venerdì 27 settembre 2019

Resoconto Mensile Tringa - Settembre 2019

 
Non vale dare la colpa alla malinconia autunnale, la verità è che ci siamo lasciati distrarre da questo settembre in controtendenza, con il suo incostante fluire migratorio ad illuderci che la vita prosegua, facendoci scordare lungo il percorso ogni singola mollichina che ora mi tocca recuperare, come uno sprovveduto pollicino, per ritrovare la strada di casa.
 
Innanzitutto, che fine ha fatto il quiz di agosto? Ce lo siamo per caso dimenticati? Tornato sui miei passi, ho aggiunto un indizio, giusto per ristabilire gli equilibri. E per pareggiare il conto vi propongo lesto lo svolazzo di questo mese. Facile facile stavolta. Per non imburberirvi subito tutti.

Quiz Settembre
Poi, ve lo ricordate Abudefduf, il PIOVANELLO PETTORALE della RNR Foce Isonzo (Go)?
 
 
Proprio lui, scomparso, in un battibaleno nottetempo, senza lasciare traccia ed altri testimoni. Ma se rammendate bene lo spirito di quella giornata, il nostro vero obiettivo era un altro, la fantasmatica SCHIRIBILLA, che poche profetiche parole hanno fatto materializzare pochi istanti (giorni) dopo sull'uscio di casa di un incredulo Paolo (Utmar), a fargli compagnia per una intera settimana. E dunque, portata a compimento anche questa vicenda.
 
Foto di Paolo Utmar
Infine, del PIVIERE TORTOLINO, in quell'estenuante ed illeggibile trattato, abbiamo forse tralasciato qualcosa? Tipo quella strana sensazione che gli avventurieri del giorno dopo sul monte Paularo (Ud), sulla scia dell'avventuriero Bruno (Dentesani) si fossero illusi soltanto di sentirne il verso? Ci può stare, certo, i primi loro a sospettarlo. Ma fortunatamente gli eroici Luciano (Silei) e Stefano (Pischiutti) per nulla intimoriti da questa possibilità si sono ripresentati alle cime dei monti e alla sorte, trovandolo esattamente al suo posto, meravigliosamente lui, nei giorni successivi.
 
Foto di Luciano Silei

Foto di Luciano Silei
Ed anche per loro, un meritato premio, in quella interminabile saga dei misteriosi Tetraonidi alpini che prosegue ad ogni svolta del sentiero...
 
Foto di Luciano Silei
Visto che ci siamo allora, a proposito di allucinazioni uditive, vi farò dono ora di (quasi) tutto ciò che possiedo (la memoria visiva non riesco a fornirvela, e nemmeno gli audio telefonici che speravo di riuscire a caricare), concessomi spavaldamente da quello scalettato grigiastro USIGNOLO MAGGIORE infrattato tra le fronde dei cespugli in RNR Foce Isonzo (Go) il 13 settembre, in compagnia di quel Silvano (Candotto) che ne aveva inanellato uno pochi giorni prima a Gonars (Ud) (ad emulare i colleghi sloveni, alle prese nei medesimi giorni con la stessa specie). Tutto il materiale disponile, per condividere con voi l'esperienza. Come addestramento in questa palestra di nostrano "Sound approach to birding". E valutare eventuali nefande illusioni.

 
 
Dei concomitanti GAMBECCHI FRULLINI quantomeno, potete apprezzare le mie pessime testimonianze visive. Fintanto che non alleneremo l'orecchio anche per loro.
 
 

Avrei per altro un paio di registrazioni di "potenziali", meno rari, intrusi del canneto, ma le tengo da parte per esercizio mnemonico, tipo quella di un sospetto e sospettoso PETTAZZURRO, per esempio, che non si lascia osservare a differenza di quelli del 17 settembre di Glauco (Vicario) e Renato (Castellani) in Muzzanella (Ud) e Marta (Trombetta) [con la macchina fotografica in auto, scarica, come strategia attira rarità] a Osoppo... o quella di uno scorbutico FORAPAGLIE MACCHIETTATO, un individuo diverso da quelli che, dopo essersi involati da terra, un giorno ciascuno ai vari osservatori, Gabriele (Zamò) tra tutti, si lasciano inquadrare prima a binocolo e poi abbastanza a caso negli scatti bizzarri che per qualsiasi evenienza provano ad immortalare il cespuglio in cui è andato ad infrattarsi, non si sa mai...
 

 
A proposito di 17 (numero fortunato) settembre e dell'accoppiata vincente Glauco & Renato, questo mese va di moda il MAGGIORE, ma stavolta è addirittura un CALANDRO. Preso al volo. Altroché garbugli incespugliati con incomprensibili arzigogoli macchiettati.
 

 
Per quanto MEZZANI anziché MAGGIORI non sfigurano in quello stesso 17 settembre nemmeno i due STERCORARI che Paolo (Utmar) intercetta in mare nei dintorni della RNR Foce Isonzo (Go).

Abbiamo forse detto che l'autunno va per la MAGGIORE? Sia essa AVERLA, come quella di Tommaso (Zamò) a Campeglio il 21 settembre, a fare il paio con quella di Osoppo (Ud), o STERNA, o PIOVANELLO, in questo mese propizio ai laro-limicoli, pronto ad indorare le piume come fossero foglie, facendo comparire, beatamente pisolante in mezzo alle PIVIERESSE in RNR Valle Canal Novo (Ud), nonostante l'estemporaneo sorvolo di un NIBBIO REALE, anche un solitario PIVIERE DORATO, che per qualche istante ci travolge in un turbinio disincantato, dall'America all'Oriente, di pensieri esotici sulla sua provenienza.
 

Autunno, con uno strascico residuo di migranti restii ad andarsene, dai FALCHI CUCULI alle CICOGNE NERE...
 
Foto di Paolo Zonta

Foto di Paolo Zonta
 
... ai turistici VOLTOLINI balneanti...
 
 
 
... ma che offre prematuro le sue primizie a Paolo (Utmar) sotto forma di OCA LOMBARDELLA in RNR Valle Cavanata (Go) o di miraggio di ORCHI MARINI e TURSIOPI a Matteo (Skodler) nel Golfo di Panzano (Go) o di precoce SMERIGLIO nei campi di Ipplis a portare a Gabriele (Zamò) i suoi ossequi, in questo ricorrente spettacolo in cui noi siamo le comparse, convinti inevitabilmente di essere primi attori.
 
Così, prima che il sipario cali, ci lasciamo trasportare anzitempo verso sud, anche noi. E se in questi ultimi giorni dovesse accadere altro, a nostra insaputa, domanderemo una proroga, per completare degnamente l'opera...
 
 
 
 

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