giovedì 2 maggio 2019

Udin Bird Blitz

Ognuno di noi, inevitabilmente, ha qualche scheletro nell'armadio. Voler indossare candidamente la maschera dell'innocenza sarebbe solo un tentativo ipocrita di sviare a tutti i costi la realtà che ci turba. E allora ve lo dirò. Anzi, ve lo diremo. Siamo una squadra. Non sarebbe corretto tenervelo nascosto.

E dunque. Nel lontano maggio 2018, per la precisione al giorno 18 del mese, la squadra Tringa (per quanto Solitaria come l'omonimo piro piro), aveva già effettuato il suo Blitz Urbano entro il confine comunale di Udine (tentando di emulare le ineguagliabili gesta dell'amico Vilmer a Matera), stanando un Forapaglie macchiettato e un paio di Re di Quaglie, per un totale complessivo di 69 specie.
Eccovi rivelato il nostro segreto, fatene voi ora quel che volete, giusto per farvi capire che almeno la mappa del comune (meglio se in formato .kml da leggere con il telefonino) da qualche parte l'avevamo salvata, senza che accumulasse troppa polvere... almeno per quelli di noi meno avvezzi alle geometrie dei confini urbani, esonerando Bruno e Renato già reclutati a suo tempo per i monitoraggi dell' "Avifauna del Comune di Udine" (R. Parodi, 2008, Edizioni del Museo Friulano di Storia Naturale, Comune di Udine, n.51).

Ma visto che capita l'occasione, diabolicamente perseveriamo. Tringa all'Urban Bird Blitz di Udine per EBN Italia il primo maggio? Eccoci! Sebbene le assenze si facciano sentire, da quello traviato inevitabilmente causa sfalci sulle rive giuliane all'esule in terra magiara, ai convalescenti reduci dalle insane epidemie isolane, una scalcinata quanto risoluta compagine di esploratori Tringa prima ancora del sorgere del sole scarpina tra viottoli, boscaglie, intricate mangrovie (addirittura) e dimenticati domicili periferici alla ricerca di tutto ciò che si manifesta al movimento, al vocalizzo, alla prospera immaginazione della nostra fantasia, in cui anche i lagomorfi pelosi diventano avifauna stanziale e poco propensa a prendere il volo...

Poco, pochino, sempre meno. Tuttavia qualcosina ancora. Se l'aurora concede poco oltre a Civette, Assioli e Cuculi, la migrazione altrettanto stenta a colorire la giornata, con un sole fin troppo disponibile a donare il suo tepore. Balie e Pigliamosche, Stiaccini e Culbianchi, Luì, Canapini e Sterpazzole sono striminziti segnali che qualcosa resiste e continua a muoversi, ma solo ostinandosi a cercare nel fitto e tra gli sporadici suoni sommersi dai rumori umani in transito si riescono a stanare singole comparse occasionali, dalla BIGIARELLA di Bruno in bicicletta, al CANAPINO MAGGIORE e al LUI' BIANCO di Gabriele nei giardini sperduti della periferia sud, alla CANNAIOLA COMUNE che timidamente canta e vocalizza dal fitto di una selvaggia siepe trafitta dai rovi. Mescolandosi a loro, i locali ospiti volanti, domicilianti o già domiciliati, cercano di conservare un angolino tutto loro in uno spazio immenso annientato da misteriose variabili, umane subumane o sovrumane che siano. Tra di loro tuttavia tenacemente si affacciano alcuni conquistatori. Ci sono quelli che ormai da tempo (almeno nel corso degli ultimi dieci anni, per quanto sia possibile a noi testimoniare, vista la loro assenza o sporadicità nel precedente atlante) hanno colonizzato aree più o meno vaste del territorio, dallo ZIGOLO NERO ormai decisamente diffuso fino al RAMPICHINO COMUNE, presenza discreta e regolare lungo i torrenti Torre e Cormor alle periferie Est ed Ovest dell'Urbanità e all'ASSIOLO, da anni stabilmente arroccato nei suoi avamposti di confine, con sempre più frequenti scorribande in ambito metropolitano. Ci sono poi quelle specie comparse più di recente forse, magari in modo localizzato, come la TOTTAVILLA, o presenti probabilmente elusive da tempo, come il MARTIN PESCATORE, o ricomparse, come il BECCAMOSCHINO scovato da Renato, o che andrebbero seguite con maggior curiosità, come il PIRO PIRO PICCOLO... O quelle che, seppur note presenze in periodo di nidificazione, è sempre un piacere riuscire ad osservare, dall'OCCHIONE al NIBBIO BRUNO, dai GRUCCIONI al LODOLAIO... Di quelle invece che si sono rarefatte (per non dire ufficialmente estinte) preferiremmo non parlare, perché siano esse Allodole o Pavoncelle, Saltimpali o Gufi comuni, la loro assenza è l'ennesimo posto vuoto apparecchiato alla nostra misera tavola...

Una briciola tuttavia, una briciola almeno, vorremmo condividerla con voi. Perchè per quanto già subodorato in anni recenti almeno da alcuni tra i vari Matteo & Matteo compagni di merende nelle adiacenze delle loro dimore, ci sono specie che indifferenti alla nostra presunzione di onniscienza proseguono serenamente la loro vita ed esistenza, lasciando all'arroganza umana il vano compiacimento della propria personale superbia. E vi racconteremo la storia del PICCHIO ROSSO MINORE, che frammisto agli altri picchi, alcuni probabilmente ancora da stanare, si nasconde dove l'uomo ha lasciato che la dimenticanza diventasse albero da fusto, e proprio lì ha costruito il suo nido. Da quanto tempo? Non ci interessa realmente saperlo. Siamo appassionati, non professionisti presunti, ostinati e riottosi. Come non ci interessa nemmeno trovarlo, il suo nido. Né il suo né quello delle altre specie. A noi basta che lui sia presente, combatta, sopravviva e cresca la sua famiglia. Se poi scattando foto a caso nella sorpresa di incontrarlo sul nostro cammino ci accorgiamo (da non crederci, solo a 24h di distanza, riguardandole sullo schermo di un computer... avremo modo di approfondire l'argomento "foto scattate a caso" anche nel prossimo report isolano...) di aver fotografato anche la sua casa, allora vi chiediamo di perdonarci se per stavolta quelle foto ve le mostriamo ugualmente, consapevoli che nessuno potrà disturbare la sua privata esistenza e quella dei suoi consimili, perché il suo segreto è conservato in buone mani.




E visto che ci siamo, un altro monito, sempre riguardo l'insana sicurezza della mente umana. Vi invito ad ascoltare il canto di questo ospite posato sul ciliegio del mio giardino. Molti di voi, penso tutti, riconosceranno facilmente la specie. Ma sono sicuro che alcuni, chiudendo gli occhi ed ascoltando la sua musica, comprenderanno perché condivido questa perla della natura. Il nostro orecchio, i nostri occhi e la nostra convinzione di essere infallibili andrebbero sempre messi in discussione. Sempre. Accettando con umiltà la possibilità che le nostre certezze tali non siano. E che a commettere errori non siano per forza e necessariamente sempre gli altri. Nel dubbio, almeno, sorridiamo, invece di ostinarci a difendere le nostre debolezze.


Intanto, la nostra peregrinazione prosegue. Se i nostri piedi potessero parlare (a fine giornata i miei credo avessero davvero imparato alcune parole, le stesse che normalmente imparano per prime gli stranieri) con un linguaggio tutto loro maledirebbero ogni singolo passo oltre il milionesimo chilometro che facciamo loro percorrere, mentre la ricerca diventa vana sofferenza col passare delle ore. Mancano siti umidi nel comune di Udine utili al refrigerio e alle specie acquatiche. Ogni tanto, lungo il disorientante percorso che costeggia i riarsi corridoi periferici, scrutando da una boscaglia verso l'argine di un torrente asciutto si scorgono altri solitari esploratori, vedette imperturbabili a sorvegliare i confini e la regolarità degli altri censitori.

Foto di Marta Trombetta ... anzi, di Renato
Nelle ore più calde allora il nocciolo duro dei temerari si concede una meritata pausa pranzo...

... fatta la debita eccezione per quel ramingo che nel frattempo si inventa osservazioni estemporanee (giusto per scrivere un termine caro a Gabriele), come l'unica AVERLA PICCOLA della giornata, che se non fosse per la foto in cui si riesce ad immaginarne l'esistenza verrebbe giustamente fustigato per millantata mitomania.

Nel pomeriggio fanno la loro comparsa giovani avventurieri, prima sono tre, poi cinque. Ma in mezzo a loro, appostati davanti al cannocchiale per osservare minuscole sagome distanti, ora uno STRILLOZZO...

Foto di Marta Trombetta

... ora una CUTRETTOLA...

Foto di Marta Trombetta

...anche gli adulti diventano bambini. E la differenza nemmeno si nota.

Foto di Sara Vezzaro... esploratori giovani... e meno giovani..
Sotto un arco colorato foriero di una breve pioggia, in volo su un canto di QUAGLIE e un PiZonta sperduto tra i campi, volteggia perplessa una CICOGNA BIANCA, mentre un LODOLAIO sfreccia alla ricerca di una preda e i FALCHI CUCULI si affrettano a raggiungere le loro private destinazioni.

Così il tramonto e poi il buio sorprendono le ultime forze residue della squadriglia Tringa, che si appisolano stremate lungo un greto sassoso accompagnate, nel frastuono degli USIGNOLI, dal canto del SUCCIACAPRE e dagli allarmi di CORRIERE PICCOLO e OCCHIONE, mentre un paio di PIRI PIRI PICCOLI si allontanano in volo nella notte...

Un ringraziamento e un abbraccio a tutti i partecipanti, presenti nella forma o solo nel pensiero, ai quali possiamo provare a dare dei nomi, tipo Gabriele, Alicia, Tommaso, Pietro, Francesco, Bruno, Renato, Paolo, Marta, Marco, Martino, Letizia, Sara, Cristian, Marianna, Giuseppe, Pulotto, Fabio, Stefano e i vari Matteo
Qui sotto infine, l'intera squadra alata, per lo meno quella da noi percepita, alla quale si affiancano Capriolo, Volpe, Lepre e Scoiattolo, meno volanti ma sempre gradite presenze...

1. Germano reale
2. Quaglia comune
3. Fagiano comune
4. Cormorano
5. Airone cenerino
6. CICOGNA BIANCA
7. NIBBIO BRUNO
8. Falco di palude
9. Albanella minore
10. Sparviere
11. Poiana
12. Gheppio
13. FALCO CUCULO
14. LODOLAIO
15. Gallinella d'acqua
16. OCCHIONE
17. Corriere piccolo
18. Piro piro piccolo
19. Gabbiano reale
20. Piccione domestico
21. Colombaccio
22. Tortora dal collare
23. Cuculo
24. Assiolo
25. Civetta
26. SUCCIACAPRE
27. Rondone comune
28. MARTIN PESCATORE
29. Gruccione
30. Upupa
31. Torcicollo
32. Picchio verde
33. Picchio rosso maggiore
34. PICCHIO ROSSO MINORE
35. Tottavilla
36. Cappellaccia
37. Rondine
38. Balestruccio
39. Prispolone
40. Cutrettola
41. Ballerina gialla
42. Ballerina bianca
43. Usignolo
44. Codirosso spazzacamino
45. Codirosso comune
46. Stiaccino
47. Culbianco
48. Merlo
49. BECCAMOSCHINO
50. CANNAIOLA COMUNE
51. CANAPINO MAGGIORE
52. Canapino comune
53. Capinera
54. Sterpazzola
55. BIGIARELLA
56. LUI' BIANCO
57. Luì verde
58. Luì piccolo
59. Luì grosso
60. Pigliamosche
61. Balia nera
62. Codibugnolo
63. Cinciarella
64. Cinciallegra
65. RAMPICHINO COMUNE
66. Rigogolo
67. AVERLA PICCOLA
68. Ghiandaia
69. Gazza
70. Taccola
71. CORNACCHIA NERA
72. Cornacchia grigia
73. Storno
74. Passera d'Italia
75. Passera mattugia
76. Fringuello
77. Verzellino
78. Verdone
79. Cardellino
80. Frosone
81. Zigolo nero
82. Strillozzo 













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