mercoledì 5 settembre 2018

Un Inverno davvero Mezzano ...

La verità è che siamo ignoranti.
Ed essere consapevoli di questo è l'unica strategia che può salvarci.
In un contesto ambientale in costante mutamento, evoluzione o deterioramento che sia, l'umiltà della nostra inettitudine dovrebbe sostituire l'arrogante egocentrismo che costantemente tende ad accecarci, illudendoci di padroneggiare un universo che in realtà non comprendiamo affatto.
La natura, intendo, e tutto ciò che di lei millantiamo di conoscere.
E allora lei periodicamente si permette di sorprenderci.
Potrei provare a proporre un esempio.
Quello del Picchio Rosso Mezzano, tipo.
Specie storicamente ritenuta accidentale in FVG, nella stagione invernale 2012-2013 sembra deciso a voler stravolgere la propria fenologia. Prima, lanciando segnali vaghi e discordanti, si fa notare clandestinamente nei boschi contigui alla Slovenia, poi decide di sconfinare platealmente in territorio italiano in diverse località nei territori delle ex province di Trieste e Gorizia, concedendosi allo sguardo perplesso e stupito di vari osservatori. Non pago, raggiunge addirittura le Risorgive dello Stella dove RC a fine febbraio lo immortala in quella che probabilmente è la prima testimonianza della sua presenza nell'ex provincia di Udine.
Poi tuttavia le notizie che lo riguardano tornano ad essere nebulose.
Compare e scompare periodicamente, soprattutto durante la stagione fredda, negli anni successivi, in genere a cavallo del confine sloveno, dove stimola ricerche più approfondite che riservano sorprese inaspettate...
Vocifero e territoriale, a quanto si dice, in periodo di nidificazione, discreto ed elusivo per il resto dell'anno, indifferente al contesto piuttosto che diffidente, si rivela (anzi, non si rivela affatto) presenza assolutamente invisibile. Specialmente se nessuno si prende la briga di andare a cercarlo.
Ma nell'autunno 2017 succede qualcosa.
I segnali che lancia la specie sono palesi ed inconfutabili.
Il confine con la Slovenia è manifestamente crollato in più punti.
Ed anche l'ex provincia di Udine è ormai sotto assedio.
Un'avanguardia raggiunge il presidio già conquistato in passato.
Dove le sentinelle allertate sono pronte ad attenderlo ed immortalarlo.




A questo punto un fremito percorre le truppe.
Un mormorio si diffonde, all'approssimarsi dell'inverno.
La Stagione Fredda è alle porte, è l'ora di intervenire.
Sul confine Est della ex Provincia, alla prima parvenza di sospetto, GZ e BD prontamente scattano.
Entrambi scattano, e nell'obiettivo il bersaglio agognato è quello giusto.




Bene, dirà qualcuno, conservando quella dose di inguaribile superbo desiderio di prevalere sugli altri, cosa mai ci sarà di strano in tutto questo, magari sbilanciandosi poi a condire lo svolazzo della mano con l'infondata affermazione che tali luoghi sono risaputi storicamente per la presenza della specie. Nulla di strano, infatti, ve lo concedo, proprio con quella remissiva consapevolezza d'essere ignorante e concedermi il lusso di lasciarmi ancora sorprendere.
Ed anzi, mi tocca confessarvi che non è finita qui.
Perché proprio durante quegli insani pellegrinaggi alla ricerca morbosa dell'invasore alieno di cui trattammo altrove (mannaggia all'Usignolo del Giappone), al termine di un infruttuoso vagabondaggio nel settore sud-occidentale dell'areale dei folletti, durante un momento di debolezza e sconforto, ormai prossimo al tramonto di ogni barlume l'esploratore sconfitto si lascia andare ad un improvvisato richiamo passionale dalle tonalità piciformi.
E per quel dannato Filo invisibile che collega ogni cosa nell'Universo di chi lo segue, lui risponde.
Curioso si avvicina a pochi metri, per poi tornarsene indifferente alle sue attività, l'ennesimo Picchio Rosso Mezzano di questa straordinaria Stagione Fredda Udinese 2017-2018.




Solo una briciola del mondo che ci circonda si rivela alla nostra conoscenza.
La silente invasione del nostro timido picchio è solo un segnale di quanto ci sfugga tutt'intorno.
Ed il suo viaggio prosegue, inosservato o quasi, perché ciò che accade nei mesi freddi spesso prosegue anche nella Stagione Calda 2018, quando GZ riuscirà a confermarne la presenza nel territorio udinese nell'ambiente idoneo per realizzare la sua stabile dimora.



Conservare il cuore e i sensi allertati, rinunciando all'ottusa presunzione di essere onniscienti.
Questo dovrebbe essere lo spirito e l'insegnamento.
Io per lo meno questo lusso di essere ignorante me lo concedo volentieri. (MT)


Mappa della distribuzione della specie in provincia nella Stagione Fredda 2017-'18






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