Foto di Chiara Valvassori e Paolo Grion |
“Mandi Paolo (PiZonta)
Sono la sorella di Chiara, vi siete visti in Tagliamento
da poco. Anche io sono una birdwatcher, anche se vivo all´estero da tanto,
adesso in Svezia, quindi posso tornare nel mio splendido Friuli solo poche volte
all´anno. Sono ricercatrice in idrologia, e il Tagliamento mi sta molto a
cuore. Ho visto con piacere il blog http://tringa-fvg.blogspot.com/ Il vostro gruppo é
associato ad EBN Italia? Ci si puó iscrivere anche se non si abita in zona? Mi
farebbe piacere. Io sono membro di Birdlife Svezia e uso eBird: https://ebird.org/profile/ODY5NjI3/
Ti volevo
parlare di un´iniziativa sul Tagliamento.
Per il 20 settembre
stiamo organizzando un Bioblitz, che
sarebbe un´uscita di gruppo (o no, secondo me, visto il COVID lascerei anche
che le persone vadano sul fiume da sole) per fare
rilevamenti che possono essere di specie botaniche, pesci, invertebrati, insetti,
uccelli. Lo sto organizzando con un ragazzo milanese-friulano che come me
fa parte di un gruppo chiamato “River Collective”.
Il Bioblitz é
questo: https://www.homeriverbioblitz.org/
Sarebbe bello
che ci foste anche voi, per la parte dei volatili! […] Si potrebbe caricare le foto e le osservazioni anche
su iNaturalist, solo per questa giornata, visto che é la piattaforma che viene
usata da questa iniziativa. […] Dimmi pure se interessa...
Saluti da Stoccolma,
Anna”
Foto di Marta Trombetta |
Una nuova avventura Tringa comincia così. Senza pensarci due volte. Alla conquista del Tagliamento! In veste di comandante supremo l’alpiere scelto Zamò sguinzaglia le truppe sul territorio, alla “armiamoci e partite”, che mi tocca riverniciare casa. Una decina di esploratori si dividono l’intero corso del fiume, dalla foce alla sorgente (destinate entrambe al filibustiere che pesca come al solito lo stecchino corto). E si parte. Per un’esperienza diversa, che potrebbe diventare un appuntamento periodico, magari condiviso e coinvolgente per tutti gli appassionati, un’iniziativa per addentrarsi in territori ignoti eppure a portata di mano, siano un corso d’acqua, o un lago, o un tratto di costa. Per restare all’aria aperta, non distanti da casa, prima che le restrizioni ci costringano nuovamente ad appisolarci sul balcone. Anche per una Festa dei Nodi, o per un Evento annuale periodico. Convincendo i pigroni a sporgere il naso oltre la stanghetta degli occhiali. Che poi è il modo migliore per stanare le rarità. O almeno per provare ad incuriosirsi, in periodi di carestia ornitologica, quando la tanto attesa migrazione autunnale continua a lasciare quantomeno perplessi.
Foto di Renato Castellani |
E’ ancora notte quando i primi avventurieri abbandonano i loro giacigli per raggiungere le loro mete. Un tacito consenso prevede che le osservazioni includano tutto ciò che viene osservato ed ascoltato ovviamente lungo il greto e l’argine del corso d’acqua, ma anche in un’area limitrofa di qualche centinaio di metri, che includa i tratti percorribili a piedi ed in auto. E l’intera volta celeste disponibile. Forse a questo punto dovremmo presentarvi il fiume Tagliamento. Dicono che sia l’unico fiume alpino che abbia conservato la sua morfologia originaria, scorrendo per circa 170km senza essere incanalato ed imbrigliato artificialmente, concedendosi lo spazio e la libertà di girovagare per ampi tratti in un letto libero da costrizioni umane.
Foto di Marta Trombetta |
Questa caratteristica gli permette di valorizzare la sua naturalità, conservando biodiversità ed ecosistemi che altrove sono andati persi. Dal punto di vista avifaunistico tuttavia manca di un elemento particolarmente utile in altri contesti, ovvero di quella dilatazione paludosa ed acquitrinosa che rende l’approssimarsi della foce invitante per molte specie acquatiche. Il suo apparente estuario (del reale delta), notevolmente antropizzato negli ultimi anni dal lato friulano (ma tuttavia ancora relativamente selvaggio dal lato veneto), si concede al mar Adriatico con una dinamica attraente ma poco fantasiosa. E già qui ci giochiamo una buona fetta di anatidi e limicoli. La spiaggia della foce per altro è frequentata per diversi mesi con regolarità da umanoidi e canidi, limitando la possibilità alla specie selvatiche di colonizzarla. Se poi ci aggiungete che la costa ha quella dannata tendenza ad affacciarsi ad oriente, con la luminosità dell’alba che in breve annienta ogni illusione marina, capirete che non ci sarà facile portare a casa un bottino consistente.
La verità è che ci sarebbe anche un discreto passaggio di anatidi distantissimi sul mare, ma oltre a GERMANI REALI ed ALZAVOLE è praticamente impossibile distinguere altro, a meno che un FISCHIONE non decida, di sua spontanea iniziativa, di sorvolarvi impunemente.
La conta delle specie ha inizio. Dal MARANGONE DAL CIUFFO alla STERNA COMUNE, all’inaspettato CORRIERE GROSSO. Gli esploratori Tringa a diverse latitudini si addentrano nella vegetazione arbustiva ripariale, alla ricerca di quegli elusivi passeriformi che nelle prime ore del mattino, per quanto restii, ancora tuttavia si concedono qualche svolazzo.
Foto di Marta Trombetta |
E così il PiZonta intercetta il gioiellino della giornata, un PETTAZZURO a Rivis di Sedegliano (Ud), che tuttavia si darà rapidamente alla macchia senza lasciarsi fotografare, disturbato dalla presenza di un inevitabile nucleo di onnipresenti cani da caccia. Ah, dimenticavo. Siamo alla terza domenica di settembre. I festeggiamenti venatori sono iniziati praticamente ovunque. Eppure l’elenco delle presenze nel frattempo si allunga, dagli SMERGHI MAGGIORI al MARTIN PESCATORE, alla prima AVERLA MAGGIORE della stagione autunnale, a confermare come il FVG sia territorio d’avanguardia per la specie in questo periodo.
Foto di Renato Castellani |
Foto di Marta Trombetta |
Foto di Marta Trombetta |
Foto di Marta Trombetta |
Le ore passano, le temperature si alzano, l’ambiente desertico assume quel carattere desolante al quale troppo spesso ormai rischiamo di abituarci.
Foto di Chiara Valvassori e Paolo Grion |
Foto di Chiara Valvassori e Paolo Grion |
Foto di Chiara Valvassori e Paolo Grion |
Il silenzio diventa nostro compagno. Ci soffermiamo su creature dalle forme differenti dall’aspetto ambiguo, alieno o aliene davvero. Alcune fuggite anzitempo alle loro mortali spoglie.
Foto di PiZonta |
Foto di PiZonta |
Foto di PiZonta |
Il cielo è terso ma la migrazione langue. Vaghi segnali mandano i singoli rapaci intercettati, per lo più giovinastri perplessi sul loro futuro.
Foto di Marta Trombetta |
Alcuni esploratori desistono, altri si uniscono alla ricerca. E’ il momento dell’aneddoto inquietante della giornata. Tipo quando dopo aver perlustrato a piedi un’ansa sperduta del fiume risalite tranquillamente in auto… e la chiave non entra nella serratura del volante. Come se non fosse la chiave giusta. Ma è l’unica chiave che avete. Come se non fosse l’auto giusta. Ma è l’unica auto che avete. Come se non foste nello stesso Pianeta in cui avete abbandonato l’auto pochi minuti prima. Ed effettivamente non siete sicuri che sia l’unico Pianeta che avete. Siete fuori dal mondo (per come può essere fuori dal mondo un’ansa del Tagliamento nei pressi della foce in una domenica mattina di settembre), seduti sul sedile di un’auto che non vi riconosce più. In mezzo a pensieri abominevoli vi viene quasi voglia di piangere, soprattutto perché avete in programma di partire il giorno dopo in auto per una settimana di ferie. Non c’è verso di far entrare la chiave. Poi, dopo ore che osservate invano l’interno della serratura (dopo aver usato l’aiuto del pubblico e la telefonata a casa del cugino meccanico senza grosso successo), la struttura degli ingranaggi interni a ghigliottina vi appare diversa, come se qualcosa avesse ceduto. E con la punta della chiave provate ad addolcire quel cedimento. E la chiave, di profilo, con santa santissima pazienza, torna al suo posto. Un tentativo. Due. Come se niente fosse. Siamo di nuovo nel mondo di prima.
Le ore passano risalendo il corso d’acqua. Il silenzio diventa assordante. L’immobilità totale. Il tramonto sorprende il MERLO ACQUAIOLO alle prese con la sua eterna danza.
E il richiamo allarmato di un ALLOCCO inviperito ci avvisa che la sorgente del Tagliamento è di sua proprietà esclusiva. E’ ora di ridiscendere verso casa, mentre i GUFI REALI, giovani e adulti, presidiano le pareti rocciose che costeggiano il medio corso del fiume. Il primo Bioblitz Tringa lungo il fiume Tagliamento si è concluso. Le 113 specie riportate qui sotto sono il nostro contributo avifaunistico alla giornata. Una giornata che il contesto sociale ha reso solitaria per la maggior parte di noi, ma che potrebbe in futuro diventare occasione per un’avventura condivisa, in cui il territorio assuma forme, colori e nomi di tutti gli esseri viventi, con il contributo di ognuno di noi. Tutti insieme. Un ringraziamento agli organizzatori ed un abbraccio a tutti i partecipanti ed agli esploratori Tringa, in particolare a PiZonta, Renato, Pulotto, Luciano, Marta, Fabio, Paolo e Chiara.
- Cigno reale
- Fischione
- Alzavola
- Germano reale
- Smergo maggiore
- Starna
- Quaglia
- Fagiano comune
- Cormorano
- Marangone dal ciuffo
- Marangone minore
- Airone guardabuoi
- Garzetta
- Airone bianco maggiore
- Airone cenerino
- Tuffetto
- Falco pecchiaiolo
- Grifone
- Sparviere
- Poiana
- Gheppio
- Lodolaio
- Falco cuculo
- Falco pellegrino
- Porciglione
- Gallinella d’acqua
- Folaga
- Corriere piccolo
- Corriere grosso
- Pavoncella
- Beccaccino
- Piro piro piccolo
- Piro piro culbianco
- Totano moro
- Pantana
- Gabbiano comune
- Gabbiano corallino
- Gabbiano reale
- Beccapesci
- Sterna comune
- Piccione domestico
- Colombaccio
- Tortora dal collare
- Barbagianni
- Gufo reale
- Civetta
- Allocco
- Gufo comune
- Succiacapre
- Martin pescatore
- Picchio cenerino
- Picchio verde
- Picchio nero
- Picchio rosso maggiore
- Cappellaccia
- Topino
- Rondine montana
- Rondine
- Balestruccio
- Prispolone
- Cutrettola
- Ballerina gialla
- Ballerina bianca
- Merlo acquaiolo
- Scricciolo
- Pettirosso
- Usignolo
- PETTAZZURRO
- Codirosso spazzacamino
- Codirosso comune
- Stiaccino
- Culbianco
- Passero solitario
- Merlo
- Tordo bottaccio
- Usignolo di fiume
- Beccamoschino
- Capinera
- Beccafico
- Bigiarella
- Sterpazzola
- Luì piccolo
- Luì grosso
- Regolo
- Fiorrancino
- Pigliamosche
- Balia nera
- Codibugnolo
- Cinciarella
- Cinciallegra
- Cincia mora
- Cincia bigia
- Picchio muratore
- Rampichino alpestre
- Rampichino comune
- Averla piccola
- AVERLA MAGGIORE
- Ghiandaia
- Gazza
100. Taccola
101. Cornacchia nera
102. Cornacchia grigia
103. Corvo imperiale
104. Storno
105. Passera d’Italia
106. Passera mattugia
107. Fringuello
108. Verzellino
109. Verdone
110. Cardellino
111. Zigolo giallo
112. Zigolo nero
113. Zigolo muciatto
Luoghi di meditazione... e di ispirazione.....
RispondiEliminaCiao cari Tringa! Vi leggo sempre, ma devo dire che questo blog in particolare mi rende molto orgogliosa. Saluti da Stoccolma, Anna Scaini
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