martedì 10 aprile 2018

Cutrettola Testagialla Orientale (Motacilla citreola) 10-04-18

Inutile negarlo dai, è un post retrodatato anche questo...ma vista l'osservazione, forse ne val la pena.  Insomma, correva il lontano 10 Aprile 2018 e in preda alla più classica delle frenesie migratorie mi aggiravo nei riordini fondiari di Orzano (UD): un breve rovescio, di quelli che consigliano una sosta anche ai migratori più accaniti, si stava lentamente esaurendo e mi faceva ben sperare.
Bisogna sapere che giorni addietro avevo atteso a lungo, a fianco ad un'ottima pozza di letame, la ricomparsa di quella che mi era sembrata una Ballerina nera. Non c'era stato verso di farla saltar fuori, ma si era creato una sorta di legame invisibile (non dirò feeling) fra me e questi laghetti - non esattamente azzurri - che attiravano, come è noto, una serie infinita di insetti e a rimorchio una discreta frequenza di motacillidi.
Per questo, in quell'Aprile, non ho potuto - trovato un altro promettente specchio di letame - far altro che fermarmi e aspettare. Fra l'altro, non riesco ad immaginare giornata migliore: lavoro finito presto, moglie che raccoglie i figli a scuola, e panino in saccoccia da consumare accanto ad un campo fertile col binocolo a tracolla.

Giusto per dare un'idea del panorama (in questa foto lei è già lì...)

Le cutrettole arrivano subito. Sono una trentina. Come una manciata di semi gettata da chissà dove, si fiondano, stridendo e pigolando (si può dire?...) sul campo. La pioggia continua sempre più lieve. E qui comincia il divertimento, almeno per gli amanti delle sottospecie di cutrettole (altrove sbeffeggiati) come me: topini gialli, sbucano di qua e di là, con le loro infinite varianti (sì, lo so che il problema è proprio questo). A dire il vero, però, non trovo altro che cinereocapilla e thunbergi, solo alla fine troverò una feldegg. Ma la Star della giornata è un'altra: il punto è che non lo capisco subito. Intravedo una testa un po' troppo gialla, m'insospettisco e penso - deviato come sono dalla passione per le sottospecie - ad una flavissima o qualcosa del genere (ridete pure...); ma forse era solo il "timore" di aver trovato una rarità che mi faceva essere cauto.
Poi, come al solito, fa tutto lei. Si mette su un fusto di mais tutta intenta a pulirsi il piumaggio e finalmente si concede.


Mando la foto in chat, ricevo i comprensibili improperi di AB e MT che essendo a Ventotene difficilmente potranno raggiungermi a Orzano, e aspetto ancora. Ormai non ho nulla da chiedere alla giornata. Le cutrettole danno ancora spettacolo e poi spero di rivederla meglio. Dopo quasi un'ora, forse stanca del mio appostamento, si avvicina incredibilmente.


A ripensarci non mi par vero, ma in quell'attimo mi chiama un vecchio amico e io (stupidamente) rispondo. Ed è così che mi trovo col telefono in una mano e la macchina fotografica nell'altra, mentre la Cutrettola Testagialla Orientale (ovviamente Lifer) cammina tranquilla a tre/quattro metri dall'auto (ecco il motivo della foto non perfetta. Ma perchè ho risposto? Perchè?)


Insomma, morale della favola: lasciate che gli uccelli vengano a voi, ma soprattutto "dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior" 
Tommaso Zamò

Nessun commento:

Posta un commento