giovedì 30 novembre 2023

Resoconto Mensile Tringa - Novembre 2023

 

Lo conoscete il Gioco del Silenzio? Probabilmente vi è nota la versione umana, alla quale, da tempo, nella nostra società, almeno apparentemente, nessuno è più in grado di partecipare, animati come siamo da questa indomabile pulsione a far risuonare la nostra voce, in qualsiasi ambito, in qualsiasi contesto, generalmente a sproposito. Scommetto tuttavia che alcuni di voi, inevitabilmente, stiano imparando, con uno spirito misto di rassegnazione e malinconia, condito con un inevitabile pizzico di nostalgia, le regole della versione Universale di questo Gioco. Quelle che la Stagione Fredda impone da sempre alla Natura, ma che ogni anno che passa diventano più rigide, indipendentemente dalle temperature. Regole che intimano ad ogni essere vivente di rispettare un sistematico riserbo sonoro o, in alternativa, semplicemente di annientarsi. Ad essere onesti, pare davvero che la maggior parte delle creature volanti abbia deciso di partecipare a livello agonistico a questa competizione. Ed i risultati si sentono. Anzi, no, proprio no. Eppure, in questo (freddo?) deserto che ci circonda, abbiamo deciso di continuare ad essere testimoni della Vita, in tutte le forme in cui resiste e continua a manifestarsi. E proveremo, oggi come ieri e, se possibile, come domani, a raccontarvi dalla A alla Z le avventure di questa nuova Stagione Fredda, accompagnati in sottofondo da quei residui sporadici suoni che, disobbedendo alle regole del gioco, l’orchestra della Natura è ancora in grado di emettere, facendo trillare, anche solo per un istante, ogni singolo strumento a sua disposizione, piccolo o grande che sia, variando i registri del suo incommensurabile Organ(ett)o.

Tutti i registri dell'Organetto

E allora partiamo. Alla lettera A troviamo gli Acquatici, predestinati protagonisti di questa stagionale avventura. Il loro Universo è talmente variegato che non sarà facile affrontarlo senza perdere la retta via, o meglio, la rotta. Possiamo provare a seguire la loro traiettoria, in coda alle loro formazioni celesti, guidati dal loro eterno GRU-ire.

V come Gru - Foto di Matteo De Luca

Oppure attendere che alcuni di loro si posino a terra (o sul bordo dell’acqua), in sparuti drappelli o in stormi numerosi, cercando di confondersi e mimetizzarsi con la terra indorata dalla luce del tramonto.

Sparuto drappello di Pivieri dorati - Foto di Bruno Delbianco

Il mimetismo dei Pivieri dorati ed il Trattore - Foto di Matteo De Luca

Pivieri dorati misto mare - Foto di Paolo Utmar

Per poi provare a mescolarci tra la folla, con la speranza di passare inosservati agli sguardi dei presenti. Ma saremo sempre costretti a fare i conti con l’occhio infallibile del mago Silvan(o) al quale non potranno sfuggire quelle piccole peculiarità che ci rendono unici, che sia un minuscolo anellino giallo qui o una macchia scura (sul becco) più in là…

Piccola intrusa Oca lombardella minore - Foto di Silvano Candotto

Vista da vicino - Oca lombardella minore - Foto di Pulotto

Oca granaiola (con poco bianco) - Foto di Silvano Candotto

Oca granaiola (con più bianco) - Foto di Silvano Candotto

A volte, il loro viaggio da terre lontane e disabitate li porterà ad approssimarsi confidenti alla nostra corte(sia), non sempre adeguatamente ricambiata.

Strolaga minore - Foto di Paolo Utmar


Moretta codona - Foto di Renato Castellani



Viceversa, sarà semplicemente la necessità o, talvolta, l’indifferenza, a consentire alla nostra curiosità di essere loro compagna, per qualche ravvicinato istante.

Garzetta - Foto di Paolo Utmar

Garzetta e Gabbiano reale - Foto di Paolo Utmar

Beccapesci - Foto di Paolo Utmar

Porciglione - Foto di Bruno Delbianco

Alzavole - Foto di Paolo Utmar

Ma nella maggior parte dei casi saremo semplici testimoni della loro esistenza, da lontano, mentre riposano, cacciano, vivono.

Beccapesci & Svassi maggiori - Foto di Paolo Utmar

Beccacce di mare & misto lagunare - Foto di Paolo Utmar

Avocette - Foto di Paolo Utmar

Ibis sacri - Foto di Bruno Delbianco

A volte, a dire il vero, avremo grosse difficoltà ad accorgerci di loro. Potremmo addirittura pensare che non ci siano affatto. In qualche caso è stato così per anni. O forse era davvero così, poi semplicemente i tempi sono cambiati (sebbene qualcuno si ostini a negarlo) e diverse specie hanno modificato le loro strategie migratorie, decidendo di soffermarsi, invisibili, a trascorre l’inverno nascosti a poca distanza dalle nostre case (nel vero senso del termine). OCCHI(oni) aperti, potrebbero essercene ovunque.

Occhioni & La Stagione Fredda - Foto di Luca Rossi

Occhioni & La Stagione Fredda - Foto di Luca Rossi

Occhioni & La Stagione Fredda

Qualcuno, per fortuna osiamo dire, ha modificato non solo le sue strategie migratorie, ma anche quelle riproduttive, grazie (o per lo meno ce lo auguriamo) alla supervisione di quegli angeli custodi che hanno trascorso parte della Stagione Calda a presidiare la dimora prescelta. E loro, per ricompensarci, sono qui, anche quest’anno, anche quest’inverno, a tenerci compagnia, su quella Spiaggia che ne ha preso il nome e che ha bisogno, ancora e sempre, di essere tutelata, con un piccolo sforzo ed il sacrificio da parte di tutti. I FRATINI, ce la stanno mettendo tutta (la pagina della nuova edizione [quasi pronta] della Stagione Fredda ce lo racconta e potremmo anche decidere di aggiornarla con i dati del 2023), ma hanno bisogno del nostro aiuto.

Il padrone di casa della Spiaggia del Fratino

Il Fratino & La Stagione Fredda (2013-2023)

Bene, avevamo detto che vi avremmo raccontato l’alfabeto di questa nuova Stagione Fredda, ma ci siamo dilungati troppo a lungo sulla lettera A. Facciamo un “Bel Passo” avanti, direttamente alla P, quella dei Passeriformi, per i quali il concetto di “Bel Passo” è ormai un nostalgico ricordo (dal gusto, almeno con questa terminologia, quasi culinario, con contorno di polenta).

P come bel Passo di Peppole


Ma tralasciamo le fuorvianti riflessioni (purtroppo ancora attuali) su questo argomento per dedicarci ai veri protagonisti. Quelle (spesso) minuscole creature che, trascinate dalla loro irrequietudine migratoria, talvolta impattano involontariamente (e traumaticamente) contro le nostre esistenze (e vetrate). Ma fortunatamente, anche in questi casi, esistono le eccezioni alle REGOLE.

Eccezione alla Regolo - Foto di Antonella Zucchetto

Nel senso che non tutte queste creature sono davvero minuscole, alcune sono particolarmente corpulente ed oscure.

Corvo comune al suo primo viaggio

Corvi comuni veterani - Foto di Paolo Utmar

Altri sono al contrario candidi addobbi dondolanti su cespugli, cavi, posatoi esposti…

Averla maggiore addobbo di cespuglio - Foto di Matteo De Luca

Averla maggiore addobbo di rametto - Foto di Paolo Utmar

Averla maggiore presente! - Foto di Bruno Delbianco

Averla maggiore ssp. senzacaudalis - Foto di Bruno Delbianco

Molti degli ospiti che spuntano intorno a noi in questa stagione, in numeri sempre più esigui, sono comparse gradite sebbene attese e prevedibili. Alcuni ci terranno compagnia per tutto l’inverno, altri transiteranno soltanto per un breve saluto (video di Paolo Zonta).

L'allenamento del Pettirosso - Foto di Stefano Sava

la posa plastica dello Scricciolo - Foto di Bruno Delbianco

Codirosso spazzacamino - Foto di Stefano Sava

Saltimpalo - Foto di Stefano Sava

Lucherino - Foto di Stefano Sava

Cincia mora

Cardellino - Foto di Marta Trombetta

Spioncello - Foto di Luca Rossi

Cesena - Foto di Marta Trombetta

Passero solitario - Foto di Stefano Sava



Tra di loro, tuttavia, il desiderio dell’attesa ci spinge a ricercare presenze insolite, tradite da piumaggi di un insolito candore o da richiami peculiari e caratteristici, magari un malinconico sibilo oppure un’inopportuna pernacchia strombazzante.

Frettoloso Codibugnolo (fuori di) testa bianca

Luì siberiano - Foto di Luca Rossi

Il mutismo del Ciuffolotto ingordo


A dire il vero, alla comparsa di alcuni piccoli ospiti non ci abitueremo mai davvero, non solo per il loro fascino e per la loro imbarazzante confidenza, ma soprattutto per la consapevolezza che la loro presenza risuona come una trillante invocazione nel deserto, un grido di aiuto prima che il loro Universo scompaia…

Organetto di pianura



Altro Organetto curiosone di pianura



Per evitare di farci travolgere da malinconici ricordi, superiamo la P e raggiungiamo la Q di Quiz. Questo mese ve ne proponiamo due, ma se siete stati attenti fin qui non vi sarà difficile dare la risposta. Le soluzioni, come al solito, tra una settimana. Per la seconda foto potremmo chiedervi di sbilanciarvi anche sul numero, ma l’albero in mezzo potrebbe complicare i conteggi.

Foto Quiz 1 

Moretta Codona - Soluzione Foto Quiz 1 


Foto Quiz 2

Spiccioli di un centinaio di Occhioni - Soluzione Foto Quiz 2

Siamo arrivati alla R di Rapaci. Cominciamo necessariamente dalla A, dalla A più grande, dalla A che da alcuni anni regolarmente compare in RNR Foce Isonzo (Go), non solo durante l’inverno. Deciderà mai di mettere su casa?

L'ombra dell'Aquila di mare - Foto di Matteo De Luca



Poi ci sarebbe un’altra A, una A un pochino più piccola, di cui vi abbiamo già narrato la comparsa.


Abbiamo cercato di darle un nome proprio. Ci siamo avvicinati molto (grazie Giuss), tuttavia ci siamo fermati ad un bivio. Siamo consapevoli che nelle immagini a nostra disposizione mancano gli elementi per superare questo ostacolo, tuttavia l’animale in questione sembra avere una caratteristica (una primaria mancante?) che potrebbe permetterci di riconoscerla in altre foto, qualora qualcuno la ritrovasse (o magari l’avesse già incontrata) nei dintorni in questo periodo. Nessuno di voi ha visto per caso quest’Aquila ultimamente?

Aquila anatraia sp. con Falco di palude - Foto di Niccolò Fagotto

Aquila anatraia sp. con Falco di palude - Foto di Niccolò Fagotto

Aquila anatraia sp. con Falco di palude - Foto di Marta Trombetta

Aquila anatraia sp. con Falco di palude - Foto di Marta Trombetta

Aquila anatraia sp. senza Falco di palude - Foto di Marta Trombetta

Se vi siete affezionati alla A, abbiamo un’altra immagine da offrirvi, ma fortunatamente questa è di qualità decisamente migliore.

Astore - Foto di Luca Rossi

Per correttezza comunque è giusto dire che tra i Rapaci, diurni o notturni che siano, che ci osservano dai loro posatoi durante la stagione fredda o che sfuggono ai nostri tentativi di immortalarli al volo, non esistono soltanto delle A.

Poiana - Foto di Marta Trombetta

Gheppio - Foto di Marta Trombetta

Civetta - Foto di Bruno Delbianco

Gufo di palude in fuga- Foto di Bruno Delbianco

Buon Barbagianni, Paolo Zonta! - Disegno di Elia Cristoforetti

Così come tra le creature della stagione fredda non esistono soltanto quelle che volano, ma anche quelle che si nascondono o che si palesano e poi fuggono senza poter spiccare il volo.

Caprioli & Nascondigli - Foto di Bruno Delbianco

Sgambata di Cinghiali - Foto di Paolo Utmar

Cinghiali allerta - Foto di Paolo Utmar

Sarebbe più facile per loro, se potessero farlo, scampare alle invisibili presenze che le pedinano, con prevedibili intenzioni, sempre più da vicino…

Attenti al Lupo - Foto di Matteo De Luca

Attenti al Lupo - Foto di Matteo De Luca

E mentre anche noi fuggiamo rapidamente verso la fine di questo nostro percorso esplorativo, ci ritroviamo ad affrontare l’ultima tappa, quella Z di Zigolo che in un modo o nell’altro riesce sempre a sorprenderci. Ad esempio, semplicemente perché riusciamo a trovarne uno che, in mezzo ai suoi consimili Gialli, non rivela alcuna screziatura di limoncello sul suo piumaggio.

Zigolo golarossa (senza tracce promiscue evidenti)


Oppure perché sulla nostra strada (generalmente sterrata, sempre che non sia una spiaggia, il greto di un corso d’acqua o il margine di un campo arato) ne troviamo uno di quelli candidi che sono ancora in grado di donare una spruzzata di Neve alla nostra immaginazione.

Zigolo delle nevi - Foto di Silvano Candotto

Zigolo delle nevi - Foto di Matteo De Luca

Ma siamo costretti a confessarvi (visto che Freddo non vuol dire Spento, sebbene a questa seconda condizione ci siamo ormai praticamente assuefatti) che l’inizio di questa Stagione ci ha regalato una piccola piccolissima (a suo modo) enorme emozione. Abbiamo fatto il possibile per condividerla con gli altri, con voi, con tutti. Ma il risultato per il momento è stato praticamente nullo. Un video testimonia questa piccola piccolissima emozione, ma è come se non esistesse. Non ci credete? Eccolo, solo per voi…


E niente. C’è poco da dire. Se non ci venisse incontro la tecnologia, nonostante le nostre scarse capacità, anche in questo caso non riusciremmo a dare un nome proprio a questa creatura. Ma con un piccolo piccolissimo (a suo modo) enorme sforzo di fantasia, una foto (malamente) ritoccata ed un paio di fotogrammi ci rivelano la sua identità.

Evanescente Zigolo boschereccio

Evanescente Zigolo boschereccio

Evanescente Zigolo boschereccio

Per farvi comprendere il motivo della nostra piccola piccolissima (a suo modo) enorme emozione, lasceremo che siano le parole dell’ultima pagina delle “Specie mancate” in dieci anni di Stagione Fredda nella (ex) Provincia di Udine. E ci poniamo un obiettivo concreto. Quello di rintracciare anche l’ultima specie dell’elenco… (e un Beccofrusone no?)

In fondo all'elenco - La Stagione Fredda (2013-2023)



martedì 28 novembre 2023

TRA BOSCHI E LAGUNA - Festa dei nodi Tringa 2023

Tramonto in laguna a Marano Lagunare


Le calde luci del tramonto donano all’acqua riflessi dorati, la laguna rivestita degli ultimi raggi sembra luccicare ai nostri sguardi, i marangoni minori a decinaia ci sorvolano per andare al dormitorio, le chiacchiere tra amici che da troppo non si vedono si diffondono con serenità, assieme alle risate dei bambini e poi i colori che con il sole ormai nascosto e la luna che ci osserva si fanno freddi e ci donano uno spettacolo di indaco e violetto. 

Marangoni minori - Foto di Kilian Agath

Luna e laguna - Foto di Kilian Agath

Le ultime luci in laguna


Le ultime luci in laguna - Foto di Matteo Skodler


La luce della Luna


Così si è conclusa la nostra intensa Festa dei Nodi, e ho deciso di partire a raccontarvela proprio dalla fine perché l’ultima ora passata insieme è sembrata proprio un regalo, arrivato dal cielo da chi chiamava casa questi scenari e questi colori, e che nel ricordo è stato presente tra noi per tutto il giorno. 


A Glauco - Foto di Matteo Skodler


Meglio delle mie parole saranno però le immagini a raccontare la giornata, a partire dal coraggioso gruppo di temerari e mattutini birdwatchers che nelle gelide prime ore di luce si è radunato sull’argine della laguna a Muzzana del Turgnano. A premiare la loro tenacia saranno i pendolini con il loro nascondino nel canneto, l’averla maggiore attenta sul suo posatoio, i pivieri dorati e i duelli in volo dei rapaci. 

Di prima mattina sull'argine - Foto di Kilian Agath

Prime luci - Foto di Kilian Agath

Prime luci - Foto di Kilian Agath

Attenti osservatori - Foto di Kilian Agath

Falco pellegrino - Foto di Kilian Agath

Falco pellegrino - Foto di Kilian Agath

Falco di palude - Foto di Kilian Agath


Astore - Foto di Kilian Agath

Albanella reale - Foto di Kilian Agath

Con il sole sempre più alto nel cielo che piano piano dona il suo tepore autunnale alla giornata, il gruppo di esploratori si fa sempre più numeroso e si sposta, grazie alla sapiente guida del padrone di casa Fabio, all’interno del bosco di Muzzana, accompagnato dai trilli del rampichino comune, dai colpi dei picchi sui tronchi degli alberi e dall’allegria delle cince. 

 
Sempre più numerosi - Foto di Giulia Antonutti

In cammino - Foto di Giulia Antonutti

Osservando... 

...e ascoltando



Un folto drappello di fringuelli, con peppole e cardellini a far loro compagnia, fa la spola tra i campi e gli alberi, per nulla intimorito dalla presenza umana che li osserva. I gabbiani nei campi seguono un trattore impegnato nell’aratura, una cappellaccia fa capolino tra le zolle di terra. 

Fringillidi in volo - Foto di Kilian Agath


Cappellaccia - Foto di Angelo Formentin

Cappellaccia - Foto di AngeloFormentin

I cannocchiali puntano lontano, a scrutare quel cielo dove all’improvviso compare una sagoma. 
Le dimensioni fanno subito trasalire i presenti, così grande e possente può essere solo un’aquila. 
La distanza non permette altro che l’osservazione a cannocchiale, e lo scatto di qualche foto che tuttavia non permette per il momento di andare oltre ad un’aquila indet. 
Condividiamo gli scatti e un breve video fiduciosi che qualcuno più preparato di noi riesca a trovare gli elementi giusti per dare un nome a questa aquila (disponibili anche le foto originali in .raw). 

Aquila indet

Aquila indet

Aquila indet

Aquila indet - Foto di Niccolò Fagotto

Aquila indet - Foto di Niccolò Fagotto

Aquila indet - Foto di Niccolò Fagotto

Aquila indet - Foto di Niccolò Fagotto




Con l’emozione dell’osservazione, ma il rammarico della mancata certa identificazione, la giornata continua a Marano Lagunare, dove in tantissimi si sono trovati per un ricordo a Glauco Vicario, nel segno tangibile e duraturo dell’intitolazione a suo nome del centro visite della Riserva Naturale Valle Canal Novo. 

In Valle i quasi duecento fenicotteri presenti affascinano grandi e bambini, che nonostante l’ora di pranzo vicina si attardano ad ammirarli. 

Fenicotteri - Foto di Paolo Zonta

Fenicotteri - Foto di Paolo Zonta

Fenicotteri - Foto di Giulia AntonuttiGiulia


Il pranzo diventa occasione per scambiarsi ricordi, aneddoti e idee, per portare a compimento lavori iniziati più di dieci anni fa (presto presto su questi schermi) e per guardare al futuro con nuovi progetti, energie e speranze. 


A pranzo

Progetti... - Foto di Bruno Dentesani



Il pomeriggio scorre veloce verso il tramonto, ma il tempo è sufficiente per intercettare un curioso gufo comune nascosto tra i rami di un albero proprio in centro a Marano Lagunare e per ritrovare la moretta codona scovata da Renato due giorni prima in Valle Grotari. 

Gufo comune - Foto di Matteo Toller

Estremamente confidente nonostante il chiassoso gruppo che la osserva, si concede a foto e video illuminata dalle sfumature dorate della luce pomeridiana, intenta nella sua attività di pesca e dispettosa nel tuffarsi sott’acqua sempre nel momento in cui la macchina fotografica riesce a metterla a fuoco. 


Moretta codona - Foto di Kilian Agath

Moretta codona - Foto di Matteo Toller

Moretta codona

Moretta codona dispettosa


E così vi ho riportati là dove siamo partiti, sull’argine di Valle Grotari ad assaporare sereni gli ultimi istanti di una giornata ricca di emozioni, convivialità, intrecci di pensieri, speranze e ricordi. 






Un GRAZIE di cuore a chiunque ci ha fatto compagnia, per poche ore o per tutta la giornata, con la presenza o con il pensiero, con un messaggio o un saluto, con la promessa che ci impegneremo a rendere queste occasioni di ritrovo più frequenti, sperando di trovarvi sempre pronti a vivere con noi nuovi viaggi, nuove sfide e nuove avventure. 

Foto di Kilian Agath

Foto di Kilian Agath

Foto di Kilian Agath

Foto di Kilian Agath

Foto di Matteo Skodler

Questo l’elenco completo delle specie osservate durante la giornata, da prima dell’alba a dopo il tramonto. 

1. Cigno reale 
2. Oca lombardella 
3. Oca selvatica 
4. Volpoca 
5. Alzavola 
6. Germano reale 
7. Mestolone 
8. Moriglione 
9. MORETTA CODONA 
10. Quattrocchi 
11. Smergo minore 
12. Fagiano comune 
13. Tuffetto 
14. Svasso maggiore 
15. Svasso piccolo 
16. Cormorano 
17. Marangone minore 
18. Airone guardabuoi 
19. Garzetta 
20. Airone bianco maggiore 
21. Airone cenerino 
22. Ibis sacro 
23. Fenicottero 
24. Falco di palude 
25. Albanella reale 
26. Astore 
27. Sparviere 
28. Poiana 
29. AQUILA INDET. (con ancora la speranza di una determinazione) 
30. Gheppio 
31. Falco pellegrino 
32. Porciglione 
33. Gallinella d’acqua 
34. Folaga 
35. Beccaccia di mare 
36. Avocetta 
37. Piviere dorato 
38. Pivieressa 
39. Pavoncella 
40. Piovanello pancianera 
41. FRULLINO 
42. Beccaccino 
43. Chiurlo maggiore 
44. Pettegola 
45. Pantana 
46. Piro piro piccolo 
47. Gabbiano corallino 
48. Gabbiano comune 
49. Gavina 
50. Gabbiano reale 
51. Piccione domestico 
52. Colombaccio 
53. Tortora dal collare 
54. Civetta 
55. Gufo comune 
56. Martin pescatore 
57. Picchio verde 
58. Picchio rosso maggiore 
59. Allodola 
60. Cappellaccia 
61. Pispola 
62. Spioncello 
63. Ballerina bianca 
64. Scricciolo 
65. Passera scopaiola 
66. Pettirosso 
67. Saltimpalo
68. Merlo 
69. Tordo sassello 
70. Usignolo di fiume 
71. Beccamoschino 
72. Capinera 
73. Luì piccolo 
74. Regolo 
75. Fiorrancino 
76. Codibugnolo 
77. Cinciarella 
78. Cinciallegra 
79. Pendolino 
80. Averla maggiore 
81. Ghiandaia 
82. Gazza 
83. Taccola 
84. Cornacchia grigia 
85. Storno 
86. Passera d’Italia 
87. Passera mattugia 
88. Fringuello 
89. Peppola 
90. Verdone 
91. Cardellino 
92. Lucherino 
93. Zigolo giallo 
94. Migliarino di palude