sabato 1 marzo 2025

Resoconto Mensile Tringa - Febbraio 2025

 

E poi viene il giorno in cui non sai nemmeno più in che mondo stai vivendo. Sei andato in letargo (diciamo così) per qualche settimana. Era l’unica strategia possibile per sopravvivere agli eventi. In un inverno "nominale" sarebbe stata la norma, eppure di questi tempi, inaspettatamente, può ancora succedere. Poi ti risvegli, poco alla volta, ti stropicci gli occhi e guardi fuori. I tuoi sensi sono ancora annebbiati. In un silenzio ovattato fai difficoltà a percepire suoni lontani che ti sembrino familiari. Cerchi di capire se tutto si sia fermato definitivamente o se in questa apparente immobilità ci sia ancora qualcosa che si animi, si muova, si riveli in vita. Una sagoma prende forma. Ecco, ci siamo. Gli occhi non sono pronti ma l’immagine si delinea lentamente. Si avvicina. Non è possibile riconoscerla ancora ma deve trattarsi di un difetto nella vista. Si può provare a rinfrescarsi la faccia, strabuzzare gli occhi, fare delle imbarazzanti boccacce. Adesso non ci sono dubbi, l’immagine è nitida, chiara, distinta. E la realtà si rivela per ciò in cui si è tramutata davvero: un mondo nuovo e irriconoscibile. Un mondo popolato da creature intruse ed estranee, confidenti e fuori controllo, tanto che l’unica alternativa possibile che si concretizza nella mente è che non siano loro, in realtà, i veri alieni.

 

Premio alieno 2025 - Smergo dal cappuccio - Foto di Bruno Delbianco

E’ solo un’allucinazione? No, pare di no. (E se per caso ve lo state domandando la risposta è “Sì, questo coso vola perfettamente”).

 

Smergo dal cappuccio pronto all'involo

Ovunque ti giri, ormai sei circondato. Uno, dieci, cento milioni. Come siano arrivati, quando e da dove non ha alcuna importanza, il mondo è in mano a nuovi (terribili e potenti) mostri, inutile ribellarsi, la partita l’hanno vinta loro, hanno le redini del gioco e, per quanto possa sembrare assurdo, qualcuno li ha voluti nel posto in cui si trovano e dove noi ora li vediamo (agire incontrollati). Respira, sorridi ancora una volta e pensa “Niente da fare, l’alieno sono io”.

 

Ana-Tre mandarine in fuga - Foto di Bruno Delbianco

Diamo voce all'Anatra muta (cit.) - Foto di Bruno Delbianco

Il brutto anatroccolo - Cigno nero tra reali - Foto di Marta Trombetta

Cigni neri crescono - Foto di Bruno Delbianco

A chi Struzzo? - Foto di Bruno Delbianco

Emù basta però - Foto di Bruno Delbianco

Con questa consapevolezza minimale, che non rinfranca ma almeno attenua lo sconforto, e con le residue risorse si può provare a cercare traccia di ciò che resta dell’universo che conoscevamo e che avevamo imparato a riconoscere e ad apprezzare. Un mondo in cui c’erano ugualmente alcuni aspetti stravaganti che esulavano dalla quotidianità. E di quelli ci accontentavamo. 


[ P.S Se vi siete persi il Resoconto 2024 Tringa FVG nessun problema, lo trovate a questo link e lo potete scaricare gratuitamente... ]

https://tringa-fvg.blogspot.com/2025/01/avifauna-del-friuli-venezia-giulia.html


Dicevamo... Che di queste piccole stravaganze ci accontentavamo. Tipo, un orpello di colore giallo intenso poteva fare un’enorme differenza, come fosse l’unico anello del nostro potere, anche quando veniva indossato come occhiale, per esempio.

 

Oche lombardelle minori (e non) - Foto di Silvano Candotto

Oppure fuso, a restituirci quel colore giallo oro brillante, poi indossato come calza su entrambe le zampe, a risaltare in un mare di ordinaria quotidianità.

 

Totano zampegialle minore (e non) - Foto di Simone Scognamiglio

Ci accontentavamo di poco, o forse no. Forse avevamo bisogno di questi nuovi protagonisti del Carnevale 2025 per renderci conto di ciò che avevamo e che, forse, non ci bastava più. Ci siamo abituati troppo bene? Sempre alla ricerca di qualcosa in grado di stuzzicare le nostre fantasie. Magari un candido invisibile topolino che si nasconde tra i ciuffi d’erba?

 

Mimetico Zigolo delle nevi - Foto di Paolo Zonta

Oppure, per contrasto, un per nulla candido (e piuttosto oscuro) individuo dalle eleganti sembianze che passeggia tranquillo a pochi passi dal nostro vialetto di casa…

 

Cicogna nera - Foto di Paolo Zonta

Cicogna nera - Foto di Paolo Zonta

O una creatura immensa, enorme, con dei poderosi artigli e un becco sproporzionato, dal quale da un momento all’altro potrebbe scaturire una nube infuocata?

 

Aquila di mare - Foto di Maurizio Bertoni

Un passo indietro allora. Respirare e sorridere. Anche quando respirare costa uno immenso sforzo di fatica in più. Respirare piano e sorridere ancora più lentamente. Aprire gli occhi, anche loro sempre più in difficoltà, e controllare cosa abbiamo in tasca (“Mani… Coltello… Spago oppure niente” [cit.]), in questa tasca che è il nostro Pianeta. Da dove volete che cominciamo? Proviamo a partire dagli spiccioli e poi puntiamo alle banconote grosse (prima che quelle virtuali prendano il sopravvento, come gli alieni del Carnevale)? Dai, proviamo così. Quegli spiccioli che valgono sempre meno, dimenticati e irrilevanti. Nemmeno ci rendiamo conto che stanno scomparendo, uno alla volta. Possiamo provare a dar loro un nome, prima che se ne vadano tutti insieme, in un lampo, con un unico struggente volo d’addio.

 

Fiorrancino - Foto di Paolo Zonta

Pendolino - Foto di Simone Scognamiglio

Saltimpalo migratore (non vuole codice atlante a marzo) - Foto di Stefano Sava

Zigolo nero - Foto di Stefano Sava

Zigolo nero - Foto di Bruno Delbianco

Allodola - Foto di Paolo Zonta

Pispola - Foto di Simone Scognamiglio

Pispola & Zigolo muciatto - Foto di Simone Scognamiglio

Migliarini di palude - Foto di Simone Scognamiglio

Peppola - Foto di Simone Scognamiglio

Peppole stanno - Foto di Simone Scognamiglio

Peppole vanno - Foto di Simone Scognamiglio

Fanelli vanno, anche loro - Foto di Bruno Delbianco

Svuotiamo le tasche e controlliamo meglio. Qualche spicciolo potrebbe essere rimasto. Ecco, una monetina. Potremmo lanciarla in acqua, nel pozzo dei nostri desideri, concedendoci il lusso di esprimerne uno. Non lo diremo ad alta voce, ma ognuno di noi lo terrà stretto nel cuore. (Video [super] di Simone Scognamiglio)

 

Merlo acquaiolo pronto alla danza - Foto di Simone Scognamiglio


La nostra monetina nell’acqua prenderà vita? Non ci resta che scoprirlo. Finché c’è acqua c’è speranza… ? (Ma quanti aridi letti fluviali dovremo attraversare con gli occhi sbarrati prima di comprendere realmente il significato di queste parole?)

 

Germano reale d'alta quota - Foto di Stefano Sava

Germano reale a bassa quota - Foto di Bruno Delbianco

Siam tre piccoli Fischion(c)i(n) - Foto di Bruno Delbianco

Il temibile Orchetto marino - Foto di Stefano Sava

Orchi marini schierati in prima linea - Foto di Davide Scridel

Geometria di Morette tabaccate - Foto di Angelo Formentin

(S)quadriglia di Smerghi maggiori - Foto di Bruno Delbianco

E dunque, se è vero che finché c’è acqua e vita c’è speranza e che la vita è un viaggio, allora non meravigliamoci se le sagome immortalate nei nostri scatti decideranno di non restarsene immobili ma valuteranno l’opportunità di iniziare la loro danza. (Video [super] di Simone Scognamiglio)

 


E la loro danza, dopo i primi passi, prevede una rapida piroetta e un lungo balzo. Poi, oltre quel balzo, l’infinito del cielo.

 

Quattrocchi pronti via - Foto di Bruno Delbianco

Alzavole alzate e volate - Foto di Paolo Zonta

Oche selvatiche vanno - Foto di Paolo Zonta

Codoni in coda - Foto di Bruno Delbianco

Cosa incontreranno nel loro pellegrinaggio celeste? Quali piccoli, grandi e insormontabili ostacoli? Quali temibili e misteriosi nemici?

 

L'attesa del Gheppio - Foto di Paolo Zonta

Il pellegrinaggio del Falco pellegrino - Foto di Simone Scognamiglio

Albanella reale all'alba (nella realtà) - Foto di Luca Rossi

Poiana di là - Foto di Bruno Delbianco

Falco di palude idem - Foto di Bruno Delbianco

Aquila reale ingorda

E quali di questi temibili nemici si riveleranno a loro nella luce e quali li attenderanno pazienti per ghermirli nelle tenebre e nel buio incatenarli?

 

Gufo di palude (uno solo e soltanto)



Alcuni di loro allora potrebbero cambiare idea, cambiare strada, tornare indietro, magari solo causa meteo avverso o per attardarsi ingenuamente per l’ultimo insensato girotondo. (Video di Matteo De Luca)

 

Airone cenerino a rotta inversa - Foto di Paolo Zonta

Aironi guardabuoi tornano - Foto di Paolo Zonta



Altri, tramortiti dal vento, assumeranno forme ambigue alle quali forse non sapremo dare un nome corretto. Anzi, potremmo trasformare le loro immagini nel quiz del mese, lasciando che siate voi ad aiutarci con i nomi. Stavolta la soluzione non si materializzerà tra una settimana.

 

Gabbiano reale nordico (salvo smentite) - Foto di Stefano Sava

Gabbiani reali con pontico? - Foto di Stefano Sava

Gabbiani reali con pontico? - Foto di Stefano Sava

Gabbiani reali con pontico? - Foto di Stefano Sava

Tutti questi ospiti per quanto ancora si soffermeranno? Non ci è dato di saperlo. Forse il tempo di un riposo o quello di un frugale pasto, forse tutto quel che resta loro di un’effimera eternità.

 

Gabbiano comune & Frugale pasto - Foto di Bruno Delbianco

Beccaccino riposino nascondino - Foto di Stefano Sava

Piro piro piccolo piro etta - Foto di Stefano Sava

Piro piro culbianco specchio riflesso - Foto di Stefano Sava

Il primo Combattente dell'ultima guerra - Foto di Silvano Candotto

Se ne avranno l’occasione, anche loro prenderanno il primo volo per le stelle, pur di sfuggire agli eventi che martoriano l’ultima Terra conosciuta.

 

Tutti i limicoli in volo (trova il Limnodromo) - Foto di Paolo Zonta

L'ombra del Fagiano di Monte sullo schermo - Foto di Marta Trombetta



E quelli che non riusciranno a scappare si nasconderanno negli ultimi rifugi, magari in una vecchia foresta popolata di insidiose creature pur tuttavia meno spaventose degli esseri umani.

 

Corvo imperiale "Vado a nascondermi" - Foto di Bruno Delbianco

Picchio cenerino "Dove mi nascondo?" - Foto di Paolo Zonta

Picchio nero "Dove mi nascondo?" - Foto di Niccolò Fagotto

Picchio rosso minore "Dove mi nascondo?" - Foto di Simone Scognamiglio

Picchio rosso minore "Dove mi nascondo?" - Foto di Bruno Delbianco

Gufo comune "Io mi sono nascosto bene" - Foto di Bruno Delbianco

Gli ultimi tra tutti, infine, quelli che non hanno mai avuto in alcun modo la possibilità di volare, cercheranno di mimetizzarsi nel migliore dei modi in quei ritagli ambientali che si trasformano nell’arco di una luna, senza che la nostra consapevolezza abbia modo e tempo di prenderne atto.

 

Testuggine palustre europea "Non mi vedi" - Foto di Niccolò Fagotto

Caprioli "E' un illusione ottica" - Foto di Paolo Zonta

Non dire Gatto selvaggio se non ce l'hai nel sacco - Foto di Luca Rossi

E noi, alieni ormai al resto della vita che scorre sull’ultimo del pianeti possibili, non abbiamo che un’unica, labile ed effimera alternativa. Andare alla ricerca di quell’invisibile drago che un tempo viveva nella nostra anima e la riscaldava col suo fuoco, confidando che il gelo dell’insensibilità sociale non abbia estinto definitivamente la sua fiamma.

Trova il Drago Invisibile - Foto di Stefano Sava



Nessun commento:

Posta un commento