giovedì 5 marzo 2020

12H di BW a KM 0


Prendete una finestra che vi insegno un gioco. Una finestra vera intendo. Oltre alla finestra vi serviranno indispensabilmente una buona dose di santa pazienza, una giornata libera, una sedia comoda ed un binocolo. Questo gioco è un solitario, che in questo mondo di acronimi potremmo chiamare 12HdiBWaKM0. Dodici ore di birdwatching a chilometro zero. In questo periodo di restrizioni, isolamenti forzati e quarantene potreste trovarlo un passatempo per nulla malvagio. Tornando alla finestra, se riusciste a prenderne due sarebbe anche meglio, magari rivolte in direzioni opposte, tipo una verso Nord e una verso Sud. Quindi apritele. Con l’accortezza di non dedicarvi a questo gioco in una giornata di vento qualora malauguratamente le aveste scelte nella stessa stanza. Evitate per quanto possibile le giornate di pioggia. E se dovesse darsi il caso che abbiate deciso di dedicarvi a questa attività all’inizio del mese di marzo, vestitevi adeguatamente, che il clima potrebbe essere pazzerello. Se poi aveste a disposizione anche una macchina fotografica con un discreto zoom o meglio ancora un cannocchiale avreste senza dubbio la possibilità di risparmiarvi grosse e mortificanti frustrazioni derivanti dal semplice uso del binocolo. Riguardo alle regole poi, vale tutto. Tutto quello che sentite, vedete, interpretate debitamente. Quello che invece soltanto immaginate o che inventate deliberatamente no, quello non vale. Lasciate questa libertà agli abili prestigiatori che a tavolino, da casa, ancora meglio se a pagamento, riescono a farcire di strabilianti osservazioni l’intero territorio disponibile. Accontentatevi della mera realtà alla vostra portata fuori dalla finestra. Come testimonieranno le foto scattate tutte in queste ore, e non prelevate dallo stantio repertorio solo per attirare consensi.
 
 
Ops, tranne questa. Si comincia al buio, con la prima fase. Si chiama “Le Voci dell’Alba”. Quando ancora la luce non permette di percepire sagome, forme e colori, lasciatevi gradualmente guidare dai suoni che si mescolano e si confondono, sovrapponendosi ai rumori del risveglio dell’umanità.
 




 
Magari scegliete una giornata festiva, o una qualunque giornata durante questa clausura scolastica, in modo da evitare che il nugolo di studenti che brulica normalmente davanti al balcone non si allarmi, in quest’epoca di malintesi, notando la vostra ambigua binocoluta presenza. Dalla Civetta che saluta la notte ai Pettirossi e ai Merli che addomesticano il giorno,
 


 
ai Codirossi spazzacamino che lo punzecchiano coi loro sgresati gargarismi
 
 
ai Piccioni che tubano nel sottotetto, ai Corvidi che si allontanano dai dormitori, ai Gabbiani reali che dirottano i loro percorsi quotidiani verso nord...
 
 
la giornata prende lentamente forma, seguendo il consueto cronoprogramma delle comparse. Qualcun altro già si appassiona a questo passatempo, con intenzioni tuttavia decisamente opposte. La sua finestra è bene che non venga aperta mai.


 
Il suo compagno di merende in giardino, a parte le sorprese che lascia nell’erba, è decisamente più innocuo.
 
 
Il sole compare ma le ombre si attardano a svanire.
 

 
Sta per cominciare la seconda fase. “Ora di colazione”. Non tutti hanno a disposizione mangiatoie rifornite come quelle di Skody. Tocca accontentarsi. Soprattutto se ogni tentativo di approvvigionamento viene boicottato da acrobatici malandrini piccioniformi.


Qualche Cinciallegra, una Cinciarella, degli arroganti Verdoni.








Poco altro. Una menzione merita la Passera, che non si vociferi che non la si tiene nella dovuta considerazione.



Non fraintendetemi ora, tuttavia se c’è qualcuno che proprio non la gradisce, questo sembra essere il FrosHone.



E i video ne danno esplicita testimonianza.


 
Non ci è dato di sapere come si comporti tuttavia con gli (altri) uccelli.
 


 
Poi, spavaldo come pochi, si concede ad una prestigiosa lezione di canto, per tutti coloro che disdegnano regolarmente le sue prestazioni.

 

Altri strani variopinti fagianeschi personaggi popolano come di consueto (da anni ormai) il giardino, incuranti della presenza umana, che hanno disimparato a temere.
 


 
Distanti, i sibili di un Migliarino di palude e una Cincia mora ci ricordano che è presto per salutare l’inverno. E mentre ancora la colazione è in corso di preparazione, la terza fase “Intercetta il migratore” inizia inaspettatamente cogliendo tutti di sorpresa. Con 2 CICOGNE NERE che alle 7.30 percorrono rapidamente l’intero campo visivo dell’osservatore, concedendo al suo scarso tempismo solo sfuocati fotogrammi e un breve filmato.
 

 
 
Efficace anche stavolta il meccanismo di Birdallertamento (trascurato tuttavia a tutt’oggi dai soliti noti) consente a Skody di osservare le medesime creature dalla sua finestra all’altro capo della città. Si prosegue quindi con trepidazione, col timore tuttavia di essersi giocati il jolly troppo presto. Tanto che le sagome che ripetutamente compaiono a formare interminabili conformazioni “V”arie nel cielo sono tutte “false Gru”, o come le chiamiamo noi in gergo, Cormorani.
 

 
Ingannevoli sicuramente. Chissà quanti traggono in inganno.
 
 
Le vere GRU sono passate ieri pomeriggio, silenziose o solo distanti, una novantina (forse 89) transitate davanti alla finestra e quindi verso est, osservate poco dopo a Remanzacco anche da Bruno.
 
 
Gabriele reclama attenzione, due Oche selvatiche scivolano nel cielo davanti al suo balcone a Ipplis, dirette a sud. E poco dopo altre due (o le stesse?), provenienti dalla direzione opposta, sfilano verso i territori del nord est. Seguite da altri cinque individui che si intercalano alle colonne dei cormorani. In tarda mattinata uno misero stormo di uccelli neri, con esuli pensieri, improvvisa un arrembaggio e con svolazzi acrobatici scompare alto nel cielo. 12 Corvi comuni. Altri ospiti si alternano nel cielo altrimenti smarrito e sconsolato, siano essi Ardeidi, Germani reali, Storni, Cesene o Colombacci. Tra il 2006 e il 2010 mi dedicavo spesso a questo solitario alla finestra e il Colombaccio compariva nei miei tabulati excel dell’era pre-ornitho assai di rado, due o tre volte al mese, non di più. Come cambiano in fretta i tempi. Ed è già ora della fase successiva. Si chiama “Attendi il rapace”, ma nella maggior parte dei casi si realizza nella versione avanzata “Dai un nome ai puntini”. Si svolge nelle ore centrali della giornata in periodo di migrazione. Giornate buone si alternano a giornate desolate. Il primo rapace che compare oggi, inaspettatamente, è un Astore immaturo. Si fa osservare in due occasioni. Lui o un suo degno compare. Di prede nei dintorni ne spaventa parecchie. Poi inizia ad intervalli irregolari l’altalena delle Poiane. Il computo finale non raggiunge il record di 48 siglato in passato, ma la distanza improponibile del loro transito e la distrazione sicuramente hanno responsabilità condivisa.
 

 
Alcune sagome come questa resteranno necessariamente indeterminate.
 
 
Il conteggio degli Sparvieri è più scarno, anche perché non è facile stabilire se siano locali o incuriositi turisti.
 
 
In mezzo ad una termica di Gabbiani reali ci si infila anche una Cicogna bianca. E mentre il giorno langue si prospetta l’ultima fase del gioco. “Resta sveglio e ogni tanto sgranchisci le gambe”. Perché regolarmente con l’avanzare delle ore il nulla tende a sostituirsi alle briciole residue. E solo la comparsa di due piccole sagome con il groppone bianco, esattamente nel rettangolino di cielo in cui ogni anno li si nota comparire per primi, tengono viva l’attenzione. Due Balestrucci. Mentre fringillidi di vari colori si radunano. Un centinaio i Verdoni, qualche decinaia Peppole, Lucherini e Fringuelli. E niente più.
 



 
Vi meraviglierete della check list odierna (i numeri talvolta sono stime solo indicative, sarebbe molto utile sui database come ornitho avere delle entità che sostituiscono la generica “x – non contati” con dei codici per “unità, decine, centinaia, migliaia”). Vi sembrerà esagerata per una finestra, anzi due, in pieno centro studi a Udine. Quasi quasi sarei tentato di dirvi che domani si replica. Ma mettono pioggia intensa durante la notte e al mattino. Potrei decidere di restare a dormire.
 
 
PS Poi alla fine effettivamente pioveva e sono rimasto a poltrire. Ma visto che comunque ero a casa, otto ore buone me le sono fatte comunque. Solo una quarantina di specie stavolta, ma qualche scatto in più agli ospiti che ieri avevo trascurato... E visto che ci sono vi lancio un Quiz... Indovinate il soggetto ritratto nella prima foto qui sotto. Gli altri sono più facili.
 
 









 

 
  1. OCA SELVATICA 7
  2. Germano reale 11
  3. Fagiano comune 3
  4. Cormorano 169
  5. Garzetta 1
  6. Airone bianco maggiore 4
  7. Airone cenerino 1
  8. CICOGNA NERA 2
  9. CICOGNA BIANCA 1
  10. ASTORE 1
  11. Sparviere 7
  12. Poiana 41
  13. Gheppio 2
  14. Gabbiano reale 90
  15. Piccione domestico 70
  16. Colombaccio 400
  17. Tortora dal collare 4
  18. Civetta 1
  19. Picchio verde 2
  20. Picchio rosso maggiore 2
  21. BALESTRUCCIO 2
  22. Ballerina bianca 5
  23. Scricciolo 3
  24. Passera scopaiola 3
  25. Pettirosso 5
  26. Codirosso spazzacamino 2
  27. Merlo 15
  28. CESENA 40
  29. Tordo bottaccio 1
  30. Capinera 2
  31. Codibugnolo 2
  32. CINCIA MORA 1
  33. Cinciarella 4
  34. Cinciallegra 10
  35. Ghiandaia 2
  36. Gazza 8
  37. Taccola 25
  38. CORVO COMUNE 12
  39. Cornacchia nera 1
  40. Cornacchia grigia 80
  41. Storno 300
  42. Passera d’Italia 10
  43. Fringuello 30
  44. Peppola 15
  45. Verdone 120
  46. Cardellino 10
  47. Lucherino 10
  48. Fanello 1
  49. Frosone 8
  50. Zigolo nero 2
  51. MIGLIARINO DI PALUDE 1

 

 

1 commento:

  1. Come sempre bellissimo leggerti! Vorrei anch'io da Milano avere quella finestra! Alla prox! Marina

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