domenica 1 dicembre 2024

Resoconto Mensile Tringa - Novembre 2024

 

Viviamo in un’epoca sempre più ambigua. Che poi, viviamo, è una parola davvero troppo grossa. Diciamo vi, semplicemente vi. E allora vi, come fosse un invito a voi, in un’epoca ambigua, a tratti oscura, fatta di dubbi, incertezze, timori o semplicemente di giornate che si accorciano e di luce calante e soffusa che riduce la nostra capacità di giudizio. Avremmo bisogno di un faro, anche piccolo ed economico (magari comprato su Amazon durante il Black Friday) per illuminare il nostro sentiero e restituirci finalmente almeno un briciolo di serenità in questo fumoso presente…

 

Una luce sul sentiero - Gufo di palude - Foto di Pulotto

Gufo comune - Foto di Pulotto


Certo, se pensate che questo sia sufficiente a dissolvere le nostre perplessità, provate pure ad esplorare davvero la notte muniti del vostro piccolo faro. Farete incontri sicuramente interessanti (spiriti, folletti, fantasmi, abominevoli veicoli alieni che trinciano l’universo, creature umanoidi che camminano in sandali e pantaloncini corti con temperature artiche lungo strade sterrate lontane mille miglia da qualsiasi centro abitato con una cartellina in mano e nell’altra qualche abominevole strumento di scrittura… ). A volte riuscirete a documentarne alcuni, ma state pur certi che l’ambiguità resterà padrona delle vostre visioni notturne (il video è di Paolo Zonta).


Beccaccini al crepuscolo - Foto di Marta Trombetta

La notte della Beccaccia

La danza notturna del Frullino - Foto di Pulotto

https://youtu.be/DwX_amj6wyE?feature=shared

Il mostro Cinghiale - Foto di Matteo De Luca


A proposito di incontri sicuramente interessanti, nei giorni scorsi si è tenuto a Cremona il convegno sugli Atlanti Ornitologici Urbani (potreste anche imbattervi nella registrazione delle due giornate...)


https://musei.comune.cremona.it/it/mostre-ed-eventi/workshop-sugli-atlanti-ornitologici-urbani


Un sentito ringraziamento agli organizzatori
 
Il pagliaccio & i lavori Tringa FVG - Foto di Giosuè Cuccurullo

Il pagliaccio & la squadra Tringa FVG - Foto di Giosuè Cuccurullo

Tringa mix & Co (& Coco il cane)

Approfittiamo subito per ringraziare gli organizzatori e mandare un saluto a tutti i partecipanti. Aggiungiamo una piccola nota di colore, sempre riguardo l’ambiguità (e gli incontri notturni). Se vi dovesse capitare di voler visitare i dintorni di Cremona possiamo suggerirvi per il pernottamento un intrigante rustico (con riferimento sia alla struttura che al gestore) nel quale vivere un’esperienza mistica. La nostra speranza era di imbatterci nel BarbaGianni, invece ci siamo confrontati con il Barba-Fabio, ma è stato comunque un incontro memorabile.

 

Il vero Barba Gianni - Foto di Pulotto

Ecco, dopo questa piccola parentesi di certezze (sul convegno e sul Barba-Fabio) torniamo alle nostre ambiguità. Prima di perderci in divagazioni, proviamo ad affrontare quelli che potremmo considerare i super-quiz del mese di novembre. Il primo è legato intimamente all’ultimo giorno del mese di ottobre quando, come forse ricorderete, Silvio Davison a San Giovanni al Natisone (Ud) ha fotografato una BIGIA GROSSA sp. a cui non siamo stati in grado di dare un nome preciso.

https://tringa-fvg.blogspot.com/2024/10/resoconto-mensile-tringa-ottobre-2024.html

Bene. La mattina del primo novembre, per alcuni minuti almeno l’animale era ancora presente sugli stessi cespugli e si è fatto osservare e fotografare da Pulotto. Sotto tortura il medesimo Pulotto vi confesserà che il sotto(si può dire?)culo di questa creatura non gli è parso per nulla lunettato. Il primo super-quiz del mese consiste nell’abilità di disambiguare tra BIGIA GROSSA occidentale ed orientale dalle foto qui sotto (solo un piccolo campione di quelle disponibili). Per la risposta non guardate noi. Per quanto propensi a ritenerla potenzialmente “occidentale” la nostra valutazione resta al momento sospesa.

 

Bigia grossa sp. - Foto di Pulotto

Bigia grossa sp. - Foto di Pulotto

Bigia grossa sp. - Foto di Pulotto

Bigia grossa sp. - Foto di Pulotto

Bigia grossa sp. - Foto di Pulotto

Siete pronti per il secondo super-quiz? Potrebbe essere più facile del primo. O, per lo meno, le foto sembrano indicare in modo più esplicito uno dei due contendenti possibili (anche se un paio di caratteri, tipo l’assenza di ombra evidente sotto la banda chiara estesa delle copritrici e il suo mutismo ostinato, potrebbero comunque far sospettare qualcosa di losco) (grazie al Giuss, Andrea Corso e OJ, come sempre). Stiamo parlando del tardivo silenzioso LUI’ FORESTIERO (salvo che poi decida di vocalizzare e si trasformi metti caso in uno HUME) trovato in RNR Valle Canal Novo (Ud) il 28 novembre dal Angelo Formentin e tuttora (silenziosamente) presente. I nostri fidati osservatori sono al momento all’opera per cercare di comprendere le tonalità del suo (silente) linguaggio.

 

Luì forestiero - Foto di Angelo Formentin

Luì forestiero - Foto di Angelo Formentin

Luì forestiero - Foto di Angelo Formentin

Luì forestiero - Foto di Angelo Formentin

Luì forestiero - Foto di Angelo Formentin

[Spoiler del secondo super quiz: in tempo reale i nostri inviati Pulotto, Tommaso, Pietro e Francesco ci comunicano che dopo quattro giorni di presenza silenziosa il nostro LUI' FORESTIERO ha deciso di emettere alcuni vocalizzi (registrati) in risposta al canto del... LUI' DI HUME (evviva l'ambiguità)! Questo, sempre che ne avessimo davvero bisogno, ci dimostra una volta di più che (oltre a documentare tutto quando possibile, specie in casi del genere perchè in assenza di documentazione non basta il "periodo dell'anno" a garantirci di determinare correttamente una specie) non dobbiamo cadere nel tranello del "Ho messo il richiamo di quella specie e l'animale si è avvicinato quindi era proprio quella specie". Una volta per tutte, no, no, no e no. Non necessariamente almeno. Gli uccelli (o i singoli soggetti) reagiscono a modo loro ai richiami dei loro consimili o di altre creature. Altrimenti dovremmo considerare piccole civette nane tutte le cince che si avvicinano quando imitiamo il famigerato fischio del loro nemico...? Ma immagino che questa ulteriore lezione non sia comunque sufficiente a convincere gli studenti ostinati...]


Luì forestiero - Foto di Pietro Zamò

Luì forestiero - Foto di Pietro Zamò

Luì forestiero - Foto di Pietro Zamò

Luì forestiero - Foto di Pietro Zamò

Per il terzo quiz del mese teniamo da parte la soluzione. Tra una settimana in questo caso potreste avere la fortuna di trovare una risposta.

 

Quiz - Foto di Stefano Sava

Visto che ci siamo tuffati in acqua, proseguiamo da qui la nostra ambigua navigazione. Le giornate si accorciano, le temperature calano. Inizia una nuova Stagione Fredda (e si completa la raccolta dati per l’atlante italiano degli uccelli in inverno, anche in FVG, organizziamoci insieme!)

https://www.ornitho.it/index.php?m_id=1164&a=N298#FN298

Compaiono alcune delle specie che potrebbero tenerci compagnia per tutta la stagione. Potrebbero. Sia sulla base delle loro personali valutazioni, tipo quelle fatte dalla STROLAGA MAGGIORE documentata da Silvano Candotto in RNR Foce Isonzo (Go) che ha verosimilmente deciso di trasferirsi immantinente altrove.

 

Trenino di Strolaghe - Maggiore & mezzane - Foto di Silvano Candotto

Strolaga maggiore - Foto di Silvano Candotto

Oppure “potrebbero” inteso sulla base delle opportunità che noi, creature umanoidi abominevoli, concediamo loro. Perché non tutte, dopo l’incontro - scontro con la nostra quotidianità, hanno la fortuna di poter decidere. Ambiguità tra sopravvivenza, destino, incuria ed ostilità umana. Le prossime immagini vi appariranno brutali, ma fanno parte di questo conflitto. Dalla STROLAGA MEZZANA che interrompe il suo viaggio intrappolata in una rete subacquea al MARTIN PESCATORE fotomodello tradito dalla lenza assassina (solo per i coraggiosi, provate ad ingrandire la foto…).

 

Strolaga mezzana addio - Foto di Stefano Sava

Martin pescatore in posa - Foto di Stefano Sava

Martin "pescato" (defunto) re, in posa eterna - Foto di Paolo Zonta


Immagini come queste, frutto probabilmente di una drammatica fatalità, riportano alla mente immagini come quella di Osoppo (Ud) di ormai 5 anni fa, quando l’ambiguità del nostro atteggiamento umano, teso a prevaricare l’esistenza di qualsiasi altra creatura, ci portava a mettere a repentaglio, con indifferenza, il benessere degli altri esseri viventi, pur di ottenere uno scatto “privilegiato”.

https://tringa-fvg.blogspot.com/2020/01/resoconto-mensile-tringa-gennaio-2020.html

Quante volte siamo testimoni di tutto questo e continuiamo a tollerarlo (per non dire delle volte che, fingendo di storcere il naso, siamo disposti a fornire il nostro contributo economico pur di essere parte di questo abuso)? Avanti allora con l’ambiguità (ipocrisia è una parola brutta). Respiriamo a lungo, tratteniamo il fiato e torniamo a tuffarci in acqua.

 

Tuffo quiz - Foto di Bruno Delbianco

Stavolta il quiz sarebbe troppo facile. La soluzione ve la concediamo subito.

 

Moretta codona - Foto di Bruno Delbianco

E così, navigando tra MORETTE CODONE, SMERGHI MINORI, SVASSI CORNUTI, ORCHETTI MARINI ed altri ospiti del mare, ci riportiamo verso riva.

 

Smergo minore - Foto di Bruno Delbianco

Svassi cornuti - Foto di Bruno Delbianco

Svassi cornuti - Foto di Bruno Delbianco


Orchetto marino - Foto e video di Stefano Sava



Anche qui, sulla riva, l’ambiguità si intrattiene sui suoi posatoi, col solo intento di metterci in difficoltà.

 

Marangone dal ciuffo - Foto di Stefano Sava

Cormorano - Foto di Stefano Sava

Proviamo ad addentrarci nell’entroterra, insinuandoci nel mondo delle OCHE, gradualmente, un passo alla volta, dai tasselli facili e colorati a quelli riconoscibili soltanto da impercettibili dettagli (come al solito in queste situazioni l’occhio attento di Silvano ci semplifica il lavoro).

 

Oca egiziana - Foto di Paolo Zonta

Oca collorosso & Co - Foto di Silvano Candotto

Oca granaiola - Foto di Silvano Candotto

Oca lombardella minore & Co - Foto di Matteo De Luca

Oca lombardella minore & Co - Foto di Matteo De Luca

Oca lombardella minore & Co - Foto di Silvano Candotto

Difficile però restare sempre all’erta in questo mondo ambiguo. Prendiamoci una pausa ogni tanto. Usciamo dal nostro piccolo mondo. Superiamo i limiti e i confini. Di poco. Di pochissimo. Attraversiamo il fiume (in secca?).

 

Attraverso il confine - La volpe - Foto di Paolo Zonta

Non è mica una debolezza passare sull’altra sponda? Fatta. Siamo a Bibione (Ve) per un giorno, nell’Oasi di Val Grande, accompagnati da Giosuè.

https://oasivalgrande.com/

 

Porciglione sull'altra sponda - Foto di Bruno Delbianco

Morette e Moriglioni sull'altra sponda - Foto di Paolo Zonta

Alzavole in viaggio - Foto di Paolo Zonta

Alzavole in viaggio - Foto di Paolo Zonta

In gita a Val Grande - Foto di Giosuè Cuccurullo

In gita a Val Grande - Foto di Giosuè Cuccurullo

In gita a Val Grande - Foto di Matteo Skodler


In gita a Val Grande - Foto di Matteo Skodler

In gita a Val Grande - Foto di Matteo Skodler

No, mi avete frainteso, ho detto piccola pausa poco distante. Non ho detto "andiamo in Spagna a passeggiare tra i VOLTAPIETRE" o in Sicilia con tutto il contorno misto (VOLTAPIETRE inclusi).

 

Voltapietre tra i piedi - Spagna - Foto di Gabriele Zamò

Voltapietre tra i piedi - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Zafferano - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Gabbiano roseo - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Gabbiano roseo - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Falco pescatore - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Biancone - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Aquila minore - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Libellula quiz - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Podarcis sicula - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Podarcis sicula - Sicilia - Foto di Paolo Zonta

Podarcis sicula - Sicilia - Foto di Paolo Zonta


Dai, suvvia, torniamo alle nostre ambiguità locali. Da dove ricominciamo? Dall’unico individuo di PITTIMA REALE che si intrattiene fino a tardi in nostra compagnia autunnale ed ha pure un paio di anelli colorati tra le zampe (M80 giallo e arancio senza scritta, più metallico). Da dove arriverà mai?

 

Pittima reale M80 - Foto di Marta Trombetta

Pittima reale M80 in fuga

Oppure volete che ci addentriamo nel mondo dei passeriformi? Come volete allora, partiamo dalla Z di Zigolo, mescolando l’eterno dilemma degli ibridi di GOLAROSSA con altre creature dall’aspetto ingannevole (con NERI che si mascherano da GIALLI e MIGLIARINI che solo di rado di mettono in posa per escludere strane sorprese).

 

Zigolo golarossa & giallo - Foto di Luca Rossi

Zigolo golarossa - Foto di Luca Rossi

Zigolo nero vestito di giallo - Foto di Stefano Sava

Migliarino di palude in posa - Foto di Stefano Sava

Confessiamo di non aver avuto troppo tempo per spulciare in mezzo a tutti (i pochi residui) fringillidi per disambiguare anche tra i loro infiltrati ospiti. Ci teniamo buono questo compito per i prossimi mesi.

 

Frosone al tramonto - Foto di Stefano Sava

Fringuello solitario - Foto di Stefano Sava

Peppola pensierosa - Foto di Pulotto

Dei passeriformi minuscoli abbiamo già parlato, ma restano pur sempre un argomento scottante in questo clima SIBERIANO, insieme ai loro consimili più colorati ed appariscenti.

 

Luì siberiano - Foto di Stefano Sava

Fiorrancino pronto al balzo

Ci restano i passeriformi più grossi, quelli che nemmeno passeriformi sembrano, dalla CORNACCHIA lunettata alla GAZZA tormentatrice di rapaci.

 

Cornacchia hispaniolensis - Foto di Pulotto

Il Nibbio reale e la Gazza - Foto di Silvano Candotto

E poi i rapaci, anche loro, con le loro ambiguità. Dalla POIANA PAGLIACCIO all’ASTORE “sempre che lo sia” (fortuna che aveva la scorta di CORNACCHIE al seguito) al PELLEGRINO sul traliccio “mai che sia qualche altra cosa”.

 

Poiana pagliaccio - Foto di Bruno Delbianco

Poiana pagliaccio - Foto di Bruno Delbianco

Astore senza scorta - Foto di Marta Trombetta

Falco pellegrino intralicciato - Foto di Marta Trombetta

Raccogliamo le ultime energie che ci restano in questo universo caotico per andare ad esplorare le montagne alla ricerca dell’UNICORNO (Unicorno e mezzo, a dire la verità).

 

Camoscio Unicorno (e mezzo)

Che poi i veri unicorni sono creature molto diverse.

 

Picchio tridattilo - Foto di Pulotto

Picchio tridattilo - Foto di Pulotto

Picchio tridattilo - Foto di Pulotto

https://youtu.be/F0XNd76e-dg?feature=shared

 

Ma serve davvero scalare montagne per trovarli? In effetti, forse no. Giacomo Bonetti & Co. Ci raccontano una storia differente (e Simone Scognamiglio ce la illustra meravigliosamente nel suo video).

https://birdwatchingtrieste.blogspot.com/

 


Allora forse potrebbe capitare, se la fortuna ci assiste, di incontrare alcuni di questi Unicorni (che per la maggior parte sono in mezzo a noi) in giornate come la Festa dei Nodi Tringa FVG.

 

Siete ancora in tempo!

(Se quello stesso giorno coincide con i banchetti della LIPU nelle piazze di Trieste e di Udine faremo finta che anche gli Unicorni presenti in quelle piazze siano ospiti virtuali della nostra festa).

https://www.lipu.it/news/natale-la-natura-30-novembre-e-1deg-dicembre-e-oltre

E con questo invito concludiamo l’avventura del mese di novembre, riassumendo come al solito in breve i principali attori e le comparse di questo spettacolo mensile.

 


Anzi, visto che ci siamo, vi anticipiamo che la collezione annuale sta prendendo forma per essere disponibile (speriamo) già da gennaio. Invitiamo a contattarci tutti quelli che hanno desiderio di fornire le loro osservazioni più interessanti del 2024 (mi rivolgo soprattutto a quelli che non utilizzano già le piattaforme di condivisione dei dati, che in situazioni come questa semplificano notevolmente il lavoro, sia di testimonianza in tempo reale che di documentazione e validazione). Verranno “privilegiate” (almeno in alcuni casi) le osservazioni “documentate” per evitare di riportare dati ambigui (parlavamo di questo o mi sbaglio? Ormai faccio una gran confusione…). L’immagine qui sotto è solo una bozza, ma prendetela come uno stimolo alla condivisione ed alla partecipazione (sempre che lo vogliate davvero, poi non dite che non siete stati invitati alla festa).