mercoledì 31 luglio 2024

Resoconto Mensile Tringa - Luglio 2024

 

La verità è che siamo stremati. Sarà per il caldo infernale che ormai ci attraversa come fossimo trasparenti fantasmi. Saranno gli interminabili chilometri percorsi invano, immersi in un silenzio irreversibile e costante. Sarà la sensazione che la trasformazione da essere umano a creatura aliena è irrimediabilmente compiuta, con la rinuncia definitiva a tutto ciò che la nostra società attualmente apprezza e valorizza, nel suo insaziabile bisogno di apparenza, ipocrisia, ignoranza e smodata presunzione. Con un sorriso, pur sempre stremato, ci guardiamo allo specchio. E in quello specchio ci riscopriamo dei mostri, meravigliosi ma pur sempre mostri, che nemmeno nostra Madre Natura saprebbe riconoscere. E come mostri, serenamente, accettiamo il nostro destino.

Come ti Mostro il Codibugnolo

Destino che, in questa ennesima Stagione Calda, ci porta ancora una volta ad esplorare l’Universo conosciuto e sconosciuto come fosse la prima volta. Partendo dalle profondità marine per arrivare, attraverso le asperità delle terre emerse, alle cime più remote dell’entroterra, dove le creature, scolpite nella roccia, diventano parte integrante del paesaggio rupestre.

 

Camoscio pietrificato

Che dal mare si parta allora, magari con una settimana dedicata al Marangone dal Ciuffo (ma non solo a lui)

https://www.facebook.com/hashtag/marangoneday

 

Marangone dal ciuffo - La carica dei 1800 - Foto di Paolo Utmar

Dell’esito della prima nidificazione per il FVG lasceremo che vi parlino altri amici, nel frattempo possiamo dirvi che per gli EDREDONI pare che ci siano buone notizie, con almeno una decina di giovanotti a spasso per il golfo.

 

Edredone in muta - Foto di Paolo Utmar

Covata di Edredoni - Foto di Paolo Utmar

Riguardo ad altre specie, tipo il BECCAPESCI, continuiamo ad avere dei forti sospetti, che per il momento conserviamo come tali.

 

Beccapesci - Foto di Paolo Utmar

Confidiamo che il tempo ci fornisca gli elementi utili per comprendere anche il loro comportamento, così come ha fatto per le STERNE COMUNI ( la parola a Paolo Utmar, febbricitante ma in gran ripresa! )

La pazienza della STERNA COMUNE. La Sterna comune aspetta che si liberi un sito idoneo per nidificare. Questo comportamento è stato osservato per molti anni al Lisert dove lo sternide aspettava che il cigno reale affondasse sotto il proprio peso il nido di Chetomorpha per poi nidificare lei, molto più leggera. In RNR Valle Cavanata, invece, su un isolotto all'uopo predisposto, nidifica prima il gabbiano reale, infastidito inutilmente dalle sterne. Quando a fine giugno il gabbiano si allontana si insedia la sterna, in questi giorni presente con almeno 3 nidi nel sito. L'involo è ovviamente tardivo, a settembre, quando buona parte delle sterne ha già lasciato il nostro litorale.

Sterne comuni in cova - Foto di Paolo Utmar

Litorale che nel frattempo lentamente si anima di occasionali presenze, talvolta sfumate nel riverbero, come la SULA sulla sua distante piattaforma, o più definite, come i confidenti MIGNATTINI COMUNI, indifferenti al transito dei curiosi viandanti a pochi metri da loro.

Sula & Company, nel riverbero - Foto di Bruno Delbianco

Mignattino comune - Foto di Marta Trombetta

Mignattini comuni - Foto di Renato Castellani

Litorale che è stato teatro anche quest’anno dell’ennesima (frustrante) avventura dei FRATINI sulla spiaggia “dedicata” a loro a Lignano Sabbiadoro (Ud). Non è ancora il momento di narrarvi l’intera vicenda. Con le dita incrociate facciamo il tifo per le piccole famiglie ancora presenti, intente ad affrontare le quotidiane ostilità. Riportiamo solo alcune immagini emblematiche di questo ultimo mese. Nella prima c’è il ritratto della caparbietà, dell’ostinazione e, in realtà, dell’ingenuità di queste creature. Questo maschio di FRATINO ha covato ininterrottamente il suo nido di 3 uova per quasi 2 mesi, convinto che prima o poi qualcosa sarebbe successo.

Fratino cocciuto

Questa è la foto del nido, ormai abbandonato da qualche giorno, che tuttavia continua a resistere senza attirare l’attenzione di alcun predatore. A testimonianza del fatto che il sito scelto era idoneo a tutelarlo dall’eccessiva curiosità (che ha funestato altri nidi), ma non l’ha comunque salvato da qualche altra forma di disturbo naturale o innaturale che fosse…

Uova sode (dopo 60 giorni)

E poi c’è questa. La foto dei pulcini invisibili (se ci fate caso, noterete che i becchi sono due). Essere invisibili è l’unica salvezza possibile per queste creature, tuttavia non è sufficiente. Per oltre due settimane sono stati accuditi e sorvegliati costantemente dai loro genitori. Ma questo non è bastato a permettere loro di involarsi sul lato visibile del Cielo.

Due pulcini al prezzo di uno

A poca distanza, un’altra straordinaria creatura prendeva il volo (stavolta in carne, ossa e piume) “sghignazzando” verso il lato invisibile del Cielo, sparendo (per il momento) dalla nostra visuale, ma lasciando delle tracce inequivocabili della sua presenza. Un GABBIANO SGHIGNAZZANTE, il primo per il FVG, fotografato da W. Van Gasse in Foce al Tagliamento il 24 luglio. Confidiamo in una sua ricomparsa, ovunque prenda forma. Nel frattempo ci dobbiamo accontentare delle sue foto e delle sue parole.






La nostra ricerca comunque prosegue. Dal litorale ci spostiamo verso la laguna e le zone umide limitrofe. Veniamo accolti da un nugolo di PIRI PIRI (PICCOLI in particolare) che ci avvisano di fare attenzione, perché in mezzo a loro potrebbero nascondersi intrusi imprevisti, sai tu, magari un solitario GAMBECCHIO FRULLINO.

Piro piro piccolo - Foto di Paolo Utmar

Piro piro piccolo - Foto di Niccolò Fagotto

Piro piro boschereccio & Gambecchio frullino - Foto di Renato Castellani

Gambecchio frullino - Foto di Marta Trombetta

Gambecchio frullino - Foto di Marta Trombetta

E allora si comincia, proprio ad inizio mese. In RNR Foce Isonzo (Go) Silvano Candotto trova un fantomatico PIOVANELLO PETTORALE, che compare e scompare nell’arco di una mattinata. Si materializza nuovamente per qualche minuto ad un paio di giorni di distanza (in compagnia di una evanescente PERNICE DI MARE e di un ingombrante CINGHIALE) e poi evapora nel nulla.

Piovanello pettorale - Foto di Silvano Candotto

Piovanello pettorale - Foto di Silvano Candotto

Piovanello pettorale redivivo

Piovanello pettorale redivivo


Pernice (& misto) di mare

Oche bello il Cinghialotto



Contemporaneamente, in RNR Valle Canal Novo (Ud) Renato Castellani trova un minuscolo navigatore a spasso per le acque della riserva, ovvero un FALAROPO BECCOSOTTILE in abito riproduttivo.

Il Falaropo beccosottile e l'Avocetta - Foto di Matteo De Luca

Falaropo beccosottile - Foto di Angelo Formentin

Falaropo beccosottile - Foto di Angelo Formentin

Falaropo beccosottile

Falaropo beccosottile

Falaropo beccosottile



A fargli compagnia in questo caso un ospite alieno molto colorato. Una ALZAVOLA SPALLEROSSE (o ANELLATA che dir si voglia, ma senza anelli) proveniente da chissà dove, trovata da Angelo Formentin.

Alzavola spallerosse / anellata (senza anelli) - Foto di Angelo Formentin

Alzavola spallerosse / anellata (senza anelli) - Foto di Angelo Formentin

Poco distante, a pochi metri dalla RNR Valle Grotari, sempre Angelo a inizio mese documenta un’altra prima nidificazione per il FVG. L’avevamo a nostro modo evocata il mese scorso. E sotto il naso, il MIGNATTAIO ce l’ha fatta, andando a fare compagnia agli altri membri della combriccola dal lungo becco.


Giovani Mignattai

Mignattai & questioni di famiglia - Foto di Angelo Formentin

Mignattai & questioni di famiglia - Foto di Angelo Formentin

Mignattai al pascolo - Foto di Paolo Utmar

Trittico con Spatola, Ibis sacro e Mignattaio - Foto di Paolo Utmar

Peraltro, il MIGNATTAIO non è il solo a darsi da fare nel mese di luglio. Al margine del canneto fanno capolino alcuni degli ospiti che si sono tenuti nascosti nelle ultime settimane, dal confidente FALCO DI PALUDE ad uno dei pochi maschi cantori superstiti di MIGLIARINO DI PALUDE, dalle famiglie di MORETTE e di CANAPIGLIE (che mettono in secondo piano i giovani MORIGLIONI) al pullastro di PAVONCELLA che si attarda a sgambettare nella fanghiglia.

Falco di palude pigrone

Migliarino di palude canterino

Piccole Morette a spasso - Foto di Niccolò Fagotto


Canapiglie giovinastre & Moriglioni - Foto di Paolo Utmar

Pollastrella Pavoncella - Foto di Paolo Utmar

C’è poi quella coppia di SVASSI MAGGIORI con il nido vagabondo (di cui vi abbiamo già raccontato) che dopo la prima covata ricomincia la sua avventura trascinando il nido a spasso per il canale, a seconda delle sensazioni del momento.

Svasso maggiore "C'è da spostare una piattaforma?" - Foto di Renato Castellani

Svasso maggiore "Oggi mi piace qui" - Foto di Renato Castellani


E c’è un ANATRA MANDARINA che ci guarda perplessa e non ha nessuna intenzione di rivelarci il segreto della sua provenienza.

Anatra mandarina vagabonda - Foto di Renato Castellani


Allora noi decidiamo di risalire il corso del fiume, il Tagliamento, sperando che ci riservi qualche sorpresa. Ad esempio, il ritorno del TOPINO, nelle parole di Renato Castellani.

“Il fiume, se lasciato a sè stesso, torna a creare gli ambienti adatti per tante specie. In questo caso, il topino era dal 2019 che non nidificava in zona per la distruzione della parete. Oggi invece erano presenti diversi giovani posati nei pressi della colonia.”

La parete dei Topini - Foto di Renato Castellani

La parete dei Topini - Foto di Renato Castellani

Dalla parte dei Topini - Foto di Renato Castellani



Altrove, anche la RONDINE ROSSICCIA ha completato una delle sue missioni e, forse, è intenzionata ad intraprenderne un’altra… (Video di Stefano Sava).



Per il resto, la pianura si rivela sempre più deserta. Le pozze sopravvissute alle imponenti piogge primaverili si stanno prosciugando.

44 Tuffetti in fila per 6 col resto di 2 - Foto di Paolo Zonta

Folaghe & Company in "Fatemi spazio!" - Foto di Paolo Zonta

Casarca con ospiti - Foto di Niccolò Fagotto


Fate spazio al Fistione Turco - Foto di Paolo Utmar


Dobbiamo accontentarci dei residui incontri che riusciamo a fare. Dal COLOMBACCIO che imita la PERNICE BIANCA alle CORNACCHIE che imitano le GAZZE (nel piumaggio) e alle TACCOLE che imitano gli STORNI (nei colori, nei numeri e nelle movenze).

Il Colombaccio niveo - Foto di Bruno Delbianco

Cornacchia "ingazzata" - Foto di Renato Castellani

Cornacchia "ingazzata" - Foto di Renato Castellani

Taccole come storni - Foto di Bruno Delbianco


Dagli STORNI che imitano i RIGOGOLI ai RIGOGOLI che imitano sé stessi.

Storni "Insabbiamo tutto" - Foto di Bruno Delbianco

Rigogliosi Rigogoli - Foto di Stefano Sava


Dal RONDONE che si ostina a trovare anfratti idonei per il nido al CUCULO che si ostina a trovare anfratti idonei nel nido altrui.

Rondone "Foto al Nido!" - Foto di Stefano Sava

Cuculo Cucù - Foto di Paolo Utmar

Dall’ALBANELLA MINORE, che forse l’anfratto adatto per il suo nido non è in grado di trovarlo più (ma non per colpa della VOLPE), a quelle specie che hanno imparato a ritagliarsi (e “intagliarsi”) degli spazi per vivere in luoghi anche distanti da quelli in cui eravamo abituati ad incontrarli, dal PICCHIO NERO e dal CULBIANCO (di pianura) al PETTIROSSO urbano.

Albanella minore fantasma - Foto di Luca Rossi

Non è colpa della Volpe - Foto di Bruno Delbianco

Ritratto di Picchio nero

Culbianco di pianura - Foto di Paolo Zonta

Pettirosso urbano - Foto di Paolo Utmar

Fino ad arrivare agli ospiti oramai consueti della nostra periferia urbana, che resistono, insieme a noi, a sfidare il caldo estremo.

L'ennesima covata del Merlo - Foto di Bruno Delbianco

Giovinastro Picchio verde - Foto di Bruno Delbianco

La veglia della Civetta - Foto di Bruno Delbianco

Nel frattempo ci siamo gradualmente addentrati nella pianura, avvicinandoci alle colline e alle propaggini delle montagne. Salutiamo il CAPOVACCAIO di Enrico Carta, che a inizio mese abbandona la RNR Lago di Cornino (Ud) per proseguire il suo viaggio.

Capovaccaio & Corvi imperiali - Foto di Enrico Carta

Capovaccaio & Corvi imperiali - Foto di Enrico Carta

Lascia spazio nel cielo ad altri viandanti, di cui conosciamo perfettamente le intenzioni (e le prede), ma stentiamo ad intercettare i siti riproduttivi. A dire il vero, nella maggior parte dei casi è meglio così, piuttosto che l’accanimento ci porti a disturbare irrimediabilmente le loro attività.

Biancone & preda

Le prede del Biancone (il Marasso)

Le prede del Biancone (Colubro liscio)

Cominciamo ad addentrarci nei boschi, in quel misterioso territorio dove la fantasia si confonde con la realtà e dove i CERVI possono anche volare.

Silvano & il Cervo volante - Foto di Matteo De Luca

Cervo volante - Foto di Matteo De Luca

Cervi volanti - Foto di Matteo De Luca


Percorriamo distanze inimmaginabili, affrontiamo dislivelli indicibili, torniamo alle nostre auto stremati e sconfortati, se non fosse per quegli incontri occasionali con i folletti del bosco che, almeno per una volta, danno un senso alle levatacce.

Folletto Picchio tridattilo - Foto di Luciano Silei

Davanti al Francolino di monte c'è sempre un ramo (Cit. Zamix)

Davanti al Francolino di monte c'è sempre un ramo (Cit. Zamix)

Eppure, in quei boschi che a noi appaiono silenziosi e deserti, si nascondono creature improbabili. Immaginate di avere una telecamera nascosta che vi sveli i loro più reconditi segreti. Ecco cosa potrebbe capitarvi di svelare, in un unico punto di quel bosco, nel giro di pochi giorni…

Tutto in una pozza - Francolino di monte - Foto di Renato Pontarini

Tutto in una pozza - Allocco degli Urali melanico - Foto di Renato Pontarini

Tutto in una pozza - Gallo cedrone maschio - Foto di Renato Pontarini

Tutto in una pozza - Gallo cedrone femmina - Foto di Renato Pontarini

E allora ci spingiamo oltre, attraversiamo i boschi, raggiungiamo la cima delle montagne e ci guardiamo intorno. Con molta moltissima attenzione scorgiamo le sperdute piccole sagome che ancora ci fanno compagnia. Un’AQUILA REALE, una PERNICE BIANCA, un SORDONE, un ORGANETTO, un CROCIERE, due giovani CULBIANCHI, una coppia di FRINGUELLI ALPINI…

Aquila reale in perlustrazione

Aquila reale - Foto di Luciano Silei


Pernice bianca - Foto di Marta Trombetta

Sordone - Foto di Marta Trombetta

Sordone - Foto di Luca Rossi

Giovine Organetto - Foto di Marta Trombetta

Crociere - Foto di Luciano Silei

Piccoli Culbianchi crescono

Fringuello alpino - Foto di Pulotto



Magari anche un CAMOSCIO e qualche MARMOTTA.

Camoscio - Foto di Marta Trombetta

Piccole marmotte curiose

Piccola Marmotta timida

E qui la nostra avventura si conclude, in silenzio come era iniziata, con la leggerezza di un battito d’ali di farfalla. O poco via.

Rosalia alpina - Foto di Matteo De Luca

Cannibalismo libellulesco - Foto di Paolo Zonta

Tifosi rossoneri - Foto di Paolo Zonta

Erebia calcarius - Foto di Matteo De Luca

Erebia calcarius - Foto di Matteo De Luca

Coenonympha oedippus - Foto di Matteo De Luca

Coenonympha oedippus - Foto di Matteo De Luca

Phengarius teleius - Foto di Matteo De Luca

Phengarius teleius - Foto di Matteo De Luca


E con il riassunto di alcune delle osservazioni più curiose ed interessanti del mese…



… vi salutiamo con una raccapricciante visione del tramonto sul fiume Tagliamento, dedicata a chi continua a prendersi (davvero) troppo sul serio...

Tagliamento indigeno - Foto di Pulotto