Sopravvivere
all’estinzione, un giorno alla volta, istante dopo istante. Questa è la sfida.
In silenzio, dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba, resistendo al
vento, al freddo, agli ostacoli ed alle ostilità. Ostinati e testardi guerrieri
di quella luce che a piccoli passi recupera il terreno perduto, avanzando
progressivamente verso una primavera piena di incognite ed incertezze, che
conserva tuttavia un sottile sottilissimo Filo di Speranza, uno stelo esile al
quale ci aggrappiamo con tutte le nostre forze, guardando oltre il presente,
verso un futuro che ancora non vediamo, che ancora non esiste, che ancora,
forse, possiamo provare a cambiare, sforzandoci più che possiamo di ritardare
per un attimo almeno un altro inevitabile addio…
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Gli ultimi guerrieri Basettini |
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Codibugnolo solitario - Foto di Stefano Sava |
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Il Sordone nascosto nel bosco - Foto di Marta Trombetta |
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Ciuffolotti di vedetta sul nulla - Foto di Matteo Giraldi |
Certo,
è facile nascondersi in un mondo di metafore, mentre l’irreversibile destino rapidamente
si compie ed uno scrigno di minuscole perle si svuota, irrimediabilmente,
lasciandoci un labile ricordo di presenze sempre più solitarie, testimoniate da
singoli, talvolta sfuocati, fotogrammi, memoria vivente, per ora, di quanto domani
stenteremo a ricordare, sentendoci confusi, sperduti, sempre più soli, a
presidiare il nostro silenzioso, provvisorio e desolato rifugio. |
Uno spaesato Codirosso spazzacamino - Foto di Paolo Zonta |
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La Passera mattugia solista - Foto di Paolo Zonta |
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Il palo e il Saltimpalo - Foto di Paolo Utmar |
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Saltimpalo senza palo - Foto di Paolo Zonta |
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Saltimpalo senza palo - Foto di Paolo Zonta |
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Saltimpalo senza palo - Foto di Paolo Zonta |
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Ancora un pasto per il Regolo - Foto di Bruno Delbianco |
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L'ultimo rifugio dei Migliarini di palude - Foto di Stefano Sava |
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L'alba del Migliarino di palude - Foto di Paolo Zonta |
A
stento ricorderemo il nostro nome, la nostra voce, le nostre origini. E chi ci
incontrerà non saprà più come chiamarci. Stiamo svanendo, o forse solo
sbiadendo. E non abbiamo più coraggio di manifestare la nostra presenza in
pubblico. Così di noi resteranno sono degli scatti rubati, ai quali potete anche
sforzarvi di dare un titolo, una definizione, ma difficilmente avrete le nostre
sonorità a darvi una conferma.
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Luì (siberiano) - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì (siberiano) - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì (senza voce) - Foto di Giorgia Corò featuring Luca Rossi |
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Luì (senza voce) - Foto di Giorgia Corò featuring Luca Rossi |
Anzi,
vi dirò di più, nel senso letterale della frase. Concedetemi di parlarvi al
singolare e di presentarmi. Mi chiamo Hume. Luì di Hume. Negli ultimi anni mi
sono trasformato da presenza accidentale a comparsa sostanzialmente regolare,
almeno in FVG (o forse devo dire in provincia di Udine, dove alcuni loschi individui pare si siano
specializzati tanto che qualcuno è già arrivato ad incontrare dieci miei omonimi).
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Luì di Hume di Salmastro - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì di Hume di Salmastro - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì di Hume di Salmastro - Foto di Bruno Delbianco |
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Luì di Hume di Torviscosa |
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Luì di Hume di Torviscosa |
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Luì di Hume di Torviscosa - Foto di Pulotto |
Confesso che ho la tendenza, almeno temporanea, a farmi notare, a causa del mio
accattivante richiamo. Vi fornisco un paio di video in cui potete apprezzare le
mie prodezze (anzi, le nostre, siamo in due ad esserci fatti notare per ora
quest’anno).
Bene.
Fin qui non vi ho svelato nulla di nuovo. Ma vi avevo anticipato che “vi avrei
detto qualcosa di più”. Ecco. Quel qualcosa di più lo potete trovare nei due
video successivi. Perché una volta che avete imparato a conoscere il mondo, con
le sue regole, le sue dinamiche, le sue melodie… è proprio il momento perfetto
per cambiarle. Se non sapeste che sono davvero io l’autore di queste frivole
divagazioni sonore potreste scambiarmi rispettivamente per un Luì bianco
orientale e per uno Sweeo acuto ed eccitato. Invece no, sono sempre io, anzi Luì, Hume, Luì
di Hume. E mi comporto in modo dannatamente pazzerello.
E
visto che ci sono mi permetto di raccontarvi un’altra storia, che non riguarda
me nello specifico ma che mi tocca da vicino. Dal cespuglio in cui ho deciso di
trascorrere questo mese di gennaio riesco a dare uno sguardo sui campi e sui
prati che mi circondano. E ci sono alcune grosse creature candide che hanno
deciso di trascorrere il loro tempo appollaiate lì, concedendosi la libertà di
piccoli voli da un metro quadro all’altro.
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Cigni minori - Foto di Bruno Delbianco |
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Cigni minori - Foto di Bruno Delbianco |
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Cigno minore - Foto di Bruno Delbianco |
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Cigno minore - Foto di Bruno Delbianco |
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Cigno minore - Foto di Bruno Delbianco |
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Cigno minore - Foto di Bruno Delbianco |
Le
conosciamo già, sono i 6 CIGNI MINORI comparsi a dicembre in RNR Valle Cavanata
prima e in RNR Foce Isonzo poi. Da gennaio anche loro hanno scelto questo
magnetico lembo di terra. Ed anche loro ad un certo punto hanno deciso di
stravolgere le regole. Da un giorno all’altro, uno di loro si è trasformato, è
cresciuto di taglia, da MINORE è diventato REALE. Per la legge di conservazione
della massa e dei cigni sono ancora 6 (vi confesso che almeno per un giorno in
realtà erano diventati 7, poi dev’esserci stata una fusione a freddo…), ma in
mezzo a loro c’è un intruso.
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La banda dei 7, Cigni minori con reale intruso - Foto di Pulotto |
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La banda dei 7, Cigni minori con reale intruso - Foto di Pulotto |
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5 Cigni minori con reale intruso - Foto di Bruno Delbianco |
E
non è tutto. Una volta stravolte le regole, anche i CIGNI REALI hanno deciso di
partecipare a questo gioco di “scambio di ruoli”, trasferendosi dalle vaste acque
lagunari e costiere a piccoli residui sperduti angoli umidi dell’entroterra dai
quali, un passo alla volta, si sono spostati sulla terra ferma, con il solo
scopo di ingannare l’occhio dell’osservatore ignaro.
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Cigni reali - Foto di Paolo Utmar |
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Cigni reali sperduti nel nulla - Foto di Paolo Zonta |
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Cigno reale nei campi - Foto di Paolo Zonta |
Cambiare
le regole, le arrugginite ed insane dinamiche, le intramontabili convinzioni
del passato per adattarsi ai tempi che cambiano, con mentalità flessibile. Questo sarebbe da fare, sempre. E questo sembrano insegnarci i Cigni,
in questo mese di censimenti di uccelli acquatici svernanti. Ci insegnano ad
allontanarci dalle solite ed inefficaci rotte, per dirigerci verso orizzonti
nuovi, inesplorati, adottando strategie diverse, gratificanti, serene. Solo
così riusciremo ancora a dare un senso al nostro vagare, al nostro cercare, al
nostro crederci ancora. Solo così, esplorando terre nuove (più arate e meno
umide) e mai considerate prima, riusciremo a rintracciare i PIVIERI DORATI sperduti
ed a trovare il manipolo di OCCHIONI svernanti (oltre 50, mai un numero simile
testimoniato in FVG in precedenza in gennaio, mese per il quale erano note solo
singole e sporadiche osservazioni).
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Il volo dei Pivieri dorati - Foto di Bruno Delbianco |
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Prova a contare gli Occhioni - Foto di Paolo Zonta |
Solo
così riusciremo a stanare in mezzo al nugolo di GABBIANI che scorrazzano nei
campi (e ci guardano con occhi sospettosi), un PONTICO inanellato qui (sebbene
in fuga), un immaturo di NORDICO lì, una creatura aberrante più in là…
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Gabbiani reali sospettosi - Foto di Marta Trombetta |
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Gabbiano reale pontico inanellato (in fuga troppo lesta) |
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Gabbiano reale nordico tra la folla |
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Gabbiano reale nordico con Gavina |
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Gabbiano reale dal becco adunco e chiurlesco |
Sulle
GAVINE sarebbe da aprire un capitolo a parte, per quando impareremo a
riconoscere i segreti viandanti che sicuramente si nascondono in mezzo a loro…
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Gavina e compagni - Foto di Bruno Delbianco |
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Gavina e compagni - Foto di Bruno Delbianco |
E’
vero, possiamo continuare a limitare le nostre esplorazioni al mondo che da
sempre conosciamo, vivendolo in tutta fretta, senza respiro, senza
soddisfazioni, con il solo obiettivo di “doverlo fare”. E’ una scelta tattica anche
questa, triste a mio avviso, ma pur sempre una scelta. Ma qualcuno di noi
continuerà a concedersi il tempo per osservare meglio l’universo, anche solo
per scoprire quale sia la preda del nostro vorace opportunista predatore o del
paffuto TUFFETTO (e del perché si diletti insieme ai suoi consimili ad
organizzare carnevaleschi trenini sorvegliati dalle FOLAGHE).
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Gabbiano reale e anguilla? - Foto di Bruno Delbianco |
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Tuffetto e Spinarello? - Foto di Niccolò Fagotto |
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Il trenino dei Tuffetti e la Folaga - Foto di Niccolò Fagotto |
O
per comprendere quali siano i veri genitori di quelle chimeriche creature che
si nascondono in mezzo ad una flotta di anatidi galleggianti senza nome e senza
numero (salvo stime improbabili e spesso avventate) o chi si intrufola in coda (anzi CODONA) al seguito degli SMERGHI MINORI.
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Anatra sposa a carnevale (con un saluto a Delia e Osvaldo) |
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Ibrido Moriglione x Moretta tabaccata |
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Smerghi minori e Morette codone - Foto di Pulotto |
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Smerghi minori e Morette codone - Foto di Pulotto |
Perché
a noi piace così. Fermarci un attimo e respirare. Prenderci il tempo per riconoscere
le STROLAGHE MINORI dalle MEZZANE (i MARANGONI DAL CIUFFO dai CORMORANI e questi
ultimi dai MARANGONI MINORI, specie quando vanno a dormire, video di Matteo De Luca in RNR Foce Isonzo).
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Cormorani e Strolaghe mezzane - Foto di Paolo Utmar |
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Strolaga mezzana - Foto di Stefano Sava |
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Strolaga minore - Foto di Renato Castellani |
Sostare
a bordo strada per fotografare un confidente MIGNATTAIO e domandarci (in modo
superfluo e retorico) quanto sia più meraviglioso della sua spelacchiata
controfigura, l’IBIS EREMITA.
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Mignattaio - Foto di Stefano Sava |
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Ibis eremita - Foto di Stefano Sava |
Cercare
in mezzo alle legioni di limicoli che dormono tutti gli intrusi nascosti. Leggere
gli anelli alle zampe di PIOVANELLI PANCIANERA e CORRIERI GROSSI
(fotografandoli pure, perché siano reali e non immaginari…) e scoprire l'identità segreta dei VOLTAPIETRE (video di Pulotto).
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Miriadi di limicoli - Foto di Valentina Cecchini featuring Paolo Utmar |
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Miriadi di limicoli - Foto di Valentina Cecchini featuring Paolo Utmar |
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Piovanello pancianera dell'Est Europa - Foto e lettura di Pulotto |
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Un vero Corriere grosso ed il suo anello - Foto di Pulotto |
Cercare
i BECCACCINI nelle anse delle canalette. Fotografare il mimetico FRULLINO dal trattore in movimento e con il cellulare (“Non ho mai visto un frullino a terra. Ma è successo a Marco Trevisan
mentre “taruppava” un incolto in Fosa Vecia a Fiumicello. Non pago, è riuscito
a fotografarlo con il telefonino. Evidentemente sono cose che succedono”
Parola di Paolo Utmar).
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L'angolo dei Beccaccini - Foto di Marta Trombetta |
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Invisibile Frullino - Foto di Marco Trevisan |
Perché
il mondo non è solo Bianco o solo Nero. O forse sì?
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Corvo comune in bianco e nero - Foto di Paolo Zonta |
In
questo caso allora le nostre fantasie continueranno ad essere mortificate dalle
losche manovre dei Bravi al soldo del Potente di turno, in un eterno
accerchiamento senza tregua che ci costringe a celarci irrimediabilmente al
mondo per non essere causa di disagio e sofferenza, denudando i sovrani.
Tuttavia lo capite anche voi da soli, chi andrebbe valorizzato tra le fragili
ma valorose STARNE e le prepotenti ed arroganti CORNACCHIE.
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Cornacchie e Starne, l'assedio - Foto di Paolo Zonta |
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Cornacchie e Starne, l'assedio - Foto di Paolo Zonta |
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Cornacchie e Starne, l'assedio - Foto di Paolo Zonta |
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Cornacchie e Starne, la tregua - Foto di Paolo Zonta |
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La nuova vita delle Starne - Foto di Paolo Zonta |
Se
questo è il nostro destino, continueremo a preservare i nostri colori a costo
di celarli tra le incongruenze di un mondo grigio, tra le ruvidità di un mondo
statico e fossile.
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Martin pescatore di scorta - Foto di Stefano Sava |
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Vanessa atalanta dei sassi - Foto di Stefano Sava |
Ci
acquatteremo tra le zolle, mimetici, attirando l’attenzione solo dei più
curiosi, audaci ed intraprendenti esploratori del nostro tempo (fortuna che
ancora ce ne sono e che ogni giorno ne spuntano di nuovi, benvenuti!)…
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L'Allodola furtiva - Foto di Bruno Delbianco |
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Allodola e zolle - Foto di Paolo Zonta |
Magari
un giorno qualcuno si accorgerà di un piccolo dettaglio apparentemente
insignificante, che ci trasformerà prima da una zolla ad una creatura vivente.
E poi da creatura vivente a miraggio, tanto da costringere la nostra mente (ed
il nostro corpo) a viaggiare, per raggiungere un luogo incantato, del quale
altri vi hanno già (e bene) narrato. Quel luogo in particolare si chiama
Lessinia.
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Lessinia e ospiti vari - Foto di Paolo Zonta |
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Lessinia e Skody - Foto di Paolo Zonta |
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Lessinia e PiZonta - Foto di Skody |
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Lessinia e PiZonta - Foto di Skody |
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Lessinia e PiZonta - Foto di Skody |
Ed il dettaglio insignificante è il colore della gola che rende tutto oltremodo
straordinario…
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Allodola golagialla - Foto di Paolo Zonta |
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Allodola golagialla - Foto di Paolo Zonta |
Perché
anche questo può capitare. In un istante magari. Che si materializzi davanti a
voi un sogno. E che in un istante svanisca. Quel sogno a gennaio potete
chiamarlo NIBBIO BIANCO (e il nome di chi l’ha vissuto lo trovate qui sotto)
https://www.facebook.com/photo/?fbid=5687388854650262&set=a.230089563713579
mentre
a noi resta il ricordo di una ricerca vana e la testimonianza di una creatura
molto simile a quella sognata, di tutto rispetto anche lei, ma meno onirica e
più REALE, o quella del più minuto dei suoi simili.
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Albanella reale - Foto di Bruno Delbianco |
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Albanella reale - Foto di Bruno Delbianco |
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Minuscolo Smeriglio - Foto di Pulotto |
Ma
ora mettiamo i sogni da parte, qualcuno bussa alla nostra finestra. Torniamo coi piedi per terra.
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C'è nessuno in casa? - Foto di Stefano Sava |
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Avviso ai naviganti - Foto di Pulotto |
E’
quasi ora di scavare il nostro giaciglio quotidiano e rintanarci per la notte.
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Picchio cenerino - Foto di Bruno Delbianco |
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Picchio rosso mezzano - Foto di Bruno Delbianco |
Lasceremo
il mondo affollato di altrettanto straordinarie presenze, alcune spavalde e
senza timore, che potremmo incontrare anche di giorno (specie quando invadono
quel lembo di terra che abbiamo ritagliato lo scorso anno per i nostri amici
FRATINI e che quest’anno, insieme a loro e a tutti quelli che si uniranno,
torneremo a presidiare. Loro intanto sono già lì…)
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Caprioli - Foto di Paolo Zonta |
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Caprioli - Foto di Paolo Zonta |
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Caprioli - Foto di Paolo Zonta |
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Invasore alieno nella Spiaggia del Fratino - Foto di Giosuè Cuccurullo |
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Bentornato Fratino! - Foto di Giosuè Cuccurullo |
Altre
più timide di cui troveremo solo profumate tracce, altre ancora che si faranno
riprendere dai nostri tecnologici occhi in nostra assenza (video di Matteo
De Luca in RNR Foce Isonzo).
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Gamberetti al miele - Foto di Matteo Giraldi |
E
visto che siamo all’ora dei saluti, prima che il sole tramonti vi proponiamo un
quesito. Anzi due. Prima un quiz visivo. Quale creatura si nasconde nella calda
luce della sera?
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Foto Quiz - Foto di Stefano Sava
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Soluzione al Quiz - Poiana - Foto di Stefano Sava |
Poi,
un insolito quiz acustico. Con due domande. A quale minuscola creatura si riferisce
il Pulotto con il termine gergale che definisce un piccolo escremento? E quale
creatura invece nomina l’autista della Sandero, spiazzando il medesimo Pulotto?
Una settimana per le risposte. E per nuove fantasie.
Traduzione audio
"Se (il luì di Hume) richiamasse sarebbe figo, lui che arriva lui richiama""Hai visto il falco pescatore?"
"No, dov'è?"
"Sul traliccio"
"No!"
E' lui lo stronzetto?
RispondiEliminaCon l'accento
EliminaA me il gufo sembra un allocco degli Urali, sinceramente l'uccello a cui si fa riferimento nell'audio mi sembra il luì di Hume, l'albero poi sembra lo stesso dei due video degli Hume.
RispondiEliminaCentrato uno dei tre quiz ;)
Elimina"Hai visto il falco pescatore?" (?!)
RispondiElimina"No, dov'è?!"
EliminaLa frase che dice
RispondiElimina