lunedì 8 luglio 2019

Alc a l'è Alca

 

Settimana scorsa ci eravamo lasciati con questa considerazione:
 
 
Per quanto possiate dubitare (e vi sia lecito farlo) della mia dotazione strumentale, con il passare dei giorni le previsioni per la giornata del 7 luglio in FVG sembravano gradualmente assumere tonalità alquanto minacciose, tali da destare a partire dalla giornata di sabato per il fine settimana un'allerta meteo di livello medio su tutto il territorio regionale.
 
 
Fonte Osmer FVG
 
 
Nella notte di sabato le registrazioni radar e le immagini da satellite in tempo reale non lasciavano scampo a possibili perplessità (tanto che Gabriele in trasferta notturna montana per la Stagione Calda arrivava al punto di temere per la sua incolumità salutandoci tutti con un messaggio vocale "Sappiate che vi ho voluto bene").
 
Fonte Osmer FVG
 
Fonte Osmer FVG
 
Ma dovete pur sempre considerare che un disintegratore di nuvole non è nient'altro di ciò che esattamente è. Così, al risveglio nottetempo un'ora prima dell'alba della incriminata domenica la condizione atmosferica apprezzabile sull'intero territorio ci testimonia un cielo sostanzialmente terso.
 
Fonte Osmer FVG
 
Con una serie irripetibile di improperi da parte dell'incaricato Tringa diretto verso la Foce Tagliamento (Ud). Sarà per questi  vocalizzi che si rende necessaria una tappa inevitabile lungo il percorso in compagnia della pattuglia dei carabinieri debitamente appostata che alla risposta "Sto andando a fare un monitoraggio di uccelli marini" reagisce con un "vada pure" condito da espressioni mimiche facciali tra il basito, lo sconcertato, il rassegnato e il contrito. Nulla dunque ci trattiene più dal presentarci all'alba al punto di raccolta dell'energie residue con un ultimo vano stratagemma.
 
 
Dimenticare volontariamente in auto il disintegratore di nuvole ed incamminarsi a piedi lungo la sponda sinistra del fiume Tagliamento, fino alla foce...
 
 
... concedendo alle nuvole il tempo sufficiente per accumularsi almeno all'orizzonte, nascondendo alla nostra osservazione il fuoco amico almeno per la durata necessaria ad accompagnarlo in cielo in un punto meno sfavorevole alla nostra vista.
 
 
La bassa marea frammenta la spiaggia in effimeri isolotti per la temporanea sosta dei laridi in transito nei paraggi, indifferenti alla mia presenza...
 
 
... mentre appostati sulle briccole che si prolungano nella foce pisolano Cormorani e Marangoni dal Ciuffo, distratti e sprovveduti guardiani inefficaci al transito dei pescatori umani.
 
 
Mentre l'Occhio Infuocato di Mordor spunta ineluttabile ad Est...
 
 
 
...e si affievoliscono i toni Tunz Tunz Tunz della discoteca Mr Charlie dove si sono radunate le miriadi sciabordanti reflue dall'arenile Jovanile, sulla spiaggia compaiono i primi esseri viventi. 
 
 
Perché, solo per vostra fugace conoscenza, sappiate che a Lignano Sabbiadoro i siti più selvaggi che potrebbero meritare di essere salvaguardati (Foce Tagliamento e Punta Faro, mentre un terzo sito poteva essere nei tempi andati quello delle dune sabbiose tra Pineta e Sabbiadoro, ma tranquilli, è stato nottetempo adattato a dovere per il Jova Beach Party) sono diventati, in anni assolutamente recenti e senza scompenso alcuno per gli impalpabili tutori della natura, spiagge autorizzate per i nostri domestici amici a quattro zampe, liberi di scorrazzare a piacimento, ignari e spensierati quanto i loro padroni dell'eventuale danno arrecato alla fauna locale (il Fratino lungo tutto l'arenile del comune di Lignano Sabbiadoro è estinto ormai da eoni, ma altre specie, incluso il Corriere piccolo, i loro nidi continuano a costruirli, e continuerebbero anche a crescere la loro prole, se la consapevolezza umana glielo consentisse).
 
 
Per il momento tuttavia la convivenza su questa temporanea Alca di Noè sembra resistere.
 
 
Le nuvole persistono nel loro intento di celare il sole al cielo.
 
 
 
Sterne e Gabbiani si mescolano irreparabilmente tra loro volando tra la terra e l'orizzonte in una frenetica attività di perlustrazione, pesca, spensieratezza e cazzeggio (si può dire spensieratezza?). Una parte consistente di Gabbiani (Comuni e Corallini) si lascia depositare sulla sponda veneta, ma li osservo lo stesso. Se nemmeno la frontiera slovena esiste (ornitologicamente parlando, esulando ora da qualsiasi populistica considerazione politica) quando la comodità e l'ambizione dei singoli spinge a considerare italiche la presenza e la nidificazione di alcune specie, non credo che possa ora il semplice corso di un fiume fungere da ostacolo alle mie riflessioni e alle mie estroflessioni interregionali.
 
 
Tutto questo brulicare psichico rischia di distrarmi, meglio tornare a considerare l'orizzonte, dove le sagome di Sterne comuni, Beccapesci e Fraticelli attireranno inevitabilmente qualche curiosone. O almeno me lo auguro, visto che il vento da sud tanto desiderato langue e la perturbazione via via sbiadisce. Ed eccoli, i due curiosoni. Arrivano da Est verso le 6.15 radenti il pelo d'acqua all'orizzonte al limite del riverbero. Due sagome scure (passatemi il morfismo come tale, le condizioni di luce e la distanza altro non vi garantiranno) alla ricerca di un favorevole destino. Si posano temporaneamente in acqua. Confido che si trattengano in zona il tempo sufficiente per inserirli nel computo delle specie realmente osservate durante il censimento. Quasi ad esserne consapevoli, meschinamente dopo pochi minuti si rialzano in volo e se ne tornano verso Est da dove sono venuti, indifferenti al momento alle frenetiche attività delle sterne. Tanti saluti a voi, miei cari LABBI. Grazie di essere passati a trovarmi. Non è che potreste tornare più tardi a farmi compagnia?
 
 
Le manovre sulla spiaggia proseguono. Una GARZETTA si fa lustro dell'acqua salsa intrattenendosi il tempo idoneo per rimpinzarsi a dovere di fritto misto. Crudo.
 
 
I FRATICELLI improvvisano una gara di corsa a piedi sulla sabbia.
 
 
I BECCAPESCI si corteggiano e si lustrano come se le loro intenzioni fossero ben altre che la pesca.
 


 

 
I Gabbiani reali controllano le manovre dei consimili, dormendo "come fiori su un gambo solo. E' troppo grande il cielo, per capirlo al volo" (cit. Vecchioni).
 
 
Quindi nessun dramma se poco dopo tutto questo (o meglio, poco prima dell'orario utile  per i conteggi) l'ennesima combriccola di umani e canidi si avvicina all'isolotto dei gabbiani puntando il dito (che il cane ingenuamente osserva invece di mirare alla luna) ed esclamando a tutta bandiera "GUARDA QUANTI UCCELLINI!!"
 
 
... nel giro di un istante vanifica la mia speranza a pochi metri da loro di gratificare con la loro compagnia la mia duratura permanenza.
 
 
Una riflessione merita tutto questo. Chi sono queste persone? Ha senso rattristarsi, fremere, raccapricciarsi e sbigottire per tutto questo? Ve lo confesso, no. Perché queste persone siamo noi, con tutti i nostri difetti. Noi che ci dedichiamo ai nostri animali domestici più che ai nostri figli. Noi che amiamo gli animali più dei nostri vicini. Noi che per sensibilizzare il pianeta al problema di produzione e consumo di plastica e per il piacere della musica sacrifichiamo ingenuamente la sopravvivenza del Fratino.
 
 
Ora. Prendete queste tre frasi e conservate la prima parte di ognuna. Sono atteggiamenti riprovevoli? Dedicarsi con il cuore ad altri esseri viventi. Amare. Sensibilizzarsi ad un problema reale ed ascoltare musica. No. Non lo sono. Quindi una soluzione esiste. Eliminare la seconda parte. E' davvero semplice. Basta non avere figli. Non avere vicini. E, soprattutto, non avere Fratini. In ogni cosa che facciamo, qualsiasi sia la passione a cui ci stiamo dedicando, ignari probabilmente distruggeremo l'universo di qualche altro essere vivente. O la sua passione. Temo sia inevitabile. Ma continuerò a combattere comunque coloro che lo fanno consapevolmente. Mortificando l'entusiasmo altrui per conservare inalterata ed anzi valorizzare la propria inettitudine. E' una partita persa in partenza, già lo so. Non me ne vogliate, tuttavia di fronte ad una simile ottusità, appena ho un briciolo di energia, mi impegno e sorrido. Immaginate soltanto questo, a titolo esemplificativo. Come è possibile salvaguardare i siti di nidificazione del Fratino dall'ignoranza semplicistica della specie umana se alcuni di coloro che sostengono di monitorarli da anni conservano i dati secretati per paura della propria ombra? Fidatevi, può capitare tranquillamente che i "giovani esploratori" vadano a ripulire dalla plastica le spiagge esattamente nel periodo in cui nidifica negli stessi siti qualche specie sensibile semplicemente perché nessuno nel tempo si è preso la briga di avvisarli (temendo forse che qualche altro professionista potesse avere utilità a conoscere il dato, se condiviso). Non temete tuttavia. Non è così dappertutto, anzi. Ho letto comunicati avvincenti da parte di associazioni illuminate. Ci sono ancora speranze per i Fratini. Per la specie umana, invero, non saprei.
 
Niente. Troppe divagazioni mentali. Sono le 8.00. E' ora di mettersi d'impegno.
Il fatto è che non sono particolarmente predisposto ai conteggi (in sostanza, non sono una persona che conta, proprio per niente).
 
 
Poi, se devo essere onesto, nelle raccomandazioni per i conteggi ci sarebbe un'indicazione ambigua, anzi due. Mi spiego. Si suggerisce di sottrarre al numero totale di individui in volo verso N il numero totale di individui in volo verso S per evitare sovrastime. La prima ambiguità è che la posizione della Foce del Tagliamento costringe gli uccelli a volare sostanzialmente verso E o verso O invece che verso N o S. Ma diciamo che questa problematica la posso disambiguare facilmente modificando le iniziali dei punti cardinali. La seconda ambiguità nasce dal fatto che, nel seguente problema di matematica, qualora 30 Gabbiani reali volassero verso N e 30 Gabbiani reali volassero verso S, dalla mia sottrazione tra le due cifre otterrei che durante il conteggio non ho osservato alcun Gabbiano reale. D'accordo che possiedo un disintegratore di nuvole, ma ora voi mi accusereste di possedere anche un disintegratore di Gabbiani reali, alla stregua di un qualsiasi musicista Rap. Facciamo così. Io scruto con il cannocchiale tutta la superficie disponibile da sinistra a destra, conto le varie specie presenti più volte almeno per farmi un'idea del numero minimo delle presenze e poi se qualche gruppo dovesse spingersi realmente a manifestare le sue intenzioni di volo verso una direzione precisa allora ne terrà conto.
 
Comincio con le STERNE COMUNI. A intervalli regolari effettuo conteggi di tutto ciò che vedo dalla prossimità della battigia fino al confine delle acque territoriali. I conteggi si alternano. Prima 33. Poi 43. Poi non so ci rinuncio. Poi facciamo che stavolta conto i GABBIANI REALI. Poi lasciamo perdere. Poi ci riprovo. E avanti così. Alla fine decido che il numero minimo di Sterne comuni presenti nel mio tratto di universo è di 57. Pescano. Volano a caso. Portano pesciolini verso i siti di nidificazione a NE. Chissà quante ce ne sono davvero. Idem per i Gabbiani reali, che piazzo sul 48. Per le altre specie il conteggio è più gestibile.
 
I FRATICELLI che riesco a intercettare non sono più di 2, anche se prima ne ho fotografati 3 insieme. I BECCAPESCI vanno a turno in gruppetti tutti verso Est, complessivamente 18. I Marangoni dal ciuffo (4), i Cormorani (5), i Gabbiani comuni (5) e corallini (4) sono presenti in numeri gestibili, almeno nei paraggi. La BECCACCIA DI MARE e lo SVASSO MAGGIORE volano verso E. Si fanno le 9.00 senza che i due amici LABBI ricompaiano. Segno i numeri complessivi sull'agenda. Mi scrive Davide dal suo appostamento al castello di Duino (TS) per sapere come sta andando. Faccio giusto in tempo a raccontargli come è andata e a chiedere a lui viceversa la medesima cosa che nel cannocchiale ricompaiono due losche figure, ora intente a tormentare arrogantemente le Sterne in pesca. Possibile che alle 9.15 dovessero rifarsi vivi? Irresponsabili proprio, questi LABBI!
 
Davide intanto mi manda l'elenco delle sue conquiste.
 

L'ORCO MARINO fa sempre la sua pORCA figura.
 
Foto di Davide Scridel
Anche gli EDREDONI...
 
Foto di Davide Scridel
 
...e la combriccola dei MARANGONI DAL CIUFFO sono una garanzia.
 
Foto di Davide Scridel

La luminosità è oramai ingestibile, anche se i filtri del telefono vorrebbero illudermi di essere al crepuscolo.
 
 
La folla comincia ad affluire e decido che persistere sarebbe quantomeno diabolico.
 
 
 
Nel frattempo però mi chiama Renato. Anche lui all'ultimo momento ha deciso di partecipare al censimento. Si è appostato tra il Caneo e la Foce dell'Isonzo (Go), raggiunto anche da Silvano. E i loro numeri sono degni della RNR Foce Isonzo: un migliaio di CIGNI REALI, due CIGNI NERI, un ORCHETTO MARINO!!!, uno SMERGO MINORE, 115 BECCAPESCI... e poi Sterne comuni, Fraticelli, Gabbiani Reali, Gabbiani Comuni, Cormorani, Marangoni dal Ciuffo, Marangoni Minori... 2 Chiurli Maggiori, uno Svasso Maggiore, una Garzetta, un Airone Cenerino, 2 Germani Reali... Ma soprattutto le SULE! che si fanno col passare dei giorni sempre più territoriali... Se le gusterà anche Paolo nel pomeriggio. Saranno anche dei 4CY ma quando sarà il momento cresceranno ben anche loro. Sai mai che costruttivi programmi potrebbero avere...
 
Foto di Renato Castellani
 
Foto di Renato Castellani
La minaccia dei temporali diurni si fa via via più concreta tanto che tra un tuono e un lampo quasi quasi mi ci convinco anch'io. Mentre tento di riposare vaneggio sui doni trasportati dal vento del sud (mentre incallite orde di vicini, quelli che siamo predisposti in eterno ad amare, in orari improbabili del primo pomeriggio inneggiano in vocalità dai toni improbabili conversazioni crudeli per il mio desiderio di quiete). Così, quando dischiudo gli occhi all'afa pomeridiana in breve percepisco l'assenza di refrigerio e l'ineluttabile potenza manifesta del mio disintegratore di nuvole. Pace. Torno comunque in Foce Tagliamento. La visibilità è orfana del riverbero.
 
 
Le Sterne comuni ora si destinano quasi tutti alla consegna del loro pesciolino ai territori del NE in numeri paragonabili a quelli mattutini. Un'orda di decinaia e decinaia di Gabbiani corallini e comuni ondeggia in mezzo al mare frammista ad una mezza dozzina di boe arancioni galleggianti (che mi trattengo dall'inserire, quest'ultime, nei miei conteggi su Ubird). Al limite etereo e velato del continuum spazio temporale nei pressi dell'orizzonte diversi Gabbiani reali volano come Berte maggiori tanto che alcune sagome intruse in mezzo a loro a tratti paiono davvero ambigue. Nei paraggi, in mezzo alle Sterne comuni in pesca, almeno uno dei miei amici LABBI continua le sue tormentate peripezie.
 
Le nubi si accumulano su quel confine non confine che ci separa dal Veneto.
 
 
Indosso il mio mantello dell'invisibilità.
 
 
 
Gli esseri viventi gradualmente si volatilizzano, provvisti o meno di ali che siano. Rimango solo. Resisto anche alla solitudine. La pioggia mi risparmia per l'ennesima volta. Mi allontano risalendo la foce come fossi il Galeone Fantasma ormeggiato sull'altra sponda...
 

Un grazie a Davide Valenti, a Luciano, a EBN Italia, a tutta la squadra Tringa e a quelli che continuano a credere che la condivisione della conoscenza e delle osservazioni possa contribuire ad osteggiare l'oscurantismo ostinato di chi difende ottusamente le proprie debolezze senza l'umile accettazione delle lacune sempre più profonde che questo atteggiamento, negli anni, è riuscito a creare...

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