo che minacciano la vostra trasferta e dirigervi imperterriti verso il vostro appuntamento. Ne avevate uno in calendario per l’11 settembre, ma i campi erano talmente allagati che, anche se ci fosse stato, il vostro Drago Invisibile sarebbe annegato. Il secondo appuntamento in calendario è fissato per il 23 settembre. Di ogni anno dispari. E voi correte (rispettando i limiti di velocità, ovviamente) ma correte, correte, correte per arrivare prima del diluvio nel punto prefissato per l’incontro. E ci arrivate. A quel campo di zolle. Dove le pavoncelle si nascondono lasciandosi sfuggire solo un ciuffo qui e uno là. Dove le Pivieresse si mescolano ai Pivieri dorati e ai combattenti, oltre a qualche altro improbabile intruso. Ma voi siete testardi e sapete che in quel campo di zolle si nasconde un Drago Invisibile. Lo sapete. Con tutto il cuore. E quando lo inquadrate un enorme sorriso si riempie di lacrime. O forse non sono lacrime. Forse è solo l’infernale diluvio che inizia.

 

Piove, il Tortolino non si muove


E sotto il diluvio restate in due. Imperterriti. Anche se il disintegratore di nuvole per questa volta non ha funzionato pazienza. Davvero, pazienza. Tanta, tantissima pazienza. Perché non può piovere per sempre. E allora, bagnati per bagnati, possiamo prenderci il tempo per una passeggiatina. Breve, brevissima, prima di sparire, non prima di esserci concessi per un saluto anche a Paolo (Utmar).

 

Piove, il Tortolino un pochino si muove


Immagino che questi aneddoti non siano sufficienti a riaccendere la luce nella profondità del vostro animo. Non temete, ne abbiamo ancora qualcuno. Ci spostiamo solo di poco, come ambito intendo. Restiamo tra i piccoli mimetici limicoli. Settembre è il mese in cui da un giorno all’altro può cambiare tutto (anche il singolo Tortolino nel vostro giardino). Bisogna essere ostinati e testardi. E controllare ogni (dannata) creatura. Sempre che ce ne siano nei dintorni. Nelle ore più calde ci sono solo alcuni posti idonei, se la marea vi è amica, dove trovare un pochino di movimento. Alcuni “magnetici” affacci in laguna. Uno di questi si trova a Marano Lagunare (Ud), tra il porto e la RNR Valle Grotari. Negli ultimi anni ci ha regalato non poche sorprese. Un LIMNODROMO PETTOROSSICIO, un PIVIERE AMERICANO, numerosi GAMBECCHI FRULLINI. Addirittura un PIVIERE TORTOLINO… Le difficoltà non sono poche: scegliere l’orario giusto per la marea e per la luce, prendere coscienza che la distanza è tale da rendere necessario un cannocchiale e una buona dose di sacrificio, dedicare ore a spulciare tutti i Piovanelli pancianera sperando che il predatore di turno (o il tizio in barca a tutta velocità o quello con quel coso volante a motore) non faccia involare tutto in un istante, evitare le imprecazioni quando in mezzo alla cassa di colmata, comparsa dal nulla cosmico, una VOLPE vi entra nel cannocchiale e tanti saluti a tutto il resto…

 

La Volpe Volante

Con la solita ostinazione, ogni abominevole sagoma indistinta si trasformerà in una definita creatura, ambigua a volte, a volte più dettagliata…

 

Combattenti - Foto di Paolo Utmar

Beccaccino - Foto di Paolo Utmar

Pivieressa - Foto di Simone Scognamiglio

Tra quelle ambigue rientrano a pieno titolo i Tringa. No, non noi. O meglio, certo, anche noi. Siamo ambiguissimi. Intendevo quelle specie di limicoli del gruppo Tringa che riescono a metterci puntualmente in difficoltà. Per esempio, Totani mori e Pettegole. Scommetto che state pensando “Ma che mixxxia dice? Come fai a confonderli?”. Eh, niente. Però ci sarebbe quella cosa che in questa specifica cassa di colmata ci sono quasi sempre e soltanto Pettegole, stranamente i Totani mori sono una sorta di rarità, quando ci sono. Ma non tutti la pensiamo allo stesso modo, come riguardo al Drago Invisibile.

 

Totano moro (vero) - Foto di Simone Scognamiglio

Ah, a proposito di Totani, c’è un altro Drago Invisibile che vi saluta. Anche lui è un Tringa (dell’altro mondo). Da oltre un anno vi aspetta puntuale al suo posto.

 

Totano zampegialle minore - Un Drago (quasi sempre) Visibile

Ma torniamo alle nostre indefinite sagome distanti e controluce della cassa di colmata di Marano. Tra gli intrusi comparsi negli ultimi anni stona una particolare assenza. C’è questa creatura erratica aliena che compare periodicamente in dispersione in posti casuali in giro per l’Italia, ma che qui ancora manca. Allora, visto che i giorni sono maturi perché il bravo Andrè(a Corso) ne ha già trovata una in Sicilia, il 17 settembre nel tardo pomeriggio la tappa a Marano ha un unico obiettivo dichiarato. Trovare un PIOVANELLO PETTORALE. La marea è buona. La cassa di colmata pullula di piccole creature controluce, GAMBECCHIO FRULLINO compreso. Il tempo trascorre piacevolmente, in compagnia di Giorgio (Guzzon), l’ora tarda si approssima al tramonto, la luce si affievolisce. Un attimo prima del buio, un miraggio. Tra Piovanelli comuni e pancianera si materializza una sagoma. Un instante solo nell’inquadratura del cannocchiale e anche stavolta un piccolo brivido. Il primo pensiero è “Devo fare una foto”. Troppo poca luce, troppo distante, ma non è impossibile. “Ci sono due Pivieresse e un grande ciuffo d’erba, posso farcela”. Inquadro e scatto, scatto, scatto. Guardo le foto. “Dove sono le Pivieresse?”. Controllo nel cannocchiale, la creatura è ferma dov’era prima, tra le Pivieresse e il ciuffo d’erba. Inquadro e scatto, scatto, scatto. Guardo le foto e ancora “Dove sono le Pivieresse?”. Guardo a binocolo e (imprecazione) “Ci sono due ciuffi d’erba, ho inquadrato quello sbagliato”. Occhio al cannocchiale, è ancora… ma tutto si invola. Ciao. Basta. Finito tutto. Niente foto. (Imprecazione). Ho ancora qualche minuto. Cerca. Cerca. (Imprecazione) Cerca. Niente. È buio. Vai a casa. Lo dico agli altri o faccio finta di niente? Magari me lo sono immaginato. Pace. E’ il mio Drago Invisibile di oggi. Ve lo dico, in tutta onestà. “Insieme a un Gambecchio frullino in cassa di colmata a Marano sospetto che ci sia un Drago Invisibile”. So come andrà a finire. Intanto vado a casa. E poi niente. Mi sveglio che è buio e torno a Marano, all’alba. Arriva anche Renato (Castellani). Sapeva che mi avrebbe trovato. Ci crede che ho visto un Drago Invisibile. Forse ci crede più di me. E allora ci credo anch’io. Più o meno. Perché dopo quattro ore e con la marea che sale penso che il mio Drago Invisibile forse me lo sono sognato. Penso che forse è ora di prenderne atto. Penso che forse è ora di andarsene perché le gambe, a stare fermi quattro ore, sono diventate due tronchi, è ora di sgranchirle. Penso che possiamo dare un’ultima occhiata prima che l’acqua invada del tutto la cassa. Penso che tanto non costa nulla. Penso che, ecco, penso che quella testa che spunta più alta delle altre mi guarda dritto negli occhi e mi fa rabbrividire, di nuovo.

 

Trova la pettorina del Piovanello pettorale


Lo vedete anche voi? Forse no. Forse ancora me lo sto immaginando. Forse, anche se è nel centro dell’inquadratura è solo un miraggio. Renato mi rincuora, lui lo vede. Abbiamo ritrovato il Drago Invisibile! Angelo (Formentin) arriva di corsa. Ma il Drago si è nascosto, svanito, volato via. Inutile insistere. Bisogna attendere la prossima marea, prima del tramonto. E all’ora convenuta siamo di nuovo lì, con Pulotto. Angelo ci aspetta, mentre Giorgio ha desistito. E il Drago? Il Drago si fa attendere. La cassa di colmata è una costellazione di piccoli camminatori instancabili. Ma lui non c’è. Fidatevi, non c’è. Certo, è invisibile. Ma non c’è. Almeno fino a quando non compare, dal nulla, in mezzo al nulla. E resta fermo al suo posto tutto il tempo necessario per farci prendere le misure. Poi si sposta, un pochino, solo un pochino. Poi abbandona tutto e se ne va.

 

Piovanello pettorale, bentornato!

Piovanello pettorale (scuro!)


Dove va? Non ci è dato di sapere. Per giorni non si farà trovare. In fondo è un Drago Invisibile. Flavio (Menegat), Skody e molti altri lo cercheranno per tre giorni interi. I giorni della grande festa Home River Bioblitz lungo il Tagliamento, di cui Marta vi ha saggiamente narrato la storia

 

https://tringa-fvg.blogspot.com/2025/09/il-re-tagliamento-e-la-grande-festa.html

 

A grande richiesta (mia) riportiamo solo il breve video del Picchio cenerino acrobata, a testimonianza della piccola invasione in corso.

 

Picchio cenerino prima delle acrobazie



Che il nostro Drago Invisibile si sia trasferito lungo il Tagliamento? I Messaggeri della Festa, i Corvi imperiali, e i loro ambigui sottoposti, le Cornacchie bianconere, questo non ce lo sanno dire.

 

Un Messaggero Corvo imperiale passa per Codroipo (Ud) - Foto di Paolo Zonta

L'Araldo Malconcio - Cornacchia bianconeragrigia

Finita la festa, il Drago Invisibile tornerà al suo posto? Non ci resta che attenderlo sulla soglia. Interminabili trascorrono i minuti, si trasformano in ore. La marea ancora una volta è pronta ad affondare la cassa di colmata. E ancora una volta il Drago Invisibile si materializza, come se niente fosse, in mezzo alla folla, dopo ore di assenza. Finge di nascondersi in mezzo agli altri, ma in realtà si mette quasi sempre in mostra. Guardatelo bene.

 

Piovanello pettorale (particolarmente scuro)

E non vi dico di guardarlo bene perché è particolarmente bello. E nemmeno perché le foto sono particolarmente accattivanti. No, le foto sono degli sgorbi di libera interpretazione, ma provate a guardarlo bene ugualmente. Cosa notate? Che non è particolarmente affascinante, è scuro, non particolarmente contrastato, anzi, abbastanza omogeneo, con un disegno sul petto(rale) ben marcato ma altrettanto scuro. Vi viene il sospetto che sia un adulto. Anche dal vivo. Tanto che ogni tanto quel “pettorale” scuro appare addirittura un tantino rigonfio. Un adulto? Così pare. Ma perché ci soffermiamo tanto su questo particolare? Forse perché di solito sono i giovanotti a vagabondare erratici nelle nostre lande? Forse. Ma c’è un altro motivo. Vi ricordate del Tortolino di Codroipo? Anzi, dei Tortolini di Codroipo? Di quei due che si sono dati il cambio durante la notte? Ecco, allora vi riveleremo un segreto. Il PIOVANELLO PETTORALE di Marano verrà osservato l’ultima volta il 24 settembre, poi verrà dato per disperso. Se non fosse che il 26 settembre giungono voci (tramite Jessica Cornils su Ebird) che un Drago Invisibile (in questo caso temporaneamente invisibile, in assenza di foto, perché il Mago Silvano è in Francia e quando il gatto non c’è si sa che i topi ballano…) con lo stesso nome sia comparso in RNR Foce Isonzo. Questa notizia resta momentaneamente sospesa nel Limbo. Momentaneamente. Perché il 27 settembre Flavio (Menegat), che nell’arco di pochi giorni dopo l’esperienza della cassa di colmata si è convinto a recuperare un cannocchiale, scrive contemporaneamente a due Mattei (uno incontrato casualmente sul luogo del delitto maranese, durante l’assenza del Drago Invisibile; l’altro un orso asociale) chiedendo suggerimenti su dove andare a fare sperimentazione con il nuovo strumento ed entrambi lo indirizzano verso la RNR Foce Isonzo (Go) [con la soffiata, di uno dei due, che si vocifera che in zona gironzoli l’intruso di cui sopra]. Il 28 settembre Flavio risponde al suggerimento ricevuto con una foto.

 

Piovanello pettorale (particolarmente chiaro) - Foto di Flavio Menegat

La foto è abbastanza esplicita. In RNR Foce Isonzo (Go) ha trovato il suo Drago Invisibile! Suo, ma non solo suo. Perché nel giro di pochi minuti il nostro PiZonta ci comunica che Maurizio (Bertoni, sempre lui!) il 26 settembre sempre in RNR Foce Isonzo (Go) aveva inconsapevolmente fotografato una creatura interessante. Una sorta di piccolo Drago Invisibile.

 

Piovanello pettorale (particolarmente chiaro) - Foto di Maurizio Bertoni

Guardatelo bene. Cosa notate? Non notate che appare particolarmente grazioso, chiaro, slavato e contrastato? Certo, la qualità delle foto non è paragonabile a quei drammatici scarabocchi di Marano, ma non vi sembra che questo abbia un portamento alquanto giovanile piuttosto che quell’altro anzianotto visto in precedenza? Non sarà mica che anche in questo caso si tratta di due soggetti diversi? A noi il dubbio è venuto. E ci resta. Come il Drago Invisibile, almeno fino al 30 settembre.

Piovanello pettorale (particolarmente chiaro) - Foto di Pietro Zamò

Vi state annoiando? Questa storia di Aneddoti & Draghi vi vede ancora scettici? Abbiamo ancora qualche indizio. Alcuni sono brevi ed estemporanei. Quasi istantanei. Riguardano (ancora) alcuni dei punti magnetici del FVG. Ricordate quello dei Calandri maggiori [e della Bigia grossa sp.] di San Giovanni al Natisone (Ud)? Era l’ottobre del 2024. Ottobre, non settembre. Ma voi un tentativo decidete di farlo lo stesso. Attraversate quei prati all’apparenza desertici con la sensazione che da un momento all’altro possa spuntare fuori dall’erba una creatura alta sulle zampe sgambettanti, senza redini scure e con verso da passero. E da un momento all’altro, come fosse solo il frutto della vostra immaginazione, una creatura sgambettante alta sulle zampe e con redini apparentemente poco marcate compare nell’erba davanti a voi.

 

Calandro nel prato dei Calandri

Se ne resta immobile a poca distanza, solo per il gusto di prendervi in giro. Poi si invola, emettendo un verso che non è quello che vi sareste aspettati. No, niente passero. E’ solo un CALANDRO che vi ha fatto uno scherzo. Anzi, sono due. E un sorriso ve lo rubano comunque, perché la provincia di Udine, in settembre non è terra di CALANDRI.


Calandro sull'albero dei Calandri

E di cosa è terra la provincia di Udine nel mese di settembre? Se ci aveste chiesto di cosa è terra la provincia di Udine durante la Stagione Calda, tra il 15 maggio e il 15 agosto, vi avremmo saputo rispondere con una semplice citazione. Anzi, con una semplice pubblicazione.

 

https://tringa-fvg.blogspot.com/2025/09/avifauna-della-provincia-di-udine-i.html



https://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA51/allegati/TringaFVG_AvifaunaProvUD_StagioneCaldaNidif2014-2023.pdf (Versione gratuita PDF - leggera)


https://bit.ly/46Bib6u (Versione gratuita PDF - alta qualità)


Semplice pubblicazione. Semplicissima. Talmente semplice che ve ne facciamo dono, già lo sapete. E avremmo davvero piacere che voi faceste lo stesso, a chiunque la possa gradire. Perché non resti, anche lei, un Drago Invisibile. Ma per non divagare troppo torniamo alla domanda. Parlavamo di settembre. Di cosa è il mese settembre? Di sicuro non di AVERLE CAPIROSSE, anzi. Quelle in settembre sono una rarità, specie se in piumaggio giovanile.

 

Si fa presto a dire Averla capirossa

Al massimo potrebbe essere mese di AVERLE MAGGIORI. In FVG arrivano presto (la più precoce il 19 settembre, quella di Ivano Candon). Probabilmente le prime in Italia.

 

Averla maggiore - Foto di Simone Scognamiglio

Ultimamente potremmo dire che, fino alla fine, è mese di ritardatarie GHIANDAIE MARINE e di GRUCCIONI. Fino a pochi anni fa sarebbe stato un azzardo farlo…

 

L'Ultima Ghiandaia marina (?) - Foto di Bruno Delbianco

L'Ultimo Gruccione (?) - Foto di Bruno Delbianco

Invece, potremmo tranquillamente dirvi che settembre è mese di PETTAZZURRI.

 

Pettazzurro - Foto di Simone Scognamiglio

Pettazzurro - Foto di Bruno Dentesani (& Delbianco)

Pettazzurro - Foto di Bruno Delbianco

Pettazzurro - Foto di Paolo Utmar

Pettazzurro - Foto di Paolo Utmar

In alcuni posti in particolare. Vi abbiamo già nominato il famoso ripristino comunale di Fiumicello & di Paolo (Utmar). Ci sono giorni in cui l’affollamento di PETTAZZURRI in questo luogo è talmente elevato che non riuscite a scattare foto senza inquadrarne almeno una mezza dozzina (dei potenziali quindici presenti nei dintorni).

 

Pettazzurro versione "I quattro moschettieri" - Foto di Rossella Gioppo

Ma questo evento (straordinario) non sarebbe un vero aneddoto sui Draghi Invisibili. No, l’aneddoto del PETTAZZURRO Drago Invisibile di settembre si materializza altrove. Protagonisti: Angelo (Formentin), un fantomatico Ciuffolotto scarlatto e un cespuglio posizionato a caso lungo una strada di campagna. Provate a immaginare la scena. Come quando a scuola vi chiedono di scrivere una frase con le parole in elenco. Angelo percorre in auto una strada di campagna in prossimità di un cespuglio. Dal finestrino aperto percepisce un richiamo che gli ricorda il canto del Ciuffolotto scarlatto. Si ferma. Ascolta. Niente. Prende il telefono e prova ad ascoltare la registrazione del canto del Ciuffolotto scarlatto. E dal nulla sul cespuglio a bordo strada compare un PETTAZZURRO che si arrampica sui rami, si piazza in bella vista (di schiena ovviamente) e resta al suo posto a lungo. Poi si gira, vi saluta e se ne va. Messa così già di suo è un’avventura stravagante. Ma a questo episodio è opportuno dare un seguito. Perché qualche giorno dopo succede esattamente la stessa cosa. Sempre ad Angelo, sempre su quel cespuglio, sempre con il richiamo del Ciuffolotto scarlatto, sempre con quel PETTAZZURRO. E allora niente, tocca fare un salto a verificare in modo empirico che non sia anche questo un Drago Invisibile. Diamo il cambio ad Angelo. Ci fermiamo in auto accanto al cespuglio con il finestrino aperto. Non succede nulla. Proviamo ad imitare il richiamo del PETTAZZURRO ma niente. Proviamo a modulare richiami e canticchiare brevi canzoncine. Niente. Alla fine cediamo alla tentazione di provare con il richiamo del Ciuffolotto scarlatto e BAM! Sui rami spogli del cespuglio spunta fuori un bel... lo STIACCINO. Neanche il tempo di pensare che Angelo ci ha preso in giro che una seconda creatura compare, di spalle, si arrampica sui rami e resta lì, di spalle, per un paio di minuti. Poi sente arrivare un furgoncino, si volta, scende nella sua cantina e scompare. Mannaggia ai Draghi Invisibili.

 

Pettazzurro di spalle

So che vi state chiedendo come si fa anche solo a pensare che un PETTAZZURRO possa essere (un Drago) Invisibile. Nessun problema, ve lo mostro subito.

 

Pettazzurro fuor d'acqua - Foto di Pietro Zamò

Diciamo che visto così, PETTAZZURRO non è il primo pensiero che ci viene in mente. E’ un pochino un pesce fuor d’acqua. O come dire uno Svasso fuor d’acqua. Riuscite a immaginarlo? Voglio dire, siamo abituati a vederli solo mentre navigano (o, temporaneamente, covano sul loro nido).

 

Svasso maggiore - Foto di Simone Scognamiglio

Come potrebbe essere uno SVASSO fuor d’acqua? Direi grossomodo così.

 

Svasso maggiore - Foto di Giulia Lena

Se vi state chiedendo cosa faccia, la risposta è presto data. Non era tra gli autorizzati al transito e, dunque, si è correttamente fermato.

 

Svasso maggiore non autorizzato - Foto di Giulia Lena

Vediamo se la risposta è presto data anche ai quiz del mese? Dai, uno alla volta. Andando per ordine. Una settimana di tempo per le risposte come al solito. Il primo dice “Trova l’intruso e motiva la risposta”

 

Quiz 1 - Trova l'intruso

Il secondo dice “Trova l’intruso e specifica dove si nasconde”

 

Quiz 2 - Trova l'intruso

Il terzo dice “Trova l’intruso e indica la specie”

 

Quiz 3 - Trova l'intruso - Foto di Paolo Zonta

Il quarto dice “Trova l’intruso e cosa sta facendo”

 

Quiz 4 - Trova l'intruso - Foto di Elisa Cozzarini

Ok, d’accordo, un piccolo aiutino sul quarto quiz. Il piccolo aiutino è questo.

 

Tringa & Co. in Spiaggia del Fratino - Foto di Elisa Cozzarini

Volete un altro aiutino? Allora ve ne concedo uno un pochino più consistente (grazie al contributo del Consiglio Regionale FVG) …

 

La Spiaggia del Fratino presenta "I Miei Primi Cinque Anni"

Già. La Spiaggia del Fratino di Lignano Sabbiadoro (Ud) compie cinque anni. Cosa è successo in tutto questo tempo? Ce lo racconta uno di loro, attraverso i suoi occhi, le sue parole, il suo vissuto personale [Gratuitamente per voi al link qui sotto (o in formato cartaceo, quando ci incontreremo dal vivo)]


https://bit.ly/3IAosrb


Uno in particolare, forse. O tutti insieme tramite lui. O lei. Perché la Paladina della Spiaggia, anzi, la Regina, è sempre lei. AZD.

 

AZD, la Regina della Spiaggia

E noi, gli intrusi nel suo regno, non possiamo fare altro che assisterla (e continuare a farlo) nel momento del bisogno. E anche dopo. Quando la stagione è finita e alla spiaggia è opportuno dare una sistemata. Ma anche questa è un’occasione per trovarsi, darsi da fare e dedicarsi ai piccoli e grandi Draghi (più o meno) Invisibili. [Video di Ivano Candon] 

https://www.vita.it/lignano-cosi-i-volontari-provano-a-salvare-il-fratino-dellestinzione/?fbclid=IwY2xjawNKOMVleHRuA2FlbQIxMABicmlkETBhTDdlcWxsYXJBb091WDNPAR7xhIYgrWNk6xSaypYykFMs8YqRXrtugDjd47Ow4p01CXXmpnP2RfTgRJNGRQ_aem_B5W-asNJnWCEfpyczecz6g

 

Cercando Draghi Visibili & Invisibili - Foto di Elisa Cozzarini

Marangone dal ciuffo - Il Drago Marino - Foto di Stefano Sava

Voltapietre - Draghi (spesso) Invisibili - Foto di Paolo Utmar

Piovanelli tridattili - Draghi (meno) Invisibili - Foto di Simone Scognamiglio


In fondo, anche questo è settembre. Insieme a mille altre vicende per le quali, giunti a questo punto, resta ben poco spazio. Per esempio ci sarebbe quella storia dei “temibili predatori dei fiumi che stanno annientando tutta la popolazione ittica…” [Video di Ivano Candon]

 

Falco pescatore - Attacco dal cielo - Foto di Bruno Delbianco

Smerghi maggiori & Garzette - Attacco dai fianchi - Foto di Paolo Utmar

Marangone dal ciuffo - Attacco dal mare - Foto di Paolo Utmar

Marangone minore - Attacco d'acqua dolce - Foto di Simone Scognamiglio


Pensate che i responsabili di questa distruzione siano quelli nelle foto? Non è che, come al solito, i responsabili principali siamo noi e che prendercela con altre creature sia un pochino troppo di moda? Neanche fossero alieni! O forse sì?

 

Parrocchetto dal collare - Foto di Paolo Glereani

Ci sarebbe anche quella cosa che in FVG stiamo trascurando la migrazione dei rapaci. Sia in primavera che in autunno. Non abbiamo ancora trovato un vero punto di osservazione adatto ai monitoraggi. E, soprattutto, siamo sempre in pochi per riuscire a fare tutto quanto. Ma chissà, forse in futuro riusciremo a prenderci anche questo impegno. Qualcuno si offre volontario?

 

Lodolaio - Foto di Simone Scognamiglio

Falco cuculo - Foto di Paolo Zonta

Falco di palude - Foto di Simone Scognamiglio

Biancone con preda - Foto di Paolo Glereani

Più bianco del Biancone

Non che sia facile monitorare tutti gli altri (piccoli e invisibili draghi) migratori. Anche in quel caso ci dobbiamo accontentare di singole comparse, nelle ore e nei luoghi più adatti. E nulla altrove.

 

Rondone maggiore - Foto di Paolo Zonta

Stiaccino - Foto di Simone Scognamiglio

Prispolone - Foto di Bruno Delbianco

Balia nera - Foto di Stefano Sava

Bigiarella - Foto di Simone Scognamiglio

E poi ci sarebbe quella cosa delle specie che in settembre continuano a impegnarsi nella nidificazione, ma sono sicuro che vi abbiamo già annoiato abbastanza.

 

Beccamoschino birichino di settembre - Foto di Paolo Utmar

Beccamoschino birichino di settembre - Foto di Bruno Delbianco

Tuffetti birichini di settembre


Chiudiamola qui allora, con un piccolo riassunto dei Draghi Invisibili di questo mese…

 


E un’ultima immagine dei Draghi Visibili.

Un abbraccio a tutti - Foto di Marta Trombetta