Ci sarebbe da dire questa cosa.
Che anche stavolta ce ne siamo andati a metà, sul più bello. Pare sia una
nostra abitudine. Ce la rinfacciano in molti, tranne poi prendere
consapevolezza che questa affermazione non ha alcun senso. Perché non ce ne
siamo andati affatto. Ci siamo semplicemente fatti da parte. Abbiamo accettato
la nostra distanza dai conflitti per la supremazia territoriale che
minacciavano costantemente la nostra serenità e ci siamo fermati, ai bordi del
campo di battaglia, a respirare più a fondo. Ad osservare la vana ed arrogante
lotta per il controllo di un Universo in costante dissoluzione. Ed abbiamo
respirato di nuovo, ancora più a fondo, disillusi certo, ma gradualmente più
sereni. E mentre gli scontri, i vittimismi, le ripicche, gli infantilismi e le
ottusità continuano a sgretolare presente e passato, ci siamo rivolti altrove,
verso il futuro, ed abbiamo sorriso osservando il sorgere delle nuove
generazioni, alle quali faremo da scudo umano, per impedire che siano
calpestate, anche loro come noi, dall’abominevole sete di controllo che sembra
governare questo vacillante ed insignificante impero.
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Martin pescatore - Disegno di Elia, 10 anni |
Farsi da parte. E’ questo che la
mente umana non riesce ad accettare. Farsi da parte quando i nostri interessi
personali scavalcano quelli della società. Farsi da parte quando l’unica cosa
che compare nel nostro ristretto campo visivo è il nostro ego e non i valori
che dovremmo promuovere e sostenere. Farsi da parte quando ormai, e da tempo, abbiamo
perso di vista le dichiarate finalità primarie della nostra millantata battaglia
sventolando giustificazioni meramente private, a salvaguardia del nostro
subdolo orgoglio. Farsi da parte, con serena consapevolezza che è semplicemente
venuto il momento di farlo, per dare respiro ad anime più luminose, flessibili
ed elastiche della nostra. Come quella di Elia, 10 anni, figlio di un collega
ed amico di PiZonta, appassionato di natura ed autore di questi sorprendenti acquerelli.
E di suo fratello Enea, 6 anni, che ha disegnato il cane della nonna.
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Codibugnoli - Disegno di Elia, 10 anni |
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Albanella minore - Disegno di Elia, 10 anni |
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Pettirosso - Disegno di Elia, 10 anni |
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Il Cane della Nonna - Disegno di Enea, 6 anni |
Ad ogni modo, io parlavo dei due
vagabondi che a metà del mese, come già sapete, se ne sono partiti per l’Abruzzo
(di cui al seguente link trovate l’epica narrazione https://tringa-fvg.blogspot.com/2021/09/duabbrutti-in-abruzzo.html)
proprio mentre il capitano Silvano (Candotto) stanava in RNR Foce Isonzo (Go)
un PIOVANELLO PETTORALE https://www.ornitho.it/index.php?m_id=54&mid=402585
(animale apparentemente scomparso nei giorni successivi, ma nuovamente
osservato tra il 29 ed il 30 settembre da Franco Salvini, Paolo Geromel ed
altri https://www.ornitho.it/index.php?m_id=54&id=20107157).
Ma si sa, chi lascia la VIA vecchia per la nuova, PIOVANELLO PETTORALE non
trova.
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Foto di Fabio Del Piccolo |
Proveremo ugualmente a
raccontarvi qualche frammentario aneddoto del prima, durante e dopo, sempre che
la memoria ci supporti, o che le facciano le immagini, speriamo migliori di
questa, in cui, se vi concentrate con la fantasia, riuscirete a scovare almeno
uno dei due GAMBECCHI FRULLINI che si celano nel fotogramma (con la fantasia ho
detto).
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Fantasia di Gambecchio frullino, con Airone Cenerino |
Anche perché pare che sia solo nei pressi delle residue risorse idriche che sopravvive la poca vita rimasta ad affacciarsi su questo Pianeta. Così almeno ci raccontano gli scatti di Renato, che ci ricorda che “in periodi di siccità anche un’insignificante piccola pozzanghera può aiutare molte specie".
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Codirosso - Foto di Renato Castellani |
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Balia nera - Foto di Renato Castellani |
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Pigliamosche - Foto di Renato Castellani |
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Beccafico - Foto di Renato Castellani |
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Capinera - Foto di Renato Castellani |
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Verdoni - Foto di Renato Castellani |
Non se lo fa dire due volta PiZonta che con la sua fototrappola ci rivela alcune delle segrete presenze (in versione breve per motivi tecnici) nei pressi di una vasca artificiale collocata nel suo giardino (dove anche altre creature trovano sollievo e sollazzo).
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Mantide religiosa - Foto di Paolo Zonta |
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Orthetrum brunneum - Foto di Paolo Zonta |
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Orthetrum brunneum - Foto di Paolo Zonta |
A proposito di “segrete presenze”, vi proponiamo subito il QUIZ di questo mese, del quale in realtà non conosciamo la soluzione, ma la chiediamo a voi. O a quelli di voi che sono più preparati ed esperti su alcune specie “acquisite” e/o naturalizzate (magari a scopo venatorio). Chi sono questi folli, buffi, aggressivi e scattanti spiritelli che si accaniscono contro le GAZZE per poi rintanarsi rapidi nel granturco? Sono specie nostrane che non siamo stati in grado di riconoscere o appartengono davvero a qualche categoria “aliena” al momento esclusa dalla check list del FVG?
Restando in tema di risorse idriche, nel mese di settembre come prevedibile (almeno finché la migrazione troverà ancora spiragli residui per realizzarsi) il “tutto è dappertutto” conferma le sue aspettative, con le ALZAVOLE che stazionano per settimane nei laghetti d’alta quota, i MARANGONI MINORI e gli Ardeidi di varie specie che risalgono il corso del Tagliamento per insidiare le prede agli SMERGHI MAGGIORI padroni di casa ed i FISCHIONI che si riversano a centinaia nei ripristini della RNR Foce Isonzo (Go). 1200 per la precisione. “Mai osservati così tanti lì” ci confessa Matteo (De Luca).
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Alzavola d'alta quota |
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Marangoni minori - Foto di Luciano Silei |
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Smerghi maggiori con contorno di ardeidi vari - Foto di Luciano Silei |
Anche l’Alto Adriatico si prende il lusso di sorprenderci ogni tanto. Paolo (Utmar) e Davide (Scridel) ce lo raccontano così, in parole ed immagini. “I monitoraggi in mare spesso sono piuttosto monotoni, con poche specie e lunghi tratti senza osservazioni di rilievo, poi ogni tanto capita la giornata fortunata come è capitato al sottoscritto e a Davide il 15 settembre scorso, un labbo poi uno che insegue, poi 2 labbi, 4 berte minori, una sula, diversi marangoni dal ciuffo, 3 tartarughe ed un tursiope vicinissimo. Bisogna sempre mostrarsi curiosi di scoprire cosa ci proporrà il mare oggi o domani…”
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Labbo - Foto di Paolo Utmar |
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Labbo - Foto di Davide Scridel |
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Labbo - Foto di Davide Scridel |
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Labbo - Foto di Davide Scridel |
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Berte minori - Foto di Davide Scridel |
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Marangoni dal ciuffo - Foto di Paolo Utmar |
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Tartaruga marina (Caretta Caretta?) - Foto di Davide Scridel |
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Tursiope - Foto di Davide Scridel |
In laguna intanto, tra un
TUFFETTO indolente che si attarda ad abbandonare il nido ed una STERNA MAGGIORE
indecisa sulla rotta da prendere, gli ormai abitudinari FALCHI PESCATORI continuano
insolentemente a sottrarre grosse prede ai loro competitori, volatili od umani
che siano, con profondo rammarico da parte di questi ultimi.
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Tuffetto - Foto di Paolo Utmar |
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Sterna maggiore |
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Falco pescatore |
Che poi è sempre la stessa
storia. Se sei più prestante dei tuoi avversari (e dei tuoi alleati o presunti
tali) ci sarà sempre qualcuno, una CORNACCHIA almeno, che ti darà il tormento.
Puoi anche essere una POIANA CODABIANCA, non ci sarà per te nessun rispetto.
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Poiana codabianca tormentata da Cornacchie - Foto di Marta Trombetta |
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Poiana codabianca tormentata da Cornacchia - Foto di Marta Trombetta |
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Poiana codabianca tormentata da Cornacchie - Foto di Marta Trombetta |
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Poiana codabianca tormentata da Cornacchia - Foto di Marta Trombetta |
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Poiana codabianca tormentata da Cornacchia - Foto di Marta Trombetta |
Per completezza, in questo caso è
opportuno dare il giusto merito a chi ha contattato per primo questa
affascinante creatura (Antonio Zannese) ed a coloro che hanno condiviso i
dettagli e le foto di questa segnalazione (Mauro Caldana e Sergio Vaccher),
permettendo ad un numero elevato di curiosi appassionati, in queste settimane,
di osservare l’animale, che per altro pare aver scelto come suo posatoio
preferito un particolare pilone in prossimità di un ponte trafficato, nonostante
lo strombazzare degli automobilisti impegnati nello schivare sbinocolatori e
fotografi.
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Poiana codabianca - Foto di Renato Castellani |
Ma non era più comodo e
tranquillo restarsene nel prato originale che si era scelta come terreno di
caccia? Non sarà mica stata disturbata dalle acrobazie di paracadutisti e carroarmati?
Mannaggia agli esseri umani ed alle loro battaglie.
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Poiana codabianca - Foto di Paolo Zonta |
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Poiana codabianca - Foto di Paolo Zonta |
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Poiana codabianca - Foto di Paolo Zonta |
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Poiana codabianca - Foto di Paolo Zonta |
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Poiana codabianca - Foto di Paolo Zonta |
Ma almeno, quando di noi non
resteranno che le ossa, ci sarà qualcuno a banchettare…
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Gipeto - Foto di Paolo Zonta |
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Gipeto - Foto di Paolo Zonta |
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Gipeto - Foto di Paolo Zonta |
Non ci sperate, non è così facile
da fotografare in FVG, PiZonta il GIPETO è andato a goderselo altrove, almeno
per stavolta. Sebbene le nostre montagne, prese con il dovuto rispetto, qualche
piccola soddisfazione riescono ancora ad offrircela, che sia un panorama
mozzafiato tra le nuvole, un nevaio residuo nello strapiombo, un’AQUILA REALE
(inseguita da un inevitabile tormentatore) che incombe su due ignari CAPRIOLI, un
piccolo moccioso saltellante dalla sagoma di PICCHIO MURAIOLO, uno sparuto
drappello di CROCIERI oppure una delle residue PERNICI BIANCHE, posata o
lanciata nel vuoto cielo del suo incerto futuro, insieme alle compagne di
avventura “nella meravigliosa Carnia”
(cit. Renato)…
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Dalla cima dello Jof di Montasio - Foto di Gabriele Zamò |
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Dalla cima dello Jof di Montasio - Foto di Gabriele Zamò |
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Aquila reale con intruso - Foto di Luciano Silei |
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Caprioli - Foto di Luciano Silei |
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Picchio muraiolo salterino - Foto di Gabriele Zamò |
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Crocieri - Foto di Luciano Silei |
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Pernice bianca - Foto di Gabriele Zamò |
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Pernici bianche - Foto di Renato Castellani |
Non aspettatevi però di riuscire
a trovare un ORGANETTO che sia uno. Scordatevelo davvero. E’ un’impresa
inverosimile ormai, nonostante le storie che possono avervi raccontato. E,
probabilmente, nemmeno un FRINGUELLO ALPINO, a differenza di quanto può
capitarvi altrove…
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Fringuello alpino |
Perché i passeriformi, anche in
montagna, se la passano davvero male in queste ultime stagioni. E non sarà la
migrazione post riproduttiva a farci cambiare idea, temo. Anche perché quest’anno
non avremo la fortuna, la possibilità, l’impegno e l’onore di essere parte del
Progetto Alpi di Malga Confin, con un abbraccio forte a Fulvio (e Cristina),
con la speranza che sia davvero solo una pausa temporanea e non un’imprevista
ed anticipata conclusione. I passeriformi e le migrazioni dicevamo. Non sono
estinti. Non ancora e non del tutto. Alcuni sono arrivati, talvolta con improbabile
anticipo come le AVERLE MAGGIORI già presenti a fine agosto, o gli ORTOLANI
superstiti che fanno visite a domicilio ai fortunati residenti nelle dimore
prescelte…
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Ortolano - Foto della foto di Bruno Dentesani |
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Averla maggiore - Foto di Marta Trombetta |
Altri si nascondono nei cespugli
residui al limite del nulla cosmico. Ed in questi cespugli abbiamo deciso di
concludere il nostro viaggio mensile, con la sorpresa che il suo imprevedibile
inizio ci ha riservato. So che vi aspettereste delle immagini di questo tipo, a
sigillo di un simile incontro.
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Passeriforme misterioso |
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Passeriforme misterioso |
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Passeriforme misterioso |
Oppure che vi raccontassi che ho
visto una rarità, ma che sfortunatamente le uniche foto disponibili sono quelle
di un altro soggetto, un banale USIGNOLO, comparso ahimè nel medesimo cespuglio
pochi istanti dopo la mia allucinazione.
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Usignolo |
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Usignolo |
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Usignolo |
E invece niente. Per stavolta la
macchina fotografica è riuscita ad immortalare il nostro fortuito incontro con
una nitidezza inaspettata. Tanto che nonostante l’incredulità, ci tocca
confermare che si tratta davvero di una di quelle creature mistiche di cui si
narra l’esistenza ma che quasi mai ci è permesso di percepire e testimoniare nel
loro transito (salvo quando decidono provvidenzialmente di fare temporaneamente
tappa nelle reti degli inanellatori). E allora vi salutiamo così. Con le
immagini di un USIGNOLO MAGGIORE. Nella speranza che sia messaggero di speranza
per la migrazione in tutte le sue forme. E per i nostri sogni che a lei
continuiamo ad affidare.
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Usignolo maggiore |
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Usignolo maggiore |
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Usignolo maggiore |