giovedì 28 febbraio 2019

Resoconto Mensile Tringa - Febbraio 2019


Prima di cominciare, vorrei fare una premessa che ritengo utile, costruttiva e doverosa.

Le parole scritte che trovate qui non sono mie, ma nostre.

Nostre, di chi esplora il territorio intorno a noi, lo vive e condivide in tempo reale le esperienze, considerando la conoscenza a portata di tutti uno strumento fondamentale per combattere l’ignoranza troppo spesso strumentalizzata.

Nostre, di chi le trova qui, le legge e in questo modo un poco le vive, anche a distanza, nell’unico modo talvolta disponibile per ritrovarsi insieme, in un contesto tecnologico che sempre più ci allontana invece di avvicinarci.

Nostre, di quelle voci che si stanno lentamente risvegliando, solitarie, troppo solitarie, dopo questa terribile stagione fredda 2018-19, ad una primavera, auguriamoci, non definitivamente silenziosa.

Perché certo, febbraio è uno dei mesi peggiori in FVG, da sempre, almeno nelle prime settimane, con gli svernanti che partono, lasciando ampi spazi vuoti su tutto il territorio che stentano ad essere colmati dalle prime nuove comparse a fine mese. E nemmeno gli sparuti canterini di quasi tutte le specie, che dai primi giorni del mese si riattivano, riescono a rivitalizzare le giornate, che proseguono silenziose e desolate per la maggior parte delle ore, quasi ovunque.

Non resta che confidare nel vociare delle GRU in transito verso nord, per quei fortunati che le sentono passare magari nella nebbia, nelle notti stellate o sopra la testa mentre si lavora ad Aurisina, Ts, come fossero un dono di compleanno in anticipo (il 21, Auguri Matteo Skodler!).

E nei giorni successivi, un poche ciascuno ad accontentare tutti, anche stanotte.

Piccoli occasionali lampi nella foschia di giornate per altro fin troppo calde e luminose, come la comparsa di una specie dal fascino indiscutibile, la MORETTA CODONA osservata da Paolo Utmar il 20 a Marina Julia, Go…

Disegno di Paolo Utmar

… che si alternano radi e quanto mai sporadici ad intere giornate trascorse inarrestabili (almeno fino al giorno 15, quando si chiude il sesto anno della raccolta dati della Stagione Fredda, in prossimo aggiornamento) alla ricerca (con Fabio del Piccolo) magari dell’unico OCCHIOCOTTO della provincia di Udine …


Foto di Marta Trombetta

Qualcuno allora si specializza (il nostro Zamix) nella ricerca di impronte, tracce, piste nella neve…

Seguendo il Fagiano di monte ... (foto di Gabriele Zamò)

... e continuando a seguirlo altrove... (foto di Gabriele Zamò)
 

... per poi passare al Francolino di Monte (Foto di Gabriele Zamò)...

 
... attraversando gli escrementi di Gallo cedrone (Foto di Gabriele Zamò)...

... proseguendo lungo una possibile pista di Lupo (Foto di Gabriele Zamò) ...

... verso la tana dell'Elfo dei Boschi...

Mentre altri decidono di rinunciare irrimediabilmente agli uccelli e puntare direttamente sui mammiferi (le foto del GATTO SELVATICO non posso mostrarvele, accontentatevi di un balzo di DONNOLA nel canneto…)



Un discorso a parte merita il GIPETO.



Per settimane un individuo di nome Kasimir, nato nel 2018 in cattività, marcato con satellitare e liberato nello stesso anno, ha vagato sui monti al confine tra FVG e Austria, con periodiche tappe nell’entroterra. Tuttavia, solo dopo oltre un mese (mannaggia alla nostra ignoranza e soprattutto a chi continua ad alimentarla per poi nutrirsene in questo trasandato paese, e chiudiamola qui…) abbiamo scoperto che grazie al lavoro dei ricercatori del Parco degli Alti Tauri era disponibile gratuitamente in rete ed accessibile a tutti il sito con le coordinate fornite dai gps (con ritardo di un paio di giorni) degli esemplari marcati all’interno del loro progetto. Con queste mappe e, indipendentemente da queste, con l’efficiente ed efficace attività di presidio del territorio da parte del Corpo Forestale Regionale, in particolare della Stazione Forestale di Paluzza (Marco Reputin, Paolo Stefanutti, Zeno Petrovich e gli altri, grazie davvero amici), che ha contattato l’animale senza minimamente sapere che fosse marcato, è stato possibile, con la loro supervisione, osservare e fotografare il GIPETO il 12 nei pressi di Timau, Ud, evento ancora decisamente straordinario in FVG (con una dedica a chi quel giorno ci ha lasciato).




Infine, con colpevole ritardo, va segnalata un’osservazione registrata in realtà già nel mese di gennaio nei dintorni di Rivolto (Ud), ma che ha necessitato di opportuni approfondimenti che hanno portato, grazie soprattutto alla perseveranza di Paolo Zonta (e di sua moglie) e alla sollecitudine di Gabriele Zamò, alla corretta determinazione dell’esemplare di “LOGO” (stiamo tuttavia ancora precisando la sottospecie calligrafica) che potete trovare qui sotto raffigurato.


Disegno di Paolo Zonta

Come saluto, una riflessione ed un piccolo quiz.

Per quelli che, nelle loro peripezie girovaghe, si trovano ad affrontare l’ignoto, in particolare un verso, un canto o un richiamo che non riescono a determinare. E le reazioni, si sa, sono le più disparate.

Da chi fa finta di non aver sentito nulla, che per alcuni è la realtà dei fatti.

A chi fa finta di non aver sentito nulla, per non dover affrontare l’idea di non sapere di cosa si tratti.

Per passare a chi non ha realmente idea di cosa si tratti, ma fa finta di saperlo (quanti ne conosciamo, i migliori sono!) e sparano una specie a caso, meglio di tutto se rara e accidentale (e senza prove mai).

Ed arrivare al caso estremo, di chi nel dubbio si straccia le vesti e si lancia nudo in corse folli e incontenibili, fino a che non viene inevitabilmente catturato e rinchiuso in una gabbia (dove per altro inizia a ripetere insistentemente il canto o il verso ignoto, entrando in simbiosi empatica con l’universo intero).

Oppure, con ostinazione e tenacia, c’è chi si impegna spasmodicamente nel tentativo di registrare la sonorità misteriosa… e qualche volta addirittura a stanare l’animale in questione.

E così stavolta vi lascio con questa registrazione, di cui conosco la soluzione che vi svelerò nei prossimi giorni (ma che al momento non ho rivelato ad alcuno, quindi, dovessi svanire nel frattempo, potreste non ricevere mai…). Vi invito a tentare la sorte e mandarmi le vostre ipotesi, vi avviso che il video con la risposta vi farà girare la testa (me ne scuso in anticipo).